Edizioni Interno4
I colori di Rimini. Una pinacoteca immaginaria
Alessandro Giovanardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2020
pagine: 110
Difficilmente una pittura risveglia il ricordo di Rimini nella memoria comune: pochi saprebbero indicare un dipinto che ne riassuma l’essenza. L’idea di Rimini è affidata alla grafica pubblicitaria, al cinema e alla fotografia o, piuttosto, al suo profilo architettonico e urbanistico. L’Arco e il Ponte romani, le mura antiche, il Tempio e il Castello malatestiani, tutt’al più qualche campanile gotico o barocco sopravvissuti ai terremoti e alle guerre, sembrano riassumere la storia del suo nobile centro storico, ampliato dagli antichi comuni delle colline dell’entroterra. E così il lungomare con le sue villette sempre più rare, i molti (troppi) alberghi, i suoi mastodontici mostri edilizi, come il grattacielo, paiono completarne il volto più noto. Eppure i profani si meravigliano di come tanti capolavori pittorici siano stati realizzati per questa città e, in molti casi, proprio da maestri che qui hanno vissuto e lavorato. È nell’arte del colore e nelle sue immemorabili radici artigiane che si conserva ciò che di più prezioso, autentico e incantevole può offrire Rimini a chi la abita e a chi la visita. Per scoprire questo volto celato è necessario, però, varcare la soglia di chiese, musei e palazzi e attendere che i colori si rivelino e si raccontino, uno a uno, quadro per quadro. Incontreremo dunque tra gli altri: Piero della Francesca, Giovanni Bellini, Guido Cagnacci, Giotto e tanti altri.
Fellini inedito. Sessantacinque fotografie svelate dalla lavorazione de Le notti di Cabiria. Due interviste ritrovate a Manuel Vázquez Montalbán e Manoel de Oliveira
Jonathan Giustini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2020
pagine: 117
Questo libro nasce da un singolare ritrovamento fotografico: da Le notti di Cabiria di Federico Fellini, per mano del suo assistente all'epoca Paolo Nuzzi, il racconto fotografico del sopralluogo al Santuario del Divino Amore. Una serie di fotografie, mai pubblicate prima di oggi, che raccontano la nascita di una delle più famose sequenze del cinema italiano. Un racconto fotografico commentato e rivissuto, fotogramma dopo fotogramma, in un libro che ricostruisce anche la storia del celebre personaggio di Cabiria, la sua genesi e la sua trasformazione. Una storia che ondeggia tra l'ansa del Tevere, San Paolo, la Magliana e le baracche di Acília. Passando per il celebre cinema Rivoli, via Veneto ovviamente. Tante strade di Roma e i bar di Testaccio. Fino ai ruderi lungo la via Appia e di nuovo la strada e la collina del Divino Amore. Tra Pier Paolo Pasolini, consulente ai dialoghi de Le notti di Cabiria, e il Pasticciaccio di Carlo Emilio Gadda, viene ricostruito anche il filo diretto che lega il libro al film di Emerge tra le righe la figura di Paolo Nuzzi, l'autore delle fotografie, storico collaboratore di questo libro è anche la sua inedita storia. Ad arricchire il libro altre fotografie inedite di scena e due interviste, allo scrittore Manuel Vazquez Montalban e al regista Manoel De Olivera.
Centro sociale Leoncavallo. Cinquant'anni di controcultura a Milano. La città com'era, la città come cambiava, la città che verrà
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 160
Con questo libro intendiamo condividere un percorso di coinvolgimento collettivo tra le tante donne e i tanti uomini che hanno attraversato il centro sociale in questi oltre quarant'anni di vita: dai militanti che lo occuparono a quelli che ancora oggi lo fanno vivere; dai fotografi e le fotografe che lo hanno immortalato negli anni, ai teatranti che storicamente hanno animato le attività culturali e politiche del centro; dalle band musicali, che a partire dal Leoncavallo, hanno fatto la storia della musica italiana fino ai milioni di parole, segni e disegni che hanno dettato tendenze e determinato percorsi, divenuti poi linfa vitale innovativa, segnando profondamente la storia di tutta la città ed in parte del Paese. Con interventi di: Primo Moroni, Mauro Decortes, Danilo De Biasio, Daniele Farina, Ermanno Gomma Guarneri, Valdalo, Marco Teatro, Enrico Fletzer, le donne e gli uomini del Leoncavallo.
