Arcana: Musica
Farcitura eccessiva di un tacchino, e sue conseguenze. Pensieri di una pianista poco classica
Maria Cefalà
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2023
pagine: 112
"Farcitura eccessiva di un tacchino, e sue conseguenze" racconta attraverso brevi quadri i retroscena del mondo della musica classica, e con scanzonata serietà apre uno scorcio su un ambiente poco conosciuto ai più. Il lettore, cui idealmente l’autrice si rivolge, è colui il quale non conosce affatto questo mondo, e si pone su di esso domande elementari (Come si fa a diventare musicisti? Di cosa campa un musicista? Perché lo fa?) e alle quali generalmente non trova risposta. Nello stesso tempo, i racconti tendono una mano al musicista stesso, che abitualmente si trova solo nell’affrontare titaniche questioni esistenziali (Come viene vista la sua attività in famiglia? È il solo a convivere con l’ansia da prestazione? Quei dubbi che ha maturato sulla didattica sono fondati?). Questo scritto rompe dunque con leggerezza quel velo di Maya che nasconde agli occhi dell’uomo comune le verità recondite della musica classica, regalando una ventata di normalità a un ambiente che troppo poco si racconta. In corso di lettura si scoprirà il perché di un titolo tanto curioso quanto autobiografico: l’autrice, a poco a poco, svela elementi di sé e della propria vicenda personale, un percorso sofferto e fuori dagli schemi, che l’ha infine condotta a una carriera da pianista “diversamente classica”.
Lo spleen di Lucio. Guida all’ascolto dei dischi bianchi di Lucio Battisti e Pasquale Panella
Francesco Patrizi
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 368
Quando uscì Hegel (1994), il quinto e ultimo lavoro della coppia Battisti-Panella, un giornalista chiese un parere ai maggiori esponenti della filosofia italiana e la risposta fu un’unanime stroncatura, non era materia da mescolare con la musica leggera (la filosofia-pop era ancora lontana) e nessuno degnò di un ascolto approfondito il disco, altrimenti almeno uno di questi studiosi avrebbe notato, con la competenza che mancava ai critici musicali (non ce ne vogliano), che non parlava tanto di Hegel, quanto di Hölderlin; per di più, gravava il pregiudizio, duro a morire, che il cantante in questione era più adatto ai falò estivi sulla spiaggia. Era un’etichetta che Battisti si trascinava dietro e che aveva provato a cancellare negli otto anni con Pasquale Panella. I cinque dischi contrassegnati dalla copertina bianca non sono solo album di canzoni, andrebbero visti come i capitoli di una riflessione critica. I testi di Pasquale Panella non sono semplici giochi di parole, ma celano intriganti esperimenti poetici: don giovanni è una riscrittura de I fiori del male di Baudelaire cucita sull’icona di Battisti, l’apparenza è una meditazione fenomenologica sulla scrittura, la sposa occidentale una variazione a tema sulla figura femminile nell’opera di Baudelaire, cosa succederà alla ragazza un raffinato spin off di Ulisse di James Joyce, hegel un pastiche che intreccia Finnegans Wake di Joyce, Iperione di Hölderlin e l’etica di Lévinas... Forse non aveva torto quel giornalista a interpellare più che un critico musicale, un docente di filosofia.
Racconti e schegge di Acqua fragile. L'intensa vita di Gino Campanini
Andrea Pintelli, Athos Enrile, Angelo De Negri
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 312
Il libro prende forma partendo da una complessa e avventurosa storia di vita – quella di Gino Campanini, primo chitarrista del gruppo rock progressive degli Acqua Fragile – che fornisce l’occasione per rivivere percorsi musicali variegati, intrecciati a vicende personali significative. Uno spaccato di un mondo antico, sicuramente non facile da comprendere per i più giovani. Sullo sfondo una band unica, all’epoca controcorrente, capace di creare perle musicali diventate must all’interno del mondo del rock progressivo internazionale, con in evidenza una figura di spicco, l’eclettico e visionario Bernardo Lanzetti, anima del gruppo e presente sulla scena musicale sin dalla fine degli anni Sessanta, senza soluzione di continuità, spaziando in differenti ambiti artistici. E la storia di Acqua Fragile continua, con un nuovo disco in arrivo che, cosa inusuale, potrà contare su tre musicisti appartenenti al nucleo originale (Bernardo Lanzetti, Franz Dondi e Pieremilio Canavera). Un libro così particolare, ricco di fotografie inedite, appare agli autori il modo migliore per celebrare la musica degli Acqua Fragile, attuale nonostante sia passato mezzo secolo dal modello originale. Gino Campanini, svelando al mondo il suo percorso di vita, spinge a comparare ere e culture lontane tra loro, diventando il collante per un’ideale reunion tra amici musicisti, azzerando quindi le coordinate spaziali che, nel corso della lettura, si annullano in modo naturale.
