Ass. Akkuaria: Europa la strada della scrittura

Una stanza all'ultimo piano di un elegante palazzo nel cuore di Roma, una giornata autunnale, la finestra socchiusa e uno specchio. Due donne si guardano riflesse e dai loro sguardi complici prendono vita ricordi di amori distanti che possono tornare o che si sono spenti per sempre, di storie che le hanno scolpite. Un'altalena di emozioni che tornano dal passato, un dondolio di vite che fluttuano sotto lo sguardo gotico di facciate liberty.

Una mattina, all’improvviso, un terremoto dilania in mille pezzi la vita di un giovane uomo e della sua famiglia. Daniele ricomincia dalla fine, ascoltando gli effetti devastanti di cure che intaccano il corpo, l’animo e il proprio credo più intimo. Ascolta e vede il lento scendere della chemioterapia che gli porta via la fisionomia e il suo riconoscere se stesso. Daniele affronterà questo trauma con vigore, affidando se stesso nelle mani di un medico che lo porterà in salvo, mentre la sua vita scorre sul filo del tempo, quello passato e quello presente, imbrigliato fra i cambi di un ingranaggio che si è incastrato. Una salita interminabile della quale non si possono calcolare i chilometri e i tempi, una prova di coraggio e di fede nella propria natura e nelle proprie abilità. Nell’attraversare l’Italia, ripercorre i vicoli bui dell’animo, gode del cielo e del mare e riuscirà ad assaporare, nella fatica, il proprio tragitto interiore.

Le cinque della sera, nel corso della stagione estiva, erano uno di quei momenti in cui nessuno doveva disturbare Zanardelli e i montebuonesi lo avevano capito molto presto. Era in quel frangente che iniziava la preparazione della panzanella, un’altra delle sue grandi passioni, da coltivare in assoluta solitudine o in compagnia dei pochi raffinati buongustai in grado di comprendere l’importanza di quella che lui non aveva alcuna remora nell’indicare come la merenda degli dèi. A Montebuono aveva trovato l’ideale per farne qualcosa di pressoché unico, unendo il filone del forno con i pomodori locali, ma soprattutto con l’olio d’oliva extravergine della Sabina. Quando lo aveva scoperto, al suo arrivo in paese, ne era diventato un vero e proprio cantore, iniziando a studiarlo in modo da capire meglio da dove arrivasse quel vero e proprio nettare. Se non si voleva correre il rischio di finire in guardina, era meglio non provare a dubitare delle proprietà dell’olio e della sua posizione di preminenza nel panorama italiano.

Il fantasma di un 11 settembre mai avvenuto si ripresenta in uno scenario completamente diverso: i Monti della Laga, un territorio impervio tra Marche e Abruzzo. Paolo Corsi e Katia Randall sono chiamati dai più alti vertici delle Istituzioni italiane a evitare che una catastrofe ben peggiore di quella da loro sventata a New York diversi anni prima possa accadere. Solo poche ore per valutare, decidere, operare. Solo poche ore per impedire un nuovo urlo di Dio. Un ristretto numero di uomini pronti a tutto, quattro piloti valorosi, tre aeroporti militari, due Tornado. Un vortice di comandi cui sottostare senza capire. Una chirurgica azione di guerra in tempo di pace. Tutto nelle mani dei coniugi Corsi: il cinismo come arma letale, come allora in ballo la salvezza dell’umanità.

Cosa hanno in comune un gioiello indiano, una fabbrica di scarpe, il teatro dei pupi e Miles Davis? Cosa porta un improbabile ispettore a indagare su fatti apparentemente normali? Attraverso le confidenze dell'ispettore Giacomo Giacomelli siamo guidati all'interno di quattro casi assai insoliti a cui è costretto a lavorare. Una figura borderline, quella dell'ispettore, che con il suo modus operandi insaporisce storie di meschina e ordinaria familiarità. Nascono così dei noir ironici nei quali la realtà non è mai come ci viene mostrata e la verità si insinua fra baci fugaci e amori impossibili.

