Colibrì Edizioni
Cronache e testimonianze di libertà e di solidarietà internazionale. Atti del Convegno. Valborbera 1943-1945
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 126
La Sezione ANPI Valdobrera “Pinan”, in collaborazione con il Centro di Documentazione del Comune di Rocchetta Ligure, ha organizzato questo convegno portando avanti una linea di studio e di approfondimento della guerra partigiana nella Valle Scrivia, culminata con l'organizzazione di una «zona libera» che si consolidò per quasi tutto l'ultimo anno di guerra. In queste pagine vengono documentati gli atti del convegno. «Il primo modo, il più semplice, di screditare la Resistenza consiste nel dire che il movimento partigiano fu militarmente irrilevante e che gli Alleati avrebbero vinto anche senza il suo apporto. Quest'ultima è un'affermazione tanto ovvia da essere superflua, ma non è la stessa cosa della prima, che anzi è falsa. Il movimento partigiano fu – anche solo dallo stretto punto di vista militare – un tassello della guerra contro i nazisti [...]. Questa è una verità che le stesse fonti tedesche (per esempio documenti della Wehrmacht), riprese ormai da numerosi studi, hanno più volte ribadito. Un altro modo per screditare la resistenza consiste nell'affermare che fu un fenomeno di élite, che coinvolse un sottilissimo strato di popolazione lasciando indifferente o estranea o ostile la stragrande maggioranza [...] mi sono stupito e sono stato pieno di ammirazione per questo fenomeno: circa cinquantamila operai genovesi che, in un modo e nell'altro, sono stati coinvolti nelle lotte della Resistenza. [...] Dunque non si tratta di un'élite: queste sono masse operaie che non fanno scelte speciali sulla base di speciali motivazioni, ma sotto la pressione degli avvenimenti si muovono, si espongono e in ultima analisi si schierano. Già sotto questo aspetto, il tema della Resistenza come fatto elitàrio può essere messo in discussione. [...] non possiamo creare un mito del rapporto della popolazione con il movimento partigiano, però dobbiamo pur ricordare che, comunque sia, dal settembre del '43 all'aprile del '45 molta gente ha capito, è cresciuta, ha guardato con i propri occhi [...] La lezione non fu plebiscitaria, ma certo coinvolse una grande maggioranza e produsse perciò risultati alla lunga irreversibili. L'ultimo stadio di questa operazione di denigrazione del patrimonio storico della Resistenza è consistito nel dire che non solo l'antifascismo attivo era irrilevante militarmente e minoritario, ma aveva un carattere in un certo senso fazioso, ossia non aveva legittimità universale. [...] Ed è qui che si colloca anche questa faccenda del sentimento della “pietas” che bisogna nutrire verso tutti coloro che sono morti, da qualunque parte combattessero. Figuriamoci se dal punto di vista umano e anche religioso non si deve esercitare questa “pietas”. Ma questo non può fondare un giudizio storico e quindi non può autorizzare a mettere sullo stesso piano chi combatteva per una causa che se fosse stata vittoriosa avrebbe condotto ad un ordine europeo dominato dall'hitlerismo, agli stati razziali costruiti sulla base dell' idea etnica del dominio e dello sterminio, e coloro che invece combattevano per un'idea – ancorché vaga, incerta e persino contraddittoria – di libertà [...].» (Antonio Gibelli)
Apocalisse e sopravvivenza. Considerazioni sul libro «Critica dell’utopia capitale» di Giorgio Cesarano e sull’esperienza della corrente comunista radicale in Italia
Kukki
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 178
L'esperienza del movimento «controculturale» del passato, se è stata per parecchio tempo rimasticata dalle ganasce del mercato e diffusa sotto forme merceologiche, nondimeno ha portato alla luce una consapevolezza fondamentale, un dato centrale, sviluppato in tutta la sua portata dalla critica radicale e in particolare proprio da Cesarano, ma manifestatosi anche nel femminismo, nel movimento giovanile, soprattutto americano, e in tutti coloro che hanno esplorato le peripezie della follia, della ricerca dell'allargamento della coscienza e delle potenzialità umane: la rivoluzione moderna mette profondamente in discussione il principio d'identità personale e collettivo, l'Ego come sede separata e gerarchicamente dominante, il pensiero che si pensa. La rivoluzione moderna si affaccia sull'abisso degli istinti, dell'inconscio, del rimosso, per spiccare il volo alla ricerca dell'estasi, del superamento dell'individualità nella dialettica con i mondi che sono attorno a noi.
