Società Editrice Fiorentina: Studi
Montale «par lui-même». Interviste, confessioni, autocommenti 1920-1981
Francesca Castellano
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2016
pagine: 110
Nel lunghissimo arco temporale che separa il 1920 dal 1981 Eugenio Montale si è ripetutamente cimentato, dapprima a intermittenze rade e un poco casuali, con il progressivo trascorrere degli anni in modo più sistematico, con le molteplici forme del racconto di sé: quasi sempre su sollecitazione di un intervistatore o di una intervistatrice, con i quali ha messo in scena un vero e proprio braccio di ferro, stabilendo una sottile e spesso callida dialettica di cose dette e taciute, di confessioni e autocensure, di autointerpretazioni e depistaggi. Scontata la costitutiva ambiguità del 'genere', Francesca Castellano prende per la prima volta in esame lo sterminato palmarès delle testimonianze autobiografiche e autocritiche di Montale (quasi trecento, mai integralmente raccolte in volume), offrendone una ragionata fenomenologia diacronica e sincronica e indicando le fondamentali linee di forza di un autoritratto apparentemente 'involontario', in realtà affidato dal poeta alla scrittura degli altri con una lucida, ironica determinazione.
Mario Luzi. Il tessuto dei legami poetici
Rosario Vitale
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2015
pagine: 172
I poeti non creano tutti allo stesso modo: vi è chi metaforicamente forgia la parola in una rumorosa officina e chi, come Mario Luzi, ama filare, tessere, cucire i propri versi in un ambiente silenzioso che predispone all'ascolto della voce fluente dell'esistenza. In questo volume il lettore è guidato a visitare l'affascinante "atelier" luziano per scoprirne gli angoli più riposti e i "segreti del mestiere". Negli studi dedicati alla poesia di Mario Luzi la critica preferisce concentrarsi su una sola raccolta o esaminare un insieme omogeneo di raccolte, sacrificando la bellezza di uno "sguardo panoramico". L'aver puntato metodologicamente a un'interpretazione trasversale della sua opera in versi considerata come un "corpus" unico, ha permesso di individuare dei nuovi nessi semantici e di allargare il ventaglio delle fonti.
Sacrosante parole. Devozione e letteratura nella Toscana del Rinascimento
Marco Villoresi
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2014
pagine: 256
Per rintracciare e far emergere i singolari legami tra devozione e letteratura, Firenze e la Toscana del Rinascimento risultano essere uno spazio territoriale e cronologico ideale, peraltro contraddistinto dalla presenza di grandi personalità religiose (sant'Antonino, san Bernardino da Siena, Savonarola ecc.). In particolare, sono gli anni della cripto-signoria medicea (1434-1494) a offrire una documentazione di rilievo, sia sul piano quantitativo che, talora, su quello qualitativo. Episodi di cronaca spirituale e di esperienza e pratica di culto favoriscono la creazione di testi di varia natura, specie in lingua volgare: laudi, sacre rappresentazioni, poemetti agiografici, rassegne di miracoli, celebrazioni di sacre reliquie ecc. Si tratta di un patrimonio ricchissimo e in gran parte trascurato, se non sostanzialmente negletto, dalle nostre storie letterarie: un patrimonio che, però, oltre a farci rileggere opere che recano firme di pregio della poesia italiana - si pensi a un Lorenzo de' Medici o a un Luigi Pulci -, consente di porre alla ribalta alcuni scrittori, come Feo Belcari e Castellano Castellani, come Lorenzo d'Albizo e Bernardo Giambullari, meritevoli di maggiore attenzione critica, invitandoci, infine, a fare la conoscenza di curiose figure di mestieranti, di improvvisatori e improvvisati compositori di rime, che pure seppero compiacere una larga parte del pubblico rinascimentale.
Gli eroi della soffitta
Giuseppe A. Costanzo
Libro: Copertina rigida
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2013
pagine: 152
Degli "Eroi della soffitta" di Giuseppe Aurelio Costanzo (1843-1913), poeta siciliano notissimo ai suoi tempi e oggi dimenticato dal grande pubblico, la critica si è interessata con giudizi spesso negativi, anche se con molte distinzioni ed esitazioni. L'autore fu percepito come un caso letterario di non facile soluzione: troppo copiosa la sua vena poetica per passare inosservata, troppo marcata la tematica sociale, che gli valse l'assegnazione alla sociologia. Gli "Eroi della soffitta", la cui irruenza polemica viene ricondotta, nell'introduzione, non ad una matrice ideologica, ma alla sensibilità umanitaria di Costanzo, testimoniano una figura di poeta aggiornato, colto e, insieme, sperimentale, capace di riversare le inquietudini del suo tempo e le vicende di disperata bohème di personaggi reali e sfortunati, nelle forme convenzionali di una grande tradizione di poesia civile.
Lettere di Filippo Mazzei a Giovanni Fabbroni (1773-1816)
Libro
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2011
pagine: 312
Le amicizie tra persone appartenenti a generazioni differenti sono rare, ancora di più lo sono quelle che si protaggono per lungo tempo senza perdere l'intensità e il vigore iniziali. L'epistolario tra Filippo Mazzei (Poggio a Caiano, 1730-Pisa, 1816) e il suo sodale Giovanni Fabbroni (Firenze, 1752-1822) attesta invece l'affettuosa intesa coltivata per oltre quarant'anni. Mentre il mondo attorno a loro cambia rapidamente e radicalmente, entusiasmandoli prima e deludendoli poi, la loro sintonia quasi perfetta non viene scalfita. Le duecentosei lettere di Mazzei, oltre a evidenziare la completa condivisione degli ideali filosofico-politici dei due amici e la loro passione per le scienze naturali, mettono a nudo i loro intimi sentimenti percorsi da gioie e tribolazioni personali e familiari. Nella loro freschezza, genuinità e vivacità, queste epistole sono una testimonianza preziosa e illuminante della vita sociale e politica, toscana e non solo, tra l'ultimo quarto del Settecento e il tramonto.
Fra letterati e galantuomini. Notizie e inediti del primo Baretti inglese
Francesca Savoia
Libro
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2010
pagine: 256
A tutt'oggi, una valutazione critica di Giuseppe Baretti davvero complessiva ed equilibrata, vale a dire una valutazione che riesca ad abbracciare i settant'anni della sua movimentata esistenza e sappia tener conto di tutte le fasi della sua svariata attività, mettendole in debita relazione fra loro, resta difficile a formularsi. La natura dell'intervento culturale barettiano (spesso polemica, capricciosa e frammentaria), l'uso ch'egli faceva di più lingue, e la dispersione o mancanza di materiali riguardanti anche ampie porzioni della sua carriera, sono forse ragioni di per se stesse sufficienti a spiegare la persistente incompletezza dell'edizione critica delle opere barettiane. Il presente studio prende in considerazione documenti inediti o poco noti risalenti al periodo del primo soggiorno inglese dello scrittore, e ne rivisita, alla luce di quelli, altri già conosciuti. Esso va così a colmare, almeno in parte, una delle lacune più vistose nella trama della vicenda umana e intellettuale di Baretti (appunto i primi, cruciali dieci anni a Londra) e si propone come nuovo invito a cercare di superare quanti ostacoli ancora restano ad una piena comprensione e giusta determinazione dell'indubbio valore del suo contributo.

