Asi Service
Lancia Fulvia Coupé & HF
Luca Marconetti
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 64
La Fulvia Coupé è stata uno dei modelli più iconici del marchio Lancia ma anche amati per la sua immagine più giovane, sportiva e dinamica rispetto alle berline coeve (dalla quale essa stessa deriva), pur conservando intatte le sue doti di classe, eleganza e distinzione proverbiali della Casa di Borgo San Paolo. Disegnata da Piero Castagnero lasciandosi ispirare dai motoscafi Riva, alla sua presentazione fece breccia nel cuore dei giovani amanti della guida e delle signore della buona borghesia ma, soprattutto, con le veloci e leggere HF, sarebbe entrata nella leggenda vincendo i più importanti rallyes del mondo – fra tutti quello di Montecarlo 1972 con l’indimenticabile coppia Munari/Mannucci – riportando Lancia nell’Olimpo dei costruttori di vetture da corsa più competitive e preparando il campo a un’epopea che avrebbe infiammato il cuore degli sportivi con modelli quali Stratos, 037, S4 e Delta Integrale. Oggi la Fulvia Coupé, declinata in tre serie e con tre diverse motorizzazioni – 1.2, 1.3 o 1.6 – è invece fra le preferite dei radunisti e dei regolaristi, per le sue affidabilità, tenuta di strada e brillantezza. Ecco perché non potevamo non includerla in questa collana dedicata ai modelli più iconici della storia.
Fiat Barchetta
Luca Marconetti
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 48
La Barchetta è stata l’ultima vettura del Lingotto dedicata al tempo libero, con un comportamento sbarazzino e brillante, facile da guidare e da mantenere e capace di regalare sensazioni e vibrazioni che solo viaggiando all’aria aperta, si possono provare, perla più rara di una gamma, quella di Fiat degli anni ’90, completa e variegata come non mai. Con la sua linea ispirata alle vetture da competizione e da “divertissement” disegnate dai più grandi stilisti italiani degli anni ’50, zeppa di richiami all’epoca d’oro dell’automobile, nello stile e nell’iconografia, è stata immediatamente considerata una instant classic tanto che gli amanti del genere e oggi i collezionisti più raffinati, non hanno esitato a mettersene subito una in garage, specie quando si tratta di una delle tante edizioni limitate, alcune molto preziose, altre estrose, altre ancora dal piglio decisamente sportiveggiante. Un modello che merita di essere riscoperto e raccontato in ogni minimo dettaglio, quindi degno di essere parte di questa collana e trovar posto nella libreria di ogni appassionato che si rispetti.
Porsche 924 944
Luca Marconetti
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 64
La Porsche 924 è il frutto della collaborazione fra due marchi apparentemente incompatibili l’uno con l’altro – VW Audi e Porsche – ma che, lavorando in sinergia a un obiettivo comune, giungono a notevoli risultati: una berlinetta compatta e leggera con un motore anteriore a 4 cilindri e una raffinata meccanica “Transaxle”, capace di avvicinare al marchio di Zuffenhausen una clientela variegata e nuova, quali giovani, signore o chi fino a quel momento ha ritenuto troppo impegnative le classiche boxer. La sua è la storia di un’evoluzione costante: l’iniezione di potenza con le versioni sovralimentate, le tante serie speciali, i modelli da competizione e la sua “erede putativa” la 944, finalmente considerata una Porsche a tutti gli effetti per blasone, potenza, comportamento dinamico, cura costruttiva. Oggi rimangono fra i modelli della Casa tedesca più accessibili, abbordabili nella manutenzione e diffusi fra i collezionisti più eclettici: ecco perché hanno trovato la loro giusta collocazione in questa collana, protagoniste di un testo a loro dedicato agile e facile da consultare ma ricco di dettagli e informazioni storiche e tecniche.
