Università Bocconi Editore: Paperback
Ragioni e torti dell'economia
Dani Rodrik
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 230
Gli economisti sono diventati il bersaglio preferito delle critiche del grande pubblico. Rodrik ha toccato con mano il sospetto e la diffidenza che li circondano: "Troppa disinformazione su ciò che gli economisti fanno realmente. È chiaro che devono biasimare solo se stessi per questo stato di cose: fanno un pessimo lavoro quando vogliono presentare la loro scienza agli altri". Il libro non è quindi una difesa d'ufficio, ma fa capire perché a volte l'economia ha ragione e altre volte fallisce. Il discorso di Rodrik non è affatto teorico: pur parlando di modelli e di teorie, arriva anche a proporre venti comandamenti, dieci per gli economisti e dieci per i non economisti. L'autore tratta situazioni concrete che sfidano la disciplina economica e che richiedono modelli diversi, mentre ogni modello racconta un pezzo di storia su come funziona il mondo. Dalla congestion charge partita da Singapore e arrivata a Milano alle strategie anti-povertà nei Paesi emergenti o ancora alle disuguaglianze dei Paesi sviluppati, si tratta di esempi da cui trarre lezioni anche contraddittorie - un po' come per le diverse morali delle favole.
La curva J. La bussola per capire la politica internazionale
Ian Bremmer
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 349
Perché i vertici dell'Iran hanno adottato un atteggiamento aggressivo a costo di subire l'isolamento internazionale? Per quanto tempo i comunisti cinesi potranno resistere alle richieste di cambiamento democratico dovute alla rivoluzione economica? Quali sono le tensioni interne che stanno minando il potere della dinastia regnante in Arabia Saudita? Bremmer descrive le forze politiche ed economiche che rivitalizzano alcuni stati mentre ne spingono altri verso l'irreversibile collasso. La premessa analitica è semplice quanto geniale. Se rappresentiamo con un grafico la stabilità di un paese in funzione della sua apertura economica e politica verso il resto del mondo, otteniamo per l'appunto una curva a forma di J: all'aumento dell'apertura il paese diventa inizialmente più instabile. Bremmer distilla in modo brillante i decenni di storia appena trascorsi per analizzare paesi chiave posti in punti diversi della curva J: Iran, Iraq, Turchia, Russia, India, Cina, Corea del Nord, Arabia Saudita, Sudafrica, Israele, Cuba, exYugoslavia, per concludere che l'isolamento politico e le sanzioni economiche spesso sortiscono l'effetto opposto al risultato che si intende perseguire e che la globalizzazione commerciale è il miglior modo per allentare la presa che i regimi autoritari hanno sulle rispettive società.
Il secolo dell'innovazione. Breve storia della tecnologia americana
David Mowery, Nathan Rosenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 172
Il motore a scoppio e la ricerca chimica di base nascono in Europa: eppure ciò non ha impedito agli Stati Uniti di conquistare la leadership in questi come in molti altri settori. Il secolo dell'innovazione è per molti aspetti il secolo del percorso tecnologico che ha condotto gli Stati Uniti alla supremazia nella ricerca e nello sviluppo dei prodotti, trasformando industria e consumi.
Comunicazione e potere
Manuel Castells
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2014
pagine: XXVIII-665
I media sono lo spazio dove oggi si decide la lotta politica fra attori, idee e interessi contrapposti. Se le élite politiche cercano di imporre i propri modelli interpretativi sugli eventi riportati da giornali e notiziari, la comunicazione via web e cellulare consente la diffusione virale di messaggi alternativi che svelano i silenzi dei media e le bugie del potere, dando luogo a opposizione sociale ai sistemi statali di controllo e alle logiche capitaliste di networking.
