Ultra: Ultra sport
Un giorno senza Kobe. Storie di Los Angeles
Andrea Careri
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 160
La tragedia che il 26 gennaio 2020 ci ha privato di una delle icone sportive più potenti e amate di tutti i tempi ha generato un vero e proprio terremoto di dolore, e Los Angeles, la città di cui Kobe Bryant era indiscutibilmente diventato il re, non può che essere l’epicentro di questa onda emotiva. Fondendo fiction e realtà, Andrea Careri, scrittore e sceneggiatore che vive fra New York e L.A., delinea otto short stories incentrate sulla vita di Kobe, e altre ventiquattro i cui protagonisti vivono in quella maledetta domenica un turning point determinante delle proprie esistenze. Otto e ventiquattro, come i numeri delle maglie dei Lakers indossate da Bryant. Racconti di una dolente città degli angeli dai quali emerge quanto la famosa Mamba mentality e la forza trascinante di Kobe siano state un punto di appiglio per tanti, in un contesto segnato dagli elementi più tipici dell’alienazione urbana, droga e depressione su tutti. Un raggio di sole che anche nell’ora più nera si fa fatica a immaginare spento.
1996. La Juventus sul tetto del mondo
Enrico Turcato
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 127
Champions League e Coppa Intercontinentale nello stesso, memorabile anno: il 1996 iscrive la Juventus di Marcello Lippi nell’albo delle squadre leggendarie. Un’annata magica all’interno di un ciclo vincente, preparato e costruito nel tempo. Quell’armata bianconera ha fondamenta solide, un condottiero in panchina, dei leader silenziosi e una giovane stella che illumina le serate di Champions: il suo nome è Alessandro Del Piero. Una cavalcata entusiasmante, da Torino a Roma e poi fino a Tokyo, narrata dalla voce dei protagonisti, che svelano in esclusiva aneddoti ancora sconosciuti e ci fanno rivivere non solo le partite chiave, ma anche lo straordinario contesto umano di quell’impresa. Le parole di Lippi e dei suoi giocatori, la dedica ad Andrea Fortunato, il ricordo dell’Avvocato Agnelli, il racconto di un sogno travolgente a tinte bianconere. Prefazione di Moreno Torricelli.
Football Nostalgia Novanta
Riccardo Cavassi, Marco Tarek Tailamun
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 159
Chiunque abbia vissuto, o anche solo sfiorato, il calcio dei Novanta, sa quanto sia lontano da quello attuale. È cambiato il modo di giocarlo, di guardarlo e di raccontarlo. Per celebrarlo, i fondatori di Football Nostalgia Novanta, una delle storiche pagine Facebook dedicate al tema, ci presentano una fantasiosa playlist di personaggi e aneddoti unica nel suo genere, tratteggiata con passione, maleducazione e irriverenza. Un viaggio nel tempo tra le meraviglie di un decennio indimenticabile, nel quale soubrette poco vestite e presidenti miliardari fanno da cornice a un universo di campioni stellari e fenomeni parastatali, portierioni, terzinacci, gol leggendari e imprese titaniche. Da Bergkamp a Marco Simone, passando per Ronaldo il Fenomeno, Gigi Lentini, El Burrito Ortega e Ciccio Cozza, fino ad arrivare alle epopee della Danimarca a Euro 92 e della Stella Rossa di Savicevic e Prosinecki: ogni storia riporta alla luce i fasti di un’epoca magica e irripetibile, tempestata di protagonisti leggendari, folli, immortali e avanti anni luce rispetto a quelli che popolano il calcio contemporaneo.
