Rizzoli: Di tutto di più
Testa, cuore e gambe
Antonio Conte, Antonio Di Rosa
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 230
Antonio Conte, l'uomo giusto per riportare alla Juventus la gloria e l'orgoglio troppo a lungo perduti. Antonio Conte, l'uomo di mille battaglie e di oltre quattrocento presenze in bianconero, tredici anni arricchiti da cinque Scudetti, una Champions, una Coppa Intercontinentale e da tutto quello che c'era da vincere in Italia e nel mondo. Antonio Conte, per cui "la realtà è il campo, la realtà è il sudore, la realtà è il sacrificio". Antonio Conte, passato a dodici anni al Lecce dalla Juventina - un nome un destino - in cambio di otto palloni e della promessa fatta in famiglia di continuare a studiare. Antonio Conte, arrivato a Torino in punta di piedi nel novembre 1991, che al primo giorno nello spogliatoio, di fronte agli eroi di Italia '90 Baggio e Schillaci, istintivamente dà loro del "voi". Antonio Conte, cresciuto sotto l'ala buona del Trap, che alla fine di ogni allenamento si ferma con lui in campo per migliorare le doti tecniche; che gioca accanto a Zidane e Del Piero, pupilli amatissimi dell'Avvocato, e si impone a furor di popolo come Capitano indiscusso per la sua grinta infinita. Antonio Conte, che nel 2004 appende le scarpette al chiodo e riparte da zero, come piace a lui, col vento contro e un proposito fermo: "Se entro qualche anno non arrivo alla panchina di una grande squadra, smetto". Dopo gli anni preziosi dell'apprendistato tra Arezzo, Bari, Bergamo e Siena - arricchiti da due promozioni in A - per lui si spalancano le porte di casa: la Juve lo vuole per tornare grandi insieme e...
Il Toro non può perdere. La magica stagione '75-'76
Eraldo Pecci
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 285
Castellini, Santin, Salvadori, Patrizio Sala, Mozzini, Caporale, Claudio Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. I tifosi del Toro snocciolano questa formazione come un rosario, come un mantra propiziatorio da ripetersi a mezza voce davanti a una prova difficile, come una di quelle canzoncine che impari da bambino e che quindi amerai per sempre. II 16 maggio 1976, mentre la gioia dei sessantacinquemila cuori granata dilaga sugli spalti del Comunale e l'allenatore Radice cerca disperatamente nella folla il suo portiere e il suo stopper per chiedere loro come abbiano fatto a prendere quell'autogol assurdo, il Toro vince il suo settimo Scudetto, il primo dopo la tragedia di Superga che si è portata via la squadra capace di vincere cinque titoli consecutivi tra 1943 e 1949. Uno dei motori di centrocampo di quella squadra è un giovane di belle speranze. Si chiama Eraldo Pecci e arriva a Torino dal "suo" Bologna che, per la verità, lascia abbastanza controvoglia: non è bello scoprire di essere stato ceduto ascoltando il telegiornale da una finestra aperta, ancora meno se lo scopri la stessa sera in cui fai un'improvvisata alla tua ragazza e la becchi che balla stretta a qualcun altro. Al Toro, però, Eraldo trova un gruppo di fuoriclasse del pallone e dello scherzo, ragazzi terribili che hanno voglia di scrivere la storia in campo e divertirsi fuori... In "Il Toro non può perdere" Pecci ricostruisce l'alchimia irripetibile nata in quella squadra, i gol, i riti scaramantici... Prefazione di Gianni Mura.
