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Tau: Quaderni della Fondazione Migrantes

Le voci silenziate dell'accoglienza

Le voci silenziate dell'accoglienza

Michele Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Tau

anno edizione: 2025

pagine: 136

Le voci silenziate dell’accoglienza sono innanzitutto quelle di chi – in un mondo scosso da guerre sempre più sanguinose e disuguaglianze sempre più estreme – cerca protezione, pace e libertà in Europa, sfidandone le frontiere fortificate, i respingimenti. Le voci di chi è arrivato in Italia cercando sicurezza e la protezione. Le ha trovate? È stato accolto? Come appare l’accoglienza agli occhi di chi la riceve? Che cosa ne pensano i diretti interessati? Come ne interpretano le pratiche e i servizi? Rispondono alle loro urgenze, bisogni, desideri? Le loro parole, raccolte in un lungo percorso di ricerca, che ha coinvolto quasi 400 migranti inseriti o esclusi dai sistemi di accoglienza italiani e quasi 200 operatori, restituiscono un punto di vista “altro”, in ombra perché trascurato, se non esplicitamente silenziato nel dibattito pubblico, cui non hanno diritto di parola. La voce silenziata è anche quella degli operatori dei diversi sistemi di accoglienza, lavoratori che quotidianamente affrontano con i rifugiati le contraddizioni, le criticità, le disconnessioni di un sistema incompiuto e frammentato, in cui la parola protezione fatica a concretizzarsi nella realtà. Allo specchio, migranti e operatori, riflettono da dentro, mettendo in gioco gli specifici angoli visuali e attraverso i loro vissuti è possibile comprendere in un modo inedito l’accoglienza, le sue dinamiche, le sue logiche, il suo possibile sviluppo.
15,00

Italiani di mezzo. Vivere e crescere in Cina

Italiani di mezzo. Vivere e crescere in Cina

Giovanna Di Vincenzo

Libro

editore: Tau

anno edizione: 2024

pagine: 118

La scelta di migrare in un altro paese non riguarda solo gli individui adulti, ma coinvolge talvolta intere famiglie. In questo caso i figli seguono i propri genitori nel progetto di trasferimento all’estero, imparano nuove lingue e si inseriscono in sistemi scolastici differenti da quello di origine. Come influisce l’esperienza migratoria sulle loro vite, sulla loro formazione e identità culturale? Se in Italia è ormai ordinaria la presenza di classi multiculturali, poco sappiamo dei figli dei nostri connazionali che vivono in Cina, delle opzioni che hanno dal punto di vista educativo, delle difficoltà di comunicazione e di adattamento all’interno del sistema di valori cinese, e delle opportunità di crescita come cittadini globali. Assieme ai ragazzi sinodiscendenti che risiedono e ricevono l’istruzione in Italia, i bambini e i ragazzi italiani che crescono nel Paese di Mezzo sono una miscela di culture e identità, rappresentano una parte delle nostre future generazioni e sono possibili portavoce e protagonisti nel dialogo tra i due Paesi. In questo volume sono raccolte alcune testimonianze di famiglie che fanno parte della comunità italiana in Cina, al fine di comprendere per quanto possibile i molteplici aspetti relativi all’educazione, al sistema scolastico della Repubblica Popolare, all’integrazione all’interno della società cinese e al mantenimento del legame con le proprie radici.
15,00

L'affido omoculturale dei minori stranieri non accompagnati: un confronto tra il sistema olandese e quello italiano

L'affido omoculturale dei minori stranieri non accompagnati: un confronto tra il sistema olandese e quello italiano

Giuseppe Ciccone

Libro: Libro in brossura

editore: Tau

anno edizione: 2023

pagine: 88

Questo libro intende approfondire il fenomeno dell’affido omoculturale e le sue caratteristiche. In particolare, si sofferma sul caso italiano e olandese, dove gli enti locali hanno svolto un ruolo fondamentale nell’accoglienza e nell’integrazione dei MSNA nelle loro aree territoriali. La metodologia di ricerca si basa sullo studio di articoli scientifici, la raccolta e l’analisi di dati attraverso i quali è stato possibile approfondire l’istituto dell’affido omoculturale, le sue origini e le sue applicazioni sia in Olanda che in Italia. Allo stesso tempo, si avvale di interviste a realtà olandesi e italiane (organizzazioni, enti pubblici e privati) che hanno sperimentato questo tipo di affido, evidenziando diverse modalità di applicazione in diversi contesti, nonché le difficoltà e la percentuale di successo. In conclusione, l’obiettivo è quello di evidenziare come è strutturato l’affido omoculturale in Olanda, dove è stata sviluppata una specifica metodologia ormai diffusa e consolidata su tutto il territorio e confrontarsi con l’esperienza in Italia dove, nei primi anni di sperimentazione, sembrava uno strumento nuovo e utile per assicurare una più semplice integrazione del minore nell’ambiente sociale e familiare. Naturalmente lo studio prende in considerazioni sia le esperienze di successo che non, in quanto vuole anche far emergere le difficoltà emerse e che a priori non è possibile standardizzare un modello di affido, ma il contesto, la storia migratoria del minore e la famiglia affidataria devono essere sempre presi in considerazione.
15,00

