Castelvecchi: Ritratti
Fouché. Ritratto di un uomo politico
Stefan Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 220
Joseph Fouché nacque nei pressi di Nantes nel 1759, divenne uno degli uomini più potenti della sua epoca e morì dimenticato nel 1820, in esilio a Trieste. Personalità sconcertante e inafferrabile, ha mantenuto il potere nel ventennio più tormentato della storia francese, dalla Rivoluzione alla Restaurazione, confrontandosi alla pari con personaggi come Robespierre e Napoleone. Fu regicida, saccheggiatore di chiese e spietato repressore della rivolta di Lione, quindi duca d'Otranto, ministro napoleonico e capo della Polizia politica. Un trasformista di genio e un antieroe dalla morale enigmatica o assente, che Stefan Zweig racconta come "l'uomo che, nella sua vita e nella Storia, ha saputo rimanere nell'ombra". Ricostruire la sua vita, densa come un romanzo e avvolta nell'ambiguità, è una vera sfida per il grande scrittore viennese, ma anche l'occasione per indagare i meccanismi della politica e la loro influenza sulla natura umana. Fouché diventa allora il prototipo dell'animale politico che controlla gli eventi celando le proprie passioni, che riesce a mantenere il sangue freddo di fronte alle crisi, che sa rialzarsi dopo ogni caduta, che nutre ideali ma è pronto a sacrificarli nella lotta per il potere. Così, riscoprendo una figura storica che fu - e forse volle essere - dimenticata, ne possiamo riconoscere anche l'inquietante modernità.
Au bal de la chance. La mia vita
Édith Piaf
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 192
Alberto Moravia. Una vita controvoglia
Renzo Paris
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 376
Renzo Paris, critico, scrittore e poeta, racconta la vita di Alberto Moravia come se fosse un romanzo. Accurata nella documentazione e puntuale nell'approccio critico, la sua biografia ha il ritmo, la chiarezza e la densità espressiva della narrativa; ed è questa, forse, la maniera migliore per conoscere davvero uno dei grandi del Novecento. Paris, che ha frequentato Moravia dal 1966 fino alla morte nel 1990, dipinge la vita quotidiana, sogni compresi, dello scrittore, e la intreccia naturalmente con l'attività letteraria. Annoda le testimonianze con i documenti e sfugge alle interpretazioni riduttive, offrendoci un Moravia vivo e complesso. Gli anni del fascismo, subiti con crescente disagio, l'impegno politico del dopoguerra, l'intensa vita sentimentale e la tormentata relazione con Elsa Morante, le malattie e i viaggi: la scrittura di Moravia è imbevuta del suo vissuto e, al tempo stesso, restituisce con lucidità i contorni e le ombre della società che lo circondava. Questa nuova edizione di "Alberto Moravia. Una vita controvoglia", pubblicato per la prima volta nel 1996 e poi ancora nel 2007, è aggiornata grazie al ritrovamento di numerose lettere, quelle alla zia Amelia Rosselli e a Elsa Morante, recentemente raccolte in volume, ma anche alcune inviate a Ciano e a Mussolini.
Jack London
Irving Stone
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 374
Vagabondo, razziatore di ostriche, esperto lavandaio, cacciatore di foche, cercatore d'oro, coraggioso reporter, viaggiatore instancabile, alcolista, fondatore di una fattoria modello, individualista radicale, militante socialista e molte altre cose ancora ma, soprattutto, scrittore. Quella di Jack London è la vita di un esploratore di confini e Irving Stone, maestro del genere biografico, la racconta nell'unico modo possibile: come un'avventura, una ricerca di sé lunga quarant'anni che sembra l'incarnazione tragica del mito del self-made man e delle contraddizioni dell'America. Per cogliere lo spessore intellettuale e umano del suo soggetto - dall'infanzia senza padre al probabile suicidio, dal "Richiamo dellaforesta" al "Vagabondo delle stelle" Stone sa che deve confrontarsi tanto con la leggenda quanto con la realtà, con l'enorme eredità letteraria e ideale dell'opera come con la vertiginosa oscillazione tra vitalismo e depressione dell'uomo. Fondato sulla raccolta minuziosa delle fonti e sulle testimonianze dirette, questo libro uscì a vent'anni dalla morte dello scrittore, quando molti dei protagonisti e dei testimoni della sua vicenda erano ancora in vita. Quella di Stone rimane ancora oggi la più bella tra le biografie di Jack London sia per la precisione dell'indagine che per la sensibilità di una scrittura che lascia intatta la complessità dell'individuo: un uomo e un artista libero che è stato grande nelle sue contraddizioni.