Dietro le quinte della storia. La vita quotidiana attraverso il tempo
Piero Angela, Alessandro Barbero
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 265
La Storia è come un film: un emozionante succedersi di fotogrammi. Nel raccontarla, però, c'è spesso la tendenza a concentrarsi sui grandi avvenimenti e sui singoli protagonisti, trascurando così le realtà sociali ed economiche che sono all'origine degli eventi. Ma l'evolversi della vita quotidiana nel tempo è anch'esso un racconto appassionante e, soprattutto, capire come sia cambiato nei secoli il modo in cui la gente si nutre, si sposta, riscalda gli ambienti, fa l'amore, amministra la giustizia... è una chiave fondamentale per leggere correttamente il cammino dell'umanità attraverso le epoche, dall'Antichità a oggi. In un dialogo stimolante Piero Angela, il padre della divulgazione in Italia - qui nelle vesti di interlocutore curioso -, e lo storico Alessandro Barbero ci accompagnano in un viaggio che ci immerge nelle esistenze di tanti uomini comuni di diversi periodi e di differenti aree geografiche, svelandone gli usi, i costumi e la mentalità. In questo percorso, raccontato con rigore storico ma anche punteggiato di tanti aneddoti e curiosità, è affascinante accorgersi come l'uomo abbia sempre affrontato difficoltà e condizioni avverse con fantasia, intelligenza e spirito di adattamento. Inoltre, risulta chiaro il ruolo rivoluzionario della tecnologia, dell'energia e della conoscenza, fattori che da sempre dominano lo sviluppo economico e consentono a un Paese o a un popolo di essere all'altezza delle grandi sfide in corso.
Verdi, l'italiano. Ovvero, in musica, le nostre radici
Riccardo Muti
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 218
Alla vigilia del bicentenario della nascita, il maestro Riccardo Muti dedica a Verdi questo libro che è insieme un omaggio appassionato al compositore e un viaggio nelle sue opere. Ed è anche un tentativo - da parte del suo massimo interprete assieme a Toscanini - di fargli riconoscere nella storia della musica l'importanza che merita. Se infatti Mozart o Wagner sono indiscutibilmente considerati giganti nei loro Paesi d'origine e nel mondo intero, da noi Verdi è spesso stato presentato come il compositore dei motivetti facili e orecchiabili ed è stato in molti casi eseguito senza rispetto filologico, come se le sue partiture potessero essere modificate e adattate a piacimento. Ma Verdi - argomenta Muti - è un genio assoluto, è il patriarca della musica italiana e, se pure mette in scena le grandi passioni umane, lo fa sempre nella cornice di una straordinaria raffinatezza e nobiltà delle espressioni. Nelle pagine di "Verdi, l'italiano", i lettori vengono quindi accompagnati a scoprire il vero fascino di questo musicista, scandagliando il perfetto accordo tra parole e note che fa di ogni sua opera un capolavoro di teatro. Ma la grandezza di Verdi sta anche nella tragedia dell'uomo moderno davanti a Dio come resa nel Requiem, nell'interpretazione dello spirito italiano che lo fece addirittura assurgere a bandiera del Risorgimento e in opere assolute quali Otello e Falstaff, frutti di una finissima consapevolezza dell'incedere verso il tramonto della vita.
Il nostro Sic
Rossella Simoncelli, Paolo Simoncelli
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 351
C'era una volta, tra la spiaggia con gli ombrelloni e la campagna dove si può imparare a guidare il trattore, un'officina piena di attrezzi e un pugno di bambini a cui piaceva andare forte con le minimoto. E tra questi ce n'era uno che voleva sapere il perché di tutte le cose, che amava il modo di correre di Eddie Lawson e Valentino Rossi e sognava di diventare un giorno come loro. E poi c'era un ragazzino che passava i pomeriggi a capire come funziona un motore, che la domenica cantava in macchina con babbo e mamma andando alle gare con la moto nel baule, che in trasferta all'estero si portava la piadina per le grigliate tutti insieme a fine gara e che cercava di far ubriacare le ragazze straniere su viale Ceccarini ma non sempre gli andava bene. E un giovane uomo che sulla moto ci stava un po' stretto ma che amava vincere. Non solo in pista ma anche a calcetto, a beach-volley, sugli sci, a biliardino, ovunque ci fosse della bagarre. E che aveva scelto una ragazza e quattro amici, sempre gli stessi, e cantava "Siamo solo noi" perché gli piaceva Vasco Rossi, ma anche "O surdato 'nnammurato e "Like A Rolling Stone". Un guerriero che con la squadra giusta sapeva fare miracoli e se c'era da prendersi a torte in faccia non si tirava mai indietro. Oltre duecento foto a colori, documenti di pista, memorabilia e scritti inediti. I primi giri in minimoto, le serate con gli amici, i rally: quattordici QR Code con video rari e divertenti. E un coro di trenta voci per raccontare Marco.
