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Rubbettino: Le strenne

Enotri

Enotri

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 128

Da alcuni anni, accanto alla cultura dominante della Magna Grecia, si è sviluppata una maggiore consapevolezza sull’identità culturale locale e quindi una particolare sensibilità per gli studi relativi a quelle civiltà anelleniche presenti prima della colonizzazione greca, che hanno profondamente inciso sull’identità dei territori e di cui sempre più numerose sono le testimonianze archeologiche. Questo libro pone l’accento su una di esse: gli Enotri, uno dei popoli italici più importanti dell’Italia meridionale, risultante di un lungo processo, iniziato tra l’età del bronzo e quella del ferro, di movimenti di popoli, soprattutto dall’area balcanica, e di apporti e influenze dall’area egea e tirrenica. Testi e foto raccontano i luoghi in cui essi si sono insediati e i loro usi e costumi, con cui i Greci colonizzatori si sono confrontati.
44,00

I giardini dei Minimi di San Francesco di Paola. La fortuna europea dalla Calabria, a Roma, in Francia

I giardini dei Minimi di San Francesco di Paola. La fortuna europea dalla Calabria, a Roma, in Francia

Carla Benocci

Libro: Copertina rigida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 215

Il convento fondato a Paola da S. Francesco a partire dal 1435 rappresenta un modello nello sviluppo del concetto e della composizione del giardino in età moderna. Posto in una splendida posizione, tra il mare e suggestive montagne, in prossimità della città, dominante il fiume Isca, sintetizza tutti i caratteri di un nuovo paradiso, in vista e parte integrante del paesaggio, con la successione delle coltivazioni di vigne-orti-frutteti-giardini sui terrazzamenti, articolati seguendo le caratteristiche del terreno. Bellezza e utilità sono le due categorie qualificanti gli spazi verdi messi a coltura, funzionali alla meditazione e alla preghiera, osservando i quattro elementi della natura dominati dal santo nell'atto di fondazione, ma anche base dell'alimentazione - davvero moderna e salutare - del nuovo ordine dei Minimi e delle cure che il santo - e poi i confratelli - sono in grado di assicurare ai bisognosi. Il lavoro dell'uomo, che plasma le caratteristiche naturali per consentire un armonioso insediamento, è quindi uno strumento di crescita e di salvazione, soprattutto se, come raccomanda il santo ai devoti che accorrono da lui per aiuto, è accompagnato dalla fede e da una vita onesta. Il valore sociale e spirituale di questi insegnamenti trova un largo seguito popolare e ben presto anche nei ceti aristocratici, estendendosi alla corte napoletana e a quella pontificia. La conoscenza dei principi e delle opere del Paolano si diffonde nell'ambito umanistico e politico fiorentino, soprattutto nelle opere di Marsilio Ficino, e in Francia, dove il re Luigi XI ottiene dal papa Sisto IV l'arrivo di S. Francesco nel 1483. Oltre a confortare il re, il Paolano è un esempio caro al figlio giovinetto, il futuro re Carlo Vili, che nella successiva discesa in Italia ammira moltissimo i giardini del regno di Napoli e porta con sé in Francia il sacerdote giardiniere Pacello da Mercogliano, oltre ad altri artisti italiani. È quest'ultimo che trasforma i giardini dei castelli reali francesi e in parte anche cardinalizi in composizioni ispirate al modello paolano, con compartimenti di fiori, frutteti e boschi su terrazzamenti armoniosamente inseriti nel paesaggio. Le novità di questi originali "giardini all'italiana" sono oggetto di attenti rilievi e analisi da parte dei maestri dell'arte dei giardini francesi, Il fascino romantico dei giardini del Paolano, soprattutto nel territorio calabrese, suscita grande interesse nei viaggiatori del XVII e XVIII secolo, che osservano i contesti pittoreschi qualificati da soluzioni "paesistiche" in largo anticipo sulle progettazioni dei grandi parchi europei.
48,00