Storia popolare del calcio. Uno sport di esuli, immigrati e lavoratori
Valerio Moggia
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 239
Si sente dire spesso che calcio e politica sono due cose separate ed è meglio non mischiarle. Lo affermano soprattutto le grandi istituzioni del calcio internazionale, che da parte loro, però, non si fanno problemi a mescolare a piacere sport, business e politica. Il loro interesse sembra essere piuttosto quello di tenere saldamente nelle proprie mani il monopolio del discorso politico-sportivo. La continua tensione sociale tra una classe dominante e una subalterna, popolare e lavoratrice segna anche la storia dello sport più diffuso al mondo, anche se è un aspetto che solitamente viene ignorato o mistificato. Questo libro vuole affrontarlo e raccontarlo, partendo dagli albori del football e arrivando fino ai giorni nostri, svelando angoli rimasti in ombra e illuminando di una luce diversa vicende celebri e personaggi noti. Il riferimento principale, fin dal titolo, va a Storia del popolo americano, il magistrale saggio in cui Howard Zinn ha ricontestualizzato la storia americana come storia di una lotta di classe. Il viaggio inizia nel XIX secolo con la battaglia per il professionismo e procede attraverso l’Europa, analizzando gli ostacoli che tennero lontani dal calcio le minoranze di colore e le donne. Spaziando poi dalla Spagna all’Algeria, dagli Stati uniti al Sudafrica, dal Sudamerica all’Iran, tocca temi come l’antisemitismo, il colonialismo, il nazifascismo e l’immigrazione. Un racconto universale che ci spiega come lo sport possa essere molto più di uno spettacolo di massa, rappresentando il tessuto stesso di cui è composta la nostra società.
So nineties. Il decennio dorato dell'NBA
Davide Torelli
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 349
A riguardarli oggi, gli anni Novanta della National Basketball Association possono quasi sembrare una serie tv, in cui ogni campionato corrisponde a una puntata e il finale è aperto su molteplici scenari futuri. Malgrado il dominio di Michael Jordan e dei suoi Bulls, i protagonisti si susseguono l'uno all'altro, in un periodo di svolta in cui la lega, seguendo il disegno del suo architetto David Stern, diventa globale. Lo sdoganamento dei giocatori provenienti da altri Paesi, il dramma dell'HIV che colpisce Magic Johnson, i ritiri improvvisi e i ritorni insperati, gli ingressi roboanti come quelli di Kobe Bryant e Allen Iverson, fino alla prima "stagione con l'asterisco", quella funestata dal lockout. Colpi di scena e drammi, brucianti delusioni e vittorie entusiasmanti: non manca niente in questo decennio ben presto mitizzato, ma pieno anche di episodi oscuri e di contraddizioni. Agli appassionati di vecchia data questo libro riporterà alla mente momenti sedimentati nella memoria, mentre per chi è stato catturato più recentemente dal fascino della palla a spicchi sarà l'occasione perfetta per mettersi in pari. Perché, a prescindere dalle evoluzioni successive, i nineties hanno cambiato per sempre la percezione e la fruizione dell'NBA, trasformandola definitivamente nella lega cestistica più amata del mondo. Prefazione di Dario Vismara. Postfazione di Roberto Gotta.
Storie di un altro calcio. 11 protagonisti degli anni Ottanta e Novanta
Giovanni Fusco
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 143
Il calcio, come tutti sappiamo, non è solo uno sport, ma un vero e proprio fenomeno di massa che rispecchia la realtà in cui viviamo. Non a caso, in Italia ha vissuto il suo massimo splendore negli anni Ottanta e Novanta, quando il nostro paese attraversò una fase di congiuntura economica particolarmente positiva. In quei decenni sbarcavano in serie A i migliori calciatori del mondo, le nostre squadre facevano incetta di trofei internazionali e il calcio italiano diventava in breve tempo il modello da seguire. Attraverso le storie e le testimonianze di undici calciatori (fra cui Marco Nappi, Antonio Di Gennaro, Stefano Carobbi, Massimo Agostini e Marco Negri), Giovanni fusco, fondatore della pagina Facebook "Altro Calcio anni '80 -'90", ci fa rivivere il calcio di quell'epoca dorata anni non solo sotto l'aspetto tecnico, ma anche dal punto di vista dei rapporti umani, molto distanti da quelli che regolano oggi il mondo del pallone.
Mai dire Draft. Delusioni e sorprese dei Draft NBA 1996-2005
Davide Moroni
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 288
Che fine ha fatto Michael Olowokandi? E Nikoloz Tskitishvili? Chi si ricorda di Fred Jones? Vincitore della gara delle schiacciate nel 2004, qualche stagione mediocre in giro per la NBA… e poi? Per non parlare di Vitaly Potapenko: scelto prima di Kobe Bryant nel 1996 ed entrato poi nell’immaginario collettivo come sinonimo di bidone, era davvero così scarso? “Mai dire Draft” ripercorre la storia dei Draft NBA, tralasciando per una volta i campioni e raccontando invece le carriere delle più deludenti prime scelte e del loro rovescio della medaglia, ovvero quei giocatori scelti al secondo giro (o addirittura undrafted) che a sorpresa sono diventati più o meno solidi elementi della NBA, se non vere e proprie star. Da Darko Milicic, seconda scelta del 2003, diventato kickboxer e agricoltore, a Manu Ginóbili, penultimo pick del 1999 che ha vinto tutto; da Wayne Simien, che ha abbandonato il basket per abbracciare dio, a Rashad McCants, che un dio credeva di esserlo ma è finito a elemosinare contratti in Sud America, passando per giganti incapaci, giramondo sovrappeso, infortunati cronici, morti ammazzati, All-Star impronosticabili, russi misteriosi, uzbeki diventati turchi per magia, tiratori che non segnano, alcolizzati, bipolari, leggende viventi: oltre 160 storie di giocatori che (non) hanno fatto la storia della NBA e altre 120 di protagonisti inaspettati del più famoso campionato di basket al mondo.
