Aletti editore: Le perle
Amarti
Alessio Atzeni
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 72
Per la collana 'Le perle' l’autore ha scelto di inserire le liriche, forse più rappresentative del suo modo di scrivere. Scrive di sé: 'Amo ciò che è la mia più forte passione, la scrittura. Sono divenuto figlio del mio bisogno irrefrenabile di scrivere. È per me una terapia, il fatto di ritrovarmi come in un sogno a toccare una tastiera di un pc, lasciandomi coinvolgere ogni volta, solo ed esclusivamente dal mio cuore. Scriverò ancora, sperando di regalare emozioni, a chi nelle mie pagine, sarà in grado di intravedere questo mio umile, piccolo talento'.
Controluce
Gianna Fornarini
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 56
"Controluce" titola questa raccolta di poesie di Gianna Fornarini richiamando, con un’immagine riflessa, ciò che non è immediatamente evidente, che si percepisce essere dietro e necessita della parola poetica per essere visto. Sono testi che evocano, suggeriscono sottovoce una modalità di vivere il ricordo, di esprimere l’emozione di un attimo, di attraversare la vita privilegiando l’ombra alla luce, l’indistinto al definito e determinato, il piccolo al grande. Il verso libero e sciolto non rispetta spesso il rigore sintattico: il testo si srotola con la cadenza della prosa e le sospensioni evocative della poesia, rimandando continuamente, con l’uso accorto dell’analogia, a ricercare il significato oltre. E sempre c’è la ricerca e il bisogno di restare in relazione con il mondo, le persone, le cose: la parola alata della poesia li richiama tutti. Anche se la loro presenza è lontana nel tempo e nello spazio, la corrispondenza è stabilita. "Controluce" appunto.
Viaggiando per altre strade
Carlo Damaggio
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 60
Tasselli e frammenti
Annunziata Bevilacqua
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 56
I miei giorni. «Zirraragarria»
Michele Di Paola
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 52
Ognuno di noi cerca di essere coinvolto dalla “zirraragarria” di qualcun altro per vivere trepidazioni sempre diverse e la poesia è la forma più veloce e diretta per sentirle, per viverle e alla fine di esserne parte, per arrivare proprio lì, si proprio lì, dove anima e cuore si fondono, dando vita a tutto il nostro feeling quotidiano. Nella raccolta di poesie "I miei giorni" troverete la “zirraragarria” dell'autore. Tante emozioni diverse e tutte da vivere.
Fragilità
Massimo Castellano
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
"A dare vita a questa silloge poetica, fu nel lontano marzo del 1988, un’esercitazione scolastica. Frequentavo il quarto anno del liceo scientifico “Gaetano Salvemini” di Sorrento edil valente professore di italiano e latino, Gino Miccio, assegnò come compito a casa la creazione di una composizione poetica. Studiavamo Dante e a ogni allievo era data l’opportunità di emulare il sommo poeta. Ritrovandomi sfortunatamente in una classe solo maschile e in assenza di una Beatrice a cui dedicare la mia ode, preferii non affrontare l’argomento sentimentale e optai per quello riguardante il “piacere” per lo studio. L’autoironica, masochistica confessione, conquistò il docente e i compagni di classe che rimasero impressionati dalla simpatica idea, dal coraggio e dalla mia sincerità." (L'autore)
L'ottava nota
Antonio D'Alessandro
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 64
Il titolo del libro “L’ottava nota” viene scelto dall’autore perché definisce la poesia la nota musicale più bella, l’ultima, la più armoniosa. Nel libro c’è tutto quello che una persona prova ogni giorno all’interno del proprio io, affrontando la dura vita e si sforza attraverso la scrittura, di abbattere le tante avversità che essa ogni giorno ci presenta. La poesia è un dono, cerchiamo di rubare e apprezzare ogni attimo di essa, leggendo con attenzione ogni suo verso.
Ricordi e amore: tra silenzio e rumore
Vito Iannella
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 56
L’abbandono di un amore, la nostalgia e il ricordo, la rinascita e il profumo della vita che ritorna ai suoi battiti regolari. Un frammento di vita che si fa parole, rumore, silenzi e amore.
Aspettando un sogno
Gherardo Pozzi
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 68
“Aspettando un sogno” è una sorta di piccola, lieta invocazione di un’anima che vive di turbamenti e che chiede un sollievo alla fatica del vivere, alla fatica del lento scorrere del tempo. Il sogno evoca stati di pace, momenti in cui la tensione si confonde, si distende e cerca di abbracciare corpi rigidi nelle loro paure, corpi che accolgono le menti e che condividono gli stati dell’anima, il centro pulsante di ogni essere vivente, che respira e si muove in un mondo divenuto difficoltoso. A volte ci si rifugia nel sogno per evitare di guardare la realtà, per non vedere ciò che non ci piace, che ci fa stare male, che ci addolora, rendendoci instabili e colmi di incertezze. Nelle poesie di questa raccolta il sogno è inteso come mezzo, come via per cercare di assaporare una serenità che il mondo esterno alle volte rende non possibile o, a ogni modo, di difficile conquista; il sogno attraverso la poesia, la poesia attraverso i sogni, l’anima che cerca di esprimersi con immagini e parole che prendono spunto da entrambi tali spazi dell’essere, almeno dell’essere, quindi poesia e sogno; l’anima che cerca di capire quale sia la sua direzione, quale la sua intima essenza e origine, tendendo le braccia alle anime delle persone care che, a un tempo, possono rappresentare la natura nel suo infinito assieme. L’autore non vive il sogno unicamente come rifugio da un dolore di nascita e di crescita, ma pensa che l’essenza dell’esistenza debba passare attraverso stati e stadi differenti, passioni, delusioni, in una parola quello che per lui è l’amore, forse assoluto, forse no, non è in grado di definirlo; può però esprimerlo attraverso il desiderio che la pienezza della sua vita, della vita in generale, possa arrivare a toccare, ad abbracciare il nostro animo ferito. Ha sognato a occhi aperti, ha scritto forse a occhi chiusi, ma il cuore era ed è aperto, pronto a volare, a poco a poco libero di esprimere anche le proprie debolezze, quelle che lo fanno crescere e che ci fanno cercare d’essere anime migliori in un mondo che ci circonda non proprio semplice. In una parola, aspetta che un sogno bussi alla sua porta, alla sua essenza, e gli chieda di entrare, diventando la reale, serena realizzazione del suo Io più intimo, di un’infanzia mai dimenticata, di un fanciullo divenuto uomo suo malgrado.

