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Paese perduto. La cultura dei contadini veneti. Le parole del moléta

Paese perduto. La cultura dei contadini veneti. Le parole del moléta
Titolo Paese perduto. La cultura dei contadini veneti. Le parole del moléta
Autore
Curatore
Argomento Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Collana Nord est. Nuova serie
Editore Cierre edizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 300
Pubblicazione 11/2016
ISBN 9788883148446
 
18,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Ordinabile
Le parole del moléta è il terzo dei cinque volumi di Paese perduto. La cultura dei contadini veneti. Il moléta, l’arrotino, era l’uomo della sentenza pacata, dell’insegnamento spicciolo per ogni evenienza, l’artigiano itinerante che sapeva affilare il coltello e le forbici, ma all'occorrenza sapeva anche dare la risposta ai casi della vita, dettare la ricetta per una malattia, la contromisura per il malocchio, suggerire un proverbio illuminante. Come ripeteva sempre: se me meto a scrivare mi, me viene fora ’n messale, se mi metto a scrivere io, ne viene fuori un messale. Nella prima parte del volume sono raccolti i modi di dire legati ai casi della vita, suddivisi secondo le categorie: Dolori, malatie, farse male, stare meio; Nare a butele, catarse la morosa, maridarse, sposarse, fare l’amore; Fortuna, barufe, volerse male, vardarse male, dirse su. Seguono le frasi tipiche del moléta. L'opera si chiude con il repertorio delle espressioni più comuni contenute nei primi tre volumi, con la traduzione italiana.
 
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