Vietato calpestare i sogni. La rivoluzione degli elefanti rosa
Beppe Lamberto
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 143
Può lo sport non solo segnare la vita di chi lo pratica, ma anche insegnarla, o meglio allenare a viverla? La risposta di questo libro è un netto sì. Prendendo spunto dalla storia particolare dei Rosafanti Rugby, un’associazione sportiva della provincia di Varese, Beppe Lamberto ci racconta come lo sport praticato a qualsiasi livello possa sviluppare la forza di volontà, la fiducia in se stessi e la capacità di superare i propri limiti. E questo gruppo di amici che a trent’anni si trasforma in una squadra di rugby per realizzare il proprio sogno è la prova tangibile che se ci si crede davvero tutto può accadere. Poi lo sguardo si allarga, e grazie ai contributi e alle testimonianze di Giovanbattista Venditti (ex nazionale di rugby), Daniele Cassioli (campione paraolimpico di sci nautico), Girolamo Grammatico (life coach e istruttore di arti marziali), Samanta Di Maria (ambasciatrice del progetto “Pink is good” della Fondazione Umberto Veronesi), Gabriele Colombo (allenatore di rugby e mental coach), Elisa Peruzzi (pellegrina sul Cammino di Santiago) e Zorica Jovovic (mamma e campionessa di pallamano) coglie aspetti sorprendenti ed emozionanti dell’intreccio inestricabile fra sport e vita.
Il parquet lucido. Storie di basket
Francesco Mecucci
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 256
Di tutti gli elementi che ci rendono il basket così familiare, forse il parquet è il più affascinante. È il parquet che dona alla pallacanestro un magnetismo e una fotogenia unici, sprigionando il calore adatto a ospitare sulle sue assi lo spettacolo straordinario di questo sport. Quel rettangolo di legno segna i confini di una dimensione tutta particolare, pervasa dall’inconfondibile stridio delle scarpe e dal magico suono della palla spinta ritmicamente dalle mani dei giocatori. È il luogo della vittoria e della sconfitta, è il teatro di imprese e rivoluzioni sportive. Dalla Grecia di Galis e Yannakis all’infallibile Oscar, dalla palla rubata di Havlicek all’apparizione di Willis Reed, dal giganteggiare di Larry Bird all’ebbrezza della Linsanity, dalla follia del Grinnell College al sogno dell’NBA di Gianmarco Pozzecco, ecco alcune delle storie più belle andate in scena sui parquet americani, europei, italiani: una galleria di personaggi, squadre e vicende che hanno lasciato un segno indelebile sul gioco del basket. E per concludere, un diario di viaggio da New York e un racconto che rende omaggio alla provincia italiana, alle sue palestre storiche e al suo amore profondo per la palla a spicchi.