Il jazz e l'Europa. Nuovi ritmi e vecchio continente 1850-2022
Guido Michelone
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 472
Dopo i viaggi nelle Americhe e in Asia, Africa, Oceania, l’esplorazione di Guido Michelone approda sul Vecchio Continente dove i “nuovi ritmi” afroamericani sbarcano oltre un secolo fa: durante e dopo la Grande Guerra al seguito delle truppe statunitensi, il “jass” trova subito entusiasmo, consenso, apprezzamento da giovani musicisti, pubblico trasversale, élite artistiche. Ragtime, hot, dixieland, swing vengono presto assimilati, per essere quindi rielaborati in maniere autonome, singolari, originalissime. Il jazz e l’Europa, nel corso del Novecento, diventano un unicum, sia pur differenziato nelle tante patrie di un vasto territorio, propenso a declinare via via il bebop, il cool, il free, la fusion, il mainstream secondo peculiarità sia indigene sia sovranazionali. L’Europa del jazz o, se si vuole, il jazz in Europa significa dunque una realtà consolidatasi dapprima in Francia e Inghilterra, quindi in Olanda, Belgio, Germania, Italia e paesi scandinavi, per allargarsi ovunque, alla fine del “secolo breve”, con il crollo del muro di Berlino. In questo XXI secolo l’Europa in jazz è allargata a tutti i paesi dell’Est e a quelli delle ex dittature fasciste, persino ai minuscoli staterelli di formazione più o meno recente. Nel libro vengono perciò narrate, in singoli capitoli, le vicende del jazz di una quarantina fra stati, regioni, metropoli, servendosi di documenti storici, interviste ai protagonisti e soprattutto ascolto di dischi, questi ultimi fondamentali quali riferimento assoluto per conoscere di volta in volta l’Albania o la Svezia, la Cecoslovacchia o la Jugoslavia, Parigi o Barcellona…
Generazione afro. Musica e stile di vita di una subcultura giovanile degli anni Ottanta
Sandra Rossetti
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 376
“Generazione Afro: musica e stile di vita di una subcultura giovanile degli anni Ottanta” è il frutto di uno scavo prodotto all’incrocio tra la storia, la filosofia e la teoria politica teso a dimostrare che tra le subculture protagoniste negli anni Ottanta della scena nazionale è esistito un movimento di giovani che, oltre alla predilezione per i vagabondaggi e per la vita in comune, è stato caratterizzato anche dalla passione per un genere molto particolare di musica dance: un genere musicale che è stato denominato “afro” e che in questo lavoro è all’origine dello stesso aggettivo con cui si è scelto di definire il raggruppamento di giovani che intorno a esso è cresciuto e si è sviluppato. Si è trattato di un movimento che è stato quasi del tutto ignorato dalla ricerca sui fenomeni giovanili del nostro Paese, forse come conseguenza del fatto che è stato assimilato a una delle più tarde manifestazioni della controcultura hippy oppure è stato annoverato entro le culture da club sorte nel nostro Paese negli ultimi decenni del secolo scorso. Lo scavo effettuato in questo libro ha prodotto invece un’immagine della “generazione afro” come una vera e propria “subcultura”, nell’accezione a partire dalla quale negli anni Settanta questo concetto è stato definito dal Centre for Contemporary Cultural Studies dell’Università inglese di Birmingham; una subcultura di cui sono stati indagati lo stile di vita e i modi di impiego del tempo libero e che, a parere dell’autrice, rappresenta in Italia uno dei più importanti anelli di giunzione tra il fenomeno hippy degli anni Sessanta e quello dei raver che si è affermato negli anni Novanta. Prefazione di Andrea Castagnini.
Piccola enciclopedia del rock'n'roll. La storia da colorare ad alto volume
Matteo Campese, Giulia Ianniello
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 192
Lo hanno dato per spacciato, passato di moda, spento. Ridotto a materiale per collezionisti, arginato, recluso nei vinili. “Il rock è roba da vecchi”. Eppure generazione dopo generazione, di padre in figlio, di concerto in concerto, il rock ha vissuto centinaia di primavere e tante ne vivrà ancora. Nelle storie dei ragazzi, nella voglia di ribellarsi a quello che altri hanno deciso per loro, nelle urla e nei graffi sul muro, negli adesivi sui muri dei locali e nelle spille sui giubbotti di pelle, il rock è da sempre il genere musicale che più ha influenzato le persone, le ha convinte a provarci, a buttare il cuore oltre l’ostacolo. È la voce dei giovani, dei giovanissimi e di quelli che ancora non hanno voce. La Piccola Enciclopedia del Rock’n’Roll è il riassunto di sessant’anni di storie riscritte per i piccoli che ancora non le conoscono e per le mamme e i papà che le hanno vissute in prima persona. Tanti artisti e tante canzoni accompagnate dalle illustrazioni di Giulia Ianniello, tutte da colorare per far rivivere la musica. Lo stile ricalca quello a tratti psichedelico degli anni Sessanta ma anche degli inizio Novanta, quando i libri da colorare per bambini erano composti dalle silhouette delle star divise in bande da pitturare a piacere per creare un effetto ottico unico e personale.