Vite parallele. Il romanzo di «Ginnaste»
Stella Ferraris
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 266
Scuola-allenamento-compiti-dormire-scuola-allenamento-compiti-dormire. La vita delle ragazze di una squadra di ginnastica artistica è molto dura e impegnativa: ore e ore di lavoro in palestra, cinque giorni su sette, in vista di una gara che ne segnerà la carriera. Eppure, Ale, Giorgia e le loro compagne sono ragazze come tutte le altre alle prese con i genitori, l'interrogazione di inglese, la voglia di libertà e i primi amori. Ale si è appena presa una cotta per Luca, pure lui ginnasta, bello e solare. In palestra, lui ogni tanto le getta uno sguardo, però non ha ancora fatto il passo decisivo. Sarà davvero convinto? Sulla chat di Facebook scorrono le confidenze con Giorgia. Tutto questo non basta a distrarre le ragazze dalla preparazione per la gara più importante dell'anno, la finale del campionato di serie A, che le aspetta tra meno di un mese. Alberto, l'allenatore, le spinge a dare il massimo ma, nel contempo, dà un annuncio che crea un po' di scompiglio: è in arrivo Silvia, la "grande promessa" che, dopo un infortunio, ha lasciato la sua ex palestra per ragioni non chiare. Giorgia ha paura: Silvia è forte e potrebbe soffiarle il posto in squadra. Presto le ragazze partiranno per il ritiro di Rimini dove dovranno cercare la concentrazione necessaria. Ma quante domande e quante speranze si affollano nei loro cuori... Sulla scia del docu-reality "Ginnaste" trasmesso da MTV, "Vite parallele" è una storia che ci immerge nel mondo delle adolescenti della ginnastica.
Il linguaggio segreto dell'amore. Perché gli uomini corteggiano con la pancia e le donne apprezzano il lato B
Allan Pease, Barbara Pease
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 176
Te l'avevano detto che lei non ci stava, ma tu ci hai voluto provare lo stesso. Se avessi saputo leggere i segnali che ti lanciava tra le righe, ti saresti risparmiato un due di picche epocale. Un uomo impegnato, dal canto suo, fa presto a spacciarsi per un single in cerca della storia della vita, ma più delle parole diranno le sue mani: se le nasconde per tutto il tempo in tasca oppure sotto il tavolo, stai pur certa che una donna a casa ce l'ha eccome. Non esiste campo più minato dell'amore, si sa. Il gioco della seduzione poggia su un equilibrio fragile e ha tempi spesso velocissimi: le statistiche dicono che formiamo fino al 90 per cento della nostra opinione su un possibile partner in meno di quattro minuti e che il 70 per cento della comunicazione passa attraverso canali non verbali. Per questo è fondamentale saper leggere e usare a nostro vantaggio i segnali segreti con cui dialoghiamo con gli altri. Ma niente paura: Allan e Barbara Pease, i maggiori esperti di linguaggio del corpo, ci vengono in soccorso e ci rivelano che una donna che sorride senza mai scoprire i denti ha già preso una decisione, ed è no, che un uomo che giocherella con il lobo dell'orecchio sta mentendo spudoratamente e che uno che tira indietro la pancia si sta preparando per un approccio. E ci dicono una volta per tutte che... no, di certo non sono gli occhi la prima cosa che guardiamo in un possibile partner.
