Effigie
Copy in Italy. Autori italiani nel mondo 1945-2009
Libro
editore: Effigie
anno edizione: 2009
Da Primo Levi a Umberto Eco, da Italo Calvino a Roberto Saviano, da Giovannino Guareschi ad Andrea Camilleri, da Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Gianni Rodari, l'Italia del secondo dopoguerra ha esportato una lunga serie di autori le cui opere si sono impresse nella memoria collettiva. Questo volume ne dà conto, raccogliendosi intorno alla traduzione e alla diffusione della produzione intellettuale italiana degli ultimi sessant'anni, provando a fare il punto con una serie di testimonianze e di lavori critici su alcuni «casi» emblematici e dando testimonianza del ruolo svolto dalla mediazione editoriale nell'esportazione dell'italianità. Premessa teorica del lavoro è un percorso a ritroso della filiera editoriale per analizzare con un approccio innovativo la diffusione della lingua e cultura italiane, monitorando in primo luogo la natura del flusso degli autori verso l'estero.
Un uomo contro. Romano Bilenchi. Biografia per immagini
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2009
pagine: 223
Romano Bilenchi è stato uno dei testimoni più significativi del secolo da poco concluso. La sua vicenda biografica delinea un ritratto esemplare del Novecento: dalla nascita del fascismo, alla guerra e alla Resistenza, alla militanza nel Pci, alla direzione del "Nuovo Corriere" di Firenze (un vero quotidiano liberal della nostra storia giornalistica), alla sua chiusura nell'agosto 1956 decretata dallo stesso Pei, all'uscita dal partito per rientrarvi solo nel 1972, fino al giorno della sua scomparsa nel novembre 1989 a Firenze, una settimana dopo l'ottantesimo compleanno. Legato per la vita ad alcuni dei maggiori protagonisti del Novecento - da Mino Maccari a Mario Luzi, da Ottone Rosai a Elio Vittorini, di cui le pagine di "Amici" rendono felicemente conto - Bilenchi è uno scrittore la cui lettura e la cui modernità non smetterà mai di sorprendere. Il suo romanzo continuo che va da "Anna e Bruno" fino a "Il gelo", passando per "Conservatorio di Santa Teresa", è uno dei capolavori della nostra letteratura. A cento anni dalla nascita e a venti dalla morte questo volume, curato da Benedetta Centovalli, offre una ricca ed esauriente fotobiografia bilenchiana insieme a una sezione di inediti: lettere (a cura di Nicoletta Trotta), testi rari e due interviste con l'autore di Enzo Golino e Goffredo Fofi. Infine, una serie di contributi dove - oltre a critici e studiosi come Alberto Cadioli, Giulio Ferroni, Anna Longoni e Renzo Martinelli - prendono la parola amici e scrittori a tu per tu con i suoi libri.
Riscritti corsari
Gianni D'Elia
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2009
pagine: 172
Nell'arbitrarietà, nella follia e nel mistero della nostra Seconda Repubblica, tra consumismo e disperazione, demenza televisiva e abolizione dei diritti elementari della Costituzione democratica, questi "Riscritti corsari" di Gianni D'Elia provano a ricostruire la trama invisibile di una "mutazione antropologica" già avvenuta nel cuore dello Stato italiano, e oramai diramatasi dal nucleo del "Nuovo potere" politico e economico sino alle appendici della nostra vita privata. Si è compiuta la schiacciante vittoria della logica dell'interesse privato (del particulare) sopra il bene comune di un popolo e del suo patrimonio artistico, ambientale e civile. Quel che ne risulta, a livello di opera, è un piccolo manuale di "Antropologia culturale dell'Italia berlusconiana", e pure, nel metodo (coniando una nuova, bella, definizione), di "Antropologia corsara".
Noctuario
Joseph Denize
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2009
pagine: 120
Valore e furore, amore e disonore, partenze febbrili e celebrati ritorni, fulmini e bufere in alto mare, ammutinamenti, naufraghi cannibali, lidi vergini e civiltà nascoste, castelli di vento in capitali di bambù, porti sospesi e giardini marini con fiori perlogeni e anemoni parlanti, e ancora palazzi d'avorio con fontane di latte e diamanti, sepolcri d'oro dalle ombre prodigiose, vascelli artigliati da uccelli giganti, tiranni telepati e principesse barbute, ed anche terre sconosciute con montagne sibillanti, foreste carnivore, miti tribù di selvaggi dalle figlie consenzienti, generosi sirene le cui vagine marine serbavano piaceri inauditi, latitudini misteriose... Il Valbruna di cui era capitano, era pronto a salpare.
