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Trilogia del rancore. Medea del Baltico; Andromac(hi)a; Hai paura? Non dovresti

Trilogia del rancore. Medea del Baltico; Andromac(hi)a; Hai paura? Non dovresti
Titolo Trilogia del rancore. Medea del Baltico; Andromac(hi)a; Hai paura? Non dovresti
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura teatrale
Collana Luci sul palco
Editore Progetto Cultura
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 60
Pubblicazione 03/2025
ISBN 9788833566924
 
11,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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La Trilogia del rancore di Armando Rotondi si assume il rischioso compito di riscrivere il mito mantenendone l’aura. I tre monologhi della trilogia sono la scrittura di una storia nuova, diversa, che suggerisce un tempo attuale e presente, pur mantenendo le caratteristiche intime dei personaggi del mito. In Medea del Baltico, non più dalla Colchide ma lettone, Medea abita la fortezza di Daugavpils, luogo di rilievo nella campagna napoleonica di Russia, crocevia di popoli e usanze differenti, ma non inferiori rispetto alla civiltà occidentale. Il rancore di Medea è rivolto verso l’uomo che l’ha confinata a una condizione di “straniera”, sottomessa alla falsa preminenza della cultura occidentale, ma è diretto anche verso se stessa, che ha ceduto ai miraggi di un mondo caotico, affollato, innaturale. Andromac(hi)a, “colei che combatte gli uomini” o “colei che combatte come un uomo”, esprime il suo dolore rancoroso con un’energia che conferma il suo nome attraverso tre movimenti che rappresentano sia tre controparti (Ettore, Astianatte, Neottolemo) sia l’io, l’essenza e la lotta del personaggio.
 
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