Abscondita: Carte d'artisti
Diari
Umberto Boccioni
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 184
L'angoscia, la vulnerabile sensibilità, il carattere sempre insoddisfatto nel valutare i raggiungimenti della propria arte espressi da Boccioni nei "Taccuini", con l'adesione al futurismo del 1910 si incanalano in una direzione rivoluzionaria. "Ora comprendo la febbre, la passione, l'amore, la violenza delle quali si parla quando si dice creare!" scrive nel 1911. Interrotti nel 1908 i "Taccuini" autobiografici, non è facile ricostruire i motivi dell'adesione al futurismo. Alla scrittura autobiografica Boccioni tornerà nel 1915, con il "Diario di guerra", quando l'avventura del futurismo sembra non soddisfarlo più. Tra i "Taccuini" e il "Diario di guerra" non c'è collegamento, così come non c'è possibilità di comunicazione fra arte e vita.
Scritti. Volume 1
René Magritte
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 400
"Mi si rimprovera di presentare nei miei quadri oggetti situati in posizioni in cui non li vediamo mai. Si tratta nondimeno della realizzazione di un desiderio reale, se non propriamente cosciente, per la maggior parte degli uomini. In considerazione della mia volontà di far urlare il più possibile gli oggetti più familiari, l'ordine nel quale gli oggetti solitamente si collocano doveva essere evidentemente sconvolto; le crepe che noi vediamo nelle nostre case e sul nostro volto, mi sembravano più eloquenti in cielo; le gambe di un tavolo in legno tornito perdevano l'innocente esistenza che si attribuisce loro se apparivano dominare d'improvviso una foresta..." Un'edizione critica degli scritti sull'arte, la politica, la vita del pittore belga.
Memorie di cieco. L'autoritratto e altre rovine
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 176
La scrittura di Derrida, indagando il tema della cecità in un fitto reticolo compositivo a forma di dialogo, decostruisce l'idea di una visione chiara e distinta. Una luce di tenebra attrae e avviluppa lo sguardo del lettore il quale, per mezzo del ricco apparato iconografico, ripercorre un cammino negli abissi della memoria. Derrida raggiunge uno dei vertici più alti del suo pensiero maturo: in un unico tessuto narrativo confluiscono i ricordi di un'intera esistenza, declinati attraverso una capacità impressionante di "utilizzo" di campi e metodologie disciplinari che spaziano dalla iconologia alla psicoanalisi, dalla storia dell'arte alla poesia. Un testo straordinario che straborda in ogni direzione, travalicando ogni genere letterario canonico.
Pensieri sulla bellezza
Anton Raphael Mengs
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 136
Apparsi per la prima volta nel 1762 e dedicati a Winckelmann, questi "Pensieri sulla bellezza" rappresentano le istanze ideali e teoriche del Neoclassicismo, dal particolare punto di vista di un pittore e non da quello di un filosofo di professione. La riflessione teorica dunque si definisce in base alle necessità tecniche, ai procedimenti e alla materialità dell'opera, ma anche ai modelli ideali quali Raffaello, Tiziano e Correggio. Obiettivo di Mengs "spiegare cosa sia la bellezza, giacché le opinioni grandemente divergono su tale materia. Secondariamente spiegare il gusto; poiché la maggior parte di coloro che hanno scritto su tale argomento, non hanno saputo spiegar con chiarezza per quale ragione la parola gusto venga usata parlando di pittura."
Marcel Duchamp. Il grande illusionista
Jean Clair
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 136
"Il Grande Vetro è una sorta di Assunzione, un passaggio dal mondo terreno al cielo delle realtà superiori. Ma questa Assunzione non ha niente di religioso; è una speculazione metafisica. E un poema d'amore, una sorta di epopea erotica e cosmica, in cui i grandi sconvolgimenti dell'universo accompagnano le miserie umane. Lo è perché è ancora riconducibile al simbolismo della fine del XIX secolo, di tutto un clima particolare. E proprio perché ci troviamo spesso in pieno simbolismo, è, al limite, indifferente se, incessantemente spinti dal demone dell'analogia, propendiamo per un'esegesi piuttosto che per un'altra."
