Chiarelettere
Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro. Il giudice dell'inchiesta racconta
Ferdinando Imposimato, Sandro Provvisionato
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 344
Un magistrato e un giornalista tornano dopo 30 anni sul caso Moro, scoprendo inediti scenari e raccontando la storia dei 55 giorni che vanno dalla strage di via Fani alla morte del presidente democristiano. In sette occasioni Moro poteva essere salvato, ma nelle stanze del potere qualcuno tramò invece perché venisse ucciso. Ordini di cattura bloccati, i collegamenti provati con la RAF, il ruolo di Cossiga, i verbali del Comitato di crisi nascosti per lungo tempo. Trent'anni dopo, uno dei magistrati più impegnati a dipanare gli infiniti misteri del caso, ripercorre i meandri dell'inchiesta che lui stesso cominciò nove giorni dopo la morte dello statista e, ricollocando la sua esperienza in un contesto più ampio di avvenimenti, offre testimonianze e rivelazioni decisive. Se ad assassinare il presidente furono le Br, i mandanti vanno cercati altrove. Bugie, omissioni, depistaggi, come la scoperta da parte dell'Ucigos della prigione di Moro tenuta nascosta alla magistratura. Imposimato racconta chi c'era, chi sapeva. Ma chi muoveva i fili dei tre comitati di crisi del Viminale, pieni di uomini della P2? Quella di Aldo Moro fu una morte voluta da troppe persone e troppe fazioni, in lotta tra loro. Edizione priva dell'intervista a Eleonora Moro.
I nuovi padroni del mondo. Processo agli economisti. A chi abbiamo affidato il nostro benessere. Ecco perché i guru del liberismo hanno fallito
Roberto Petrini
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 250
Gli economisti hanno molto potere e sono dappertutto: nel governo, nei giornali, nelle università, nelle banche, nei consigli di amministrazione delle aziende, ai vertici di istituzioni finanziarie internazionali (il Fondo monetario e la Banca centrale europea). Le loro verità non ammettono repliche, confortate da dati e sofisticati strumenti di analisi. Eppure fanno errori macroscopici e non sono stati capaci di prevedere la crisi. Com'è possibile? Adesso molti di loro sono sul banco degli imputati. Questo libro spiega perché e individua i maggiori capi d'imputazione, prima di tutto l'infatuazione per il dio Mercato. Un duro atto d'accusa verso una categoria che sembra aver perso il contatto con la realtà e con i bisogni delle persone. È forse giunta l'ora dell'autocritica? In appendice: "Le dieci bugie degli economisti", "La crisi e le ultime parole famose".
Italia Anno Zero
Marco Travaglio, Vauro Senesi, Beatrice Borromeo
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 489
Dal 2006 al 2009, la storia in presa diretta di quello che siamo stati, e siamo, attraverso gli interventi di Marco Travaglio, le vignette di Vauro e le testimonianze dei giovani intervistati da Beatrice Borromeo nel programma "Anno Zero" di Michele Santoro. Dalla stagione del governo Prodi al nuovo governo Berlusconi, con crisi economica (e non solo). Una finestra aperta e libera, che questo libro propone a futura memoria. "Stasera parliamo di mafia, o meglio: di lotta alla lotta alla mafia." "Viene un'inguaribile nostalgia per la mitica Tribuna politica: domanda, risposta, replica, risposta. Oggi sarebbe eversivo." "Barbara Berlusconi: 'Sono contraria al falso in bilancio'. Tutta suo padre, anche lui contrarissimo al falso in bilancio, al punto che l'ha abolito per legge." "Bernard Madoff, ex bagnino ed ex presidente del Nasdaq: 'Ringrazio la Corte perché mi dà la possibilità di raccontare i crimini che ho commesso e di cui mi vergogno'. Rischia fino a 150 anni di prigione. Il pm Francesco Greco ha spiegato che in Italia non sarebbe finito in galera."
Vaticano S.p.A. Da un archivio segreto la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa
Gianluigi Nuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 304
Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro parte da un archivio custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti riservati della Santa Sede. Lettere, relazioni, bilanci, verbali, bonifici. Tutto grazie all'archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta: Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L'artefice è monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti. Titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana, ma anche il denaro lasciato dai fedeli per le messe è stato trasferito in conti personali. Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria "lavanderia" nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato Vaticano. Tutto in nome di dio.
