Donzelli: MELEDONZELLI
Il Cairo. La mia città, la nostra rivoluzione
Ahdaf Soueif
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 258
Il 25 gennaio 2011, quando scoppia la rivoluzione in Egitto, Ahdaf Soueif, giornalista e scrittrice di fama internazionale, è colta da un unico, irrefrenabile istinto: scendere in strada per mescolarsi ai milioni di giovani che sciamano verso piazza Tahrir. Nessuno sa ancora, neppure lei, che la folla deciderà di fermarsi in quella piazza per diciotto interminabili giorni. Poco più di due settimane: il tempo di una rivoluzione tanto fulminea quanto covata per decenni. Diciotto giorni che hanno segnato la storia presente di un popolo tuttora in pieno fermento, raccontati da chi li ha vissuti in quel luogo simbolo della "primavera araba". Ahdaf Soueif ci conduce per mano tra i vicoli affollati del Cairo in rivolta; ci fa respirare quella straordinaria atmosfera, quella spinta collettiva che porta il singolo a sentirsi finalmente parte attiva di una comunità. Giorno dopo giorno, notte dopo notte, l'autrice segue il succedersi dei drammatici sconvolgimenti che hanno determinato la caduta del regime di Hosni Mubarak il racconto, tuttavia, non si traduce mai in semplice cronaca: "la storia che ho scritto non riguarda solo gli eventi oggettivi ma anche il modo in cui io, noi, li abbiamo vissuti, sentiti, interpretati". La rivoluzione, comunque, è un processo, ha una vita propria, che si dipana indipendentemente dal modo in cui i suoi stessi artefici l'avevano immaginata. E Ahdaf Soueif non può fermarsi a quei decisivi diciotto giorni: deve andare avanti, perché la rivoluzione stessa va avanti.
Sulle vie del Brasile
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 231
Rio, San Paolo, la nascita di Brasilia, le favelas, l'architettura modernista, l'incipiente urbanizzazione, e poi l'Ovest impervio, il Rio delle Amazzoni, il Mato Grosso - da nord a sud, da est a ovest, non c'è regione che Dos Passos non abbia visitato e raccontato ai suoi lettori, nei tanti reportage firmati per "Life", la celeberrima rivista americana, a cavallo di un quindicennio, tra il 1948 e il 1962. Un arco di tempo che vide cambiare il volto del Brasile, alle prese con un rivolgimento economico, politico e sociale che l'avrebbe trasformato nel paese che oggi conosciamo. Ma Dos Passos non è solo un testimone d'eccezione dell'impatto del Brasile con la modernità, è una delle prime penne d'America che si alimenta di una dichiarata empatia con quella terra e soprattutto con i suoi abitanti. Sono infatti proprio loro la principale ricchezza del Brasile. Dai capi di Stato agli imprenditori in ascesa, dagli indiani delle foreste ai lavoratori delle miniere, non c'è incontro che Dos Passos non inscriva nel percorso di espansione su cui il Brasile si è appena incamminato. Ecco perché oggi, mentre il paese si afferma tra le superpotenze mondiali, le pagine di Dos Passos ci svelano l'essenza più recondita e le radici profonde dei mille luoghi e delle mille culture che lo compongono.
D.V.
Diana Vreeland
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 266
Personalità carismatica, eccessiva e indiscutibilmente geniale, Diana Vreeland racconta in queste pagine, con straordinaria verve e bruciante ironia, la sua incredibile vicenda umana e professionale. Diana ha sempre reinventato se stessa, e lo fa anche nella sua autobiografia, arditamente in bilico tra realtà e finzione. Dalle sontuose dimore londinesi alla Parigi degli anni trenta, dal jet-set newyorchese alle ribalte più esclusive del mondo, si susseguono gustosi aneddoti e incredibili situazioni condivise con la sua eclettica cerchia di amici: da Coco Chanel a Jack Nicholson, da Andy Warhol a Josephine Baker. Dalla boutique di lingerie di cui era proprietaria, grazie al suo gusto innato per gli abiti e le stoffe, Diana si ritrova a pieno titolo nella redazione di "Harper's Bazaar". E sarà un esordio folgorante: la rubrica Why Don 't You?, da lei stessa ideata nel 1936, riscuote un successo immediato. Ai lettori Diana dispensa sapientemente consigli pratici insieme a idee del tutto strambe, in un mélange originalissimo di estro e ingegno. Nel 1962, Diana Vreeland passa saldamente al timone di "Vogue", dove riesce a dare libero spazio alla sua inesauribile creatività e a dettare lo stile di un'intera epoca. Lo farà fino al 1971, quando la rivista decide di voltare pagina. Da allora fino alla sua scomparsa, nel 1989, è stata la regina incontrastata dell'alta moda mondiale, e la sua vita è diventata leggenda.
