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66thand2nd: Vite inattese

Daniele De Rossi o dell'amore reciproco

Daniele De Rossi o dell'amore reciproco

Daniele Manusia

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 256

Il mio io in campo. De Rossi è il romanismo. Siamo tutti DDR. Sono alcuni degli striscioni che i tifosi della Roma hanno dedicato a Daniele De Rossi al momento del suo addio. De Rossi è rimasto ben diciotto anni nella stessa squadra, quella che tifava da piccolo, con cui nel tempo ha creato un legame unico, rappresentando i romanisti di tutte le età. Daniele De Rossi è il caso più unico che raro di un calciatore moderno che ha corrisposto totalmente l'amore di quei tifosi che lo hanno visto crescere. La sua è la storia trionfale di un campione del mondo a soli ventitré anni, ed è anche una storia «in chiave minore», con pochi trofei vinti dal suo club e l'ombra di Francesco Totti, il più forte calciatore giallorosso di sempre, che incombe su di lui. È una storia che diventa unica quando si guarda il rapporto che De Rossi ha instaurato con la sua gente, rimanendo sempre coerente, essendo semplicemente sé stesso, nei suoi tanti pregi e anche nei suoi difetti. Daniele, De Rossi, DDR è stato un amico, una certezza per tutti i romanisti. E loro lo sono stati per lui, in un rapporto reciproco e fraterno. Daniele Manusia - romano, romanista, suo coetaneo e grande narratore del calcio - ha avuto la fortuna di osservare, anzi no, di vivere i momenti più importanti di De Rossi, i «giorni belli» e «quelli tristi», come recitava un altro striscione all'Olimpico nel giorno del suo ritiro. Questo libro racconta così un giocatore, e attraverso di lui non solo una squadra ma una città intera.
18,00

Roberto Baggio. Avevo solo un pensiero

Roberto Baggio. Avevo solo un pensiero

Stefano Piri

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 208

Roberto Baggio non è una figura scontata: come il protagonista di un romanzo, è un groviglio di volontà e caso, un uomo incredibilmente determinato e allo stesso tempo in balìa degli eventi. Come se tutti i suoi sforzi servissero a opporsi al destino e allo stesso tempo a compierlo (uno dei tanti paradossi con cui probabilmente il buddismo lo ha aiutato a convivere). Stefano Piri ripercorre la vita e la carriera di Baggio a partire dalla sua magica apparizione a Vicenza, quando non ha ancora vent'anni e sembra un angelo spietato che inchioda gli avversari a terra. Quando ha solo un pensiero: prendere la palla e andare dritto in porta. Il viaggio del campione dentro il calcio professionistico è però anche il viaggio interiore di una persona che deve attrezzarsi moralmente ed emotivamente per un mondo molto più complesso di quello in cui è cresciuto. Baggio deve infatti affrontare l'improvvisa notorietà mondiale di Italia 90, le stagioni alla Juve, il Pallone d'Oro 1993 e la favola meravigliosa e interrotta di Usa 94. Qui arriviamo al cuore del mito del «Divin Codino», all'amore incondizionato degli italiani e alla nostalgia per gli anni Novanta. Ma Baggio è ancora di più: è l'ultimo fuoriclasse italiano del Novecento e il primo del nuovo millennio, l'ultimo che può permettersi una corporatura da mimo e il primo a diventare un'icona nella nuova celebrity culture sportiva globale, dove atleti come lui e Michael Jordan trascendono le squadre in cui giocano, i risultati e perfino la popolarità degli sport che li hanno resi grandi.
17,00

Friday night lights. Una città, una squadra, un sogno

Friday night lights. Una città, una squadra, un sogno

H. G. Bissinger

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 416

In Texas il football è una religione. E in nessun altro luogo è vissuto con l’intensità che si respira a Odessa – «paradossale combinazione tra il vecchio Sud e il selvaggio West» –, dove ogni venerdì sera d’autunno, illuminata dai riflettori dello stadio, una squadra di diciassettenni va in campo davanti a ventimila spettatori. Non ci sono atleti straordinari, forse nessuno giocherà nei pro, ma intorno alle inebrianti vittorie e alle inopinate sconfitte dei Panthers si è cementato negli anni l’orgoglio di un’intera comunità. Nel 1988 H.G. Bissinger decise di trascorrere un anno proprio lì, a Odessa, «la città peggiore sulla faccia della Terra», quella con il più alto tasso di omicidi della nazione, tra file di motel semivuoti e impianti di estrazione in disuso, dove gli abitanti pensavano che «l’unico governo buono fosse l’assenza di governo». Osservatore curioso e implacabile, Bissinger passò quell’anno a studiare e intervistare i giocatori, lo staff tecnico, la gente del posto, per ricomporre poi i tasselli di una cittadina tormentata dai fantasmi della segregazione e logorata dalla schizofrenia del mercato petrolifero, in cui l’euforia del boom cede ogni volta il passo alla depressione più nera.
20,00