Io non ho fatto ancora abbastanza. 1962-2021 a cento anni dalla nascita del PCd'I e a quasi sessanta anni da piazza Statuto la lotta continua...
Giorgio Riboldi
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 240
Questo lavoro è un tentativo di raccontare un periodo di storia politica del recente passato con l'ambizione di leggere e visitare, in modo parziale, il periodo che va dagli anni '60 fino ad oggi attraverso l'esperienza personale dell'autore. Non si ha la pretesa di sancire verità storiche o la presunzione di proporre un ulteriore saggio perché l'autore ha sempre detestato e rifuggito la tendenza di scrivere e far circolare scritti, saggi, tentativi di letteratura fasulla, libri e contributi non propriamente necessari allo sviluppo della ricerca teorica di cui nessuno avverte una necessità impellente. Reputa, però, necessario far conoscere quei passaggi politici e dare ampia diffusione a ricerche e documenti poco noti o volutamente omessi dalla storiografia ufficiale nonostante abbiano influenzato la storia politica di questo Paese. Si va dagli episodi di piazzale Statuto passando per l'esperienza dell'estrema sinistra PSIUP, il '68, il '69 operaio, la lotta armata fino alla nascita e lo sviluppo del sindacalismo extra-confederale e al tentativo di costruire una formazione comunista che superasse i settarismi di vari gruppi e alla fondazione di "Su La Testa l'altra Lombardia".
Dare aiuto. Il processo formativo nel counseling attraverso i casi di lavoro
Donatella De Marinis, Giovanni Montani
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 182
Nel testo si da ampio spazio agli interventi eseguiti e trascritti dai counselors formati nella scuola “Centro Studi Terapia della Gestalt” diretta dagli autori di questo libro. Il counseling è una professione di aiuto estremamente valida in un momento in cui tante sicurezze sociali stanno vacillando e costituisce per molti individui un valido aiuto a situazioni di ansia, di insicurezza, di bisogno e di confronto. Il modello di counseling qui trattato è quello che si riferisce all’approccio della Gestalt, che tratta e lavora sul qui ed ora con l’intento di addivenire ad una maggiore consapevolezza di ciò che stiamo affrontando per poterne mutare la visione ed ampliarne il senso. Riferirsi alla Gestalt come ad una serie di tecniche è riduttivo, una visione incompleta, in quanto se la Gestalt ha in se’ una serie di modalità di intervento ben specifiche, è però un modello che si basa profondamente sulla relazione in tutte le sue sfaccettature. L’attitudine usata dal counselor gestaltico è quella maieutica che porta il proprio cliente a diventare lui stesso attore di una maggiore consapevolezza di se trovando quindi al proprio interno capacità e risoluzioni creative.
Dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte nella Commedia di Dante Alighieri
Maria Soresina
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 160
Da sempre, in tutti i suoi libri, Maria Soresina ci ha guidato a scorgere «altre cose», diverse da quelle che abbiamo appreso a scuola, e non solo nella Divina Commedia. Lo fa anche in questo suo nuovo saggio su Dante, per svelarne il messaggio spirituale: l’insegnamento del «cammino» che conduce alla felicità e alla libertà e che ha come fondamento l’autonomia della coscienza, per cui Dante arriva a «vedere» Dio senza alcuna intermediazione ecclesiastica. Il suo coraggioso messaggio spirituale, ma anche politico, è stato colto raramente e troppo spesso travisato. Maria Soresina parla di un «peccato originale» commesso dai figli di Dante e dai primi interpreti i quali avevano un unico obiettivo: non quello di spiegare il poema, ma di dimostrarne la perfetta ortodossia e allontanare ogni sospetto di eresia in un’epoca di feroci persecuzioni. La loro voce, considerata autorevole, è diventata nei secoli un modello per l’interpretazione dantesca, ma è giunto il momento di rivelare anche «altre cose».