Come fiamma che brucia. Io, la mia vita e Marc Chagall
Bella Chagall
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 389
"Mio Dio, è così difficile estrarre dai ricordi inariditi un frammento di vita! E come lo si può fare se questi scarni ricordi si estinguono e finiscono con me? Vorrei salvarli. E mi sono ricordata che tu, amico mio devoto, spesso mi chiedevi di raccontarti la mia vita, del tempo in cui ancora non mi conoscevi". Con queste parole rivolte al marito Marc, Bella comincia ad affidare alla penna i suoi ricordi nel 1939, di ritorno da un viaggio in Polonia. Era nata nel 1895, da una famiglia ebrea, la più giovane di sette fratelli, ed era stata l'unica a frequentare una scuola pubblica, anziché ebraica. Studentessa brillante, si era guadagnata una medaglia d'oro che le aveva aperto le porte dell'Università di Mosca - cosa di norma vietata ai figli degli ebrei. Presa la laurea in letteratura, era tornata a Vitebsk, per lavorare con successo in teatro fino al 1915 quando, sposato Marc, si era trasferita con lui a Parigi. Anche Marc era nato a Vitebsk, e lì si erano conosciuti nel 1909. Quel loro primo incontro e l'inizio del grande amore sono tra i ricordi più toccanti raccontati da Bella in queste pagine. "Per anni il suo amore ha influenzato la mia pittura", dice Marc nella postfazione al libro, da lui pubblicato tre anni dopo la morte di lei, corredandolo con 68 disegni, rimasti tra i suoi più celebri di sempre, per rendere ragione al suo talento di scrittrice, forse col rammarico di averlo oscurato con la sua fama di pittore.
Il segreto di Mary la cuoca
Anthony Bourdain
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 158
Agosto 1906. Long Island. L'esclusiva villa di una facoltosa famiglia di New York. La figlia minore si ammala e la diagnosi è uno choc: tifo. Tempo una settimana, e altri cinque membri della famiglia mostrano evidenti sintomi della malattia. Scoppia lo scandalo, e più ancora del tifo è il panico a farsi contagioso. Come può una famiglia ricca, in una dimora lussuosa, in una delle località più ambite d'America, contrarre una malattia comunemente associata allo sporco, alle periferie, alla feccia della società? Le indagini si fanno febbrili, ma non c'è verso di risalire alla causa. Finché arriva da New York uno zelante ispettore sanitario, il dottor Soper, che a furia di investigare si aggrappa a un esile indizio: e se la chiave di tutto fosse la cuoca congedatasi qualche giorno dopo la comparsa del tifo? Il sospetto si rivela fondato: Mary Mallon, cuoca referenziata presso l'alta società newyorchese, negli ultimi dieci anni è passata nelle cucine di diverse famiglie e in tutte ha fatto capolino la febbre tifoide. È lei la seminatrice di morte: Soper ne è certo e per questo si mette sulle tracce della donna. Scovata dopo una serie di fughe rocambolesche e inseguimenti degni di una spy story, la cuoca irlandese passerà alla storia della medicina col nome di Typhoid Mary, vale a dire il primo caso di portatore sano di tifo, e finirà tristemente i suoi giorni passando da una quarantena all'altra. Che cosa teneva Mary aggrappata al suo mestiere a costo della vita degli altri?