Cristiano Ronaldo. Storia intima di un mito globale

Cristiano Ronaldo. Storia intima di un mito globale

Fabrizio Gabrielli

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 232

Cristiano Ronaldo è una figura abbacinante, che abbraccia e racchiude mondi. È uno dei calciatori più dominanti e significativi della storia del gioco, e soprattutto è il primo - e forse insuperabile esempio di brand nel calcio. Nella gelida determinazione, nell'ambizione sconfinata, nella feroce etica del lavoro e nella maniacale cura del suo corpo sovrumano scopriamo la cifra del suo impatto sull'immaginario globale, e sul futuro di uno sport che CR7 - più di ogni altro giocatore in attività - ha saputo ridefinire. Cristiano Ronaldo non è una figura che si presta facilmente al racconto: non è Diego Maradona, non è George Best, non è Éric Cantona; apparentemente ricorda più il protagonista di un beneducato manuale di self-help che di un grande romanzo. È un fuoriclasse che mira dritto al successo e lo raggiunge senza esitazioni e senza contraddizioni. Fabrizio Gabrielli non si ferma però alla superficie del mito: ripercorre la storia e i trionfi di un campione che vive e gioca eternando un ideale apollineo, ma indaga soprattutto l'uomo, in tutta la sua complessità, nella grandezza luminosa e nelle zone d'ombra, che si nascondono sotto il sorriso, gli addominali e i selfie impeccabili dell'atleta divino. Ne esce così fuori, finalmente, un Cristiano meno perfetto, un Cristiano più intimo, empatico e vero.
17,00

Coppi ultimo

Coppi ultimo

Marco Pastonesi

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 199

Il 2 gennaio 1960, nell'ospedale civile di Tortona, si spegne il più grande sportivo italiano del Novecento, «forse il più grande di sempre», ucciso a quarant'anni da una malaria non diagnosticata e divampata in un corpo usurato da troppe fatiche. Dell'epopea di Fausto Coppi, della sua rivalità con Bartali, della prigionia e degli scandali si sa tutto, o quasi. Ma il Coppi meno conosciuto, meno raccontato, è proprio quello del 1959. È il suo ultimo anno di uomo e campione, di industriale e manager. Una giostra di ingaggi, passerelle, sconfitte. Un lungo, frenetico addio al mondo del ciclismo, ma anche un silenzioso addio alle mogli, ai figli, ai tifosi, alla gente e alle case di Castellania, «una muta punteggiatura del paesaggio e dell'umanità». L'ultima Roubaix, l'ultimo Baracchi, l'ultimo Tour - non disputato, ma vinto dal suo discepolo migliore -, fino a quell'ultimo viaggio, «inatteso» e fatale, nell'Alto Volta. Un Coppi stremato, esaurito, sfinito eppure ancora curioso, incapace di scendere dalla bici, dove continua a esibirsi con uno stile impeccabile - una perfetta fusione di «muscoli e telaio» -, portando a spasso la propria leggenda a due ruote. Un Coppi inedito, raccontato in mille storie minime ed esemplari - un mito, tutt'altro che ultimo.
17,00

Generazione Peter Sagan. Una rivoluzione su due ruote

Generazione Peter Sagan. Una rivoluzione su due ruote

Giacomo Pellizzari

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 150

Un luogo comune recita che a calcio, basket o tennis puoi giocare, ma nel ciclismo devi soffrire. La bicicletta è una cosa seria e ha regole severe, impietose: bisogna fare fatica, sputare sangue, arrivare al traguardo preferibilmente esanimi. Eppure, da qualche anno, sul palcoscenico mondiale delle due ruote ha fatto la sua comparsa uno strano personaggio, in grado di ribaltare i canoni. Porta barba e capelli lunghi, a volte si rasa a zero, ha l'aria rilassata anche dopo centinaia di chilometri e decine di settori in pavé, macinati masticando polvere. È Peter Sagan. Un campione vero ma anche un tipo molto cool, uno che sa divertirsi e rifiuta istintivamente il mito della sofferenza in bici. Proprio questo lasciarsi dietro le spalle l'immaginario doloroso e nostalgico del ciclismo è forse la chiave del suo straordinario successo, anche fuori dai confini della disciplina. In "Generazione Peter Sagan" Giacomo Pellizzari parte da questa figura inattesa per compiere un viaggio spericolato e appassionante dentro il ciclismo di oggi, raccontandoci come è cambiato, tanto per i professionisti quanto per gli amatori. Perché c'è tutto un mondo - nuovo, coinvolgente, social oltre quella gloriosa salita da piangere. Perché pure al ciclismo possiamo, dobbiamo giocare.
15,00