Un clandestino a bordo di una nave fantasma. A nous la liberté, 1989-2019
Felice Accame
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 608
Inizialmente focalizzandosi sul cinema e poi espandendosi senza limiti di sorta, dal 1989 al 2019 Felice Accame ha tenuto con regolarità la sua rubrica – intitolata all’indimenticabile opera di René Clair, A nous la liberté – sulle pagine di “A”, “rivista anarchica” per autodefinizione. Allorché, però, dopo trent’anni, la direzione della rivista – poco anarchicamente – ha rifiutato la pubblicazione di un articolo, la collaborazione si è interrotta. Accame ricostruisce qui la vicenda, ne trae amare conclusioni e ne approfitta per raccogliere in un solo volume tutti i suoi contributi.
Consultazione culturale. L'incontro con l'altro nella cura della salute mentale
Laurence J. Kirmayer, Jaswant Guzder, Cécile Rousseau
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 392
La diversità culturale rappresenta una sfida a livello globale per i servizi di salute mentale. Il cambiamento demografico delle società richiede che le istituzioni e gli operatori sanitari pensino a un approccio rinnovato e culturalmente competente. La Consultazione Culturale costituisce un metodo per guidare la valutazione e l’intervento clinici verso una migliore qualità delle cure, attraverso la comprensione profonda del contesto sociale dei problemi mentali e delle difficoltà che spingono i pazienti a cercare aiuto. Il volume illustra la strategia della Consultazione Culturale, orientata a migliorare la qualità assistenziale in favore di popolazioni di diversa origine e appartenenza geoculturale. I curatori dell’edizione originale, che a Montreal hanno creato un servizio clinico innovativo (Cultural Consultation Service, CCS), delineano pratiche inedite per la Psichiatria, la Psicologia clinica e l’Assistenza sociale, ponendole in relazione con l’empatia, i diritti umani, le cure culturalmente sensibili ed eticamente fondate. Il volume è consigliato a medici, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, mediatori culturali, operatori sociali e sanitari.
Lo spillover del profitto. Capitalismo, guerre ed epidemie
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 144
Questo libro pone una domanda cruciale: “Il 2020 sarà l’anno della seconda grande crisi del capitalismo, dopo quella del 1929, che annuncerà un ‘Ottobre 1917’ a livello mondiale?”. E lo fa, dopo avere tratteggiato i nessi stringenti fra “capitalismo, guerre ed epidemie”, avere proposto alcuni approfondimenti sul carattere duale (civile e militare) delle tecno-scienze contemporanee e avere ragionato intorno alla “economia di guerra”. Come le società di classe precedenti, fondate sugli scambi e sul commercio, il capitalismo – nonostante i suoi formidabili progressi tecnologici e medici – è incapace di fermare la diffusione delle epidemie. Anzi la favorisce distruggendo l’ambiente naturale, ricercando un profitto immediato, affondando inesorabilmente a colpi di “tagli di bilancio” l’intero sistema sanitario e trasformando gli alloggi in gabbie per polli dove sono ammassati miliardi di esseri umani.
Quelli erano i tempi. Ricordi e considerazioni di un brigatista rosso
Mau
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 128
L'autore ripercorre, sul filo della memoria e dell’esperienza vissuta in prima persona, una storia che lo ha visto protagonista nelle lotte contro lo sfruttamento, in quelle per la casa, contro il carcere ... e tante altre ancora. Questa non è, né vuole essere, una ricostruzione storica della vicenda delle Brigate Rosse e del contesto sociopolitico in cui si è dispiegata. Non è neppure una biografia, la scrittura individuale di una vita. È il racconto di un’esperienza rivoluzionaria che Mau ha condiviso con molte e molti altri in quegli anni, un'impegno che ancora oggi vede questo compagno sempre in prima fila, indomito come allora.