Balzac. Il romanzo della sua vita
Stefan Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 384
La biografìa di Honoré de Balzac, da molti considerata come l'opera più importante di Stefan Zweig (che non giunse a vederne la pubblicazione, avvenuta solo nel 1946), è una raccolta impressionante di aneddoti, inciampi, curiosità e bizzarrie che hanno segnato la vita del padre del realismo francese; un racconto commovente, tragico e talvolta comico, cui lo scrittore e biografo austriaco dedicò gli ultimi dieci anni della sua vita, prima del suicidio. Balzac, in effetti, ebbe una vita da romanzo, tempestata di avversità, avventure e colpi di teatro degni di quella "Commedia umana" che secondo lui doveva "fare concorrenza allo stato civile". Le sue prime opere caddero nel vuoto, la critica si astenne anche solo dal prenderle in considerazione, e allora il giovane Honoré cambiò perfino strada, cimentandosi come editore, stampatore, ma incorrendo sempre e inesorabilmente nel fallimento, e in un accumulo di debiti che proverà a estinguere fino al resto dei suoi giorni, nonostante una produzione che arriverà, nel suo picco, ai famosi novanta romanzi in diciassette anni. Prima di raggiungere la celebrità, Balzac, pur continuando a scrivere, si dedicò a imprese a dir poco folli, come quando andò in Sardegna sognando di arricchirsi con lo sfruttamento delle miniere d'argento abbandonate. Zweig non si limita però a raccogliere le tante picaresche storie di vita del grande francese, ma intesse una trama che riesce a ricreare e a spiegare l'indissolubile intreccio tra finzione e vita.
Stefan Zweig. Compagno della mia vita
Fridericke M. Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 280
Nel suo capolavoro, "II mondo di ieri", Stefan Zweig ha raccontato la sua vita attenendosi a un criterio impersonale, mirando a costruire una visione dei rivolgimenti culturali del suo tempo ed escludendo nel complesso la sua sfera privata. Friderike Burger, prima consorte dello scrittore viennese, ha voluto completare il quadro delineando un ritratto del'uomo Stefan Zweig, dando vita a un racconto intimo della sua storia e della sua personalità, dove chi vorrà potrà rintracciare la genesi di tutta la sua opera, dalle prime poesie ai saggi, passando per le conferenze, i drammi, le biografie, fino all'ultimo lavoro, la celebre "Novella degli scacchi". Ma la parte più impressionante è probabilmente il racconto delle depressioni fisiche e morali del grande scrittore, la cui visione del mondo profondamente umanitaria e cosmopolita dovette subire le scosse di due guerre mondiali e il crollo di ogni speranza di redenzione. Friderike Burger sposò Stefan Zweig nel 1920. Nel 1938 i due divorziarono, ma il rapporto di grande affetto e di amicizia che li legava proseguì fino agli ultimi giorni dello scrittore, fino all'ultima lettera, colma di rassegnazione, inviata una settimana prima del suicidio: "[...] Io continuo il mio lavoro, ma solo con un quarto della mia energia; è piuttosto la continuazione di una vecchia consuetudine che una creazione vera e propria. Per convincere bisogna essere convinti, per incoraggiare gli altri bisogna avere entusiasmo: dove trovarlo adesso?".
La vita di Cechov
Irène Némirovsky
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 192
Cresciuto in una famiglia di umili origini, sovrastato da un padre autoritario, Anton Cechov ha avuto un'infanzia che ha profondamente segnato la sua vita e condizionato la sua intera produzione letteraria. Un'infanzia "senza infanzia", come disse lui stesso, vissuta nella consapevolezza di una condizione miserabile e nel terrore della violenza. In una lettera a un amico scrisse: "Mio padre cominciò a educarmi, o più semplicemente a picchiarmi, quando non avevo ancora cinque anni. Ogni mattina, al risveglio, il mio primo pensiero era: oggi sarò picchiato?". Eppure, nel mondo angusto e nuvoloso della sua giovinezza, il piccolo Anton seppe trovare le sue briciole di felicità, "come una pianta che attiri a sé dal terreno più ingrato il nutrimento che le consente di sopravvivere", e nelle sue opere ricorderà Quegli anni come il tempo perduto dell'innocenza, come il momento in cui il sublime e il misero furono capaci di andare assieme. Irene Némirovsky è sempre stata affascinata dalla figura di Cechov, morto un anno prima della sua nascita. L'autore di "Zio Vanja" fu per lei un riferimento costante, una sorta di padre intellettuale a cui ha dedicato questa straordinaria biografia romanzata. Per la prima volta tradotto in italiano, "La vita di Cechov" è un viaggio nella letteratura russa, nella vita privata di uno dei più importanti scrittori dell'Ottocento e al tempo stesso la testimonianza dell'incontro tra due anime, così stranamente, inspiegabilmente vicine.