Viella: Storia. Saggi
L'asino e il battello. Ripensare l’economia del Mediterraneo medievale, 950-1180
Chris Wickham
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 884
Troppo spesso il Mediterraneo medievale viene ancora oggi interpretato alla luce di paradigmi obsoleti, che si basano sulla presenza o sull’assenza degli europei nelle reti commerciali che connettono le varie regioni intorno al mare. Ponendosi sulla scia del suo precedente, monumentale lavoro sui secoli V-VIII, in questo libro Chris Wickham offre uno sguardo sul tema totalmente nuovo. Lasciando da parte le “grandi narrazioni” fortemente connotate in senso ideologico e ripartendo dall’analisi delle fonti scritte e archeologiche disponibili, lo storico traccia così un quadro comparativo delle più importanti macro-regioni mediterranee fra X e XII secolo: l’Egitto, la Tunisia, la Sicilia, l’impero bizantino, la Spagna e il Portogallo islamici nonché l’Italia centro-settentrionale. Ricostruendo anzitutto i processi economici interni, quelli che favorivano lo spostamento di merci sulla terra a dorso d’asino, e procedendo poi alle loro connessioni esterne, che invece facevano leva sui battelli carichi di merci gestite da mercanti, Wickham porta il lettore a ripensare completamente la struttura, le dinamiche e la logica di base delle economie medievali.
La Roma del Medioevo. Un nuovo profilo della città, 400-1420
Hendrik Dey
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2023
pagine: 448
Questo volume studia la trasformazione di quella che era stata la capitale dell’Impero Romano in una città ancora grandissima, ma svuotata della sua popolazione; ancora piena dei grandi e lussuosi monumenti antichi, ma impossibilitata a curarli, mantenerli, abitarli. In essa, la presenza del papato diventava via via più pervasiva, i monumenti cambiavano funzione, diventavano chiese, o davano asilo ad abitazioni private, anche modestissime. I risultati di mezzo secolo di archeologia medievale, incrociati con le fonti scritte e con i dati della storia ecclesiastica, politica, sociale, militare, economica, intellettuale e artistica, fanno di questo volume il più aggiornato e approfondito ‘profilo’ del paesaggio urbano di Roma apparso da ormai più di quarant’anni, che ingaggia il lettore in un viaggio lungo un millennio, dalla fine dell’era antica alle soglie del Rinascimento. Sarà una lettura essenziale per chiunque voglia capire i modi e le ragioni di questa millenaria trasformazione, e meglio comprendere la struttura e la storia della Città.
Machiavelli. L’uomo, il politico, il letterato
Robert Black
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 464
Questo volume, pubblicato originariamente in inglese nel 2013 in occasione del cinquecentenario del Principe, si è imposto come la biografia per eccellenza di Machiavelli in area anglofona e ha subito suscitato ovunque una grossa eco grazie alle importanti novità che presenta soprattutto relativamente alla famiglia di Machiavelli, alla sua giovinezza (sino a oggi poco conosciuta), e ai suoi anni al servizio della cancelleria fiorentina. Black, ripercorrendo la vita e le opere del più sorprendente e influente interprete politico della storia, ne modifica sostanzialmente l'immagine complessiva. Questa biografia, aggiornata con la bibliografia più recente e arricchita di ben 150 pagine in questa prima versione in italiano, si afferma come opera di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi alla vita e all'opera di Machiavelli.
La politica della virtù. Formare la persona e formare lo Stato nel Rinascimento italiano
James Hankins
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 728
In questo volume James Hankins, uno dei maggiori storici del nostro tempo, presenta un’ambiziosa nuova sintesi del pensiero politico rinascimentale nata attraverso l’analisi dei più importanti fenomeni culturali dell’Italia e dell’Europa fra tardo Medioevo e Rinascimento che – sempre in dialogo con la filosofia classica – hanno influenzato le dottrine politiche di quei secoli e della successiva età moderna. In particolare, l’autore indaga la politica della virtù, il progetto al centro del pensiero politico degli umanisti che insisteva sulla necessità, attraverso gli studia humanitatis, di migliorare il carattere del princeps e della classe dirigente piuttosto che riformare le istituzioni. Per fare questo Hankins passa in rassegna decine di autori, a volte celebri a volte poco noti, rivelando un nuovo volto del Rinascimento italiano: da Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, da Leonardo Bruni a Flavio Biondo, da Ciriaco d’Ancona a Leon Battista Alberti, da Giorgio da Trebisonda a Francesco Filelfo, da Francesco Patrizi a Niccolò Machiavelli.