I nuovi mostri
Oliviero Beha
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 279
C'era una volta. C'era una volta chi si dava come compito quello di incalzare il potere e di controllarlo: un'elite culturale temuta e ascoltata. C'erano una volta i "maestri", i Pasolini, i Moravia, gli Sciascia, i Calvino, ma anche i Bobbio, i Galante Garrone, gelosi custodi del libero pensiero. E ora? L'Italia non potrebbe essere quella che è senza la complicità del sistema mediatico e grazie all'assenza degli intellettuali, "una categoria - scrive Beha - più 'del portafogli che del pensiero". A cominciare dai giornalisti. Ma è il quadro d'insieme che preoccupa ("Stiamo rispondendo a Obama con Geronzi"): un gigantesco concorso di colpa che attraversa molte categorie professionali, in nome del denaro e in virtù di una normalizzazione della banalità da troppi accettata. Il resoconto di Beha, lucido ma non rassegnato ci induce a reagire, così come molte associazioni di liberi cittadini hanno cominciato a fare. Contro il Golpe Bianco che ci sta svuotando. In appendice, le "Resistenze ai Nuovi Mostri".
La morsa. Le vere ragioni della crisi mondiale
Loretta Napoleoni
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 186
La compravendita del rischio, come se il rischio fosse un bene economico da vendere e da comprare. Un patrimonio di anni buttato via. Cifre da capogiro. Ma invece di azzerare il rischio, i governi lo spostano dal settore privato a quello pubblico, caricandolo sulle nostre spalle. Ancora una volta la verità ci viene negata. E siamo ingannati: come è successo per la guerra al terrorismo che ha alimentato le nostre paure e dissanguato le casse degli Stati Uniti, mentre la finanza islamica è ben florida e aiuta il diffondersi del fondamentalismo sulle macerie dell'impero comunista. La crisi economica è l'effetto dell'11 settembre e delle guerre che ne sono seguite. Inutili. Nessuno ha il coraggio di dirlo. Ma è a tutti chiaro che niente sarà come prima. Non è la fine del mondo, ma di un mondo. Malgrado tutto, possiamo esercitarci a immaginare un altro futuro. Più nostro.
L'Anello della Repubblica. La scoperta di un nuovo servizio segreto. Dal Fascismo alle Brigate Rosse
Stefania Limiti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 337
Una scoperta per caso. Un servizio segreto di cui nessuno ha mai saputo nulla, venuto fuori dagli archivi del Viminale. Una storia tutta italiana, quasi incredibile. Il "noto servizio" o "Anello" è una struttura occulta che ha avuto un ruolo decisivo nella storia della Repubblica. Compito principale: ostacolare le sinistre e condizionare il sistema politico con mezzi illegali, senza sovvertirlo. Testimoni e preziosi riscontri sui documenti confermano quella che fino a ieri era solo un'ipotesi: la "sicurezza" della nostra Repubblica nasce in continuità con il fascismo, è controllata dagli americani, e affidata a personaggi senza scrupoli e spesso coinvolti con la criminalità. Con la prefazione di Giuseppe De Lutiis.
Giovani e belli. Un anno fra i trentenni italiani all'epoca di Berlusconi
Concetto Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 192
Un viaggio lungo un anno attraverso l'Italia, durante il definitivo trionfo di Silvio Berlusconi. Da Verona a Milano, da Roma a Catania, Concetto Vecchio percorre il Paese sfiduciato delle nuove leve che non diventeranno mai classe dirigente. I praticanti avvocati sfruttati negli studi legali, le donne single per sempre, i "maniaci" delle chat, la grande bolla della comunicazione, il Sud dei concorsi pubblici "monstre", il talento fatto a pezzi, le fughe all'estero. Solo in Italia a trent'anni si torna a vivere con i genitori. Perché i giovani non riescono a compiere il ricambio generazionale indispensabile per uscire dalla crisi? Da dove nasce questa incapacità? Vecchio mette piede a Montecitorio e scopre gli altri trentenni, quelli che ce la fanno: le nuove stelle del berlusconismo come Elvira Savino, deputata del Pdl, trentuno anni, che in poche settimane passa da illustre sconosciuta a miss Montecitorio, complice il Presidente del consiglio che le farà da testimone di nozze. Un reportage amaro, vivido, pieno di voci e storie, che fotografa il Paese reale. Volete sapere perché è stato scelto Gianni Chiodi come candidato leader alla Regione Abruzzo? Risposta del premier: "Perché è giovane e bello".
