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Sellerio Editore Palermo: La memoria

La fila alle poste

La fila alle poste

Chiara Valerio

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 384

Fine novembre a Scauri, tra Roma e Napoli. La spiaggia è quasi deserta, vuoti gli stabilimenti. Da qualche settimana le vongole lasciate nei secchi a spurgare sul bagnasciuga spariscono nel nulla. E non è colpa del mare. Tre anni prima è morta Vittoria, una donna che è entrata nella memoria del paese e delle persone, e ha cambiato per sempre la vita dell'avvocato Lea Russo, due figlie e un marito, molti impegni e molte inquietudini. Vittoria è forse arrivata troppo tardi nei pensieri di Lea, ma è riuscita a mettere in moto un'energia improvvisa, uno squarcio di vita nuova, un'ossessione. L'ultimo lunedì del mese, quando Lea compie quarantatré anni, arriva una brutta notizia. È morta una bambina, è morta ammazzata, e nessuno sembra avere dubbi su chi l'abbia uccisa. Eppure si stagliano ombre profonde, a Scauri tutti sanno tutto, ci si conosce da sempre, non si è mai davvero sorpresi da quanto accade. Ma poi c'è una bambina assassinata, mentre la madre prepara la zuppa di pesce. Lea Russo ama il marito, le figlie, il suo lavoro, ha tutto per essere felice, eppure è piena di dubbi. L'assenza di Vittoria, la sua luce che agita i sogni, ha svelato in lei un'altra felicità, un'eccitazione che va cercata altrove. Lea sente il bisogno di mettersi in discussione, di dover difendere la madre assassina, e di tornare a scavare nelle proprie fantasie, negli enigmi degli altri, nella scura e attraente materia che Vittoria le ha lasciato dentro. La storia di Lea è come un romanzo d'amore poliziesco, in cui il crimine da risolvere è quello di un desiderio nascosto, che sempre più travolge e conquista la mente della protagonista. A partire dal precedente "Chi dice e chi tace", Chiara Valerio ha inventato un mondo letterario che sembra racchiuso, circoscritto, e che invece non smette di estendersi e diventare ricco e complesso sotto i nostri occhi. La scrittrice conosce così bene i suoi personaggi che alla fine risultano familiari anche per noi. Ma come tutto ciò che è familiare, quel mondo e quei caratteri rimangono, in fondo, insondabili.
16,00

Tra lei e me

Tra lei e me

Giampaolo Simi

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 544

Pietro Valvassori fa l'avvocato e gira su una bici nera con i freni a bacchetta e le borse di pelle. I capelli gli si sono ingrigiti a trent'anni, l'orecchino se l'è messo quando ha detto addio a una onesta ma anonima carriera da rugbista. Ora ha superato i cinquanta e porta cravatte bizzarre. Non è un principe del foro ma ha fama da difensore dei deboli. È diventato anche l'avvocato di riferimento per donne vittime di violenza. Qualche volta, anzi troppe, lavora pro bono. Poi, un giorno, l'avvocato delle giuste cause fa una specie di inversione a U, per la prima volta accetta di difendere un indagato per omicidio, per un femminicidio: Lorena, agente immobiliare di un certo successo, è stata strangolata in un immobile che trattava in esclusiva. Solo poche ore dopo aver salutato il compagno Leandro. Le indagini della polizia virano proprio su Leandro che invece, con determinazione, si dichiara innocente e affida a Valvassori la difesa. La notte prima dell'interrogatorio l'avvocato incontra il suo assistito. Chi è veramente Leandro, chi era Lorena? Qual era il loro rapporto, quali crepe nascondeva, cosa ha in mano la polizia per sospettare del compagno della vittima? L'avvocato fa di tutto per minare la sicurezza dell'indagato, trascinandolo su un ring in cui non si risparmiano colpi proibiti e la realtà dei fatti si rivela un gioco di specchi infranti. Da cui emergerà non solo la verità sulla morte di Lorena ma soprattutto l'enigma delle relazioni sentimentali, della dinamica dell'amore, dal fervore appassionato al disagio dell'assuefazione. In cui una sottile, incorporea crudeltà accomuna chi si insegue e si desira e chi ha smesso di desiderarsi. Giampaolo Simi ci consegna forse il suo romanzo più teso. Una lunga notte, un palcoscenico in cui serpeggia una doppia tensione: credere a un uomo accusato di aver ucciso la compagna o al suo avvocato che pretende dall'assistito una sincerità che sembra coincidere solo con una piena confessione? Alla fine, dopo il buio, sarà l'alba a portare finalmente la luce.
17,00

