Libri di Pier Paolo Pasolini
Trilogia della vita: Le sceneggiature originali de Il Decameron-I racconti di Canterbury-Il fiore delle Mille e una notte
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2018
pagine: 708
					Questo volume raccoglie le sceneggiature originali de "Il Decameron", "I racconti di Canterbury" e "Il Fiore delle Mille e una notte", film diretti da Pier Paolo Pasolini tra il 1970 e il 1974. Poche pellicole, nella storia del cinema italiano, hanno subito una censura così feroce fatta di denunce, sequestri, accuse di pornografia, linciaggi morali. Oggi, a distanza di oltre quarant'anni dalla loro prima uscita nelle sale, i dialoghi, le dettagliate didascalie e le precise descrizioni colgono in tutta la sua complessità il rapporto tra lo scrittore-regista e la sua opera, e più in generale quello tra letteratura e cinema. Reinterpretando infatti tre grandi classici della novellistica mondiale, Pasolini disegna un ambizioso e articolato progetto artistico dotato di genuina forza poetica e immediato slancio narrativo, capace di sfidare il conformismo e aggiungere nuove sfumature di significato alla nostra idea di moralità. La prefazione di Gianni Canova descrive il cammino che ha condotto l'autore dall'idea iniziale al montaggio finale, e sottolinea la sorprendente classicità e l'attualissima modernità di questi tre film non omologabili, ancora estranei al deperire delle mode e al mutare effimero dei costumi.				
									Teatro. Volume 2
Pier Paolo Pasolini
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 372
					Il mondo del teatro professionistico non piaceva a Pier Paolo Pasolini, gli era estraneo: a dominare sulle scene era infatti una lingua artificiale che a lui suonava falsa, artefatta, convenzionale. Eppure, mentre nelle dichiarazioni pubbliche il poeta rimarcava lontananza e disinteresse per il palcoscenico, a un livello più profondo un'urgenza nutriva la sua creatività, e intorno alla metà degli anni Sessanta, nell'era della televisione e delle masse, il tanto bistrattato teatro diventò quasi una via di fuga. Con questo secondo volume si conclude la raccolta delle tragedie scritte in quel periodo: vi sono contenuti il dramma Porcile, in dialogo simbolico con l'omonimo film, nel quale si racconta la vita di un grande industriale tedesco e si descrive l'eterna ipocrisia con cui si cementa la classe al potere; Orgia, l'unica portata in scena con la cura personale dell'autore, in cui si mostra la disperata lotta di chi è diverso contro la normalità che respinge ai margini; infine Bestia da stile, la storia del poeta cecoslovacco Jan che lo stesso autore non ha esitato a definire «un'autobiografia». In appendice, tra gli altri materiali, compare il Manifesto per un nuovo teatro, un documento teorico in cui Pasolini ribadisce le sue dure critiche al teatro borghese italiano rilanciando l'idea di un «teatro di Parola» insieme antico e innovatore, da cui sarebbe dipeso tutto il suo lavoro futuro. Prefazione di Oliviero Ponte di Pino.				
									Il fascismo degli antifascisti
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2018
pagine: 96
					La riflessione sul fascismo e sulla sua evoluzione storica attraversa tutta l’opera di Pasolini: questo volume raccoglie alcuni dei suoi testi più significativi scritti sull’argomento tra il settembre 1962 e il febbraio 1975. Prendendo coraggiosamente posizione contro un antifascismo di maniera ormai fuori tempo massimo, Pasolini mette in guardia da una nuova forma di fascismo, più subdola e insidiosa, intesa «come normalità, come codificazione del fondo brutalmente egoista di una società». È il sistema dei consumi, che a partire dagli anni Sessanta si è reso responsabile dell’omologazione culturale del paese: un potere senza volto, senza camicia nera e senza fez, ma capace di plasmare le vite e le coscienze. A distanza di oltre quarant’anni, questi interventi mantengono intatta la loro forza critica, permettendo di cogliere alcuni dei tratti più profondi dell’Italia di oggi.				
									Il vantone di Plauto
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2016
pagine: 176
					Pier Paolo Pasolini tradusse il Miles Gloriosus nel 1963, in tre settimane, su richiesta di Vittorio Gassman che aveva progettato di portare in scena il testo di Plauto. L'allestimento non venne realizzato, ma quella traduzione arrivò sulle scene alla fine dello stesso anno, suscitando le immancabili discussioni e polemiche. Nel misurarsi con la lingua di Plauto, nel ritrovarne l'anima e nel ridarle vita, la scelta del traduttore fu duplice. In primo luogo, l'uso del romanesco: utilizzando con sapienza "un italiano tra Belli e Molière", scrive nella sua prefazione Umberto Todini, Pasolini è riuscito "a mimare la pulsione vitale, liberatoria, anti egemonica, culturale o teatrale che sia", dell'originale. Strettamente legato a questa opzione linguistica, è poi il richiamo all'avanspettacolo: l'unica possibilità, secondo Pasolini, per recuperare "qualcosa di vagamente analogo al teatro di Plauto, di così sanguignamente plebeo, capace di dar luogo a uno scambio altrettanto intenso, ammiccante e dialogante, tra testo e pubblico".				