Tutto suo padre
Enrico Brignano
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 312
"Negli ultimi tempi mi capita di indugiare un po' di più davanti allo specchio. Non un fatto professionale, come il trucco prima di uno spettacolo o una prova costume, o addirittura lo studio di una particolare espressione del viso; no, non è per questo. Mi capita per lo più a casa, in macchina, per strada, davanti a una vetrina, ed è un fatto improvviso, involontario. Non mi cerco, mi scopro, diverso. Per carità, sono sempre io, Brignano, il fantasista. Nel traffico mi squilla il cellulare e, mentre che rispondo, m'intercetto senza volerlo dentro lo specchietto. Quello sguardo... quello strizzare gli occhi, come quando qualcosa fai fatica ad ascoltarla. Io li ho già visti! Sono arrivato. "Tenga il resto..."- "Grazie Brigna', sei forte..." Buon lavoro. Entro dritto in teatro, ma mi fermo. Sul manifesto c'è un particolare, m'era sfuggito o forse... mica tanto! La mano destra, quella lì sul cuore... No. Nun po esse'. Quel modo di raccogliere le dita, come se dentro ci stesse un segreto, qualcosa che ti sfugge e vo' scappa', era lo stesso gesto de papà. De quando non trovava le parole pe' ditte: "Abbi fiducia... Ce sto io...". "Tutto suo padre" compita un bimbo dietro le mie spalle. Perplesso, domanda: "Che vuol dire?". "E come te lo spiego..." risponde il suo, di padre. E lo capisco. Io stesso pensavo fosse soltanto un titolo, facile da restare impresso nella memoria, ma adesso... so che c'è dietro tutta un'altra storia".
Grazie per quella volta. Confessioni di una donna difettosa
Serena Dandini
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 234
Di cosa è fatta una vita? Di domeniche pigre in cui non rispondiamo al telefono per rimanere sul divano abbracciando un libro appena iniziato. Di ore spese inutilmente a cercare le sigarette, le chiavi della macchina, gli occhiali da sole, perché si sa che spesso le cose si spostano per farci dispetto. Di pomeriggi adolescenziali passati a guardare le gocce di pioggia che rimbalzano sul vetro, sognando di sposare Mick Jagger. Di quei bomboloni sganciati da un razzo su un letto di zucchero che papà ti portava a mangiare per insegnarti i piaceri della vita. Di mattine in cui scopri allo specchio che in una notte hai preso cinque anni e non ti resta che tifare per un po' d'indulgenza, in un Paese in cui dimostrare la propria età è più grave che fare una rapina a mano armata. Di salti della quaglia da uno schieramento a un altro nella più autentica suddivisione tra esseri umani: quella tra coppie e single. E di tutto quello che non ricordiamo più ma ogni tanto affiora dalle misteriose stanze della nostra memoria difettosa. In questi racconti che spaziano tra ricordi e riflessioni chiamando a testimoni Borges e la moglie di Tolstoj, Grace Kelly e Gaber, Simenon e la zia Leila, Ovidio e gli U2, Serena Dandini torna alla scrittura dopo "Dai diamanti non nasce niente". "Grazie per quella volta" esplora con tenerezza, ironia e sincerità una catena di debolezze di cui andare fieri: è il tempo di autoassolverci, di fare pace con i nostri difetti imparando a conviverci tra alti e bassi.
Giovanni Falcone un eroe solo. Il tuo lavoro, il nostro presente. I tuoi sogni, il nostro futuro
Maria Falcone, Francesca Barra
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 208
23 maggio 1992: la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e tre uomini della scorta, scosse l'Italia come un terremoto immane, segnando le coscienze e dimostrando l'urgenza di una reazione intransigente e senza tentennamenti contro la mafia, da parte delle istituzioni e della società civile. Da vent'anni Maria Falcone si dedica a mantener viva la memoria di suo fratello con un'attività intensa che serva a tutti, ma specialmente ai giovani, come educazione alla legalità. È un'opera meritoria perché fu proprio grazie al lavoro di Giovanni che lo Stato trovò finalmente il modo per combattere con efficacia il fenomeno mafioso. Eppure - come traspare nelle pagine di questo libro in cui Maria, affiancata dalla giovane giornalista esperta di mafia Francesca Barra, rievoca la vita di suo fratello - Giovanni Falcone si trovò molto spesso solo nel suo cammino. Solo quando insinuarono che si prendeva troppa confidenza con Buscetta. Solo quando i diari di Chinnici furono utilizzati per gettare ombre sul suo operato. Solo quando fu costretto a "mettere i piedi sul sangue del mio amico più caro", Ninni Cassarà. E poi fu sempre solo perché rinunciò a una vita normale, tanto da doversi spesso tenere a distanza dall'adorata moglie Francesca, da cui pensò addirittura di divorziare pur di tutelarne l'incolumità. Premessa di Leonardo Guarnotta, ricordo di Loris d'Ambrosio, postfazione di Sergio Lari.