L'eccezione italiana. L'intellettuale laico nel Medioevo e l'origine del Rinascimento (800-1300)
Ronald G. Witt
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 660
Il libro indaga l'elemento distintivo e caratterizzante della vita culturale italiana: la nascita della prima classe intellettuale laica dell'intera Europa e il fondamentale ruolo che i laici esercitarono sulla cultura. Coprendo un arco di tempo di oltre quattro secoli e mezzo, dalla conquista carolingia al Duecento, lo studio offre la prima analisi esaustiva degli scritti in latino prodotti nel regno d'Italia. Esaminando i testi religiosi, letterari e giuridici, ma non solo, Ronald G. Witt mostra come i cambiamenti presenti in questi testi siano il risultato dell'interazione del pensiero con le tendenze economiche, politiche e religiose della società italiana, nonché con le influenze intellettuali provenienti dall'estero. Il punto di arrivo della ricerca è costituito dall'insorgere dell'Umanesimo nell'Italia settentrionale: proprio il precoce sviluppo di una classe intellettuale laica e la sua partecipazione alla cultura latina incoraggiarono infatti la nascita di quel movimento culturale che, da ultimo, avrebbe rivoluzionato l'intera Europa.
L'eccezione italiana. L'intellettuale laico nel Medioevo e l'origine del Rinascimento (800-1300)
Ronald G. Witt
Libro: Copertina rigida
editore: Viella
anno edizione: 2017
pagine: 660
Il libro indaga l'elemento distintivo e caratterizzante della vita culturale italiana: la nascita della prima classe intellettuale laica dell'intera Europa e il fondamentale ruolo che i laici esercitarono sulla cultura. Coprendo un arco di tempo di oltre quattro secoli e mezzo, dalla conquista carolingia al Duecento, lo studio offre la prima analisi esaustiva degli scritti in latino prodotti nel regno d'Italia. Esaminando i testi religiosi, letterari e giuridici, ma non solo, Ronald G. Witt mostra come i cambiamenti presenti in questi testi siano il risultato dell'interazione del pensiero con le tendenze economiche, politiche e religiose della società italiana, nonché con le influenze intellettuali provenienti dall'estero. Il punto di arrivo della ricerca è costituito dall'insorgere dell'Umanesimo nell'Italia settentrionale: proprio il precoce sviluppo di una classe intellettuale laica e la sua partecipazione alla cultura latina incoraggiarono infatti la nascita di quel movimento culturale che, da ultimo, avrebbe rivoluzionato l'intera Europa.
Politica e giustizia a Bologna nel tardo Medioevo
Sarah Rubin Blanshei
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 576
Nel nono centenario del Comune di Bologna, questo volume di Sarah Rubin Blanshei, frutto di trent'anni di ricerche in un grande archivio giudiziario medievale, mette sotto la lente in modo sistematico non solo le affermazioni teoriche della cultura giuridica, ma anche alcune migliaia di processi dei secoli XIII e XIV: verbali di istruttorie, deposizioni testimoniali, perizie, consulenze tecniche e giuridiche, che costituiscono le serie giudiziarie del podestà e del capitano del popolo. Ma in questo libro c'è anche molto altro. La storia di un sistema di governo, il "comune di popolo", in una delle sue più evolute realizzazioni istituzionali, viene infatti esaminata ricostruendo molte migliaia di carriere politiche dei cittadini bolognesi, attraverso un secolo decisivo per la storia cittadina. E così anche temi di grande attualità, come la partecipazione e l'esclusione, il sistema di governo popolare e la sua deriva oligarchica, possono abbandonare il campo delle enunciazioni teoriche, per prendere corpo nei ritmi della vita assembleare e nella concretezza dei rapporti di potere.
Signorie di Mezzogiorno. Società rurali, poteri aristocratici e monarchia (XII-XIII secolo)
Sandro Carocci
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 596
Qual era il vero volto della signoria nel Mezzogiorno italiano? Cosa può apportare il Sud alle grandi discussioni sul feudalesimo e sui poteri aristocratici, sulla loro struttura e sulla loro evoluzione, sul loro impatto economico e sociale? Che contributo può venire dal Regno di Sicilia agli studi sulla dialettica che avveniva fra sovrani, nobiltà e società contadine? E poi, lo studio dei poteri signorili e delle società rurali può riconfigurare le classiche tematiche meridionali dell'arretratezza economica e della centralità monarchica? Questo libro costituisce la prima analisi sistematica sulla signoria nel Mezzogiorno durante l'epoca normanno-sveva e primo-angioina. Offre nuove interpretazioni sul potere della nobiltà, sulle società rurali e sulla politica monarchica. Mostra come fra re, nobili e contadini si attuò un gioco complesso, condotto attraversò le leggi e la violenza, i rapporti feudali e gli investimenti economici, le discussioni sulla libertà e la servitù, lo sfruttamento di uomini e risorse naturali. I suoi protagonisti sono mondi contadini dal dinamismo finora insospettato, re determinati a limitare il potere aristocratico, e nobili costretti ad adattare la propria signoria alla forza delle società rurali e della politica monarchica. Ne esce un Mezzogiorno finora sconosciuto, vitale e articolato, la cui lettura permette di comprendere meglio non solo le vicende del meridione, ma quelle di molte altre regioni.