Cape Cod. Un luogo dell'anima americana. Con 10 dipinti di Edward Hopper
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 295
Tra il 1849 e il 1855 Thoreau fece tre viaggi attraverso la penisola del Massachusetts e, come sempre, annotò ogni cosa nei suoi diari. Poi, per qualche anno, se ne andò in giro a raccontare luoghi e uomini di quell'esile lingua di sabbia in bilico sull'Atlantico che è Cape Cod, in una serie di conferenze rimaste memorabili per fascinazione e humour. Da queste esperienze, in cammino lungo il braccio di terra che protegge la baia, nasce il volume dedicato a Cape Cod, qui presentato nella traduzione di Riccardo Duranti e arricchito dai suggestivi dipinti di un insuperato maestro dell'arte americana, Edward Hopper. Dalle solitudini dell'oceano a quelle sabbiose dei deserti interni, dai resti dei ricorrenti e leggendari naufragi ai villaggi rimasti arroccati all'epoca dei Padri Pellegrini, le pagine di Thoreau, sostenute da una prosa fluida e spesso impietosa, passano rapidamente dallo stile del diario a quello polemico, dalla storia naturale alla satira, dalla riflessione esistenziale alla parodia. La sublime bellezza dell'oceano e la titanica indifferenza della natura di fronte all'affannoso agire umano suscitano in Thoreau ammirazione e al contempo sconcerto, e danno vita a un repertorio di meditazioni di straordinaria potenza evocativa. Mare, salsedine, vento, fari, barche di pescatori, cetacei spiaggiati: non c'è aspetto della penisola che Thoreau non abbia passato al setaccio, come i granelli di sabbia che gli "riempivano le scarpe".
Quando finisce il mai
Arturo Buongiovanni
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 310
Dopo essere stato un sanguinario killer di camorra, Ferdinando decide di collaborare con la giustizia. Lo fa per sé, per riscattare un'esistenza regalata alla malavita, ma soprattutto per la sua famiglia: la giovane moglie Anita e i suoi due bambini, costretti a una vita d'inferno dalla latitanza del padre. Il calvario però non è ancora finito. D'improvviso, infatti, agli occhi degli investigatori l'attendibilità di Ferdinando è messa a repentaglio da un imprevisto giudiziario: l'alibi per l'omicidio del giornalista Giancarlo Siani crolla in aula. Ferdinando è condannato all'ergastolo e rischia di perdere il regime di protezione garantito dallo Stato. È qui che entra in scena il personaggio chiave: l'avvocato Buongiovanni che, convinto della buona fede di Ferdinando, si ostina a trovare nell'impianto accusatorio la falla capace di ristabilire la credibilità dell'imputato. Il dipanarsi del percorso umano e professionale di Buongiovanni precipita il lettore nei meandri di un'inchiesta tristemente famosa e nelle dinamiche giudiziarie e umane che caratterizzano l'universo a sé stante dei pentiti di camorra. Un mondo in cui il confine netto tra il bene e il male, il crimine e la giustizia, il detenuto e il carceriere, e anche tra il giudice e l'avvocato, sfuma in una zona grigia fatta di più umane, sofferte e interiori incertezze e di impensate solidarietà.
Orient Express
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 205
Accompagnato da incessanti interrogativi, John Dos Passos ci racconta il suo viaggio nei Balcani, in Turchia, nel Caucaso e in Medio Oriente. Consapevole della propria irriducibile estraneità a quei luoghi e a quella gente, lo scrittore americano si sente tuttavia incredibilmente attratto dai ritmi e dalle regole di una vita che pare procedere con esasperante lentezza, con un andamento sempre uguale da secoli, ma che all'improvviso si infiamma. E il 1921, in un'epoca di tremendi rivolgimenti politico-sociali, di conflitti militari, anni in cui cambia profondamente l'assetto delle regioni che Dos Passos attraversa. E guardando a questi eventi scrive pagine acute e provocatorie, come quelle sugli strascichi della guerra greco-turca o sulla creazione dell'Iraq a opera degli inglesi. Sul crinale fra realtà e sogno, in un viaggio in bilico fra memoria e immaginazione, il lettore si ritrova proiettato in spazi e scenari naturali e umani di struggente bellezza: "i vecchi con le barbe cremisi, i turbanti enormi, bianchi, blu, neri, verdi, appollaiati su zucche pelate, gli asini bianchi, le cupole a uovo di pettirosso, i campi di papaveri bianchi da oppio". Da questo flusso di vita che avanza placido e stanco, ma è capace di repentine accelerazioni, Dos Passos cattura fotogrammi di grande forza evocativa, e il puro reportage raggiunge le vette della lirica. Con otto dipinti originali dell'autore.