Cento anni di musica country 1922-2022
Federico Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il 1° settembre del 1922 un misconosciuto violinista originario dell’Arkansas, Eck Robertson, pubblicò un 78 giri contenente due danze strumentali: Sallie Gooden e Arkansaw Traveler. Lì per lì se ne accorsero in pochi, ma a distanza di un secolo molti studiosi le indicano come le più vecchie incisioni, almeno fra quelle sopravvissute fino a oggi, di un calderone stilistico solitamente indicato come old-time music (musica dei vecchi tempi). Dall’ambiente della old-time music emerse nel giro di pochi anni quella che sarebbe in seguito stata nota come musica country: pertanto, i due brani di Robertson sono anche una prima testimonianza, per quanto ancora embrionale e grezza, delle sonorità tipiche di quell’universo. Se la matematica non un’opinione, ciò rende il 2022 l’anno del centenario della musica country. Questo libro ne approfitta per fare il punto della situazione, analizzandone la storia attraverso le sue infinite mutazioni stilistiche, le alterne fortune, le implicazioni sociali e l’impatto storico, dalla nascita ai nostri giorni. A rendere più facilmente consultabile il testo, una guida di cento schede su altrettanti fra gli artisti essenziali per la comprensione del genere. Qualcuno potrà infine obiettare che il country abbia in realtà ancora 99 anni, essendo emerso nel 1923 con Fiddlin’ John Carson, o addirittura 95, piazzando la data fatidica nel 1927 di Jimmie Rodgers e Carter Family: tutti distinguo che sono a ogni modo ampiamente trattati all’interno del libro. Quel che è certo, è che a circa cent’anni dalla nascita, il country sembra ancora lungi dall’avere esaurito la propria capacità di affascinare l’immaginario collettivo americano.
Post-prog moderno. L'alba di una nuova era
Massimo Salari
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 272
La musica rappresenta da sempre la società in cui viviamo al momento, ma c’è un genere in particolare che non si piega alle mode: il Progressive Rock. Artisti pionieri vanno alla ricerca di nuove sonorità e soluzioni tanto da divenire nei decenni veri e propri punti di riferimento per la musica del futuro. Il Progressive Rock con il tempo si distanzia fisiologicamente da se stesso e necessita quindi di una nuova collocazione. Gli anni Sessanta e Settanta sono stati fondamentali, ma la tecnologia evolve, e così inevitabilmente la nostra vita. Questo viaggio fra passato, presente e futuro narra di una nuova era e fissa un paletto necessario per non confondere più il significato di Progressive Rock: Post Prog Moderno. Nel libro segue uno sguardo ai pionieri, a chi ha influenzato i tempi moderni e al mondo sperimentale, quello che osa e muta l’evoluzione del Rock. Prefazione di Fabio Zuffanti.
Quando il rock si chiamava pop... E ci scambiavamo i dischi per strada
Franco G. Bolsi, Roberto Ceresini, Roberto Sirocchi, El Grifo, Alberto Maria Sirocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 210
Un gruppo di amici, un nucleo di appassionati di musica anni Sessanta e Settanta che, pur facendo parte della stessa generazione, hanno sviluppato idee e sensazioni diverse nel campo musicale che hanno portato a discussioni e dibattiti molto animati e sentiti. Questa è la genesi di Quando il rock si chiamava pop, un libro composto da una serie di articoli, riflessioni, idee, anche ironiche, su un periodo storico che ha accompagnato la crescita musicale, ma non solo, degli autori, “ex giovani” per i quali gli anni Settanta sono stati formativi. La sfida che si sono posti è quella di provare a mettere per iscritto le storie che per anni si sono raccontati oralmente, e che non volevano disperdere, per trasmetterle magari alle nuove generazioni. Nessuno degli autori ha velleità giornalistiche; l’intento è solo di ricordare che hanno vissuto dal di dentro quell’epoca irripetibile e quindi di raccogliere il tempo e fissarlo sulla carta. Il tutto era cominciato per gioco e per scherzo, senza un’idea precisa, ma nel tempo il libro ha preso forma e sostanza fino ad arrivare ad avere un senso compiuto: fissare la memoria e tramandarla ai posteri.
