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UTET Università: Geografia ambiente territorio

Manuale di geografia del turismo. Dal Grand Tour al piano strategico

Manuale di geografia del turismo. Dal Grand Tour al piano strategico

Lorenzo Bagnoli

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: UTET Università

anno edizione: 2018

pagine: 260

Il "Manuale di geografia del turismo" aiuta a costruire conoscenze sistematiche della disciplina presentando una rassegna di temi, e la letteratura che se ne è occupata, secondo la loro comparsa nella produzione scientifica italiana, fino ai più recenti aggiornamenti. Gli approcci seguiti sono molteplici, e ognuno di essi ha suggerito temi e strumenti diversi: dall'indirizzo economico al politico, dall'umano all'ambientale e al percettivo. Il Manuale si rivolge a studenti universitari – ma anche a tutti coloro che per la prima volta si avvicinano all'argomento – ponendosi come un agile strumento di studio o di lavoro dove la trattazione di ogni singolo tema è effettuata tramite un linguaggio scientifico appropriato ma adatto alla comprensione di tutti i lettori. In questa quarta edizione, l'esemplificazione avviene attraverso casi emblematici più o meno noti, dalle Capitali europee della cultura al turismo dei videogiochi, per mostrare e dimostrare come si possano adattare, modificare e trasformare i luoghi, e soprattutto i modi in cui questi vengono presentati, in funzione della domanda dei turisti. Un libro utile per capire come valorizzare al meglio una delle risorse più importanti della nostra Italia e della nostra Europa.
26,00

Applicazioni GIS. Principi metodologici e linee di ricerca. Esercitazioni ed esemplificazioni guida

Applicazioni GIS. Principi metodologici e linee di ricerca. Esercitazioni ed esemplificazioni guida

Cristiano Pesaresi

Libro

editore: UTET Università

anno edizione: 2017

Grazie all’accortezza con cui sono affrontati i diversi argomenti e alla ponderata sequenza con cui gli stessi sono presentati, il volume rappresenta un riferimento ideale sia per chi muove i primi passi verso l’uso di tali strumenti, fondamentali nella formazione del geografo moderno, sia per chi intende approfondire le proprie conoscenze e competenze, acquisendo abilità operative da sviluppare in ipotesi progettuali. Nel volume, inoltre, si scoprono spunti di grande interesse sotto prospettive plurime: dal dibattito sulla definizione alla questione ontologica, dalla strutturazione dei database all’articolazione di piattaforme performanti e di progetti rigorosi, dalle principali funzionalità ai possibili campi di applicazione, all’interoperabilità e alle recenti innovazioni. Quest’apertura a grande raggio evidenzia come i GIS, nelle mani di esperti che ne sappiano valorizzare le potenzialità, a livello tecnico così come in termini di idee e di supporto alla ricerca, possano divenire strumenti altamente qualificanti che esaltano le basi conoscitive e la preparazione metodologico-contenutistica del geografo.
33,00

Geografia umana. Un approccio visuale

Geografia umana. Un approccio visuale

Alyson L. Greiner, Giuseppe Dematteis, Carla Lanza

Libro

editore: UTET Università

anno edizione: 2016

pagine: 480

Questo libro deriva dall'adattamento di un manuale largamente adottato nelle università americane in corsi introduttivi di geografia umana e culturale: "Visualizing Human Geography" di Alyson L. Greiner, edito da Wiley in collaborazione con la National Geographic Society. Il testo unisce tre elementi di forza molto innovativi per la didattica della geografia di livello universitario: una pedagogia visiva integrata con un testo completo, l'utilizzo di situazioni e problemi concreti estratti dalle collezioni della National Geographic Society, l'inserimento di un sistema multimediale interattivo. Questa scelta è coerente con un indirizzo pedagogico, ormai affermato a livello internazionale. Esso consiste in un superamento del pregiudizio secondo cui l'apprendimento visivo si accompagni necessariamente a un indebolimento nei processi cognitivi superiori e che quindi le immagini siano alternative ai concetti e al ragionamento, o debbano avere un ruolo banalmente strumentale. Occorre invece prender atto dei consolidati progressi della pedagogia visiva e soprattutto dei grandi mutamenti in atto nell'ambiente socio-culturale in cui vive lo studente del XXI secolo. Come scrive la psicologa Patricia M. Greenfield sulla prestigiosa rivista "Science" (n. 323, gennaio 2009, pp. 69), "politiche e didattiche dell'educazione devono corrispondere al mutamento introdotto, sul piano dei processi di apprendimento, da televisione, videogames e internet".
44,00

