Book Time: Minimamoralia
Coltivare e custodire la terra. L'ecologia tra messaggio cristiano e impegno civile
Mario Capanna, Emanuele Severino, Bartolomeo Sorge
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2015
pagine: 52
"Quello che è avvenuto con la Rivoluzione industriale, con l'introduzione della macchina, che in qualche modo ha cambiato la storia del costume e la società, oggi si sta riproducendo con le bio-tecnologie. Pensate alle applicazioni, che attraversano tutti i campi, fino ad arrivare alla genetica umana: è un enorme problema... Tale applicazione sta cambiando le nostre categorie mentali. E una vera cultura nuova che sta nascendo e che sta sollevando interrogativi ancora senza risposta, nemmeno a livello scientifico. Il mondo di ieri è finito e, grazie all'introduzione delle nuove tecnologie, navighiamo in orizzonti che ancora non sono chiari e noi dobbiamo scegliere. Capite qual è il dramma? Non possiamo stare fermi; non possiamo rimanere ancorati alla cultura di ieri; la cultura nuova non c'è ancora, perché i dati scientifici sono in divenire. Che dobbiamo fare? È il dramma della nostra generazione." (Padre Bartolomeo Sorge)
La liturgia: presenza sacramentale del mistero
Inos Biffi
Libro
editore: Book Time
anno edizione: 2014
pagine: 100
La liturgia è comprensibile a partire da Gesù Cristo, e propriamente dal suo primato. Essa è “riscontrata” e “riconosciuta”; vi si giunge non deduttivamente, ma “induttivamente”, e come vedendola in atto. Su questa premessa, il seguente saggio sulla liturgia cristiana riguarderà: 1.La prassi e la coscienza liturgica della Chiesa. 2.L’evento salvifico: la morte e la risurrezione del Signore. 3.La liturgia: comunione sacramentale con la Pasqua di Cristo. 4.La res o la riuscita della liturgia.
Apologia di Gaetano Bresci
Francesco Lisanti
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2014
pagine: 57
Monza, 30 luglio 1900. Tre colpi uccidevano Umberto I, il re buono. A premere il grilletto era stato Gaetano Bresci, anarchico tessitore giunto dal New Jersey. Ma a sparare con lui c'erano i poveri, gli affamati, gli arrestati, gli anarchici al confino, i morti di Adua. Il popolo era allo stremo, le proteste di piazza dei Fasci in Sicilia e dei cavatori di marmo in Lunigiana erano state represse duramente dall'esercito. Era stato proclamato lo stato d'assedio e istituito il tribunale di guerra. A Milano il generale Bava Beccaris aveva sfamato la folla che chiedeva pane e lavoro con il piombo dei cannoni. Gaetano Bresci era giunto dall'America per uccidere il tiranno. E non importava che le sue azioni facessero parte di un più grande complotto americano o borbonico. Lui non era venuto per uccidere Umberto I. Era venuto per uccidere un re, era venuto per uccidere un principio. Un caso di rivolta popolare nei primi anni dell'Italia unita.
Consigli impertinenti per il vero intellettuale da salotto
Luigi Mascheroni
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2014
pagine: 60
Intellettuali non si nasce, ma si può diventare. Sempre che ciò abbia ancora una qualche utilità, ovviamente. Se la cultura, infatti, non serve a nulla, nel senso che non è serva di nessuno, l'intellettuale, che "ab origine" serve chiunque gli possa dare cariche e potere, in teoria serve ancora meno. Strano, dunque, che qualcuno ambisca esserlo. A suo modo, però, il titolo, peraltro spesso abusato, di intellettuale rimane ancora oggi uno status symbol: come possedere la collezione completa delle prime edizioni Sellerio dei libri di Camilleri. Una cosa assolutamente inutile, ma che dà un tono. Del resto, se c'è una professione che non necessita di specifiche competenze (un antico adagio recita: "Essendo tutti dotati di intelletto, tutti in fondo siamo intellettuali"), gode di orari di lavoro particolarmente flessibili (da cui la nota espressione: "Ma che cazzo fa realmente l'intellettuale?!"), garantisce più di qualsiasi altro mestiere un'alta mobilità interna (quanti intellettuali si sono comodamente riciclati...) e che soprattutto, nonostante il passare degli anni, non annoia mai (perché il vero intellettuale è sempre impegnato, o meglio, alla francese, engagé), be', quella è proprio la professione dell'uomo di pensiero.
