Aletti editore: Le perle
L'immensità delle parole
Sandra Valfrè
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2018
pagine: 60
I versi non sono da attribuire a citazioni o altre fonti, ma a fantasie, emozioni ed esperienze di vita dell’autrice stessa. "Scrivere è una mia grande passione da sempre, iniziata nel 1989 con dei primi versi, ma inspiegabilmente interrotti, per riprendere poi, con maggiore slancio, e intensità in questi recenti anni. Cresciuta e maturata dalle esperienze di vita. Questa passione, non è solo amore per la scrittura, ma è stata anche una rivelazione. Un aiuto/terapia: valvola di sfogo nei momenti difficili. Le parole hanno un potere, e un’immensità incredibile. Riescono ad evocare ricordi e lenire malinconie. Un diario in forma poetica: gocce d’essenze, fra percorsi di saggezza e riflessioni durante il cammino, creando nuove consapevolezze, spensieratezza e forza. Versi che suscitano emozione e riflessione anche per chi legge. Un diletto, esercizio mentale, ma anche attrazione. Una calamita. Se accade di leggere una parola da qualche parte, o di svegliarmi la mattina e di averla impressa nella mente, viene istintivo l’esigenza di ricercare il significato, e in tutte le sue forme, sinonimi, o paragoni. Fino a quando non è stata elaborata e non è stata scritta una poesia, o filastrocca, diventa impossibile togliersela dalla testa. Un gioco e una ricerca di quelle parole che possano esprimere quel sentire interiore, e un percorso per scoprire se stessi. Oltre alle composizioni poetiche, nasce anche l’amore per le filastrocche. Una passione nata leggendo autori sconosciuti, ed uno preferito in modo particolare: G. Rodari." (L'autrice)
Petali
Enea Solinas
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2018
pagine: 60
"'Petali' è la prima silloge e raccoglie poesie recenti e meno recenti: un filo invisibile, che come un inno, intesse e attraversa diversi passaggi del mio percorso a cui corrispondono stili ed episodi autobiografici sublimati in versi. Una sequenza in tre parti contrassegnate simbolicamente da degli asterischi." (L'autore)
Fiori e spine
Lorenzo Amabile
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2018
pagine: 64
"Non mi resta che ridere mentre porto fiori sulla mia tomba al cimitero degli uccisi dai battiti del loro cuore".
Il poeta è un minatore
Salvatore La Moglie
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2018
pagine: 76
Universo o multiverso
Edoardo Firpo
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2018
pagine: 56
“Universo o multiverso” a dispetto del titolo, è una silloge poetica. Cambia solo la dinamica della scelta, così alla fine l'amore vince. Trattasi della controvertibile prospettiva in versi, del formidabile "Pensiero al Contrario" (pAc), inverosimilmente sproporzionale a quella noiosamente infastidita del "Pensiero Contrariato". Un fulgido esempio di biomeccanica mono binaria a impulsi qualsiasi, schierato a prescindere da una parte, con lampeggiante disappunto nei confronti dell'altra. Che manifesta attraverso emissioni tossico-neurali altamente indignanti, in ottemperanza al solo protocollo ostile a righe in bianco. L'imprescindibile pAc, di concezione tridimensionale a led, si pone in accordo per suonare meglio, e ci riesce benissimo. Con fare seducente, ammalia una parte, per scegliere “l'infinito” delle altre, certo di ritrovarla ad aspettarlo, in virtù del suo fascino, a dir poco straordinario. Un principio esposto da quella sagoma del pAc, per essere messo in discussione, da chi vorrà onorarlo di valutare posizioni privilegiate rispetto alla sua, velatamente accattivante e a detta dei più, maledettamente sexy.
Il tempio inascoltato
Francesco Paolo Moliterni
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2018
pagine: 56
Nadezda e le onde
Silvana Chirico
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2018
pagine: 68
La raccolta di poesie trae spunto dalla vita vissuta di Osip Mandel’stam, uno dei più grandi poeti del ‘900, e di sua moglie Nadezda M. La loro storia si è svolta all’ombra delle purghe di Stalin verso cui Osip scagliò un epigramma contro l’orrore. Osip subì per questo l’esilio con l’ordine che fosse “isolato ma mantenuto in vita”. Gli intellettuali erano malvisti dal potere, “ogni morte è una fragola” diceva il dittatore. Saranno tre anni in un villaggio senza mezzi per sopravvivere, in realtà la solita eliminazione, senza testimoni, al momento adatto. In questo modo si uccideva ogni ricordo destinando persone e opere all’oblio. Se la poesia di Osip sopravvive è dovuto al coraggio e all’esercizio della memoria di Nadezda, poiché trascrivere pensieri su carta sarebbe stato un suicidio. Si affidò anche all’aiuto degli amici per recuperare e salvare ogni verso. Lei stessa descriverà al meglio la crudezza dei tempi vissuti in sue opere autobiografiche. Il ruolo degli intellettuali oggi ha un valore su cui si riflette poco, il loro operato evidenzia gli accadimenti sociali che ci coinvolgono inevitabilmente, in special modo la poesia, e quasi sempre il personale si fonde con la realtà. Dedicato al loro esempio, il manoscritto è suddiviso in due parti: la prima in memoria di Nadezda raccoglie suggestioni e pensieri che traggono spunto da episodi, spesso cruenti dell’epoca contemporanea, la seconda con riferimento a Osip contiene poesie più intime e personali. Sono “onde” della memoria affidate a nuove testimonianze. L’efferatezza oggi conosce mezzi, più sofisticati e rudimentali allo stesso tempo, per svilupparsi. La storia dei popoli e l’arte sono prese di mira, c’è bisogno di affidarsi ancora alla forza del rigore della onestà intellettuale.