Audi TT
Matteo Comoglio
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 64
Ispirata al movimento Bauhaus e alle poderose e vincenti monoposto Auto Union anni ‘30, l’Audi TT non è certo un’automobile che è passata inosservata: essenziale, compatta, dalla linea levigata e scevra di inutili orpelli, con i suoi interni grintosi ma realizzati con la proverbiale cura della Casa dei Quattro Anelli, ha rappresentato uno dei modelli più iconici e caratteristici a cavallo del Nuovo Millennio, perfetta sintesi tra stile, tecnologia, piacere di guida, il tutto in salsa retrò. Le due versione coupé e roadster nella quale venne declinata, al lancio stupirono perché praticamente identiche ai concept dai quali derivavano ma seppero poi affermarsi per le spiccate doti dinamiche, per il feeling di guida che restituiva al conducente e per i dettagli ricercati e curiosi, come i bellissimi cerchi in lega, la plancia d’ispirazione aeronautica e le particolari lavorazioni dei pellami, la più celebre quella che replica le cuciture delle palle da baseball, per strizzare l’occhio agli USA, suo mercato d’elezione. Oggi è una delle youngtimer più apprezzata e diffusa anche da noi, merito delle sue usabilità, affidabilità e relativa economia d’esercizio: vale la pena raccontare la sua vicenda consegnando a chi ne possiede una o vuole farlo, uno strumento d’identificazione e guida all’acquisto completo e fruibile.
Lancia. Innovazione, comunicazione. 1906-1976
Roberto Carlorosi
Libro: Libro rilegato
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 240
Questa pubblicazione non è, e non vuole essere, la storia della Lancia (autorevoli testi la raccontano già in maniera esaustiva), ma una narrazione che segue il viaggio evolutivo tracciato da Vincenzo Lancia negli anni fra 1906 e 1976 e le scelte di marketing e comunicazione che tuttora caratterizzano il marchio. Le sue numerose innovazioni tecniche si sono rivelate come profezie, all'epoca impensabili, per il mondo automobilistico. Cultura, Raffinatezza, Stile sono gli elementi che hanno contribuito a farne un "modus vivendi" che andava oltre ogni tecnica e stilema. Lancia ha rappresentato nel tempo un'originalità elegante, mai banale, direttamente connessa ad un processo di innovazione nella tradizione; non ha mai ceduto alla tentazione di allinearsi ai gusti consolidati, ma al contrario, ha cercato con determinazione una propria identità estetica, spesso in forte anticipo sui tempi. E la comunicazione pubblicitaria andava di pari passo: non occupava le doppie pagine sulle riviste dell'epoca, come invece era costume delle altre Case automobilistiche, ma le auto stesse, stando al di fuori dei canoni e degli standard sia tecnici sia stilistici erano elementi catalizzatori di attenzione e generatori di comunicazione da parte delle testate giornalistiche.
Abarth Simca 2000 Fiat Abarth 2000
Gianfranco Bossù
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2024
pagine: 577
La presente radiografia tecnica del motore Abarth 2000cc tipo 236 chiude la storia dei motori "Bialbero" a 4 cilindri iniziata nel 1957 con il 750cc progettato dall'Ing. G. Colombo e derivato dal Fiat 600. Essa continuò fino al 1972 regalando al Sig. Abarth e a tutti i suoi collaboratori il piacere di lavorare con impegno e passione su ognuno dei molti progetti nati in quindici anni. Il motore di 2000cc è nato nel 1963 per necessità in quanto la Fiat modificò l'annesso "J" aumentando la cilindrata della classe 1600 a 2000cc; noi trasportammo il motore esistente 1600 Abarth Simca aumentando alesaggio e corsa e al banco il prototipo fornì una potenza di 197,13 cv al regime di 7400 giri/1. L'evoluzione del motore con interventi strutturali (testa a 4 valvole per cilindro, alesaggio portato a 92 mm) e iniezione indiretta meccanica ha permesso di ottenere una potenza di 283 cv a 9400 g/1. Fra i molteplici successi del motore montato sulle vetture dello Scorpione cito il Record Mondiale sui 500 metri percorsi in 12"855/1000 nella classe E (2000cc) del 27 ottobre 1966 e il Campionato Europeo Sport Prototipi del 1972 vinto con la vettura Abarth Osella SE021.