Bisogna saper perdere. Le dieci sconfitte più incredibili, epiche e devastanti della storia dello sport
Giorgio Barbareschi
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 160
Perché nessuno si sognerebbe mai di disprezzare il secondo uomo più ricco del mondo e la seconda donna più bella del mondo, mentre è così facile definire beffardamente “il primo degli ultimi” chi arriva secondo in un campionato, una corsa o una qualsiasi sfida sportiva? Nel mondo dello sport perdere è visto troppo spesso come qualcosa di cui vergognarsi, dimenticando che vittoria e sconfitta costituiscono due lati della stessa medaglia. Lo sport va affrontato con l’obiettivo di primeggiare, ma questo non significa che i vinti debbano essere considerati dei perdenti. Anche perché le sconfitte non sono tutte uguali. C’è chi ha vinto quasi tutto ma ha mancato proprio l’appuntamento più importante (l’Italia della pallavolo) e chi invece ha perso praticamente sempre (il ciclista Raymond Poulidor). C’è chi ha collezionato una serie di rovinose cadute ma non ha smesso di rialzarsi (i Buffalo Bills del football americano) e chi dopo quasi quarant’anni ancora non riesce ad accettare il risultato del campo (gli Stati Uniti del basket). C’è chi ha vinto tanto, ma viene comunque ricordata come perdente (la tennista Jana Novotna) e chi ha preferito la sportività alla vittoria (il saltatore Luz Long). C’è chi è stato dominato dalla paura nel momento decisivo (il golfista Jean Van de Velde) e chi ha perso per la propria arroganza (il pugile Mike Tyson). Infine, c’è chi ha dovuto subire il lato malato dello sport (il tifoso di baseball Steve Bartman) e chi invece attraverso una partita ha scoperto un mondo diverso (la Nazionale di calcio del Montserrat). Le sconfitte sul campo rappresentano i fallimenti che incontriamo nella vita di tutti i giorni, ma i risultati negativi non sono lo specchio di ciò che siamo come persone. Piuttosto lo è il modo in cui reagiamo a essi: se arrendendoci alla prima difficoltà oppure rialzandoci e riprovando a vincere con ancor maggiore determinazione. Prefazione di Flavio Tranquillo.
Le ragazze che fecero l'impresa. La generazione d'oro del tennis italiano
Lucia Resta
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 239
“Le ragazze che fecero l’impresa” racconta l’epopea della generazione d’oro del tennis italiano, dai quattro incredibili trionfi della squadra azzurra ottenuti in Fed Cup al Roland Garros conquistato da Francesca Schiavone, dal Career Grand Slam di Sara Errani e Roberta Vinci in doppio agli US Open di Flavia Pennetta. Attraverso ricordi, numeri ed emozioni, viene ripercorsa la scalata alla classifica WTA da parte di queste straordinarie giocatrici, tutte nate negli anni Ottanta, che hanno dimostrato che per raggiungere grandi risultati nel tennis non servono per forza i muscoli, ma si può fare la differenza con l’intelligenza, la classe, la grinta e la creatività. Dopo aver ricordato cosa c’è stato prima di loro, verranno rivissuti in ordine cronologico tutti i successi ottenuti dall’inizio del nuovo millennio fino al 2015, l’anno dell’apoteosi, con la finale di uno Slam tutta italiana. Ma c’è anche spazio per il racconto dei rapporti di amicizia nati tra queste giocatrici quando erano adolescenti e fortificatisi nonostante la rivalità sportiva sui grandi palcoscenici del tennis mondiale, nonché per analizzare il ruolo fondamentale ricoperto dal capitano Corrado Barazzutti. E non manca uno sguardo al futuro, che sembra pronto a riservarci altre grandi soddisfazioni.
1977. L'anno dei tre campioni
Jvan Sica, Francesco Gallo, Alessandro Mastroluca
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il 1977 non fu un anno qualsiasi, nemmeno nel calcio. Fu infatti l’unico a vedere i tre campioni unanimemente considerati i più grandi calciatori di tutti i tempi (almeno al netto di chi ancora gioca, come Messi e Cristiano Ronaldo) scendere in campo contemporaneamente. Diego Armando Maradona aveva solo sedici anni, e, in una nazione affogata negli orrori della dittatura militare che si apprestava a organizzare il suo primo Mundial, muoveva i primi passi nell’Argentinos Juniors e metteva già in mostra il suo fulgido talento. Più a nord, Pelé era ancora impegnato a diffondere il verbo del calcio negli Stati Uniti. A 36 anni giocava la sua ultima stagione: una partita show fra Santos e New York Cosmos concludeva la sua straordinaria carriera di re del calcio. Johan Cruijff, non ancora trentenne, cercava di vincere un’altra Liga dopo quella del 1973-74, e soprattutto dava la caccia a un trofeo europeo, sfiorando la vittoria della Coppa UEFA. Ma il 1977 sarà anche l’anno in cui lascerà la Nazionale e inizierà a pensare anche lui agli USA. Il bimbo prodigio, il re che diventa monumento, il principe più bello del ballo: c’è stato un solo anno in cui le tre traiettorie più potenti della storia del calcio si sono incrociate. Questo libro le segue e le racconta.

