Da dove viene il dominio dell'uomo sull'uomo? Come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande cruciali Clastres - smantellando un consolidato pregiudizio etnocentrico - interroga le società "selvagge", che non considera affatto degli insiemi sociali primitivi costretti a evolvere nella direzione della gerarchia e della divisione sociale per accedere alla civiltà. Il tratto peculiare che emerge dalle sue ricerche e riflessioni è che le società "selvagge" resistono coscientemente a qualsiasi accumulazione del potere al proprio interno, proprio per evitare che la disuguaglianza possa insinuarsi nel corpo sociale. E lo fanno ponendo i propri capi tribali sotto il segno di un debito verso la comunità che impedisce al loro desiderio di prestigio di trasformarsi in desiderio di potere. Sono appunto questi capi senza potere che esprimono compiutamente la filosofia politica del pensiero selvaggio, il suo essere non senza ma "contro" lo Stato. Introduzione di Roberto Marchionatti.
L'anarchia selvaggia
| Titolo | L'anarchia selvaggia |
| Autore | Pierre Clastres |
| Introduzione | Roberto Marchionatti |
| Traduttore | Guido Lagomarsino |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Sociologia e antropologia |
| Editore | Elèuthera |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 144 |
| Pubblicazione | 09/2017 |
| ISBN | 9788898860814 |
Libri dello stesso autore
L'anarchia selvaggia. Le società senza stato, senza fede, senza legge, senza re
Pierre Clastres
Elèuthera
L'anarchia selvaggia. Le società senza stato, senza fede, senza legge, senza re
Pierre Clastres
Elèuthera
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
La società del palcoscenico. Performance e rappresentazione in politica, nell'arte e nella vita
Richard Sennett
Feltrinelli
Il mio impact job. Disegna il lavoro che rende felice te e il Pianeta
Anna Forciniti, Stefano Saladino
Franco Angeli
Macchine celibi. Meccanizzare l'umano o umanizzare il mondo?
Chiara Giaccardi, Mauro Magatti
Il Mulino