Lasciate libera la piazza. Brescia 1974. I neofascisti, il Mar, la strage
Claudio Comincini
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 286
Brescia 28 maggio 1974, una bomba esplode, provoca morti e feriti in una manifestazione sindacale. Fallisce l’intento di seminare terrore e ingovernabilità. Piazza Loggia viene occupata, presidiata e autogestita fino al 31 maggio, giorno dei funerali delle vittime. Carabinieri e Polizia vengono esautorati dalle loro funzioni, l’ordine pubblico è garantito da operai, lavoratori e studenti. Solo 43 anni dopo, il 20/06/2017, alla lettura della sentenza definitiva emessa dalla Suprema Corte di Cassazione vengono riconosciute le responsabilità dei servizi segreti nonchè condannati due degli autori: Carlo Maria Maggi (responsabile di Ordine Nuovo per il Triveneto) e Maurizio Tramonte (fonte Tritone) del Sid. È importante oggi, dove l’individualismo vorrebbe farla da padrone, conoscere la nostra storia recente, il passato non torna ma se conosciuto correttamente ci può essere d’aiuto. Una formulazione infelice come quella del “distanziamento sociale” coniata dal nostro attuale governo (sarebbe più sano un invito al “distanziamento fisico”), non sarebbe stata pensabile negli anni Settanta. Questo solo per riflettere sul presente e su come l’attuale crisi ci vorrebbe cambiare.
Venga con noi. Dagli attentati del ’69 a piazza Fontana
Clara Mazzanti
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 312
Aprile 1969, Clara Mazzanti viene prelevata dalla sua casa, portata all’Ufficio Politico della Questura di Milano e interrogata dal Commissario Calabresi e dalla sua squadra. Novembre 1969, viene arrestata e rinchiusa nel carcere milanese di San Vittore con il suo compagno, Giuseppe Norscia. L’illusione che si fosse trattato di un equivoco si dissolve velocemente. Viene processata per strage come possibile esecutrice di uno degli attentati dinamitardi avvenuti nel 1969. Il processo vede incriminati, Norscia, gli anarchici Tito Pulsinelli, Paolo Braschi, Paolo Faccioli e Angelo Pietro Della Savia; Giangiacomo Feltrinelli e la moglie Sibilla Melega sono accusati di falsa testimonianza. I personaggi sono tanti, il giudice Antonio Amati, Antonino Scopelliti, pubblico ministero, Enzo Tortora e tanti altri. Nella sezione femminile del carcere di San Vittore Clara prende gradualmente coscienza delle dinamiche e della condizione delle detenute, documentando un’epoca che precede le prime vere cronache sulle donne carcerate e ci rende partecipi, oltre che del suo calvario, di uno spaccato della società e dei costumi dell’Italia degli anni ’50 e ’60.
Gira, gira bicocchin... (rist. anast.)
Dino Gabiazzi
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 98
"Gira, gira bicocchin...", è una ristampa anastatica del volume pubblicato nel 1991 in tiratura limitata per volontà di Maria Tagini, vedova di Dino Gabiazzi, circolato solo tra estimatori e mai approdato nelle librerie e nelle biblioteche. Dino Gabiazzi (Milano 1913-1989) arrivò ai livelli più alti della poesia, accanto al Porta e al Tessa e, forse come loro, fece scuola. Vinse per tre volte di seguito i Premi Sant Ambroeus, il Premio Larius, il Carlo Porta, il Manzoni d’oro, arrivando a sedici primi premi, vinti consecutivamente. Gabiazzi era un poeta milanese con una poesia raffinata e un dialetto armonioso, schietto, dimenticato, elegante, che arriva direttamente al cuore, e riempie l’anima.