Politiche territoriali. L'azione collettiva nella dimensione territoriale

Politiche territoriali. L'azione collettiva nella dimensione territoriale

Carlo Salone

Libro

editore: UTET Università

anno edizione: 2012

pagine: 208

Le politiche territoriali sono, nel linguaggio comune, quello della politica o dell'informazione, genericamente tutte quelle attività di controllo delle trasformazioni fisiche e funzionali che sono promosse e gestite dalla pubblica amministrazione. Nella prospettiva assunta da Carlo Salone in questo lavoro, l'accezione di politiche territoriali è significativamente diversa: essa abbraccia tutte quelle forme di azione collettiva che mirano al trattamento di problemi collettivi aventi come connotato specifico la dimensione territoriale. In "Politiche territoriali", la prospettiva è quindi assolutamente nuova e abbraccia un campo di conoscenze e di pratiche certamente più ampio di quello della pianificazione territoriale tradizionale.
21,00

Conservare-innovare. Paesaggio, ambiente e territorio
23,00

Geografia sistemica dello sviluppo

Geografia sistemica dello sviluppo

Fiorenzo Ferlaino

Libro

editore: UTET Università

anno edizione: 2012

pagine: 384

27,50

Geografia umana. Un approccio visuale

Geografia umana. Un approccio visuale

Alyson L. Greiner, Giuseppe Dematteis, Carla Lanza

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2012

pagine: XX-457

Questo libro deriva dall'adattamento di un manuale largamente adottato nelle università americane in corsi introduttivi di geografia umana e culturale: "Visualizing Human Geography" di Alyson L. Greiner, edito da Wiley in collaborazione con la National Geographic Society. Il testo unisce tre elementi di forza molto innovativi per la didattica della geografia di livello universitario: una pedagogia visiva integrata con un testo completo, l'utilizzo di situazioni e problemi concreti estratti dalle collezioni della National Geographic Society, l'inserimento di un sistema multimediale interattivo. Questa scelta è coerente con un indirizzo pedagogico, ormai affermato a livello internazionale. Esso consiste in un superamento del pregiudizio secondo cui l'apprendimento visivo si accompagni necessariamente a un indebolimento nei processi cognitivi superiori e che quindi le immagini siano alternative ai concetti e al ragionamento, o debbano avere un ruolo banalmente strumentale. Occorre invece prender atto dei consolidati progressi della pedagogia visiva e soprattutto dei grandi mutamenti in atto nell'ambiente socio-culturale in cui vive lo studente del XXI secolo. Come scrive la psicologa Patricia M. Greenfield sulla prestigiosa rivista "Science" (n. 323, gennaio 2009, pp. 69), "politiche e didattiche dell'educazione devono corrispondere al mutamento introdotto, sul piano dei processi di apprendimento, da televisione, videogames e internet".
41,00

Le città del mondo. Una geografia urbana

Le città del mondo. Una geografia urbana

Giovanni Dematteis, Carla Lanza

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2011

pagine: XI-276

Lo spazio urbano è da vari decenni uscito dai suoi confini tradizionali per articolarsi in una pluralità di strutture territoriali - conurbazioni, agglomerazioni, aree metropolitane, città-regioni, megacittà, megalopoli ecc. - che si presentano al loro interno sempre più diversificate sotto molteplici aspetti: demografici, sociali, ambientali, morfologici, economico-funzionali. Per comprendere la dinamica urbana, occorre poi anche considerare l'articolazione di questi vari organismi urbani in reti o sistemi interconnessi a scala nazionale, continentale e planetaria. "Le città del mondo" nasce dalla necessità di descrivere e raccontare i vecchi e i nuovi volti della città attraverso una trattazione sistematica che metta in luce tutta la varietà degli aspetti che una visione geografica può rilevare. Con l'inserimento di numerosi apparati didattici, immagini, spunti di riflessione e discussione, questo testo è uno strumento utile per la didattica universitaria.
28,00