Muhammad Ali, la vita

Muhammad Ali, la vita

Jonathan Eig

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 765

Certe vite non finiscono mai di essere raccontate. Jonathan Eig ce lo ricorda in questo monumentale ritratto di Muhammad Ali, «il più grande», l'atleta che meglio di ogni altro è riuscito a travalicare i confini dello sport per diventare un'icona politica e di costume. Un uomo la cui biografia ha già ispirato decine di libri, film, documentari e articoli, che hanno lasciato però la più elementare delle domande - chi era davvero Muhammad Ali? - ancora in attesa di una risposta. Per prima cosa Ali è stato un pugile inarrivabile, capace di rivoluzionare la nobile arte e trasformare il ring nel palcoscenico del Borgoj; poi un umile seguace di Allah e un leader del Black Power, autoproclamatosi nemico pubblico numero uno dell'America bianca e reazionaria; e, suo malgrado, un attivista per i diritti civili, disposto a sacrificare i migliori anni della sua carriera per rimanere fedele a un principio. E ancora: un provocatore dalla rima baciata, un fedifrago ossessionato dal sesso, un avido altruista votato all'autodistruzione, «un fenomeno, uno stato d'animo, un'attitudine, una sfida alla democrazia e al decoro». Attingendo a una mole impressionante di fonti, per buona parte inedite, Eig ripercorre le gesta dell'eroe con una dedizione commovente, senza risparmiargli nulla e riuscendo nell'intento di restituire al lettore, all'appassionato come al neofita, l'epopea di un uomo che è stato, prima di tutto, un inno alla bellezza della contraddizione umana.
25,00

L'uomo che baciava le nuvole. Memorie e diario di guerra di Roland Garros

L'uomo che baciava le nuvole. Memorie e diario di guerra di Roland Garros

Roland Garros

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2018

pagine: 418

In un tempo neppure troppo lontano uno sparuto manipolo di temerari decollava a bordo di improbabili macchine volanti per compiere voli radenti il suolo, spesso conclusi prima del previsto con atterraggi catastrofici, apparecchi distrutti e vite spezzate nel fiore degli anni. Di questa legione di «aviatori metà teatranti e metà rompicollo» Roland Garros è stato uno dei rappresentanti più valorosi, tanto che proprio a lui si devono alcune imprese entrate nella leggenda, fra cui tre record di altezza e la prima traversata senza scalo del Mediterraneo. Per non parlare dell’importanza che le sue innovazioni ebbero nella storia dell’aeronautica militare, come la messa a punto di un meccanismo che consentiva di sparare attraverso l’elica degli aeroplani, rendendo così possibili i primi duelli aerei già nel corso della Grande Guerra. Redatte tra il 1915 e il 1918, durante la lunga prigionia in Germania, queste sue memorie – definite da Philippe Forest un «formidabile romanzo d’appendice» – ci consegnano un ritratto sfavillante e spassoso di un mondo che non contempla l’attesa perché capace di guardare solo al futuro. E soprattutto quello di un genio impavido e a tratti schivo, afflitto da «una ripugnanza istintiva per il peso» e disposto a morire pur di ammirare lo spettacolo abbagliante del mare di nuvole e la «luce vergine nell’aria vergine».
23,00

Momenti di gloria. La vita di Eric Liddell da eroe olimpico a martire moderno

Momenti di gloria. La vita di Eric Liddell da eroe olimpico a martire moderno

Duncan Hamilton

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2018

pagine: 414

Sono sufficienti poche note della colonna sonora di Vangelis per evocare i fotogrammi di "Momenti di gloria", il capolavoro di Hugh Hudson che celebra il doppio oro conquistato dall'atletica leggera britannica ai Giochi di Parigi del 1924. A vincere i 100 metri fu l'ebreo inglese Harold Abrahams, mentre a imporsi nei 400 fu il suo amico e rivale Eric H. Liddell, che da quel giorno divenne per tutti il «pastore volante». Figlio di un evangelizzatore trasferitosi in Cina, Liddell è stato senz'altro un predestinato della corsa, ma soprattutto un uomo di Chiesa dalla fede talmente granitica che alla domanda su come avesse fatto a ottenere quell'inattesa vittoria rispondeva: «Ho corso i primi 200 più veloce che potevo. Poi gli altri 200 con l'aiuto di Dio ». Confessione che racconta già molto di un uomo che alla fama sportiva, all'amore della famiglia e forse alla vita stessa antepose sempre i doveri di missionario, adempiuti con uno stoicismo che non vacillò neppure al cospetto delle rinunce più dolorose e dei contesti più drammatici. Come il campo di prigionia di Weihsien dove, nel corso della seconda guerra mondiale, si concluse la sua breve esistenza. Il fatto che Duncan Hamilton abbia posto una figura come la sua al centro di un'indagine storica così poderosa suggerisce che la vera gloria non si concentra in pochi momenti della biografia di un uomo, ma si costruisce giorno dopo giorno, grazie alla scelta rivoluzionaria di dedicarsi al prossimo nelle retrovie dell'anonimato.
23,00