Il caso Poppy Clarke

Il caso Poppy Clarke

Simon Mason

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 408

I Wilkins, Ryan e Ray, sono l'uno l'opposto dell'altro. Ray, ispettore in carriera della polizia di Oxford, è bello, elegante, soave nei modi, figlio della borghesia nera in ascesa sociale, e i dirigenti puntano molto sul suo avvenire; l'ex detective Ryan è un bianco cresciuto in un campo caravan, è di aspetto trasandato e con difficoltà a governare la rabbia, tanto che è stato allontanato dalla polizia per motivi disciplinari, e adesso lavora come guardia giurata in un parcheggio notturno per furgoni. Capita al bel Ray un caso spinoso, che fra l'altro stride fastidiosamente con la sua situazione matrimoniale. È sparita Poppy, una deliziosa bambina sfuggita al controllo della madre all'uscita dall'esclusivo asilo che frequentava. Non se ne cava un ragno dal buco, ma la fortuna di Ray è che Ryan, in privato, s'è intestardito dietro la morte di un suo vecchio compagno di scuola che, appena prima di essere travolto da un pirata della strada, gli ha lanciato uno strano messaggio. Mentre Ray annaspa, Ryan imbocca una linea d'indagine tortuosa e irregolare che conduce per vie traverse a connettere le due brutte verità. C'è un destino che unisce i due poliziotti, simboleggiato anche dalle vicissitudini della loro vita familiare e sentimentale. Queste scorrono sullo sfondo del romanzo (Ray è un ragazzo padre di un bambino per il quale va pazzo; Ryan aspetta due gemelli ma il suo matrimonio vive un momento difficile) e danno un quadro un po' malinconico della vita quotidiana della città inglese, che ricorda le atmosfere e l'intelligenza dell'ispettore Morse di Colin Dexter.
16,00

Cartella clinica

Cartella clinica

Serena Vitale

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 128

Serena Vitale, autrice di libri sempre brillanti quanto rigorosi, torna in libreria con il racconto di una storia privata, familiare, in cui si incrociano ricordi e documenti. Nell'aprile del 1958 sua sorella Rossana, studentessa del Conservatorio e già valente pianista, inizia a guardarsi allo specchio con insistenza, preoccupata di avere gli «occhi storti» - quegli occhi che da sempre cerca di cavare alle bambole che le vengono regalate. «Voci» squarciano le sue notti: inesistenti quanto, per lei, implacabili. È l'esordio della «sindrome schizofrenica»: Rossana ha appena compiuto diciassette anni, Serena ne ha solo tredici. Il 24 settembre del 1961, a Roma, nell'ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà, Rossana viene trovata morta. "Cartella clinica" è il romanzo-indagine sulla malattia della sorella. Le prime manifestazioni di insania che i familiari non riconoscevano ancora come tali, i ricoveri, le cure, sempre più pesanti, dolorose: «Ad ogni ritorno la vedevo cambiata. Gli stessi lineamenti, ma come appiattiti, e i bellissimi occhi dilatati, senza luce. Sentii parole sconosciute: insulina, perfenazina, reserpina, clorpromazina. E poi, senza l'"ina" finale: lobotomia». Serena Vitale ricostruisce quegli anni con lucidità, guidata da un invincibile impulso alla ricerca: ripercorre le cartelle cliniche, le anamnesi di cui individua paradossi e contraddizioni, le incrocia con i propri ricordi di bambina: un maglione squarciato, le foto - quelle che la ritraggono, quasi sempre al pianoforte - in cui Rossana infila spilli negli occhi, le bambole accecate… L'alternanza di documenti e memorie ci consegna fatti a lungo tenuti segreti, talvolta rimossi. Romanzo e confessione, autobiografia e insieme racconto familiare in cui troviamo indimenticabili comparse (il nonno con le sue amanti, lo zio travestito da hawaiana, il padre violinista con le sue «stramberie»), mentre una domanda - dubbio di scrittrice, tormento di sorella - aleggia su tutto: «Ma io dov'ero?». Cronaca di una malattia, struggente resa dei conti, "Cartella clinica" è una storia vivida, ricca di particolari anche divertenti. È una lunga lettera d'amore alla sorella perduta.
13,00

