Sotto i colpi delle invasioni barbariche due imperi con la stessa origine presero strade completamente diverse: l'Impero romano d'Occidente si sgretolò, quello d'Oriente riuscì a resistere e risplendere ancora per qualche secolo. In Occidente, Roma non riuscì ad assorbire e integrare le orde di popolazioni barbariche che premevano ai suoi confini, e che avrebbe voluto sottomettere in quanto considerate inferiori. L'incapacità di gestire i flussi dall'esterno era il riflesso di un problema strutturale tanto profondo che il potere imperiale non riusciva a contenere neppure le popolazioni barbariche già insediate all'interno del suo territorio, come i Vandali e i Visigoti. Sarà l'ascesa del cristianesimo a consentire un riavvicinamento tra tedeschi e romani. La creazione di regni romano-barbarici (Gallia, Hispania, Africa) sigillerà definitivamente il destino dell'Impero occidentale dopo il 460. Mentre l'Impero romano d'Oriente perpetuerà l'ideale imperiale attorno a Costantinopoli nonostante l'impero persiano sasanide e le migrazioni di altre popolazioni. Più di 100 mappe e computer grafiche per comprendere la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, uno degli elementi principali della formazione del futuro mondo europeo.
La fine dell'impero romano in 100 mappe. Tarda antichità e migrazioni barbariche
| Titolo | La fine dell'impero romano in 100 mappe. Tarda antichità e migrazioni barbariche |
| Autore | Hervé Inglebert |
| Traduttore | R. A. R. Costanzo |
| Collana | Biblioteca Universale di Storia. Atlanti, 48 |
| Editore | LEG Edizioni |
| Formato |
Libro: Copertina morbida |
| Pagine | 184 |
| Pubblicazione | 05/2019 |
| ISBN | 9788861025714 |
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