Maradona è amico mio

Maradona è amico mio

Marco Ciriello

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2018

pagine: 183

Per quello che fece in campo la sentenza è già stata emessa dal tribunale degli dèi, il solo competente: fu il più grande di tutti, capace di entrare perfino nel cuore di chi voleva e doveva odiarlo. Ben più severo il verdetto dei mortali, mai propensi a valutare con il giusto distacco le contraddizioni di un uomo che, prima di ogni altra cosa, è stato uno straordinario moltiplicatore di sogni ed esistenze, tanto che chi ha voluto raccontarne i fantasmi presto o tardi ha dovuto fare i conti con i propri. È successo anche a Marco Ciriello, che qui ripercorre la vita di Diego Armando Maradona con l'intento di restituirne l'immaginario pop e consegnarci un ritratto del Pibe de oro per quello che, in fondo, è sempre stato: un eversore più o meno consapevole, «un Lenin allegro e soprattutto cazzare che, scremando tutta la parte noiosa, arriva al sodo in un solo tocco o in una sola frase». Utilizzando il proprio eroe come uno specchio borgesiano, in un gioco di rimandi narrativi che, seguendo la lezione di Cortàzar e Tarantino, scardina ogni coordinata spaziotemporale, Ciriello rivive anche la propria storia di adolescente in attesa di varcare la linea d'ombra, in una Napoli sospesa tra il sacco degli anni Ottanta e la primavera dei Novanta, che accolse Maradona come un figlio insperato, lo venerò come un amante capriccioso e lo protesse come un padre ormai sfiorito. Ottenendo in cambio una felicità ancora sconosciuta e mai più provata.
16,00

Duncan Edwards, il più grande

Duncan Edwards, il più grande

James Leighton

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2018

pagine: 299

Difficile pensare a qualcuno più estraneo di Duncan Edwards al narcisismo del calcio contemporaneo. Esempio di applicazione nella vita sportiva e di sobrietà in quella privata, Edwards ha interpretato prima e meglio di altri il ruolo del calciatore moderno, abbinando una prestanza fisica non comune a doti tecniche affinate da uno spirito di abnegazione ereditato dalle sue origini proletarie. Tanto che gloria e fama mai riuscirono a scalfire il profilo riservato di un uomo che, ancora adolescente, era stato proiettato dai sobborghi di Dudley, cittadina delle Midlands, all'Old Trafford di Manchester, tempio dello United, proprio mentre il demiurgo Matt Busby forgiava quella straordinaria fucina di talenti passati alla storia con l'appellativo di Busby Babes. Di quel gruppo di predestinati che tante attese aveva alimentato, Edwards fu il perno indiscusso fino al pomeriggio del 6 febbraio 1958, quando l'aereo che riportava a casa la squadra da Belgrado si schiantò all'aeroporto di Monaco di Baviera, provocando un lutto collettivo che travalicò i confini del Regno Unito. Rigoroso nel metodo e commosso nei toni, lo scavo biografico di James Leighton viene qui proposto nella traduzione e con la prefazione di una delle voci più originali della narrativa italiana, a testimonianza di come a sessant'anni dalla scomparsa di Big Dunc, eroe di un altro mondo e di un altro calcio, il suo mito continui a rinnovarsi e a ispirare generazioni di appassionati.
20,00

Giorni selvaggi. Una vita sulle onde letto da Alessio Boni. Audiolibro. Audiolibro. 2 CD Audio formato MP3

Giorni selvaggi. Una vita sulle onde letto da Alessio Boni. Audiolibro. Audiolibro. 2 CD Audio formato MP3

William Finnegan

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2017

Romanzo d'avventura, memoir, viaggio iniziatico. Scritto nell'arco di vent'anni, "Giorni selvaggi" è il diario di un'ossessione, da cui si sprigiona il terribile splendore del surf: i suoi codici tribali, lo studio dei venti, la lunga attesa dell'onda, ma anche una storia sociale e una straordinaria esplorazione del mondo e di sé. Un'autobiografia dello scrittore e giornalista William Finnegan.
19,90

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