Il tallone da killer

Il tallone da killer

Alessandro Robecchi

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 352

Il Biondo e Quello con la cravatta sono due soci ben affiatati, artigiani meticolosi e molto richiesti: sono killer che eliminano la gente a pagamento. Si comportano secondo un'etica del lavoro calvinista, guidati dalla razionalità dell'imprenditore previdente, alle prese con la concorrenza, le insidie del mercato, le spese di gestione, attenti alla sicurezza sul lavoro. Un giorno al Biondo e a Quello con la cravatta capita un incarico che richiede un salto di qualità. Non si tratta stavolta di servire la solita clientela media: l'obiettivo è un arcimilionario, un esponente dell'altissima finanza che vive in una favolosa non-zona sospesa tra Londra e Milano. Una preziosa occasione - riflettono i due soci -di passare dalla gestione ordinaria agli omicidi di alta gamma, perché «il comparto che non conosce crisi è quello del lusso, quindi conviene di più ammazzare i ricchi». Serena Bertamé, un sogno di signora che vuole morto l'amante Andrea De Carli, padre naturale di suo figlio, pare la cliente ideale per un riposizionamento sul mercato e un sostanzioso adeguamento delle tariffe. Incassato l'anticipo, però, piovono le complicazioni, i contrattempi, le difficoltà impreviste, in un ottovolante di equivoci, colpi di scena, incidenti, avventure e sconvolgimenti vertiginosamente intrecciati, in ambienti esclusivi ed extra lusso dove si mischiano fondi di investimento e realtà inconfessabili. Con i suoi killer dalla battuta pronta, già comparsi in un romanzo e in alcuni racconti, Alessandro Robecchi crea una commedia esilarante e nerissima, intrisa di acida ironia e di una sferzante denuncia della disperazione sociale dei nostri tempi.
16,00

Atlante degli artisti in affari

Atlante degli artisti in affari

Daria Galateria

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 256

Henry Miller, ingaggiato in California per un romanzo pornografico. Françoise Sagan in Costa Azzurra e l'amicizia con Mitterrand. Katherine Mansfield e la pensione in Baviera che le ispirò il debutto letterario. Gauguin vecchio nelle Isole Marchesi. Il giallo del viaggio di Simenon a Kirkenes, vicino a Capo Nord. La spia Philby, l'amico di Graham Greene, a Beirut. L'apprendistato di Céline a Londra, tra music hall e prostituzione. Philip Roth a una festa sulla spiaggia «al coperto, in febbraio». Orwell a Barcellona nel '37. L'inventore della bomba Oppenheimer fa un campeggio giovanile a Los Alamos. Groucho Marx a Hollywood e il caso Casablanca… In numerosissima galleria, la prosa elegante e naturale come una bella conversazione di Daria Galateria fissa in un fermo immagine personalità eminenti delle lettere, delle arti e della storia, e le ritrae in viaggio per affari, nei luoghi d'occasione ma fatali, e nelle singolarità di tempo in cui un attimo, trascorso, per motivi professionali, fuori luogo, può coincidere con il destino intero di una vita. Una sterminata erudizione sul personaggio capace di sorprenderlo di fronte alle ironie delle circostanze. In un primo capitolo, come un'introduzione a queste preziose rievocazioni, Daria Galateria spiega come, oltre il Grand Tour del Settecento e prima dell'odierno turismo di massa, il viaggio è stato, nelle memorie di grandi scrittori otto-novecenteschi, un «viaggio di lavoro».
15,00

