Rubbettino: Scritti e discorsi politici di Lello Lom
L'esigibilità del diritto alla salute in Italia e l'evoluzione della governance del Servizio sanitario nazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 130
Con il contributo di Domenico Mantoan e Donatella Morana Il Fondo Lello Lombardi, depositato presso l’Archivio Centrale dello Stato, contiene documenti inediti di estremo interesse per arricchire la ricostruzione dell’iter e della ratio ispiratrice della politica di sanità pubblica in Italia, volta a dare attuazione ai principi di rilevanza costituzionale enunciati all’art. 32 della Costituzione italiana, che ha portato nel 1978 alla prima riforma sanitaria e che oggi, grazie all’innovazione tecnologica sia a livello strumentale che di processo organizzativo può consentire un’esigibilità dei diritti equa e consapevole. Il libro trae principale spunto dall’analisi di questa documentazione, in particolare dal documento programmatico di Piano Socio-Sanitario approvato dal Consiglio Regionale del Molise il 30 aprile 1975, su proposta di Domenico Raffaello Lombardi, noto come Lello, all’epoca assessore regionale alla Sanità, i cui profili estremamente innovativi e attuali sono stati poi trasposti ampiamente nella legge di Riforma sanitaria (l. 833 del 1978). Il Piano stesso, nella fase storica dell’avvio delle Regioni in Italia, delinea nuove competenze di programmazione che hanno assunto poi diffusamente la loro forma precipua di governo del territorio nelle varie Regioni italiane. Il volume affronta i temi in una visione prospettica, considerando le innovazioni successive introdotte dalle modifiche normative, con particolare riguardo ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ai principi di equità in salute e, di recente, alla necessità di strutturare sul principio europeo della coesione territoriale l’organizzazione sociale e sanitaria nel nostro Paese, soffermandosi sui modelli operativi definiti e sperimentati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, in attuazione della Missione 6 “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Difendere la libertà. Lello Lombardi e l’alba della democrazia in Italia (1943-1955)
Andrea Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 194
“Esigiamo nell’interesse di tutti una grande onestà. Onestà nei comizi, onestà nei discorsi, onestà nelle piazze, nella compilazione delle liste, nella formulazione dei programmi, nella propaganda capillare, nei manifesti, nelle voci, nelle frasi, nei giornali, dovunque! […] per il bene di tutti. […] Onestà e libertà, giustizia e verità, […] democrazia […] sono i punti ideali del nostro programma”. “Siamo alla vigilia delle elezioni amministrative che dovranno dare alla nostra città la sua rappresentanza, espressa dalla libera volontà del popolo. È vigilia d’armi. Ma le armi dovrebbero essere leali e cortesi“. “L’elezione di molti giovani alle amministrative ha aperto una nuova prospettiva […] affinché essi possano divenire una forza politica capace di realizzare in concreto il principio di solidarietà […] occorre curare anche la preparazione tecnica amministrativa […] e l’inquadramento giuridico sulla struttura amministrativa periferica”. “Non attendiamo di essere minoranza per sentire il pungolo della sconfitta. Sarà troppo tardi […] non esistono ostacoli che la volontà e l’entusiasmo non riescano a superare. […] Dare il senso della forza, dell’equilibrio, della serietà degli intenti, della capacità politica […] difendere a denti stretti la verità”. “Vogliamo fare, senza esitazione, le riforme. E le riforme si fanno per gradi e la storia ce lo insegna. Non possiamo precipitarci. In un periodo di riassestamento finanziario, la precipitazione è la rovina. Sarebbe anche la guerra civile […] una riforma che assicuri una perfetta giustizia non esiste. Ma nonostante questo noi le riforme le faremo; e non per una ragione tattica, né di forma, ma per […] quella aspirazione profonda a una maggiore giustizia“ Lello Lombardi. Prefazione di Paolo Acanfora.
Il Mezzogiorno e la questione universitaria. Il piano dei nuovi atenei e la nascita dell'Università del Molise (1951-1982)
Giuseppe Iglieri
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 240
Sono trascorsi quarant'anni dall'approvazione della legge istitutiva di "nuove" Università nel Molise e nel Mezzogiorno (l. 590/1982), Particolarmente significativa per le regioni meridionali, essendo incentrata sulla visione innovativa di una rete di università strettamente correlate alla programmazione per lo sviluppo del territorio, seguita all'attuazione delle regioni a statuto ordinario. Con questo tema si inaugura il primo volume della Collana sugli Scritti e discorsi politici di Lello Lombardi, la cui connotazione è l'attualizzazione dei temi che hanno costituito oggetto delle battaglie politiche di Lombardi e di coloro con cui ha condiviso l'impegno, la passione e l'ispirazione ai valori democratici dell'Italia repubblicana. L'intento è quello di stimolare oggi il dibattito tra le istituzioni, le forze politiche, il mondo accademico e culturale, le realtà sociali e produttive del Paese, quale impulso per un percorso comune verso traguardi da tempo delineati, non ancora raggiunti. Per questa pubblicazione la Fondazione ha reso disponibile la ricca documentazione inedita del Fondo Lello Lombardi, depositato presso l'Archivio centrale dello Stato, che include il momento di svolta, gli anni '70, in cui Lombardi si sarebbe trovato a seguire e coordinare, dapprima nelle vesti di Assessore regionale alla Programmazione nel Molise e successivamente come Senatore della Repubblica, l'iter di costruzione del progetto preliminare, della proposta e della realizzazione definitiva del nuovo quadro normativo per il piano di sviluppo complessivo degli atenei nel Mezzogiorno. L'approfondimento sulla nascita dell'Università del Molise, arricchito dall'appendice documentaria, è testimonianza dell'azione incisiva di Lombardi nel dotare il suo territorio di questa prestigiosa istituzione. La Prefazione del Sovrintendente dell'Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale, evidenzia il ruolo fondamentale degli archivi custoditi presso l'ACS per la ricostruzione di momenti rilevanti nella storia politico-istituzionale e culturale italiana, quale presupposto per comprendere meglio il presente, orientando lo sguardo verso il futuro, investendo nelle nuove generazioni.