Trofei. Autobianchi A112 Abarth 70 hp, Fiat Uno, Fiat Cinquecento
Gian Dell'Erba
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2024
pagine: 240
La vittoria di Sandro Munari e Mario Mannucci con la Lancia Fulvia Coupé HF 1.6 al Rallye di Montecarlo del 1972 ha reso molto popolari i rally anche nel nostro Paese. Tanti giovani si sono avvicinati alla specialità, che nel frattempo è diventata sempre più professionale, con squadre ufficiali impegnate nel campionato del mondo. Tra queste anche Lancia e Fiat, che reclutavano i migliori specialisti. Non era però facile farsi notare per raggiungere il professionismo. I costi elevati limitavano la partecipazione di qualità a pochi piloti. Per aumentare il numero di possibili futuri campioni Cesare Fiorio ebbe un’intuizione: creare un campionato monomarca con una vettura dai costi accessibili. Nel 1977 nasce il primo campionato Autobianchi A112 Abarth 70 HP. È subito un successo e negli anni successivi da questi campionati monomarca ne nascono tanti altri. Questo libro racconta i tre principali trofei monomarca che hanno visto protagoniste piccole vetture dell’allora gruppo Fiat: l’Autobianchi A112 Abarth 70HP, le Fiat Uno 70 e Fiat Uno Turbo, la Fiat Cinquecento. In questo volume l’autore Gian dell’Erba – che ha seguito personalmente in qualità di addetto stampa molti di questi campionati – ha voluto riportare la storia delle singole stagioni contestualizzandole nell’ambito degli altri campionati internazionali. Ha poi raccontato la carriera dei campioni usciti da questi campionati. Il tutto illustrato da centinaia di fotografie molto spettacolari, perché alla base di tutto c’era tanto agonismo e tanto spettacolo nelle prove speciali. Gli spettatori e i tanti piloti che si sono avvicendati al volante di queste auto se lo ricordano.
Abarth Simca 1600 Fiat Abarth OT 1600. Radiografia motopropulsore
Gianfranco Bossù
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2024
pagine: 350
Sull'onda dei successi ottenuti con la vettura "Coupé Abarth Simca 1300 GT" la casa francese, tramite l'Ing. Hruska, chiese alla Abarth di sviluppare una nuova unità motrice che permettesse di ottenere un pari successo sulla classe GT superiore dove gareggiavano case di grande prestigio come Porsche e Alfa Romeo. Il sig. Abarth, vista l'impossibilità di aumentare la cilindrata del motore 1300 oltre agli attuali 1450 cc chiese al Sig. Fochi di preparare un programma per la progettazione e la costruzione di un nuovo motore di 1600 cc in grado di essere portato a 2000 cc senza grandi cambiamenti e investimenti. Una bozza del programma, completa dei dati tecnici, tempi e costi fu presentata ai Sigg. Abarth e Scagliarini alla fine del mese di aprile 1962 e fu accettata. Il programma prevedeva la costruzione di 3 motori e la loro delibera a montarli in vettura per il mese di febbraio '63 per poter presentare il nuovo "Coupé 1600 GT" al salone di Ginevra, del marzo 1963.
Fiat Abarth OT 1300. Radiografia motopropulsore
Gianfranco Bossù
Libro: Libro in brossura
editore: Asi Service
anno edizione: 2022
pagine: 30
Nell’autunno del 1964 in Abarth ci ponemmo la questione su come continuare a gareggiare nella classe GT1300 del Campionato Mondiale Marche, già vinto con la vettura Simca Abarth 1300, visto che i rapporti con la Simca erano stati sospesi da quando era stata assorbita dall’americana Chrisler e il sig. Abarth aveva ripreso la collaborazione con FIAT. La risposta, tecnicamente più logica, venne data dal sig. Fochi che propose di modificare il motore 1600 cc portandolo a 1300 cc; rispetto al vecchio 1300 Simca Abarth (1960) offriva molti vantaggi, come ad esempio un grande alesaggio (valvole con diametri maggiori) ed una corsa ridotta che avrebbe permesso, a parità di una velocità media del pistone un regime di rotazione superiore. Il sig. Abarth accolse la proposta e chiese al sig. Fochi di iniziare immediatamente uno studio di fattibilità che io iniziai e terminai in una settimana. Parallelamente il sig. Colucci fu incaricato di realizzare un Coupè prototipo G.T. Nacque così il coupè Fiat Abarth “OT 1300” che dopo aver debuttato in settembre 1965 al Nürburgring vinse nel 1966 il Campionato Mondiale Marche.