Il sol dell'avvenire. DVD
Giovanni Fasanella, Gianfranco Pannone
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 128
Reggio Emilia, città medaglia d'oro della Resistenza, 1969: trenta giovani militanti comunisti lasciano il Pci e con altri ragazzi di estrazione anarchica, cattolica, socialista, costituiscono la Comune dell'Appartamento per progettare la rivoluzione. Alcuni entreranno nelle Br, altri ritorneranno nel Pci, altri nel sindacato. Reggio Emilia, 2007: dopo 40 anni, Francescani, Parali e Ognibene, tutti ex Br, Viappiani della Fiom e Rozzi, funzionario pubblico ed esponente del Pd locale, ripercorrono quell'esperienza, il legame con la Resistenza e il Pci. Un viaggio nel tempo doloroso e rivelatore, per chi oggi non vuole ricordare, o non c'era e non sa. Decisive le testimonianze di Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli trucidati dai nazisti, e di Corrado Corghi, ex dirigente De, esponente del cattolicesimo del dissenso. Nel libro allegato gli autori ricostruiscono il dibattito e le difficoltà che hanno incontrato durante la lavorazione e nella distribuzione del film.
Passione reporter
Daniele Biacchessi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 240
Queste pagine raccontano di un giornalismo "irregolare", di uomini e donne che per un'informazione vera hanno dato la vita. Giornalisti per passione, non per mestiere. Come Raffaele Ciriello, medico ma soprattutto fotografo freelance. Un battitore libero, sempre alla ricerca di un accredito dai giornali per muoversi, e di colleghi con cui condividere spese altrimenti proibitive. I nomi ritornano. Gli scatti di Ciriello immortalano Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Maria Grazia Cutuli. Le loro storie spesso s'intrecciano. C'è Enzo Baldoni che di mestiere fa il pubblicitario, ma è soprattutto un uomo affamato di storie. C'è Antonio Russo, collaboratore di Radio Radicale, freelance ammazzato a Tbilisi, un delitto che ricorda da vicino quello della giornalista Anna Politkovskaja. Un giornalismo ormai in disuso: troppo spregiudicato. Anche per questo i fatti del mondo vanno perdendosi in un'informazione sempre più opaca.
Lotta civile
Antonella Mascali
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 336
Dal dolore privato all'impegno nelle scuole, nelle carceri, nella pubblica amministrazione. Giorno per giorno. È ciò che contraddistingue questo libro. Dodici storie esemplari, raccontate da chi le ha vissute sulla propria pelle. I familiari delle vittime che hanno trasformato la sofferenza in denuncia e in lavoro concreto nella società. Con il sostegno di Libera e delle Fondazioni dedicate a chi ha combattuto per ciò in cui credeva, fino a morire. È essenziale ricordarli: da Giuseppe Fava a Rocco Chinnici, da Beppe Montana a Roberto Antiochia, da Marcello Torre a Silvia Ruotolo, da Libero Grassi a Vincenzo Grasso, fino a Barbara Asta ai figli Giuseppe e Salvatore, e ancora Mauro Rostagno, Francesco Marcone, Renata Fonte. Le loro battaglie sono diventate le battaglie di figli, fratelli, mogli e mariti. Nando dalla Chiesa, nell'intervista che chiude il libro, afferma: "Bisogna cominciare a dire le cose che provocano reazioni ma che sono vere". Lo sta facendo chi ha subito perdite irrimediabili e oggi, in prima persona, diventa artefice di una vera e propria resistenza civile. Prefazione di don Luigi Ciotti.
Profondo nero. Mattei, De Mauro, Pasolini. Un'unica pista all'origine delle stragi di Stato
Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2009
pagine: 295
Erano gli anni Settanta. Il giornalista De Mauro stava preparando la sceneggiatura del film di Francesco Rosi sulla morte di Enrico Mattei, il presidente dell'Eni che osò sfidare le compagnie petrolifere internazionali. Lo scrittore Pasolini stava scrivendo il romanzo "Petrolio", una denuncia contro la destra economica e la strategia della tensione, di cui il poeta parlò anche in un famoso articolo sul "Corriere della Sera". De Mauro e Pasolini furono entrambi ammazzati. Entrambi avrebbero denunciato una verità che nessuno voleva venisse a galla: e cioè che con l'uccisione di Mattei prende il via un'altra storia d'Italia, un intreccio perverso e di fatto eversivo che si trascina fino ai nostri giorni. Sullo sfondo si staglia il ruolo di Eugenio Cefis, ex partigiano legato a Fanfani, ritenuto dai servizi segreti il vero fondatore della P2. Il "sistema Cefis" (controllo dell'informazione, corruzione dei partiti, rapporti con i servizi segreti, primato del potere economico su quello politico) mette a nudo la continuità eversiva di una classe dirigente profondamente antidemocratica, così come aveva capito e cercato di raccontare Pasolini in "Petrolio". Le carte dell'inchiesta del pm Vincenzo Calia, gli atti del processo De Mauro in corso a Palermo, nuove testimonianze e un'approfondita ricerca documentale hanno permesso agli autori di mettere insieme i tasselli di questo puzzle che attraversa la storia italiana fino alla Seconda Repubblica.