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Inganno

novità
Inganno
Titolo Inganno
Autore
Curatore
Argomento Narrativa Narrativa classica (prima del 1945)
Collana Biblioteca del vascello
Editore Robin Edizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 228
Pubblicazione 10/2025
ISBN 9791257142384
 
20,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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La “scuola parigina”, del “Montparnasse russo”, a cui Fel’zen apparteneva, propugnava come genere letterario l’uso del “documento umano”, in pratica, della forma diaristica. E “Inganno” è un diario, tuttavia – se ci si fa caso – è privo di qualsiasi dettaglio che definisca una data circostanza (non ci sono nomi di caffè, di stazioni della metropolitana o di quella ferroviaria, dell’anno in cui si svolge la storia, ecc.) In realtà Fel’zen finisce per rigettare l’ideale originario del “documento umano”, che a lui sembra “esteticamente ingenuo e infondato”. Se ne accorse il poeta F. Chodasevič, il quale notò che Fel’zen si distaccava dai suoi compagni della “scuola di Parigi”, giacché “il complesso arabesco sentimentale, che il suo eroe non si stanca di ricamare, è fondato su ciò che non c’è e non vogliono avere gli autori di documenti umani: l’invenzione”. In realtà – come ha notato Bryan Karetnik – la sua era una forma sottile di sfida, che cercava, in un’epoca in cui i regimi politici forzavano sempre più i privati cittadini a sottomettersi al collettivo, di riaffermare la supremazia dell’individuo. “Io non posso combattere direttamente, – scrisse Fel’zen, – il mio solo atto è l’osservazione, ma noi difendiamo la stessa cosa, l’uomo e la sua anima”.
 
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