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Uno, nessuno e centomila

Uno, nessuno e centomila
Titolo Uno, nessuno e centomila
Autore
Curatore
Argomento Narrativa Narrativa classica (prima del 1945)
Collana Universale economica. I classici, 39
Editore Feltrinelli
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 256
Pubblicazione 06/2013
Numero edizione 12
ISBN 9788807900396
 
10,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
3 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
"Uno, nessuno e centomila" (1926) fu definito da Pirandello "romanzo testamentario". Si tratta infatti del suo ultimo romanzo e segna il culmine della riflessione sulla disgregazione del soggetto iniziata con "Il fu Mattia Pascal" (1904). Attraverso la tragedia di Vitangelo Moscarda - che scopre di essere estraneo a se stesso, "costruito" dagli altri a modo loro, molteplice quante sono le situazioni in cui si trova - Pirandello costruisce una delle rappresentazioni più efficaci dell'assurdità dell'uomo moderno, e delinea la sua filosofia. Alla base della sua visione del mondo, come mostra il filosofo Remo Bodei, c'è la sfiducia che l'uomo possa accrescere la sua coscienza in modo positivo attraverso la messa in luce e il superamento delle contraddizioni.
 
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