L'Italia e la Guerra Fredda. Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel campo profughi di Latina

L'Italia e la Guerra Fredda. Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel campo profughi di Latina

Emanuela Gasbarroni

Libro

editore: Tau

anno edizione: 2023

pagine: 256

La cortina di ferro ha rappresentato una linea di separazione densa di significati, anche riguardo alla tematica così complessa dei diritti umani. Il concetto di libertà, nelle sue varie accezioni, è stato cruciale per decidere delle vite di centinaia di migliaia di persone. La Guerra fredda in Italia viene ricostruita con la storia del Campo profughi “Rossi Longhi” di Latina, che ha ospitato dal 1957 (all’indomani dell’invasione dell’Ungheria) agli inizi degli anni Novanta (dopo la caduta del muro di Berlino) circa 100 mila rifugiati, che scappavano dai Paesi dell’Est europeo. Dopo qualche mese nel Campo, gli esuli andavano principalmente in Canada, Australia o Stati Uniti. Una incredibile vicenda umana e geopolitica, tracciata con una molteplicità di fonti, per dare voce a uomini e donne che rischiavano la vita, perdevano relazioni affettive e lasciavano il loro mondo pur di conquistare la libertà. Ricostruire il microcosmo del Campo “Rossi Longhi” e della città che lo accoglieva significa non solo narrare una pagina di storia recente, ma anche trovare quelle analogie con il fenomeno migratorio attuale, oggi come allora denso di percezioni sbagliate, strumentalizzazioni politiche e scelte poco adeguate.
20,00

Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano

Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano

Libro: Copertina morbida

editore: Tau

anno edizione: 2022

pagine: 220

Il volume raccoglie i lavori presentati al Convegno Europeo delle Missioni Cattoliche Italiane sul tema Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano, che la Fondazione Migrantes ha promosso dal 9 al 12 novembre 2021, facendo giungere a Roma più di 200 partecipanti in rappresentanza delle diverse realtà pastorali al servizio dei nostri connazionali all'estero. La Chiesa italiana, a metà del XIX secolo, istituì le Missioni Cattoliche Italiane per essere accanto ai connazionali che partivano dall'Italia. Con il passare del tempo e l'evoluzione della mobilità umana, però, le Missioni sono diventate punto di riferimento anche per tutte quelle persone migranti, arrivate prima in Italia e successivamente emigrate in altri Paesi. Oggi, tra la pandemia che ha dissolto tante certezze e i numeri dell'emigrazione che continuano a crescere, riflettere sulle Missioni è quanto mai importante, soprattutto per il ruolo che hanno avuto e continuano ad avere durante l'emergenza sanitaria. Le comunità di italiani che vivono fuori dai confini nazionali sono sempre più numerose. Aldilà delle Alpi e del mare c'è un'altra Italia, ma non è più prevalentemente costituita dagli emigrati di una volta che si raggruppavano per origini di provenienza. Oggi queste comunità sono sempre più complesse. Di conseguenza, i "missionari-sacerdoti" preposti alla guida delle missioni coadiuvati sempre più da operatori laici preparati e specializzati, sono chiamati a nuove sfide: a intraprendere, cioè, un cammino anche (ma non solo) pastorale che sappia dare risposte appropriate alle nuove esigenze.
15,00

Oltre il campo

Oltre il campo

Libro

editore: Tau

anno edizione: 2021

pagine: 120

In questo lavoro vengono presentai i risultati di una ricerca che ha analizzato e comparato tra loro gli interventi con cui 10 Amministrazioni Comunali italiane – Alghero, Ferrara, Firenze, Messina, Moncalieri, Palermo, Pisa, Roma, Sesto Fiorentino e Torino – hanno organizzato, promosso e concluso il processo di chiusura o di superamento di uno o più insediamenti presenti sul rispettivo territorio. In alcuni casi inserendo le famiglie in abitazioni convenzionali; in altri, misurando il fallimento con l’allontanamento forzato dei nuclei residenti.
15,00

«Pensavo di essere libero, e invece no». Debiti, violenze, sfruttamento dei trafficanti nelle memorie autografe dei rifugiati

«Pensavo di essere libero, e invece no». Debiti, violenze, sfruttamento dei trafficanti nelle memorie autografe dei rifugiati