Il mio Pinocchio. 95 dipinti per il racconto di Carlo Collodi

Il mio Pinocchio. 95 dipinti per il racconto di Carlo Collodi

Carlo Rambaldi

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2015

pagine: 213

Regalare stupore e meraviglia, rendere "vivo" un sorriso meccanico, uno sguardo cibernetico, donare un cuore e un'anima ad un cumulo di ferraglia: questa la missione del "mago" degli effetti speciali, Carlo Rambaldi (Vigarano Mainarda 1925 - Lamezia Terme 2012) che, con grande passione ha dedicato anni della sua vita a trasformare le sale cinematografiche in mondi magici e commoventi. Il papà del maestoso King Kong e del toccante E.T. ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema. Rambaldi, genio e maestro, ha ridisegnato con originalità e carattere il fantastico universo degli effetti speciali con artifizi in grado di far brillare e pulsare il cuore del nastro forato. Con il "suo" Pinocchio, sogno inseguito fin da bambino e realizzato solo in tempi recenti per i propri nipoti, Rambaldi realizza, nelle 95 tavole abilmente disegnate per illustrare l'immortale opera di Collodi, una rappresentazione immaginifica del burattino che ha fatto emozionare generazioni di adulti e bambini. Immedesimandosi nell'eroe della sua adolescenza, Rambaldi rende sulla carta immagini dinamiche e profondamente espressive. Dall'animo burlone e dal cuore buono Pinocchio, come la mano di chi lo disegna, suscita curiosità e tenerezza in chi legge le sue rocambolesche avventure.
48,00

I Gattopardi. I Ruffo in Calabria e i Doria Pamphilj in Basilicata in età moderna

I Gattopardi. I Ruffo in Calabria e i Doria Pamphilj in Basilicata in età moderna

Carla Benocci

Libro: Copertina rigida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2015

pagine: 207

"Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi": questa la celebre frase del romanzo "Il Gattopardo", pronunciata da Tancredi Falconieri, nipote del Gattopardo per eccellenza, il principe Fabrizio Salina, ed interpretata nel comune sentire come principio di trasformismo senza alcun sostanziale cambiamento, di spregiudicata adesione dei potenti ai nuovi corsi politici utilizzando ogni mezzo per rimanere al potere. In un'affascinante indagine storica si può verificare quanto siano attendibili le affermazioni letterarie sopra illustrate e fino a che punto le chiavi di lettura del periodo offerte dal romanzo siano applicabili a due grandi famiglie nobili fortemente radicate nel territorio calabrese (oltre che siciliano), i Ruffo, e, nel territorio lucano, i Doria Pamphilj. Esse sono unite da un rifiuto a partecipare attivamente all'attività politica del nuovo Stato unitario italiano, analogamente al protagonista del romanzo, congiunti altresì dagli esiti tumultuosi e funestati da diversi accadimenti disastrosi relativamente al loro patrimonio, come i terremoti, l'eversione della feudalità e delle successive riforme agrarie, fino all'esito finale, di sostanziale perdita di terre e beni.
48,00

Terra, acqua, mani, fuoco. Ceramica popolare in Calabria

Terra, acqua, mani, fuoco. Ceramica popolare in Calabria

Ottavio Cavalcanti

Libro: Copertina rigida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2013

pagine: 219

Tra le produzioni più significative, nell'ambito della cultura materiale, figura la ceramica, nella quale è possibile rinvenire diverse funzioni, da quella d'uso all'estetica, dalla simbolica alla documentaria, ecc. A ciò si aggiungano le non sorprendenti analogie strutturali tra vaso e corpo umano, se si tiene presente che Adamo deriva etimologicamente da "adamah", argilla, la materia utilizzata per plasmarlo, e che la prima coppa, ritenevano i greci, era stata modellata sul seno di Eva. Per questo, come è stato felicemente sostenuto, più che le case in cui l'uomo abita, più che le armi con cui combatte, più che qualsiasi altro utensile o gioiello la ceramica ha uno stretto legame con la collettività che la crea e l'adopera, riflette anzi la sua personalità molto più fedelmente di qualsiasi espressione materiale della cultura di un popolo. "La Calabria - sostiene Renato Peroni - è la prima regione della penisola in cui furono introdotti l'uso del tornio da vasaio, la cottura in forni ad alta temperatura di vasi di argilla depurata con decorazione dipinta, la lavorazione del ferro". Il volume affronta per la prima volta il tema della ceramica popolare in ottica storico-antropologica, evidenziando usi e costumi connessi alla produzione e all'uso; elenca tutti i centri ceramici, a partire dalla più remota antichità; propone la complessa trama delle denominazioni dialettali; offre un variegato, sorprendente mosaico delle tipologie corredato dalle necessarie didascalie.
48,00