Giorni da Milan. 120 momenti storici da rivivere per celebrare una squadra leggendaria
Libro
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 400
Il Milan è in giro da – arrotondiamo - 44.000 giorni. No, non li abbiamo raccontati tutti – ne abbiamo selezionati centoventi come gli anni passati dalla sera di dicembre del 1899 in cui il sig. Herbert Kilpin e i suoi amici hanno per la prima volta evocato il Diavolo. In questo libro trovate centoventi di quei momenti che abbiamo vissuto insieme pur non conoscendoci, che hanno unito milanisti di ogni generazione rendendoli simili tra loro e diversi dai tifosi di altre squadre. In qualche caso, per motivi anagrafici – non tutti abbiamo compiuto centoventi anni – sono giorni di cui abbiamo solo sentito parlare eppure ci riguardano, perché hanno gradualmente costruito un DNA che ci accomuna. Ma più spesso troverete momenti ed emozioni che conoscete bene. Dove eravate quando Shevchenko tirò quel rigore? E la sera in cui Van Basten indossò una giacca di renna invece che la maglia n. 9? Chi c’era con voi quando Inzaghi la mise alle spalle di Pepe Reina? Cosa avete pensato quando Kakà si è affacciato a una certa finestra? Cosa provate vedendo una vecchia foto di un centravanti inglese che sovrasta un interista coi capelli cotonati? Cosa vi raccontava vostro padre o vostro nonno di un ragazzo di nome Gianni Rivera? Che tempo faceva quando avete visto per la prima volta San Siro? Sono questi i ricordi che i capitoli di questo libro, come i biscottini del sig. Proust, vorrebbero riportare alla luce. Il gruppo di ComunqueMilan, dopo "Facce da Milan", ha scelto di celebrare il centoventesimo compleanno rossonero mescolando giocatori e tifosi, proprio come le giornate di una squadra si mescolano con quelle di chi la ama.
Alexander Langer. Una buona politica per riparare il mondo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 237
Biografia, storia, scritti di e dedicati ad Alexander Langer, uno dei massimi esponenti del pensiero ecologista e pacifista europeo. Alex Langer, è nato a Sterzing/Vipiteno, in Alto Adige/Südtirol, il 22 febbraio 1946. Giornalista, traduttore, insegnante, collabora fin da giovanissimo con diverse riviste, associazioni, iniziative civiche. Dal 1978 viene eletto per tre legislature in Consiglio provinciale di Bolzano nella lista Neue Linke/Nuova sinistra prima e in quella Verde Alternativa dal 1988. Negli anni ‘80 è fra i promotori del movimento politico dei Verdi in Italia e in Europa. Eletto deputato al Parlamento europeo nel 1989 diventa primo presidente del neo-costituito Gruppo Verde. S’impegna soprattutto per una politica estera di pace, per relazioni più giuste Nord-Sud ed Est/Ovest, per la conversione ecologica della società, dell’economia e degli stili di vita. Dopo la caduta del muro di Berlino aumenta il suo impegno per contrastare i contrapposti nazionalismi, sostenendo le forze di conciliazione interetnica nei territori dell’ex-Jugoslavia. Con il “Verona Forum” offre un tavolo di dialogo a centinaia di militanti della convivenza che si riuniscono in diverse città europee. Al censimento del 1981 e 1991 Alexander Langer, che si era sempre dichiarato di madre lingua tedesca, rifiuta di aderire al censimento nominativo che rafforza la politica di divisione etnica. Con questo pretesto, nel maggio ‘95, viene escluso dalla candidatura a sindaco di Bolzano, la sua città. Decide di interrompere la vita il 3 luglio 1995, all’età di quarantanove anni. Riposa nel cimitero di Telves/Telfes (BZ), accanto ai suoi genitori.
12 dicembre
Pier Paolo Pasolini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 80
Un cofanetto che contiene: il film "12 dicembre" di Pierpaolo Pasolini e Giovanni Bonfanti, come extra video 50 minuti di filmati di cinema militante degli anni '70 commentati con una selezione di canzoni del proletariato di Lotta Continua; il libro "Il malore attivo dell'anarchico Pinelli", a cura di Adriano Sofri, con scritti, tra gli altri, di: Licia Pinelli, Goffredo Fofi e Mauro Decortes del Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa.