Il valore etico della crescita. Sviluppo economico e progresso civile
Benjamin M. Friedman
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 608
Si parla tanto di crescita, di fatto con un interrogativo di fondo, più o meno sotteso alle tante prospettive adottate: fino a che punto è un bene e un male? Come e quando è un bene? L'opera di Friedman propone un'analisi acuta e argomentata dei motivi per cui lo sviluppo economico rende una società più aperta, tollerante e democratica; tre caratteristiche che stimolano a loro volta iniziativa, creatività e dunque nuovo sviluppo. L'autore, per dimostrare la sua tesi, non fa ricorso solo all'economia, ma usa la storia sociale e politica delle democrazie occidentali. Il confronto stringente sul terreno dell'etica sociale, civile, politica considera diversi casi, paradigmatici anche per l'Italia, con un'analisi che non fa sconti a nessuno, Stati Unti compresi.
Il gioco delle potenze. La politica mondiale del XXI secolo
Barry Buzan
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 344
L'egemonia americana ha subito una battuta d'arresto con l'avventura irachena. Se la fine della guerra fredda aveva segnato la transizione da un mondo bipolare a un mondo unipolare, l'11 settembre ha dato il via a un progetto unilateralista in Medio Oriente, Asia Centrale, Europa Orientale. Le altre potenze del mondo - Europa, Russia, Cina, Giappone, India - non sono però rimaste inerti di fronte al nuovo corso della politica estera americana. Il saggio di Buzan indaga relazioni e tensioni fra l'unica superpotenza rimasta e le grandi potenze regionali. La discussione si basa sul contrasto fra i due principi cardine della geopolitica contemporanea: polarità e identità. Secondo il primo concetto, proprio della Realpolitik, sono il numero e il peso relativo degli attori in campo a definire le strategie geopolitiche. Se una potenza si lancia in un tentativo egemonico, le altre potenze coalizzeranno le proprie diplomazie, e se necessario i propri eserciti, per cercare di ristabilire l'equilibrio di potenza. In base al secondo concetto, sviluppato dalla sociologia internazionale, la storia e la cultura politiche di un paese ne condizionano le azioni sulla scena internazionale.
Obamanomics. Dalla crisi dell'alta finanza all'economia dal basso
John R. Talbott
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 256
L'elezione di Barack Obama, riaccende la speranza di progresso sociale in America e nel mondo. Il nuovo presidente si trova alle prese con la più grave crisi economica e finanziaria dai tempi della Grande Depressione. Come per Franklin Delano Roosevelt, il New Deal di Obama è un programma sia di giustizia sociale sia di rilancio economico, ma diversamente dal primo, è più emancipazione comunitaria dal basso che imposizione statalista dall'alto. Obama intende far leva sulla mobilitazione della società americana, simile a quella che ha galvanizzato donne, giovani, neri, latinos durante la campagna presidenziale. L'amministrazione Obama punta sulla riduzione delle forti disuguaglianze, spendendo in istruzione, sanità, infrastrutture, green jobs ed energie rinnovabili per uscire dalla recessione e trasformare tecnologicamente l'economia. Il nuovo presidente vuole che l'America si affermi come leader nel fronteggiare la crisi climatica. Per Talbott non ci sono dubbi: l'obamanomics è l'abbandono totale della reaganomics e delle ricette economiche ispirate all'individualismo di mercato che hanno trascinato l'America nel baratro. Nell'introduzione appositamente scritta per l'edizione italiana, l'autore ripercorre gli eventi delle ultimissime settimane e commenta le iniziative annunciate e/o intraprese nell'ottica-guida di tutto il libro: guardare al lungo periodo, attraversando indenni il breve. Il volume contiene un intervento di Tito Boeri.
Economia politica globale. Le relazioni economiche internazionali nel XXI secolo
Robert Gilpin
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 440
Scelto da "Choice", il periodico delle biblioteche americane, come "outstanding academic book", questo testo corona la carriera di uno dei più ascoltati studiosi di geoeconomia al mondo. Fautore di un approccio "realista" alle relazioni internazionali, Gilpin utilizza strumenti storici, politici ed economici per illustrare in dettaglio componenti e tendenze del sistema economico globale: dagli scambi commerciali ai movimenti finanziari, dallo studio comparato dell'economia politica di Asia, Europa, America all'influenza delle nuove teorie economi-che sui modelli di sviluppo e integrazione regionale. Ne emerge una trattazione completa delle idee e degli scenari che delineano l'indebolimento sia delle sovranità economichc nazionali sia del liberismo internazionale sullo sfondo della crescita di nuove rivalità politiche fra USA, UE, Cina, Giappone e Russia.