Geografia dell'economia mondiale

Geografia dell'economia mondiale

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2010

pagine: 335

Lo scenario geografico dell'economia mondiale è profondamente mutato in questi ultimi decenni: l'emergere di nuove aree produttive, la rottura di equilibri consolidati, le trasformazioni politiche di una parte del mondo, la crescente interdipendenza tra le varie regioni del globo hanno prodotto nuovi scenari economici e geopolitici. "Geografia dell'economia mondiale", coniugando tra loro i fattori di natura politica, strategica, culturale e sociale, illustra in modo sistematico le profonde trasformazioni territoriali dell'economia dalla scala locale a quella globale e stimola alla riflessione sul significato delle tendenze in atto e sulla loro evoluzione futura. Riscritto in prospettiva delle nuove impostazioni didattiche, il libro, giunto alla quarta edizione, guida lo studente nello studio della geografia economica, delineando un quadro chiaro e completo dei rapporti tra le diverse forme dell'economia e gli spazi geografici del pianeta.
32,00

Geografia economica del sistema-mondo. Territori e reti nello scenario globale

Geografia economica del sistema-mondo. Territori e reti nello scenario globale

Alberto Vanolo

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2010

pagine: 256

Quale immagine geografica può oggi descrivere efficacemente lo scenario economico mondiale? Geografia economica del sistema-mondo si sviluppa intorno a questo interrogativo: l'ipotesi di partenza è che molte vecchie rappresentazioni, seppur ancora radicate nell'immaginario comune, non siano più utili per orientarsi nello spazio globale. Considerare il Rio Grande, il Mar Mediterraneo e il fiume Amur come i confini fra il mondo "sviluppato" e il "Terzo mondo" suggerisce per esempio un'idea molto superficiale della geografia economica, che non tiene conto delle complesse interconnessioni fra i meccanismi di circolazione del capitale e la costruzione dello spazio economico. Senza negare i terribili divari economici e sociali che affliggono il mondo, occorre tenere a mente che paesi come Cina e India, o città come San Paolo e Seoul, costituiscono spazi "centrali" e strategici sotto molteplici prospettive, per esempio nelle logiche di localizzazione delle imprese multinazionali o nei flussi commerciali mondiali. Occorre quindi tentare di aprirsi a nuovi modi di intendere lo spazio: discontinui, ibridi, socialmente costruiti ed esplicitamente parziali e politici. Attraverso un discorso che coniuga i tradizionali strumenti della geografia economica con contributi della critica culturale e della geografia dello sviluppo, senza trascurare esempi e casi studio che testimoniano la varietà delle strutture economiche dello spazio globale.
23,00

Geografia economica del sistema-mondo. Territori e reti nello scenario globale

Geografia economica del sistema-mondo. Territori e reti nello scenario globale

Alberto Vanolo

Libro

editore: UTET Università

anno edizione: 2008

pagine: 224

Nel 1974 Immanuel Wallerstein pubblicava il primo volume della sua monumentale opera "Il sistema mondiale dell'economia moderna" che, in poco tempo, si è imposto con la forza di un classico. Da allora la divisione tra centro, semiperiferia e periferia è diventata la teoria interpretativa più in auge. Tuttavia, la realtà è ben più complessa e articolata: esistono, infatti, paesi poveri che, lungi dell'essere periferici, partecipano attivamente ai cicli produttivi e, contemporaneamente, paesi del centro che sono pericolosamente minacciati dall'aggressività economica degli stati della periferia (come la Cina o le Tigri asiatiche), considerati quindi marginali. Questo studio mette in discussione la tradizionale prospettiva centro-periferia. Non esistono, infatti, un centro e una periferia ben delineati e definiti: il sistema-mondo è molto più complesso, articolato e difficile da ingabbiare in modelli fissi (sempre riduttivi). La rapida evoluzione del mondo che ci circonda ha imposto questa nuova edizione, grazie alla quale Alberto Vanolo fornisce alcuni strumenti necessari per capire i complessi cambiamenti dell'assetto mondiale e per cogliere con più precisione e attenzione i complicati rapporti tra i vari attori.
21,50

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