Rock keyboard (r)evolution. Breve storia del tastierismo rock, della sua evoluzione e dei suoi protagonisti in Italia e all’estero
Gabriele Marangoni
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 176
Il 29 agosto del 1970, Emerson Lake & Palmer si presentano sul palco del festival dell’Isola di Wight per la loro seconda esibizione pubblica. Per Keith Emerson è l’occasione perfetta per sfoggiare il suo nuovo sintetizzatore modulare prodotto da Bob Moog, reso celebre da Walter Carlos ma mai visto dal vivo in un contesto rock. È ingombrante, pesante, difficile da usare e spesso stonato, ma il tastierista vince la scommessa, conquistando i numerosi presenti accorsi a vedere il trio con una prestazione incendiaria. È l’apice di un percorso iniziato con Jerry Lee Lewis e proseguito nei decenni successivi con tanti altri artisti – da Gary Numan a Jordan Rudess, ma non solo – che vede i tastieristi tornare protagonisti della scena a discapito dei più blasonati colleghi chitarristi. Se ne accorgono anche i produttori di strumenti musicali elettronici, che da quel giorno d’estate del 1970 inonderanno il mercato di tastiere sempre più appariscenti e futuristiche, sviluppate molte volte con il supporto fondamentale dei musicisti stessi. “Rock Keyboard (R)evolution” è una breve storia di questi artisti leggendari e di questi strumenti, dalle origini a oggi, con un occhio di riguardo per la scena italiana, mai sufficientemente valorizzata. Prefazione di Donato Zoppo.
La chitarra. La storia, le curiosità e gli artisti che l'hanno resa immortale
Adriano Gasperetti
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 112
I mLa chitarra, lo strumento per eccellenza, quello più amato, diffuso e ricercato, che sia per una band o davanti a un falò. Dalle origini – una prima versione di questo strumento si fa risalire a oltre tremilacinquecento anni fa, ritrovata in una tomba egizia – fino ai giorni nostri – pure non troppo recenti, visto che il momento decisivo per il suo sviluppo è datato anni Quaranta, grazie al lavoro strepitoso del liutaio Leo Fender – la chitarra, acustica, elettrica, semiacustica, è stata compagna d’avventura di artisti tra i più diversi tra loro, come lo sono i generi che hanno suonato. Dentro c’è di tutto, c’è la leggenda, il mito, la novità, la tecnica, la passione. La leggenda per esempio di Robert Johnson, il chitarrista che ha venduto l’anima al diavolo, anche se Tammy Johnson l’avrebbe fatto prima di lui. Artista straordinario e innovativo è stato Django Reinhardt, il chitarrista dalle dita atrofizzate, particolare che contribuì allo sviluppo della sua particolarissima tecnica. E, più avanti nel tempo, la chitarra mancina di Jimi Hendrix e quella di Eric “Slowhand” Clapton, la genialità fermata solo da un elicottero di Stevie Ray Vaughan, B.B. King e la sua Lucille, il quinto Pink Floyd David Gilmour, la chitarra costruita in casa da Brian May... La storia della chitarra si intreccia inevitabilmente con la storia dei chitarristi per un appassionante viaggio nel passato.
Ali e nomi. Flavio Giurato si racconta
Giuseppe Catani
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2022
pagine: 144
Flavio Giurato si racconta. Racconta la genesi delle sue canzoni, dei suoi testi, le disavventure discografiche, l’orgogliosa fuga dalle major, il rifugio in una dimensione artigianale, dalla quale è nata una – altrettanto orgogliosa – seconda vita artistica. Sette album incisi tra il 1978 e il 2020, un altro paio, anzi, tre, in arrivo, a testimoniare una vena che non si è mai esaurita, nonostante le tante pause prese tra un lavoro e l’altro. Oltre otto ore di dialogo serrato, un dialogo vivo, divertito e divertente: Flavio Giurato non si è risparmiato, fornendo a questo libro-intervista spunti, aneddoti, opinioni, racconti, tra passato, presente e futuro. All’interno di queste pagine si inserisce l’intero, e affollato, universo giuratiano: Roma, Londra, l’anima del busker che entra in contatto con la discografia ufficiale, i personaggi da leggenda, Mr. Fantasy e Carlo Massarini, Orbetello, il successo di massa che non arriva. Ma che non impedisce a Giurato di trasformarsi in un cantautore di culto, amatissimo da una ristretta ma combattiva schiera di fan. Non solo domande e risposte: in appendice a questo volume ecco Entryleaks, un testo curato dallo stesso Giurato con la collaborazione del poeta Guido Celli, nient’altro che la declinazione di una discografia visionaria, con forte tinte psichedeliche. La discografia dei sogni giuratiani.