Fiat 128 e 127
Matteo Comoglio, Luca Marconetti
Libro: Libro rilegato
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 64
La Fiat 127 e la 128 hanno rivoluzionato la mobilità degli italiani dagli anni ’70. La 127, lanciata nel 1971, fu l’erede della 850 e introdusse la trazione anteriore con motore trasversale, praticità e consumi contenuti. Compatta, brillante (903 cm³ da 47 CV), fu l’auto più venduta in Europa per anni. La 128, che l’ha anticipata di due anni, è uscita nel 1969, era invece una berlina media più spaziosa, con un 1100 da 55 CV vivace e affidabile. Anche lei con trazione anteriore e motore trasversale, segnarono un cambio epocale per Fiat. Entrambe, nate da progetti di Dante Giacosa, unirono tecnica moderna e semplicità. La 127 divenne l’auto dei giovani, la 128 la scelta delle famiglie. Due auto diverse, ma complementari: pratiche, economiche e intelligenti, simboli di un’Italia che correva verso il futuro. Ecco perché ripercorrere la loro storia significa non solo affrontare un momento fondamentale di rivoluzione meccanica e tecnica ma anche fare un tuffo in una pagina importante del Nostro Paese, della cultura e della società che queste auto hanno rappresentato.
Le Mini a marchio Rover
Matteo Comoglio
Libro: Libro rilegato
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 64
Le Mini prodotte dalla Rover (dopo l’acquisizione da parte di British Leyland nel 1968) hanno saputo continuare la tradizione del modello originale, lanciato nel 1959 da Alec Issigonis. Negli anni ’70 e ’80, sotto la gestione Rover, la Mini mantenne il suo iconico design compatto e la trazione anteriore, ma subì miglioramenti tecnici e stilistici. La Mini e la Mini Cooper (con motori da 998 e 1275 cm³, rispettivamente) rimasero i modelli di punta, celebri per la loro agilità e per l’eccezionale manovrabilità nel traffico cittadino. Nonostante l’evoluzione, la Rover riuscì a mantenere l’anima originale della Mini, con una linea che rimase invariata, simbolo di un’auto economica e sportiva, amata per il suo carattere e la personalità. La Mini a marchio Rover ha rappresentato un pezzo di storia dell’automobilismo, continuando a riscuotere successo fino agli anni ’2000, quando la produzione venne definitivamente interrotta. “Fare ordine” nella ricchissima, frastagliata e variegatissima storia della Mini concentrandosi su quelle a marchio Rover, significa anche omaggiare una leggenda e capire il legame tra tradizione e innovazione che ha sempre permeato un modello oggi assolutamente entrato nel mito.
Alfa Romeo Giulia GT Sprint
Luca Marconetti
Libro: Libro rilegato
editore: Asi Service
anno edizione: 2025
pagine: 64
L’Alfa Romeo Giulia GT Sprint è un’icona del design e delle prestazioni italiane. Derivata dalla Giulia berlina, si presenta al mondo con la sua linea sportiva e dinamica disegnata da Giorgetto Giugiaro. La versione d’esordio è la 1.6, oggi la più ricercata, che entra subito nel cuore degli appassionati per la grinta e l’agilità. Poi arriveranno la GT Veloce, la mitica 1.3 “Junior”, la 1750, la 2000, delle vere GT “all’italiana” alle quali è difficile stare dietro. L’Alfa Romeo Giulia GT Sprint è rimasta nel cuore degli appassionati, unendo eleganza, sportività e prestazioni in un solo, indimenticabile pacchetto. Approfondire la vicenda dell’Alfa Romeo Giulia in variante sportiva serve agli appassionati ad avere un punto di riferimento per ripercorrere una storia straordinaria, quella che ancora fa loro battere il cuore e ai neofiti avere una bussola con la quale navigare alla scoperta di una delle più belle ed affascinanti pagine della nostra storia automobilistica.