I girasoli ciechi

I girasoli ciechi

Alberto Méndez

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 280

Pubblicato in Spagna nel 2004, poco prima della morte del suo autore, I girasoli ciechi ha la forza e la visione di un libro meditato per tutta la vita: la sua perfezione letteraria, l'umanità struggente dello sguardo e il sentimento poetico che lo attraversa, ne hanno fatto un caso editoriale, un bestseller salutato da importanti premi e riconoscimenti, traduzioni in molti paesi, una versione cinematografica. I protagonisti di questo libro sono sconfitti che, come girasoli ciechi, hanno rinunciato a cercare il sole. Ed è la sconfitta, lo splendore e la grazia dell'abbandono, a tenere unite le quattro vicende de I girasoli ciechi, ambientate nell'immediato dopoguerra in Spagna: un capitano dell'esercito vittorioso di Franco decide di arrendersi ai repubblicani, ormai sbaragliati, nell'ultimo giorno del conflitto; un giovane poeta fugge in montagna con la fidanzata incinta e affronta una vertiginosa storia di solitudine e di morte; un prigioniero, che sta per essere giustiziato, cerca di posticipare la propria fine inventando una vita di onore e coraggio per il figlio del colonnello dal quale dipende la sua sorte; un religioso, ossessionato dalla moglie di un intellettuale repubblicano che vive nascosto in un armadio, scatena la disgrazia di una famiglia. «I documenti sui quali lavorano gli storici promettono e a volte permettono di dare la certezza, la verità è altra cosa», scrive Adriano Sofri nella Nota che chiude il volume. E così tutto ciò che è narrato in questo libro è vero, ma nulla di ciò che viene detto è certo: perché oltre gli orrori e le paure, al di là delle sofferenze e dei drammi, dopo ogni guerra civile resta soltanto la necessità di ricordare ciò che sappiamo. Con una prosa scarna e poetica, densa e tagliente, questi Girasoli ciechi raccontano un dolore inafferrabile ed eterno, che contiene la vergogna, lo sconforto, e infine il seme della resistenza, del riscatto e della lotta per un futuro diverso: un canto triste e superbo alla dignità.
15,00

Dieci

Dieci

Andrej Longo

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 216

Dieci racconti ciascuno dei quali ha per titolo e filo conduttore un comandamento biblico. Dieci storie che si srotolano in una Napoli inesorabile e che nel volgere di poche ore hanno la fatalità e la portata di una tragedia classica. Il bravo ragazzo che cerca di non compromettersi con il boss del quartiere; il killer che spera che il figlio non segua la sua strada; la ragazzina che solo a un gatto di stoffa può confidare l'orrore che ha vissuto; il giovane delinquente che negli occhi di un vecchio scopre una realtà inaspettata; tutti i personaggi, in una maniera o nell'altra, sono costretti a fare i conti con un destino che non sempre hanno scelto e che li costringe a combattere. Lo stile secco, senza aggettivi e senza metafore di Andrej Longo, fatto solo di dialoghi e di una lingua che sembra venire direttamente dalla strada, ci conduce per mano nel cuore di una città contraddittoria. E un racconto dietro l'altro, quasi impossibilitati a smettere, si ha la sensazione che più che di un libro di racconti si tratti di un vero e proprio romanzo.
14,00