Roma fuggitiva
Carlo Levi
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 211
È una città eterna e "fuggitiva", nobilissima e plebea, sempre in bilico tra il cammeo e la patacca, quella raccontata da Carlo Levi in questi scritti, che "sembrano inseguire Roma, nel suo splendore fuggitivo, nelle mosse in cui la sua bellezza pare espandersi, aprirsi a un nuovo sviluppo civile", come sottolinea Giulio Ferroni nella sua presentazione. Sfila in queste pagine intense, scritte tra il 1951 e il 1963, una moltitudine di tipi e personaggi, veri ritratti parlanti e gesticolanti di un mondo popolare, di antichissima civiltà, governato dalla più flemmatica e scettica filosofia di vita e insieme dotato di sorprendente vitalità. Si sente il respiro di una città bellissima, in cui risplende tutta l'autenticità di una "umile Italia", non ancora oppressa dal degrado, e tuttavia già insidiata dalle trasformazioni sempre più accelerate degli anni sessanta, sotto i colpi della speculazione e della cattiva politica, di una frettolosa e incolta modernità. Vissuta dall'interno, nella sua più viva concretezza, la Roma degli anni cinquanta e sessanta fissata in queste pagine negli scatti di Allan Hailstone, giovane turista inglese, che nel 1956 per la prima volta percorre le strade della capitale appare una "meraviglia" minacciata, quasi mitica, che non cessa di incantare con il suo fascino di cose perdute. Presentazione e postfazione di Giulio Ferroni.
Beirut, I love you
Zena El Khalil
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 237
Tutto comincia in quei 34 giorni della guerra del 2006. Zena el Khalil, una giovane artista libanese, decide di raccontare al mondo in tempo reale quello che sta accadendo a Beirut. Apre così un blog che immediatamente suscita un tam-tam mediático: a partire dal "The Guardian", alcuni dei più importanti quotidiani internazionali iniziano a pubblicare il diario di Zena, finché un agente letterario inglese decide di incoraggiarla a scrivere un libro... "Beirut, I love you" è la storia di una donna e la storia di una città, intrecciate nella fitta trama di un dialogo che si snoda lungo percorsi temporali diversi. Il passato di Zena - l'infanzia, gli anni all'università, le sue vite precedenti - si sovrappone a quello di Beirut, al susseguirsi di guerre e ricostruzioni, viscerali speranze di cambiamento e tremende delusioni. Tutto vissuto in maniera estrema e portato all'eccesso. Al centro c'è sempre la guerra, anche quando pare non esserci. E Zena riesce a farci percepire quasi fisicamente questo stato permanente di tensione e insieme un attaccamento forte alla vita, in tutte le sue espressioni. Nelle strade di Beirut le milizie armate delimitano il proprio territorio, mentre la città cerca di riprendersi nel caos della ricostruzione. Intere famiglie dormono in uno stesso letto, mentre biondine in tiro affollano i night, dove droga e alcol scorrono a fiumi.
Il volo della sirenetta
Gita Wolf, Sirish Rao, Bhajju Shyam
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 28
Una caleidoscopica versione dalle tinte e dai tratti marcatamente indiani della "Sirenetta" di Andersen, arricchita dalla poesia immaginifica di un epilogo sorprendente. Nell'eterna lotta tra l'acqua e la terra, ecco che l'irrompere di un terzo elemento amplifica e spalanca un nuovo orizzonte all'insopprimibile voglia di scoprire il mondo della fanciulla-pesce. Una rivisitazione originalissima affidata al tale: di Bhajju Shyam, uno dei più celebrati artisti dell'India di oggi. Età di lettura: da 7 anni.