									Il Vangelo secondo Matteo-Edipo re-Medea
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 600
					"Questo volume raccoglie le sceneggiature di tre film tra i più intensi e poetici di Pasolini: opere che al loro apparire suscitarono entusiasmi, discussioni e polemiche. Nel Vangelo secondo Matteo (1964) Pasolini esplora la figura sociale di Cristo e il rilievo storico del suo messaggio, dipingendo un Gesù più feroce contro i ricchi che contro i duri di cuore. Nell'Edipo re (1967), la tragedia di Sofocle viene riletta in una luce inedita: la vicenda del sovrano di Tebe segna l'imporsi dei tempi circolari della vita e del mito su quello lineare della storia. In Medea (1969) Pasolini rappresenta nuovamente il conflitto tra una visione religiosa e una visione illuminista e razionalista del mondo." (dalla prefazione di Morando Morandini)				
									Ragazzi di vita. La versione inedita
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 372
					La genesi di "Ragazzi di vita" è variamente documentata dalle carte d'archivio a partire dal 1950, quando dal Friuli lo scrittore si trasferisce a Roma. Il romanzo così come lo conosciamo prende una forma definitiva dopo l'incontro con Livio Garzanti nel 1954: l'editore è entusiasta del progetto e deciso a pubblicare quella che si annuncia come un'opera coraggiosa e innovativa, capace di dar voce al mondo del sottoproletariato romano, «coi suoi stracci, le sue bestemmie, il suo cinismo». Il 13 aprile 1955 Pasolini invia a Garzanti il dattiloscritto: è la fine di una lunga gestazione e l'inizio di una tormentata vicenda editoriale. Con il libro già in bozze, Garzanti è colto da «scrupoli moralistici» per gli episodi scabrosi e il linguaggio scurrile. Preoccupato della reazione dei librai, chiede a Pasolini di eliminare gli eccessi costringendolo a un sofferto lavoro di tagli e modifiche: una vera e propria autocensura che non basterà, come è noto, a evitare all'autore e all'editore un processo per oltraggio al pudore. Per settant'anni la versione emendata del romanzo è stata l'unica che abbiamo potuto leggere. Questa nuova edizione di "Ragazzi di vita", grazie alla ricostruzione filologica di Maria Careri, propone il romanzo nella stesura dattiloscritta licenziata da Pasolini ma di fatto rimasta inedita, restituendolo ai lettori nella sua integrità e in tutta la sua forza espressiva.				
									Lettera al fratello
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 96
					Guido Pasolini, nome di battaglia «Ermes», ha soltanto diciotto anni quando, nel maggio del 1944, si unisce ai partigiani della Brigata Osoppo sulle montagne della Carnia: è coraggioso, esuberante, pieno di entusiasmo patriottico. Per mesi non si hanno sue notizie, e solo dopo la Liberazione la famiglia apprenderà che è stato ucciso nella strage di Porzùs del febbraio 1945, uno degli episodi più drammatici della Resistenza. Pier Paolo affida il proprio dolore a una lettera idealmente indirizzata al fratello: il suo rilievo letterario e storico emerge con ulteriore intensità dalle parole di Guido, dai versi di Pier Paolo, dalla corrispondenza e dai ricordi della madre Susanna che completano il volume. Rimasta inedita fino al 2021, la Lettera testimonia il desiderio e la necessità di preservare la memoria di un figlio e di un fratello che «è partito nel crudo mattino / con la sua rivoltella / nascosta in un libro di poesie... e dal limbo borghese della casa / è scomparso nell'ombra dei monti».				
									Petrolio
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 832
					Definito negli anni un testo profetico sul potere, la cronaca di un percorso iniziatico o il romanzo-verità sulla morte di Enrico Mattei, Petrolio è il libro più celebre di Pier Paolo Pasolini. Attraverso la storia di Carlo, borghese disposto a tutto pur di far carriera, cresciuto in un ambiente cattolico di sinistra e poi complice di un delitto di destra, Pasolini conduce all’estremo il proprio sperimentalismo: puntini di sospensione al posto dell’esordio, sette diverse prefazioni, una rappresentazione dell’eros realistica e cruda, e un’estrema varietà di registri stilistici che vanno dal lirico al saggistico, dal giornalistico al visionario e all’allegorico. Come confida l’autore in una lettera ad Alberto Moravia, questo romanzo è «il preambolo di un testamento, la testimonianza di quel poco di sapere che uno ha accumulato»; rimasto incompiuto, è circondato da un alone di mistero che tuttora ne alimenta il mito. Grazie alla cura di Maria Careri e Walter Siti, questa nuova edizione di Petrolio si arricchisce di brani inediti, di documenti d’epoca e di originali ipotesi interpretative capaci di rinnovare il dibattito su un’opera che, a trent’anni dalla sua prima pubblicazione, non smette di affascinare e interrogare i lettori.				