La parola ai rifiuti. Scrittori e letture sull'aldilà delle merci
Guido Viale
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 250
Dopo quattro pubblicazioni in cui Guido Viale, nel corso degli anni, ha raccontato il tema dei rifiuti dal punto di vista filosofico, scientifico e sociale in questo libro tratteggia una storia dei rifiuti attraverso la letteratura mondiale. Qui troverete quarantasei analisi e commenti a testi della letteratura, sia alta che bassa, e anche bassissima, nei quali i rifiuti fanno da sfondo al racconto, o ne sono i protagonisti, oppure sono metafore di qualche aspetto dell’esistenza umana o, ancora, si prestano a una catalogazione che rimanda ai diversi stili di vita di chi li ha prodotti o del modo e delle vicende in cui sono stati prodotti. Attraversando questo “campo letterario” definito dall’avere a che fare con rifiuti o scarti dell’attività umana, si incrocia un campione di umanità così varia, così straordinaria e, al tempo stesso, così rappresentativa di qualche aspetto della personalità di ciascuno di noi da rendere la lettura consecutiva dei capitoli una sorta di comédie humaine dei giorni nostri. Da Goethe a Kafka, da Calvino a Montale, da Pasolini a Hugo, da Carlotto a Scarpa passando per Saramago, Coetzee, Ballard – e tanti altri ancora – questi scrittori hanno documentano in modo incontrovertibile come, a partire da un certo momento della storia, i rifiuti siano diventati una componente essenziale e insopprimibile del nostro mondo e delle nostre vite.
C'era una volta in America Latina. Diciotto racconti dal continente magico più un reportage d'autore
Giorgio Oldrini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 168
“Questi racconti hanno in comune un’idea, teorizzata dallo scrittore cubano Alejo Carpentier. Sosteneva che la realtà dell’America latina è così magica che è di per sé meravigliosa. Chi scrive, piuttosto che inventare e inseguire sogni, deve semplicemente raccontare le immense foreste e i fiumi che sembrano mari. E deve fare la cronaca di fatti e persone vere che sono più fantasiose di quelle che un’immaginazione pur fervida può inventare. A me poi, che sono da sempre un cronista di mestiere, raccontare quello che vedo e sento viene del tutto naturale.” “Ho voluto raccontare queste storie per esprimere due sentimenti, che spero si colgano sia nelle vicende tragiche che in quelle divertenti. Un grande affetto per luoghi, personaggi, tempi che riempiono ancora i miei ricordi più cari e la mia vita e che spesso, soprattutto nelle mie molte notti insonni, mi affiorano nella mente e continuano ad emozionarmi. Il secondo sentimento, legato strettamente all’affetto, è la nostalgia. Sono curioso, mi piace molto conoscere luoghi e soprattutto persone, alle quali irrimediabilmente mi sento legato per sempre. Qualcuno davanti alla parola nostalgia storce il naso perché la giudica l’espressione di un sentimento proprio di chi rifiuta di vivere il presente e si rifugia in un passato più o meno immaginato. Io invece penso che la nostalgia sia il segno ineludibile di chi ha attraversato Paesi, storie o persone e stretto legami forti con donne e uomini, di chi ha preso parte col cuore e con la ragione alle vicende che ha conosciuto. È il contrario dell’indifferenza ed ha più a che fare con la passione ed è per questo che credo aiuti a vivere il futuro. In fondo è la memoria che ci permette di creare per il domani. Anche se di tempi smemorati come gli attuali questa idea sembra soltanto una assurda eresia." All’interno del libro la riproduzione illustrata del reportage giornalistico che Sergio Staino scrisse per il quotidiano L'Unità nel 1983.
La fotografia in rivolta. Controstoria della fotografia attraverso le opera di 32 grandi artisti
Pino Bertelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 467
"La fotografia in rivolta" è una controstoria della fotografia attraverso il linguaggio fotografico di 32 autori diversi, a volte anche contrastanti tra loro. Man Ray, Alexander Gardner, Alfred Stieglitz, André Adolphe Eugène Disderi, Philip Jones Griffiths, David “Chim” Seymour, Giuseppe “Gègè” Primoli, Carlo Mollino, Bruce Weber, Don McCullin, Ernst Jünger, José María Lupercio, James Natchwey, Pedro Luis Raota, Dmitrij Baltermants, Miroslav Tichý, Oliviero Toscani, Gian Paolo Barbieri, Mario Dondero, Vernon Richards, Aldo Bonasia, Ando Gilardi, Mario De Biasi, Maurizio Rebuzzini, Francesco Mazza, Elliott Erwitt, Andreas Gursky, Agustí Centelles,Danilo De Marco, Edward Steichen, Ai Weiwei, Ernst Haas. 32 fotografi che hanno rivoluzionato la fotografia (e la loro vita) raccontati dalla penna radicale di Pino Bertelli che, con amore e rabbia, accompagna le sue parole con una selezione fotografica per ogni artista presentato.