Libro

editore: Tau

anno edizione: 2021

pagine: 96

Una ricerca su fasi, attori e profili della migrazione forzata contemporanea.
15,00

La razza zingara. Dai campi nomadi ai villaggi attrezzati: lo «scarto umano» in venticinque anni di storia

La razza zingara. Dai campi nomadi ai villaggi attrezzati: lo «scarto umano» in venticinque anni di storia

Carlo Stasolla

Libro

editore: Tau

anno edizione: 2021

pagine: 180

Un testo che invita a rileggere e rielaborare la storia delle comunità zingare con onestà intellettuale e senza attenuanti, al fine di guardare al futuro avendo gli “attrezzi” giusti per riconoscere gli errori compiuti e individuare percorsi nuovi che possano far bene a tutti. Soprattutto a chi il campo rom ancora lo subisce sia dentro che fuori, nel corpo e nella mente.
15,00

La scuola racconta le migrazioni. Costruttori di ponti. Volume Vol. 5

La scuola racconta le migrazioni. Costruttori di ponti. Volume Vol. 5

Libro: Libro in brossura

editore: Tau

anno edizione: 2020

pagine: 220

Il volume raccoglie i contributi presentati all’interno del quinto seminario nazionale dal titolo “Costruttori di Ponti. La scuola racconta le migrazioni”, svoltosi a Roma il 4 Aprile 2019. Al quinto anno consecutivo, questo appuntamento, nato dal bisogno di costruire dialogo, scambio e confronto tra le tante voci che concorrono ai percorsi educativi e formativi, sembra essere quanto mai necessario. Il tema delle migrazioni è divenuto uno spazio di discussione e di contesa politica, spesso confuso all’interno di narrazioni tossiche che guidano l’opinione pubblica e il sentire comune, contribuendo ad un clima di diffidenza e odio. Dare voce alle esperienze e alle differenti proposte che coinvolgono i percorsi migratori sembra essere fondamentale per recuperare uno spazio di ascolto e dialogo che favorisca un clima di apertura, solidarietà e reciprocità. Per la realizzazione del seminario è stata scelta Roma, e in particolare la zona dell’Esquilino, perché da sempre questa città costituisce un luogo di incontro per numerose culture provenienti da tutto il mondo, simboleggiando la natura multiculturale e interculturale degli spazi che abitiamo. All’interno del volume sono presenti voci diverse provenienti da territori differenti e portatori di esperienze particolarmente significative, attraverso cui poter raccontare il tema delle migrazioni e della diversità. Sono molteplici gli “espedienti narrativi” scelti dai protagonisti: l’arte e i linguaggi espressivi, la scrittura e la lettura, la storia dell’emigrazione italiana, le esperienze con i minori stranieri non accompagnati, le tante forme assunte dal razzismo e, infine, l’utilizzo dei media.
15,00

Migrazioni e (dis)continuità spaziale nella morte. La gestione delle salme tra vecchie e nuove territorialità

Migrazioni e (dis)continuità spaziale nella morte. La gestione delle salme tra vecchie e nuove territorialità

Silvia Omenetto

Libro: Libro in brossura

editore: Tau

anno edizione: 2020

pagine: 244

Gli sbarchi, le tragedie del mare e i cadaveri di quanti cercano di raggiungere le periferie dell’Unione Europea sono fra le immagini più rappresentative dell’attuale fase migratoria. Abbiamo imparato a conoscere le enormi difficoltà quotidiane dei migranti, le torture e le privazioni fisiche a cui sono sottoposti per giungere in Europa dal continente africano o dall’Asia, ma è rimasto pressoché sconosciuto il destino dei corpi di quanti hanno perso la vita nella traversata. In questa crisi umanitaria l’Italia si è trovata a far fronte all’accoglienza dei sopravvissuti e alla realizzazione di una complessa procedura di riconoscimento delle salme di chi non ce l’ha fatta che include il recupero, il trasferimento del cadavere, l’autopsia, la conservazione, il rimpatrio o la sepoltura. A dispetto della rappresentazione dominante, la morte che sopraggiunge nel percorso migratorio riguarda anche la popolazione straniera residente sul territorio nazionale. Secondo i più recenti dati Istat, al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri cancellati per morte dall’anagrafe comunale sono stati 7.690. Una cifra non elevata se presa singolarmente, ma che denota l’emergere di un nuovo e inesplorato campo d’indagine se considerato alla luce di una popolazione con background migratorio sempre più strutturata nella società italiana, con elevati processi di stabilizzazione e radicamento territoriale attestati sia dalle acquisizioni di cittadinanza sia dal crescente impatto delle seconde generazioni. Una presenza stabile che veicola e arricchisce la storica pluralità culturale e religiosa nazionale con inevitabili ricadute anche per quanto concerne il fine vita. Attraverso l’analisi delle statistiche e delle stime a disposizione, la collaborazione delle istituzioni nazionali e locali, il sostegno delle organizzazioni religiose e la ricerca sul campo, questo volume intende costituire una prima ricognizione degli spazi cimiteriali italiani che hanno accolto le salme delle vittime del Mar Mediterraneo e che hanno realizzato “reparti speciali” per l’inumazione di cittadini di fede non cattolica.
15,00