									I film degli altri
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 176
					"Rocco e i suoi fratelli", "La dolce vita", "La lunga notte del '43", "Il generale Della Rovere", "Il deserto rosso"... In questo libro sono raccolte le recensioni che Pier Paolo Pasolini scrisse fra il 1959 e il 1974, pubblicandole sulle testate più diverse: da «il Reporter» a «Tempo illustrato», a «Vie nuove», a «Playboy». Un'attività certo non regolare, non costante, non da critico di professione, affidata alle occasioni che si presentavano allo scrittore e soprattutto ai suoi estri, ai suoi interessi, a una passione e a un coinvolgimento profondi, che si rivelano nelle scelte e specialmente nel suo originalissimo modo di leggere il cinema: il cinema degli altri, in questo caso. Sempre, si può dire, di autori significativi, per l'eccezionale recensore come per noi: i registi e i film italiani (che danno luogo alla gran parte degli interventi) disegnano quasi la storia ideale di un periodo del nostro cinema e del nostro paese. Perché, come dice Pasolini in queste pagine, «il cinema non è una entità a sé, esistente per forza autonoma: è la cultura, è la società, è la storia stessa che lo condizionano».				
									Alì dagli occhi azzurri
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 540
					Pubblicato per la prima volta nel 1965, Alì dagli occhi azzurri è l'unico volume di racconti scelti e raccolti direttamente dall'autore. I testi, scritti nell'arco di quasi dieci anni a partire dal trasferimento a Roma nel 1950, descrivono una parabola creativa che dalle prime prove più realistiche, nel segno di un programmatico rifiuto dell'italiano colto, approda allo sperimentalismo dei racconti «non finiti». Prende forma così un libro caratterizzato da una grande varietà di temi: la vita del sottoproletariato romano, il paesaggio allucinato delle borgate, le riscritture dantesche. Opera a tratti profetica e tra le più personali di Pier Paolo Pasolini, capace di alternare l'elegia accorata e il sarcasmo feroce, la narrazione in versi e le sceneggiature cinematografiche, "Alì dagli occhi azzurri" delinea con immediatezza l'evoluzione artistica e la ricerca intellettuale dell'autore.				
									L'Orestiade di Eschilo
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 192
					«Mi sono gettato sul testo, a divorarlo come una belva, in pace: un cane sull'osso, uno stupendo osso carico di carne magra, stretto tra le zampe.»  Pier Paolo Pasolini ha già una lunga consuetudine con la traduzione della poesia classica quando, su commissione di Vittorio Gassman, si dedica per pochi mesi di lavoro febbrile all'Orestiade, il capolavoro del dramma antico da lui più amato. Eppure dichiara che nei confronti di quest'opera non avrebbe potuto comportarsi «peggio di così»: sceglie infatti di non consultare altre versioni italiane; nei casi di discordanze nelle interpretazioni afferma di seguire solo gusto e istinto; e restituisce il testo «non attraverso una traduzione letterale, che è impossibile, perché i significati delle parole cambiano in ogni era», ma in una versione dalla lingua non espressiva ma strumentale, vicina alla prosa, lontana dalla tradizione classicistica. Il risultato è un capolavoro che rilegge in chiave politica e civile la forza arcaica del linguaggio di Eschilo, e che, dal debutto del 19 maggio 1960 al Teatro Greco di Siracusa fino a oggi, continua ad andare in scena con enorme successo. Prefazione di Massimo Fusillo.				
									Le lettere
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 1552
					Questo volume riunisce per la prima volta in forma completa l'epistolario di Pier Paolo Pasolini. I curatori Antonella Giordano e Nico Naldini – mancato poco prima della conclusione dell'impresa – hanno interpellato per anni archivi di fondazioni, biblioteche e istituti culturali, contattato i destinatari dello scrittore o i loro eredi, consultato giornali e riviste riuscendo così a integrare con oltre trecento lettere il corpus finora conosciuto. Spiccano tra le inedite quelle indirizzate a Paolo Volponi, Elsa Morante, Gianfranco Contini, Giuseppe Ungaretti, Attilio Bertolucci, Giorgio Bassani, Vanni Scheiwiller, che arricchiscono una raccolta già tra le più ampie e significative della letteratura italiana. Il risultato è un carteggio unico per qualità degli interlocutori e ampiezza dei registri, l'equivalente di una vera e propria autobiografia. A introdurre i testi vi è una nuova Cronologia della vita e delle opere di Pasolini che segue l'impianto ideato da Nico Naldini e viene qui ampliata con integrazioni, aggiornamenti e rettifiche sia su fatti biografici sia sulle opere, tenendo conto degli studi e dei ritrovamenti degli ultimi anni e dando ampio spazio alla voce dell'autore.				
									