L'Oriente, e in particolare l'India, offre molte possibilità di ricerca per uno studioso delle scienze religiose, un ricco panteon di credi, antiche superstizioni e tanta saggezza nei testi sacri dell'antica India. La cultura islamica dei paesi orientali, rivela molti pregiudizi dogmatici che anche noi occidentali abbiamo ricevuto con l'insegnamento cristiano mal compreso e mai messo in pratica. L'ebraismo che i cristiani offendono e perseguitano per ignoranza, altro non è che la vera radice della nostra cultura giudaico-cristiana; condanna inesorabilmente la nostra, lasciando la ricerca di Gesù Cristo nell'oblio. L'ansia di scoprirsi di crescere e di conoscere, diventa come un pozzo che non termina mai di riempirsi, il cercatore solitario, che studia le altre culture, non si lascia influenzare da queste, si interroga e cerca una risposta, però rimane libero dai pregiudizi culturali tipici di noi occidentali. Una sete del sapere che non cessa mai di dissetarsi, questo è il destino di chi ostinatamente cerca di conoscere le fedi antropologiche dei popoli

Trentatre racconti ispirati da esperienze di vita vissuta dell'autore prendono spunti da varie forme di incomunibilità degli uomini. Storie fantastiche affronta in chiave pessimistica i mali che affliggono la società odierna.

Queste pagine possono essere considerate una sorte di diario dove è descritta l'esistenza di un uomo dalla sua prima giovinezza fino al momento in cui si rivela il proprio destino. Chi leggerà queste vicissitudini sicuramente rifletterà su tanti aspetti personali, professionali, morali e spirituali e farà involontariamente alcuni confronti con la vita reale, trovando molte analogie e alcune discordanze. Salvatore non descrive soltanto la sua vita lavorativa, anche se la struttura del racconto ruota intorno alla professione di sminatore che lo porta a girare per tutta la Penisola.

La vita di ogni persona è segnata da avvenimenti ed esperienze che lo hanno fatto crescere, cambiare e rendere ciò che infine è diventato. È con grande emozione che oggi, attraverso i ricordi, ripercorro le tappe più significative di ciò che un tempo è stato il lavoro di mio padre, poi il mio e di mio fratello. Era, senza alcun dubbio, un impiego pericoloso, a volte rischioso e pieno di avventure e scoperte ma io lo avevo amato fin da bambino, quando lo vedevo uscire di casa, e con il pensiero fantasticavo le avventure a cui egli andava incontro. Il suo era un lavoro fuori dal comune, faceva lo sminatore (da non confondere con il minatore perché è un'altra cosa), in pratica bonificava i terreni dagli ordigni bellici inesplosi dell'ultima conflitto mondiale. Lo sminatore è una figura professionale che via via è andata scomparendo. Difatti, per quel che riguarda il settore degli armamenti bellici, di pari passo al progresso e all'evoluzione dei processi tecnologici, le vecchie figure dei sminatori sono state sostituite con nuovi tecnici specializzati.

Ylenia ha 18 anni, si è appena diplomata e conduce una vita apparentemente perfetta: è sicura di sé, ha tanti amici e ama il paese in cui vive. Solo quando il fidanzato Daniele la lascia, Ylenia comincia a riflettere su se stessa e sulla propria vita, rendendosi conto che niente è come ha sempre voluto credere, soprattutto dentro di sé. È così che decide di cambiare: si mette a dieta, si costringe a fare sport e prendersi più cura del proprio corpo, e allo stesso tempo si maltratta perché non si piace. Riconsidera le vecchie amicizie e nel frattempo incontra Sofia, l'incarnazione di tutto ciò che lei vorrebbe essere; rimugina sul rapporto finito con Daniele e permette a qualcun altro di entrare nella sua vita.

Si chiamava Yolanda, aveva ventisette anni ed era nata in un paesotto dell'entroterra veronese, più un borgo che un paese dove di attrattive ce n'erano ben poche. Era bella Yolanda, bellissima, con un viso dai lineamenti perfetti e un'espressione angelica che traspariva da dentro. Aveva capelli lunghi e biondi, di un biondo miele naturale e gli occhi erano incredibili, grandi e color dell'iris.

Fra le righe dei racconti emergono le frustrazioni, le speranze, i sogni, le aspettative dei giovani del XXI secolo nei confronti di una società che li ha lasciati "orfani" della propria identità. I personaggi di Laura Rapicavoli sono in cerca di valori, d'amore, di sentimenti di amicizia, soprattutto di una realizzazione personale e professionale, costretti a "inventarsi" una realtà parallela per sopperire alle continue "sconfitte" alle quali la vita li piega.