Il tramonto dell'accoglienza. La gestione delle dinamiche di accoglienza della Provincia Autonoma di Trento prima e dopo il Decreto Sicurezza e immigrazione

Il tramonto dell'accoglienza. La gestione delle dinamiche di accoglienza della Provincia Autonoma di Trento prima e dopo il Decreto Sicurezza e immigrazione

Libro

editore: Tau

anno edizione: 2020

pagine: 84

“Il tramonto dell’accoglienza” nasce dalla necessità di alcune organizzazioni trentine attive nel settore dell’accoglienza e dell’integrazione di richiedenti asilo e rifugiati di fornire indicazioni sui risultati economici a breve e lungo termine dell’accoglienza in Trentino. La ricerca evidenzia che, oltre all’ottimo livello di integrazione delle persone in accoglienza, a fronte di una spesa minore rispetto ad altri territori il sistema trentino è riuscito, almeno fino ai primi mesi del 2019, a garantire alti standard di servizio uniformi sul territorio e ricadute economiche a vantaggio del territorio stesso. I considerevoli risultati ottenuti sono il frutto di numerosi fattori, primo fra tutti la modalità di gestione delle pratiche di accoglienza che la Provincia di Trento ha scelto di adottare in virtù della sua autonomia. Se, infatti, nel resto del Paese sono le Prefetture ad individuare e appaltare la fornitura dei servizi a favore dell’ente gestore che presenta l’offerta economicamente più vantaggiosa, in Trentino è la Provincia Autonoma stessa che ha gestito, in stretta collaborazione con le organizzazioni del terzo settore, l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati. Un dato evidenziato dall’analisi è che ogni euro speso per l’accoglienza dei migranti genera nel sistema trentino quasi il doppio di valore di produzione. Il quaderno si sofferma in particolar modo sull’impatto del cosiddetto Decreto Sicurezza e immigrazione che ha sancito un cospicuo taglio delle risorse stanziate per l’accoglienza da parte del governo centrale. Anche se è ancora troppo presto per valutare l’impatto economico complessivo della riforma, gli autori e la maggior parte degli intervistati sottolineano il rischio concreto di ricadute sociali negative sia per i richiedenti asilo e rifugiati che per il territorio ospitante.
15,00

Il cammino dei rom in Sardegna

Il cammino dei rom in Sardegna

Libro

editore: Tau

anno edizione: 2019

pagine: 272

Rom e Sinti: così vicini e così lontani. Vicini, perché condividiamo gli stessi spazi nella nostra vita quotidiana. Ma, nello stesso tempo, lontani dalla nostra vita affettiva e sociale. Lontani da qualsiasi obiettivo di sviluppo e di integrazione. Lontani dalla visione del mondo che hanno i nostri figli, i nostri giovani. Questo libro parla del popolo Rom, in particolare di quella parte del popolo Rom che vive in Sardegna. È un popolo che viene da lontano, dal subcontinente indiano. Giunto in Europa intorno al 1300, in Sardegna se ne trova traccia dal 1490. Oggi in Europa costituisce una minoranza di 18 milioni di persone. È un popolo che non ha mai avuto pretese territoriali, non ha mai armato eserciti, ha sempre convissuto pacificamente con i popoli europei. Parla una propria lingua, il Romanès. Negli anni '80, nell'emergenza della guerra in Kosovo, l'Italia ha accolto i profughi Rom creando dei "campi" come modello abitativo. Lì, ai margini delle nostre città, i Rom sono stati confinati e lì si sono stabilizzati. Con un termine di uso amministrativo, sono ancora chiamati "nomadi". Ma la maggior parte dei Rom sono tutt'altro che tali: non si muovono, ma anzi hanno formato famiglie e cresciuto figli che sono diventati nostri concittadini sardi. A volte vengono chiamati con un ossimoro: "nomadi sedentari". Più spesso li si chiama "zingari", con senso dispregiativo. Bisogna conoscere il popolo Rom per poter offrire loro la possibilità di integrarsi nella vita sociale delle nostre città. È anche lo scopo di questa ricerca storica: conoscere più da vicino dal punto sociale, culturale, artistico e religioso il popolo dei Rom e dei Sinti che vive in Sardegna.
15,00

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