La voce del ghiaccio. Gli ottomila in inverno: il mio sogno quasi impossibile
Simone Moro
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 282
Questo libro è nato perché, a 44 anni e con 44 spedizioni alle spalle, Simone Moro - nel mezzo della sua straordinaria carriera alpinistica - ha sentito l'esigenza di raccontarsi e soprattutto di mettere a fuoco il senso di quello che lui definisce il suo sogno "quasi impossibile": la scelta di affrontare le massime vette del pianeta nella stagione più ostile, l'inverno. Fin qui nulla di strano. Se però aggiungete che, per Simone, il richiamo della montagna è irresistibile e che sedersi davanti a un computer significa consegnarsi a un'attività "troppo statica per muscoli nel pieno del vigore", le cose si complicano un po'. Per la prima volta nella storia della letteratura di montagna, questo libro è stato scritto quasi interamente durante un'ascensione a un ottomila in inverno, il Nanga Parbat, che Simone ha intrapreso alla fine del dicembre 2011: solo lì ha trovato l'ispirazione e la concentrazione necessarie per ritornare con la memoria alle sue imprese passate, lì ha corretto le bozze nelle soste al campo base, oltre a inviare, subito dopo averle scattate, testimonianze fotografiche che costituiscono il secondo dei due inserti (il primo riguarda le sue spedizioni precedenti). "La voce del ghiaccio" ha preso dunque forma in circostanze eccezionali e forse anche per questo è una lettura significativa non solo per gli appassionati di montagna.
Storie di sport, storie di donne. In una galleria di ritratti, il segreto dello sport al femminile
Giovanni Malagò, Nicoletta Melone
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 322
Non è facile attirare l'attenzione del pubblico italiano su uno sport diverso dal calcio. Se poi a praticarlo è una donna, l'impresa sembra quasi impossibile. Eppure sono proprio le donne ad aver regalato allo sport italiano le soddisfazioni maggiori degli ultimi vent'anni. Le loro epiche vittorie hanno la personalità di Federica Pellegrini, la grinta di Valentina Vezzali, la grazia di Flavia Pennetta, l'eleganza naturale di Tania Cagnotto. Ma portano anche il segno della determinazione di Josefa Idem, del coraggio di Alessandra Sensini, della classe di Carolina Kostner, della saggezza di Deborah Compagnoni, della caparbietà di Antonella Del Core, della complicità fra Giulia Conti e Giovanna Micol, della volontà di Manuela Di Centa, della forza di Francesca Piccinini. E un discorso a parte meritano le atlete paralimpiche e la splendida ostinazione con cui esaltano i valori più alti dello sport: le podiste Annalisa Minetti e Giusy Versace, l'eclettica Paola Protopapa, la maratoneta Francesca Porcellato. Giovanni Malagò e Nicoletta Melone ci consegnano diciassette testimonianze esclusive, appassionate. Diciassette ritratti per scoprire atlete molto diverse tra loro ma, come scrive lo stesso Malagò nella sua introduzione, "incredibilmente vicine nella grandiosità del saper vivere e affrontare lo specifico della disciplina scelta. Con un solo elemento in comune: l'essere italiane". Prefazioni di Giovanni Petrucci e Luca Pancalli.