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Con la dovuta humiltà del mio profondo rispetto. Le lettere della famiglia Scarlatti ad Annibale Albani

Con la dovuta humiltà del mio profondo rispetto. Le lettere della famiglia Scarlatti ad Annibale Albani
Titolo Con la dovuta humiltà del mio profondo rispetto. Le lettere della famiglia Scarlatti ad Annibale Albani
Autore
Argomento Biografie e storie vere Biografie generali
Collana Studi e saggi, 72
Editore LIM
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 219
Pubblicazione 07/2025
ISBN 9788855434249
 
30,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
La completa digitalizzazione dell’Archivio Albani ha permesso il recupero di una straordinaria collezione di cento lettere inedite della famiglia Scarlatti ad Annibale Albani (1682–1751), nipote del papa Clemente XI. Si tratta di un corpus documentario di inestimabile valore, che permette di approfondire le dinamiche del mecenatismo musicale all’inizio del Settecento da parte di una delle più importanti famiglie di musicisti italiani. La corrispondenza tra la famiglia Scarlatti ed Annibale Albani (oltre ad Alessandro scrivono la moglie Antonia, i figli Domenico, Pietro, Flaminia e Cristina) arricchisce notevolmente la biografia professionale dei due suoi componenti più famosi, Alessandro e Domenico, ma si configura anche come un interessante caso di clientelismo familiare. Le relazioni con il mecenate non si declinano solo nei confronti di un singolo artista, ma coinvolgono tutta la sua famiglia anche nell’ambito di complesse dinamiche private. Oltre ad omaggiarlo in occasione di feste e riconoscimenti, gli Scarlatti si rivolgono ad Albani per vari molti altri motivi: invocarne il sostegno economico, inviare musica, chiedere suoi testi per cantate, sollecitare aiuto riguardo la monacazione delle figlie di Alessandro, supplicare raccomandazioni per sé stessi e per i propri familiari, e in un caso addirittura farsi dare i numeri al lotto, come testimonia una lettera di Flaminia da Napoli nel 1715. Alcune lettere di Alessandro sono di grandissima importanza, perché danno informazioni assolutamente inedite anche in relazione alla sua poetica e al suo metodo compositivo.
 
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