La riminese. Venti ritratti di donne da Francesca alla Saraghina
Piero Meldini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2019
pagine: 100
Sono qui raccolti venti ritratti di donne riminesi, dall'età romana alla seconda guerra mondiale: testi di storici illustri e di modesti cronisti locali, di grandi scrittori e di oscuri letterati, e inoltre brani da manoscritti inediti, diari privati, confessioni intime. Parlano di donne famose, a cominciare da Francesca e Isotta e di donne sconosciute, di donne realmente esistite e di donne inventate come la Saraghina di Federico Fellini. Ma tutte per qualche verso straordinarie, perché in una storiografia de viris illustribus, narrata da uomini, popolata di uomini e destinata a uomini, le donne rappresentano l'eccezione e lo scandalo, e approdano al racconto storico solo se figure esemplari, in bene o in male. Lontane secoli l'una dall'altra e differenti in tutto, queste venti donne sembrano tuttavia avere qualcosa in comune: un filo rosso che attraversa più di duemila anni di storia e le lega fra loro. Al lettore – alla lettrice – il piacere di scoprire qual è.
Rimini nel cinema. Immagini e suoni di una storia ultracentenaria
Gianfranco Miro Gori
Libro
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2018
pagine: 136
Gianfranco Miro Gori, studioso delle parole del dialetto romagnolo e storico del cinema, in questo libro traccia un lungo percorso ultracentenario di Rimini nel cinema: come è stata rappresentata, quando e da chi, la città romagnola sul grande schermo. Tra le pagine del libro si rincorrono i nomi di grandi del cinema come Pupi Avati, Federico Fellini, Tonino Guerra e Valerio Zurlini, così come luoghi mitici quali il cinema Fulgor o il Grand Hotel, fino ad arrivare alla misteriosa Isola delle Rose e al giovane regista riminese Davide Montecchi. Arricchiscono il libro la filmografia completa e una bibliografia d’autore, oltre a un capitolo scritto dal regista Marco Bertozzi che indaga l’immagine di Rimini nel cinema documentario italiano.
La s-ciuptèda (La fucilata). Monologhi nel dialetto romagnolo di San Mauro Pascoli letti da Elena Bucci
Gianfranco Miro Gori
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Interno4
anno edizione: 2018
pagine: 44
Il 10 agosto del 1867 Ruggero Pascoli è ucciso in un’imboscata. Il delitto, che risuona nell’immortale poesia di suo figlio Giovanni, resta impunito. Negli anni che seguono, vengono pubblicate molte ricerche e avanzate diverse ipotesi sulla sua genesi e modi. L’ultima indagine storica in ordine di tempo, "Il complotto" di Rosita Boschetti, risale a pochi anni or sono. Alla vicenda si riferiscono i presenti monologhi che sono in parte frutto d’invenzione e in parte si basano su documenti scritti e racconti orali. In particolare i monologhi dei presunti assassino e mandante - come s’è detto mai identificati dagli inquirenti - si fondano in larga parte sulla tradizione orale tramandata fino a oggi a San Mauro Pascoli, che non ha riscontro nei documenti.Si tratta di cinque monologhi a cui corrispondono altrettanti “contrappunti”. A "E’ mórt ’mazè" ("Il morto ammazzato") "E’ garzòun" ("Il garzone"; nella realtà Ruggero Pascoli, in genere, si faceva accompagnare da un suo dipendente che aveva un ruolo certo superiore a quello di garzone). A "L’asasòin" ("L’assassino") "L’asasòin dl’asasòin" ("L’assassino dell’assassino"). A "La vèdva" ("La vedova") "Al surèli" ("Le sorelle"). A "I urfan: la Ghita e Giacòun" ("Gli orfani: la Margherita e Giacomo"; che erano i maggiori) "I fradél" ("I fratelli"). A "E’ mandènt" ("Il mandante") "I samauróis" ("I sammauresi"). Il 3 agosto del 2017, sette giorni avanti lo scoccare del 150° anniversario dell’omicidio, è andata in scena in anteprima, nel giardino di Casa Pascoli, una lettura in musica di "La s-ciuptèda" con la voce e la regia di Elena Bucci, l’elettronica e la regia del suono di Luigi Ceccarelli, i clarinetti (e non solo) di Paolo Ravaglia. Il presente CD riproduce quella serata.