Mille anni a Camaldoli

Mille anni a Camaldoli

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 248

Da mille anni, collocata al centro della Foresta del Casentino, in provincia di Arezzo, la comunità monastica di Camaldoli è luogo di incontro tra uomini assetati di Dio e un Dio che in Cristo si è messo sui passi dell'umana avventura. Luogo di preghiera. Luogo di ricerca. Luogo di dialogo. Ed è un ininterrotto dialogo quello che alimenta la vita dei camaldolesi: il dialogo tra la vita eremitica di monaci che vivono in celle separate e si ritrovano insieme solo per la preghiera e quella cenobitica di monaci che vivono nel medesimo spazio conventuale. Tra le due esperienze che costituiscono la vita dei camaldolesi - l'eremo e il monastero - vi è lo spazio di una natura incontaminata e splendida in ogni stagione dell'anno, che a sufficienza ricorda che Dio si lascia incontrare soprattutto nel silenzio. Ma Camaldoli è soprattutto un luogo che, nel passare dei tempi e dei costumi, continua a celebrare il sacramento dell'ospitalità, di quell'ospitalità autentica che sa toccare e aprire il cuore anche dell'ultimo arrivato. Qui si sono riuniti i grandi del Rinascimento fiorentino, qui dai primi del Novecento si incontrano gli universitari della Fuci, qui videro la luce le pagine del Codice di Camaldoli, qui provano da trent'anni a meglio conoscersi ebrei e cristiani. Qui - da mille anni - si danno appuntamento anime pensose del mistero di Dio e del mistero dell'uomo.
48,00

Fata Morgana o la città riflessa

Fata Morgana o la città riflessa

Marcello Sèstito

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2010

pagine: 224

"Morgana è l'istantaneo riassunto di ciò che avvenne nello Stretto di Messina. Coagulo storico, riproduce in una immagine riflessa il tempo del luogo e degli avvenimenti che lo definirono: Città di mezzo, sospesa, "edificata di raggi", costruita di luci, distinta nelle ombre, immateriale, inabissata e riemersa. C'è da chiedersi come mai nel corso degli anni non si sia riusciti a fotografarla... o forse Lei sfugge alla macchina da presa che ridurrebbe la portata visionaria delle sue particelle edilizie disperse tra cielo e mare. Ma l'acqua è soprattutto specchio e come tale si comporta. La Fata Morgana nelle sue triplici manifestazioni: aerea, multipla o d'iride fregiata, mai sarebbe stata visibile se l'acqua non avesse deciso, in condizioni d'assoluta calma, di rispecchiarne il volto. Morgana si divide, e non solo nelle sue molteplici facce, nate dalla deflagrazione della luce in particelle o pulviscoli, tra la mitologia e la scienza; il suo volto appare ora fortemente deciso dall'andamento dei raggi, ora dalla penna dello scrittore che scava nella sua fisionomia. La scienza ci fornisce le spiegazioni tangibili del fenomeno spogliandolo dalle valenze mitiche che come incrostazioni marine si sono sommate nel tempo alla sua figura. Conoscere il fenomeno nel suo reale effetto non vuole dire averne sondalo le sue possibilità espressive: crediamo che scienza e mito finiranno col convivere per lungo tempo nello stretto canale di Sicilia e che Morgana la Fata continuerà a fare capolino tra le nubi."
48,00

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