Lo Stato del Rinascimento in Italia
Libro: Copertina rigida
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 567
Attraverso un'analisi comparativa delle varie e articolate realtà politiche che compongono il mondo italiano dal Trecento al primo Cinquecento, un gruppo internazionale di studiosi propone una rilettura innovativa della storia politica dell'Italia del Rinascimento, che rappresenta anche la più recente ricerca su questi temi. Il mosaico di regni, principati, signorie e repubbliche - nella sua complessità e varietà, e con le sue trasformazioni consente infatti di mettere in campo una serie di temi politici più ampi, comuni a tutti i tipi di stati e poteri insulari, e di affrontare così da un nuovo punto di vista il controverso problema dell'apparente debolezza del sistema politico italiano. Ridefinendo il Rinascimento come un fenomeno principalmente politico, oltre che artistico e culturale, i saggi raccolti in questo volume identificano in questo periodo un momento cruciale della storia dello Stato e un vero e proprio "laboratorio", i cui linguaggi, pratiche e strumenti politici, insieme alle istituzioni pubbliche e di governo, divennero essenziali per l'evoluzione dell'identità politica europea.
Roma medievale. Crisi e stabilità di una città 950-1150
Chris Wickham
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 575
Questo è il primo libro che si occupa in maniera sistematica della storia della città di Roma in un periodo cerniera - fra la crisi del papato carolingio intorno al 900 e l'avvento del Senato nel 1143-1144 - col risultato di offrire una serie di conclusioni originali e inaspettate sia sull'economia e sulla struttura sociopolitica di Roma che sulla sua cultura. Sul finire dell'XI secolo Roma era enormemente più grande e ricca di ogni altra città italiana, ed era quindi dotata di una struttura più complessa e articolata; struttura che, nella crisi del secolo seguente, conobbe prima una cristallizzazione delle sue società locali e poi lo sviluppo di nuove forme di aggregazione, culminate con l'avvento del Senato. Si scopre così che il periodo successivo al 1050, per essere compreso, non va rubricato come periodo di "riforma", quanto di "crisi": così lo vissero i veri protagonisti di questo libro, i Romani. Tuttavia, non solo di Roma si occupa il volume. Wickham analizza nel dettaglio ogni aspetto dell'Urbe, la mette a confronto con esperienze coeve di altre città italiane e, dopo un'esaustiva analisi comparativa, riporta Roma al centro dello sviluppo dell'intera Penisola, rivelandone la natura di città fortemente atipica rispetto al resto d'Italia, ma di un'atipicità finora mal compresa.
Tra Scilla e Cariddi. Storia degli ebrei in Sicilia
Shlomo Simonsohn
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2011
pagine: 648
La storia degli ebrei in Sicilia copre un periodo di oltre mille anni, dall'antichità fino alla loro espulsione, avvenuta nel 1492. L'autore, basandosi su circa 40.000 documenti d'archivio, per lo più inediti, ricostruisce le vicende politiche, giuridiche, economiche, sociali e religiose della minoranza ebraica sull'isola e i rapporti che intrattenne di volta in volta con i romani, i musulmani e i cristiani. Mentre le origini della presenza ebraica sono avvolte nel mistero, con il passare del tempo disponiamo di un numero sempre maggiore di documenti, straordinariamente abbondanti nel tardo medioevo. In quell'epoca gli ebrei in Sicilia erano cittadini a tutti gli effetti, attivi in quasi tutti i settori dell'economia e in diverse professioni; stranamente limitato, anche se non assente, il prestito a interesse, asse portante degli affari per gli ebrei del nord. Tutto questo vide un'improvvisa e rapida fine con l'espulsione ordinata dai re cattolici: circa l'80% degli ebrei scelse l'esilio, mentre gli altri che preferirono convertirsi al cattolicesimo finirono ben presto nelle mani dell'Inquisizione spagnola.
Le società dell'alto Medioevo. Europa e Mediterraneo, secoli V-VIII
Chris Wickham
Libro: Copertina rigida
editore: Viella
anno edizione: 2009
pagine: 991
Mentre l'epoca imperiale romana è normalmente considerata un tutto unico, l'alto medioevo continua a essere descritto come un assemblaggio di storie regionali, vagamente corrispondenti alle aree delle moderne nazioni europee. La conseguenza è che la storia di questo periodo è una storia frammentaria, che ha prodotto solo rare sintesi del grande cambiamento socio-economico sviluppatosi nell'intero mondo post-imperiale. In questo suo monumentale lavoro l'autore integra testimonianze documentarie e archeologiche (comprese le più recenti scoperte), creando una nuova storia comparativa della fine della tarda antichità e del primo medioevo che - dalla Danimarca all'Egitto, e con la sola esclusione dei territori slavi - abbraccia il mondo mediterraneo e l'Europa continentale. Con l'obiettivo di comprendere e spiegare somiglianze e differenze tra le diverse aree geografiche, senza assumere come "tipico" lo sviluppo di una singola regione e come "eccezione" ogni divergenza dal modello, Chris Wickham si concentra sui temi socio-economici classici, la finanza dello stato, la ricchezza e l'identità delle aristocrazie, la gestione delle proprietà terriere, la società contadina, gli insediamenti rurali, le città e gli scambi commerciali.