Ebdòmero
Giorgio De Chirico
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 176
"Ebdòmero non è un personaggio, ed "Ebdòmero" non è un romanzo; il primo è un nome consapevole, il secondo un itinerario, un deposito di immagini, un catalogo di simboli, un collage di sogni, paesaggi, interni di abitazione, appunti di disegni, accesi, tutti, da una fosforescenza che sa di memoria, di visione, di mistificazione. La favola di Ebdòmero si estende come un labirinto proliferante, un edificio capace di riprodursi, di progettare nuove ali, quartieri, aditi ed esiti; dunque sarebbe vano cercare un inizio e una conclusione, culmini privilegiati, scoperte modali: in un edificio, uno spazio, una città morta e compatta, un tempio accuratamente fastosamente sconsacrato, ogni punto è nodale, inaugura e sigilla." (Giorgio Manganelli)
Descrizione di San Marco
Michel Butor
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 160
"L'acqua della folla è indispensabile alla facciata di San Marco quanto l'acqua dei canali a quelle dei palazzi. Mentre tanti altri monumenti antichi sono così snaturati dal turista che, quando vi si avventa, sembrano esser profanati, e perfino da noi stessi, certo, se non li accostiamo con lo spirito di uno studio rigoroso..., la basilica, al contrario, con la città che la circonda, non ha nulla da temere da questa fauna, e dalla nostra frivolezza; lei, la basilica, è nata, è sorta sotto il costante sgaurdo del visitatore, i suoi artisti hanno lavorato in mezzo alle conversazioni di marinai e mercanti. Dal XIII secolo, questa facciata è una vetrina, una mostra di antichità". (Dal libro)
Scritti sulla scultura
Medardo Rosso
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 136
Medardo Rosso ha riversato sul foglio riflessioni e annotazioni, esclamazioni e modi di dire, parole inventate e termini letterari senza badare a regole grammaticali, a strutture sintattiche o a logiche semantiche. Medardo Rosso ripeteva con la penna quello che andava facendo con la cera, il gesso, il bronzo: rompere con i canoni classici, con gli schemi; sfondare gli argini della sintassi. Queste confessioni racchiudono dichiarazioni di poetica, interessanti e poco pratiche teorie formali e compositive, oltre che la chiave di un impegno artistico svolto all'insegna di un rigore e di un'inflessibilità.
Pensieri sull'arte
Jean-August-Dominique Ingres
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 128
Quest'opera di Jean-August-Dominique Ingres (1780-1867) raccoglie i suoi pensieri sull'arte. Henri Delaborde, allievo di Ingres, raccolse, nel 1870, i pensieri lasciati dal maestro. Da fonti diverse nasce una riflessione sull'arte che ha in egual misura il senso dell'eternità e il sentimento della vita, l'eco del linguaggio confidenziale e la vocazione all'assoluto.
L'arte. Conversazioni raccolte da Paul Gsell
Auguste Rodin
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 200
Il realismo nell'arte, Per l'artista tutto è bello in Natura, Il modellato, Il movimento nell'arte, Il disegno e il colore, La bellezza della donna, Anime di ieri, anime di oggi, Il pensiero nell'arte, Il mistero nell'arte, L'utilità degli artisti: questi alcuni dei punti in cui si articola il discorso di Auguste Rodin sull'arte in queste conversazioni raccolte da Paul Gsell. Il volume è arricchito da un testo di Luca Quattrocchi, da una nota biografica e da un'appendice iconografica.
Hokusai
Henri Focillon
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 152
Henri Focillon analizza in questo saggio, pubblicato nel 1914, la vita e l'arte di Hokusai: nella prima parte analizza le origini, le ricerche e la maturità di Hokusai; nella seconda concentra la sua attenzione sulla produzione artistica di Hokusai, e in particolare sull'ispirazione popolare della sua opera, sul disegno e su Hokusai colorista.
Del sublime
Friedrich Schiller
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2003
pagine: 144
Nulla è più terribile della rappresentazione della morte, dell'impossibilità di fissare per sempre la pienezza dell'essere. E la morte è anche il tema ricorrente di questi tre saggi sul sublime e sul patetico. Il sublime deve "accompagnarsi al bello", nel senso di esprimere la sua più profonda e tragica dimensione, rivelando il caos che si cela dietro l'armonia e la raziolità delle forme, l'orrore della caducità; mentre la cultura della mera bellezza è denunciata come mistificazione, come cultura della décadence.