Il primo amore. Volume Vol. 6
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2009
pagine: 148
In questo numero si affronta il drammatico problema dell'uso autoritario e deresponsabilizzante che viene fatto in questi anni (da parte di strutture politiche e religiose) del desiderio di trascendenza dell'uomo, del controllo a fini di potere del ciclo biologico della vita umana e del tentativo di privare gli uomini del dono della libertà persino in decisioni che riguardano il proprio corpo, la propria vita e la propria morte. Problemi gravi e attuali sui quali dovrebbero trovarsi uniti nello stesso rifiuto credenti e non credenti. Il numero si aprirà con alcune pagine profetiche di Dostoevkij, che sembrano scritte oggi. Si parlerà anche di DNA, del nostro universo, di tecnologia e di resurrezione. Si entrerà direttamente nella battaglia in corso sui testamenti biologici e ne verranno pubblicati alcuni.
Tutti i nomi dell'estate
Marco Ciriello
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2009
pagine: 112
L'autore ripercorre e attualizza il viaggio compiuto da Pier Paolo Pasolini nell'estate 1959, lungo le coste italiane da Ventimiglia a Trieste: i luoghi e le storie - il Po, la notte a Scampia, la normalità di Lampedusa e Carloforte... - raccontate in questo "taccuino di viaggio" sono un po' wallaciane, un po' western, un po' metropolitane. «Pasolini diceva che "i maestri vanno mangiati in salsa piccante", questo l'ho capito dopo aver fatto il viaggio per scrivere il mio, volevo raccontare di lui e ho detto di me, volevo ricordarlo e invece l'ho perso: cercavo Pasolini ed ho trovato l'estate».
Dopo trent'anni
Mino Milani
Libro
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 112
Mino Milani, con la consueta passione per le storie del passato, racconta la nuova indagine di Melchiorre Ferrari, Commissario di Seconda Classe nella quieta provincia asburgica che, pagina dopo pagina, trasforma eventi insignificanti in indizi rivelatori di fatti e misfatti. Questa volta la petulante insistenza del parroco della chiesa di San Primo conduce lo zoppicante passo del commissario a una casa che, abbandonata trent'anni prima dal suo giovane proprietario, inaspettatamente sembra aver "perso" una stanza: ma "martellate, polvere, calcinacci e pezzi di mattone caddero a terra, qualche colpo di tosse, poi vi fu un varco sufficiente a lasciar passare una persona. Ferrari si fece avanti, guardò. C'era poca luce, ma poté subito vedere" dopo trent'anni ciò che produce avidità e freddezza umana.
Spezzare cuori
Maria Moresco
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 72
L'ora della morte
Herbert Achternbusch
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 80
Cresciuto in campagna, senza luce elettrica e in assoluta povertà, Herbert Achternbusch ripercorre, in questo romanzo, la storia allucinata della propria formazione e il riscatto attraverso l'arte. L'ambito che descrive e circoscrive comprende sia le devastazioni del passato che una proiezione fuori dal tempo in universi sospesi, a metà tra l'incubo e l'estasi. Sceneggiatore e amico di Werner Herzog nonché lui stesso regista, Achternbusch è autore di una visionarietà radicale e intransigente, capace, in questo libro, di proiettare sulla Germania del dopoguerra luci spregiudicate che fanno inaspettatamente emergere le nervature profonde e inconfessabili del rapporto tra i tedeschi e la storia del Novecento.
Loro non come loro
Elfriede Jelinek
Libro
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 80
Due testi - un monologo e una pièce teatrale - che hanno per protagonisti (in forma di maschere, fantocci o chimere) tre figure centrali della cultura del Novecento. In lui non come lui la Jelinek segue le orme di Robert Walser sul sentiero malsicuro della scrittura poetica che scompone e scardina, fino a svelare, per frammenti, il punto in cui il linguaggio funge da ponte tra la follia e la poesia. Totenauberg invece mette in scena un allucinato incontro tra Heidegger e la sua allieva-amante Hanna Arendt. Sullo sfondo di quel Todtnauberg, già evocato da Celan e da Thomas Bernhard, dove Heidegger trascorse gli ultimi anni di vita, incuranti di una natura ormai corrotta, di un mondo che va in rovina, i due testimoni pronunciano i loro monologhi portando a collisione i rispettivi linguaggi, del restare e del partire: la patria e l'emigrante, l'ovvio e la precarietà.