La logica di potenza. L'America, le guerre, il controllo del mondo
John J. Mearsheimer
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 386
Mearsheimer espone una teoria compiuta delle relazioni fra grandi potenze e le sue lapidarie affermazioni vengono messe alla prova degli avvenimenti storici, riuscendo a dare conto del comportamento dei grandi attori del sistema internazionale: Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia; ma anche Cina, Italia e Giappone. La teoria di Mearsheimer riprende la tradizione detta del realismo offensivo che da Machiavelli a Lenin ha storicamente guardato con disincanto agli affari del mondo e al persistente alternarsi di diplomazia e guerra nelle relazioni fra stati. Con semplicità e rigore, "La logica di potenza" spiega la geopolitica a chiunque sia interessato a capire le mosse e contromosse nel Risiko attuale per il controllo del mondo.
Il mito degli uguali. La lunga storia della democrazia
John Dunn
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 210
La democrazia non è mai stata così diffusa nel mondo. Eppure nel suo luogo d'origine - l'occidente - la democrazia appare fortemente in crisi. La democrazia ha trionfato, sostiene Dunn, ma dopo che è stata posta al giogo della disuguaglianza. Il libero mercato ha prodotto ricchezza materiale senza precedenti, ma i suoi esiti sono invariabilmente antiegualitari, a maggior ragione dopo la crisi della socialdemocrazia, che credeva di essere riuscita ad addomesticare il capitalismo. E così più la globalizzazione avanza, più le nostre aspirazioni all'uguaglianza politica sembrano vane pretese.
Il valore etico della crescita. Sviluppo economico e progresso civile
Benjamin M. Friedman
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: XIV-608
Si parla tanto di crescita, di fatto con un interrogativo di fondo, più o meno sotteso alle tante prospettive adottate: fino a che punto è un bene e un male? Come e quando è un bene? L'opera di Friedman propone un'analisi acuta e argomentata dei motivi per cui lo sviluppo economico rende una società più aperta, tollerante e democratica; tre caratteristiche che stimolano a loro volta iniziativa, creatività e dunque nuovo sviluppo. L'autore, per dimostrare la sua tesi, non fa ricorso solo all'economia, ma usa la storia sociale e politica delle democrazie occidentali. Il confronto stringente sul terreno dell'etica sociale, civile, politica considera diversi casi, paradigmatici anche per l'Italia, con un'analisi che non fa sconti a nessuno, Stati Unti compresi.
Liberare la crescita. 300 decisioni per cambiare la Francia
Jacques Attali
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 346
Nel mese di agosto del 2007, il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro Francois Fillon hanno chiesto a Jacques Attali di riunire una Commissione che indicasse gli strumenti necessari per ritrovare una crescita forte, liberando le energie della Francia e dei francesi. Per sei mesi quarantatre personalità di diversa provenienza, cultura e sensibilità hanno incontrato centinaia di professionisti, sia della pubblica amministrazione sia delle imprese e attività private, vagliato i suggerimenti ricevuti via Internet, esaminato le esperienze straniere. La diagnosi è stata chiara: in un mondo caratterizzato dalla più forte crescita della storia, la Francia accumula ritardo. La sua posizione mondiale è indebolita, ed è seriamente in discussione la prosperità dei suoi cittadini, attuali e futuri. Come reagire? La Commissione ha messo a punto le 316 decisioni che possono cambiare il futuro dei vicini d'oltralpe. L'analisi e le istruzioni per l'uso qui riportate non appaiono decisive solo per la Francia, ma rappresentano una metodologia di intervento risolutiva anche per l'Italia, che si trova ad affrontare una sfida altrettanto decisiva.