La riscoperta dei capolavori dell'Occidente
Pierre Laurens
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2014
pagine: 49
"Sono settecento anni all'incirca che, con augusto augurio, l'illustre Roma è stata fondata." È con queste parole che il poeta latino Quinto Ennio chiudeva, molto probabilmente, i suoi "Annali". Sono parole che sembrano dare inizio a un viaggio straordinario che coinvolgerà l'Occidente per molti secoli. I Latini gettano le basi per le lingue moderne, diffondono l'alfabeto, i generi letterari, gli eroi della loro tradizione, il paganesimo prima e il cristianesimo poi. Ma è solo l'inizio: dopo la sua fine, Roma genererà un mito che influenzerà il Medioevo e sarà riscoperto nell'Umanesimo, fondando modelli noti a tutte le letterature europee. È questo il processo di trasmissione e il dialogo che Pierre Laurens, studioso e professore emerito presso l'Università La Sorbonne di Parigi, ha ripercorso nella sua nuova "Histoire critique de la littérature latine", edita da Les Belles Lettres nel 2014.
Due o tre cose che ho saputo sulla stupidità
Armando Torno
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2014
pagine: 29
Non ho mai pensato di definire la stupidità attraverso un testo che ne chiarisse i confini, le caratteristiche, lo stato in cui si trova. Ho però sempre creduto che alcuni tra i filosofi di riferimento per la storia del pensiero avessero gli antidoti per allontanarla, o quantomeno per non cadere nelle sue spire. Non possiamo dire che Platone o Seneca fossero degli stupidi, anche se talvolta hanno pensato cose irrealizzabili; né credere, come fecero più per vezzo che per convinzione taluni grandi illuministi capeggiati da Voltaire, che i teologi scolastici approfittassero di questa invadente signora per diffondere le loro interminabili discettazioni. Schopenhauer poteva inveire contro Hegel e gli idealisti in generale, bollando come inutili e assurdi i loro sistemi, ma non si spinse ad affermare che quei cattedratici suoi rivali fossero degli stupidi. Nietzsche era definibile clinicamente pazzo, ma fu lontano dal contagio del sottile morbo che invece aveva colpito altri protagonisti della cultura, almeno durante gli anni in cui egli scrisse "Così parlò Zarathustra." Di Heidegger si potrà anche parlare male, ed egli ha offerto molte possibilità per farlo, ma nessuno può affermare con ragionevoli prove che fu uno stupido. Insomma, la filosofia alta è immune dal male in questione, anche se molti esegeti o professori o compilatori di manuali che hanno parlato di codesti grandi possono essere veramente degli stupidi.
Nostradamus profeta isolato. Il XXI secolo nelle sestine
Antoine Crespin
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2014
pagine: 47
Dobbiamo a Nostradamus i primi almanacchi moderni, dedicati a previsioni meteorologiche (la serie famosa, cominciata nel 1550, si chiude nell'anno della sua morte, con i pronostici per la nuova annata). Il suo esempio è stato largamente imitato sia in Francia sia in ogni parte d'Europa, soprattutto in Italia: da Mathieu de la Drôme a Barbanera, al Pescatore di Chiaravalle. I sostenitori dell'attendibilità delle sue profezie vedono in Nostradamus la capacità di avere predetto un incredibile numero di eventi nella storia del mondo, tra i quali la Rivoluzione francese, la bomba atomica, l'ascesa al potere di Adolf Hitler, senza escludere nemmeno gli attentati a New York dell'11 settembre 2001. Sovente si gioca con l'interpretazione, anche se una chiave certa non si è ancora trovata.