Undici. Non dimenticare

Undici. Non dimenticare

Andrej Longo

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 248

Undici storie di donne ambientate a Napoli e in provincia, simili a fotografie capaci di raccontare con un solo frammento una condizione umana e sociale dei nostri tempi. Alcuni di questi racconti prendono spunto dalla cronaca. Come il bellissimo La sedia, in cui tutto gira intorno alla domanda di una bambina che chiede il motivo di quella sedia messa sul marciapiede per assicurarsi un parcheggio. O come L'ultima cena, in cui una donna è costretta a fare i conti con la più terribile delle realtà. Altri racconti vengono fuori da brandelli di vita reale, come la badante che nella poesia trova la sua nemesi, o la ragazza che sognava di sposare un camorrista. In tutte le storie le protagoniste si trovano a lottare con un destino che sembra ineluttabile. E sempre la scrittura dell'autore, priva di fronzoli e indulgenze al sentimentalismo, ci mostra il peso e il dolore del vivere femminile in certi contesti. Le storie di Undici. Non dimenticare, pur nella loro completa autonomia, possono essere lette come il seguito del precedente e felicissimo Dieci, con un'ambientazione simile, ma con un raggio di luce che si fa strada nella tragedia e che lascia intravedere, seppur a fatica, un riverbero di speranza.
15,00

Proust, romanzo familiare

Proust, romanzo familiare

Laure Murat

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 304

«Come fa Proust ad affascinare i suoi lettori, senza distinzione di classe, raccontando microscopiche peripezie dell’alta società parigina?». E perché la ricorrente lettura della Recherche, l’analisi proustiana dell’aristocrazia «faceva luce sul mio ambiente d’origine più dell’esperienza personale vissuta dall’interno»? Due domande che si inseguono e si scambiano i ruoli dentro le pagine di questo romanzo familiare: ricostruzione di memorie e sentimenti legati a un’infanzia-adolescenza cresciuta tra gente titolata, domestici e governanti, in cui quello che si doveva imparare non poteva essere insegnato. Una ricostruzione che è insieme altro. Senza netto confine, si mescola con l’analisi del metodo Proust, il meccanismo crudele messo in atto per muovere un mondo di pure forme in cui ogni personaggio vivo che c’è dietro alla fine si rivela tutto il contrario di come sembrava («Dietro il sadico, si scopre il tenero. Dietro l’uomo di mondo, lo zotico. Dietro una leggendaria duchessa, una donna ordinaria. Dietro un uomo virile, un effeminato». Insomma: dietro il nobile, l’ignobile). E si mescola ancora con un’esplorazione sociale, eseguita indirettamente sprofondando negli intrecci tra persone vere e personaggi inventati che legavano i fili della grande ragnatela alla famiglia principesca dell’autrice.
15,00

Grazie, Jeeves

Grazie, Jeeves

Pelham G. Wodehouse

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 368

«L'umorismo si basa sull'imprevisto, e man mano che la conoscenza avanza la nostra capacità pregressa di sorprendere il prossimo è destinata a svanire. Sono pochi, pochissimi, gli umoristi che sopravvivono al tempo, e che fanno ridere a decenni dalla loro morte: e fra questi il posto d'onore, mi dispiace per gli altri ma nemmeno troppo, va di diritto all'autore del romanzo che avete fra le mani», sottolinea Marco Malvaldi nella Nota che apre il volume. E a ragione. L'umorismo di Wodehouse, infatti, è un flusso continuo, rigo dopo rigo, non è fatto di battute e di trovate, ma è la messa in scena di un mondo immaginario in cui ognuno, ogni evento e ogni oggetto è disposto in modo tale da far ridere. Dei due protagonisti assoluti, il narratore Bertram «Bertie» Wooster è il comico, colui che agendo da par suo mette le cose in quel modo ridicolo; Jeeves, invece, è colui che ride, è complice del lettore, benché appaia impassibile, perché i suoi interventi, riparatori di quella che sarebbe ogni volta una rovina collettiva, sono come un commento, di benevolo e segretamente divertito distacco - a cominciare dal suo linguaggio tanto preciso, colto e raffigurativo quanto è approssimativo, immaginoso e ammiccante quello del suo datore di lavoro Bertie. In Grazie, Jeeves tutto è messo in moto, come sempre, da un atto benintenzionato e scervellato del nobile Bertie. Un suo amico d'infanzia non trova il co raggio di dichiararsi alla sua amata e così Bertram, per aiutarlo, pensa di farlo ingelosire. Ne segue una catena di disastri, a ognuno dei quali pone rimedio il maggiordomo Jeeves, usando il semplice buonsenso intelligente, che manca completamente al ceto di dame e gentiluomini del suo padrone. Attorno a Bertie e Jeeves si muove una galassia di individui goffi e improbabili: l'amico fidanzato Chuffy, proprietario dell'enorme tenuta dove Bertie si è ritirato provvisoriamente per esercitarsi al banjolele; Pauline Stoker, la fidanzata, ferita nello strabordante orgoglio; Mr Stoker, padre di Pauline, rozzo miliardario americano; Sir Roderick Glossop, psichiatra e spasimante della zia di Chuffy; Seabury e Dwight, due bambini pestiferi e odiosi; lo zelante sergente Voules e il suo corruttibile agente Dobson; e poi l'ubriacone e manesco Brinkley, il nuovo maggiordomo assunto da Bertie dopo l'imprevedibile licenziamento di Jeeves con cui si apre il romanzo. Tra sentimenti sublimi e baruffe, eredità e compravendite, incendi, rapimenti e fughe, effrazioni e arresti, sbornie e pantomime, solo l'intervento dell'impeccabile Jeeves potrà riportare l'equilibrio nel caos. E risanare, forse, la frattura tra Bertie e il suo amato maggiordomo.
16,00

Una poco di buono. Sei indagini di Petra Delicado

Una poco di buono. Sei indagini di Petra Delicado

Alicia Giménez-Bartlett

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2025

pagine: 296

Dalla scrittrice che ha creato il personaggio dell'ispettrice Petra Delicado, sei racconti di intensa dose di mistero e intreccio. Il primo racconto si apre sul cadavere di un'anziana prostituta che sembra una mascherata, «buttato lì come una vecchia bambola rotta; era perfino difficile provare pietà; tutto era così grottesco». È così che inizia anche negli altri racconti: un cadavere indefinibile, che adombra l'enigma di una realtà irreale, inverosimile, su cui si focalizza subito la procedura dell'indagine; decifrato il cadavere, poi a poco a poco si aprono squarci su ambienti al contrario apparentemente normali, famiglie ben messe, individui irreprensibili, vite tranquille. Racconta in prima persona Petra Delicado della polizia di Barcellona. E il modo in cui Petra parla e riferisce il suo procedere di poliziotta disegna, senza esplicite descrizioni, il personaggio: dall'antipatia che non nasconde per ogni cliché formale e beneducato, affiora il suo passato femminista e la gioventù radicale; dagli scambi fuori dai convenevoli con il suo vice Fermín Garzón, che punteggiano il loro ménage professionale, emerge il suo graffiante umorismo; dai silenzi al cospetto delle vittime, o di fronte ai motivi umani e disumani dei colpevoli fino a un minuto prima insospettabili, s'intuisce che è una donna sinceramente compassionevole, anche se l'instancabile tenacia nel tirare dritto la arruola da investigatrice donna nella scuola dei duri. La sua spalla Fermín, un alter ego, un Sancho Panza, un Watson, rappresenta l'immagine contraria di lei: il suo bofonchiare e obiettare, questa mano di commedia latina distesa su un poliziesco da giungla d'asfalto, nasce anche dal sospetto segreto, che certe volte sembra nutrire Fermín, che il proprio capo sia forse appena appena una poco di buono. Le indagini di Una poco di buono sono tutte già comparse, sparse in precedenti antologie pubblicate da Sellerio. Concentrarle assieme dà la compiuta idea della profonda impronta letteraria di Alicia Giménez-Bartlett, una scrittrice capace di costruire con la materia delle strade di città misteri opachi, per poi decostruirli facendo agire una galleria inesauribile di tipi presi dalla realtà.
16,00

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