Quodlibet: Naba Insights
Cartamodello. Dal bidimensionale al tridimensionale-From the two-dimensional to the three-dimensional
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 240
Cartamodello è un manuale che partendo da un elemento base per la costruzione degli abiti, il cartamodello, ne racconta l’uso e le funzioni attraverso un percorso tra persone, luoghi ed epoche. Per capire come sono fatti gli abiti, e per provare a farne uno. Il rapporto tra il corpo, tridimensionale, e il tessuto, bidimensionale, è una continua sfida, un dialogo che ci porta a ragionare per trovare soluzioni che traducano l’idea di funzione e di bello.
Una cosa come questa potrebbe andare bene? Antologia della comunicazione futura
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 128
La comunicazione è sempre più ibrida e mutante. Ciò che fino ad alcuni anni fa erano definizioni chiare, ambiti professionali definiti, discipline consolidate sono oggi territori scivolosi e pericolosi. Assistiamo ogni giorno a veri e propri spillover concettuali che aprono nuove prospettive inaspettate. Cosa accade se immaginiamo una metamorfosi di quello che oggi è riconosciuto come un modello? Quello che in questo libro interessa mostrare è il germinare del possibile dal codice del presente, in alcune voci distopiche che sono futuri possibili della comunicazione. Un libro di testo piovuto dal futuro per aiutarci a comprendere il nostro tempo e a immaginarne di nuovi, più liberi e felici. Introduzione di Guido Tattoni.
Il rettangolo elettrico
Simone Sarasso
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il rettangolo elettrico è la storia di formazione di un professore, i suoi colleghi e alcune studentesse che gravita intorno a un evento: un'installazione basata su un'intelligenza artificiale. Dai brainstorming ai test hardware e software fino alla data del debutto, le penne delle studentesse e del professore annotano, immaginano, imparano, raccontano. La polifonia originaria del racconto è arricchita da contributi in forma di riflessioni teoriche, suoni, immagini, vere e proprie linee di fuga del racconto che fanno di questo romanzo sperimentale una messa in pagina originale e unica di scrittura creativa e non creativa. Con la collaborazione di Camilla Carusi, Beatrice Lenzi, Valeria Remondi, Emma Zoe Rossi. Con interventi ipertestuali di Amos Bianchi, Vincenzo Cuccia, Emanuele Lomello, Italo Rota, Guido Tattoni.
The electric rectangle
Simone Sarasso
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il rettangolo elettrico è la storia di formazione di un professore, i suoi colleghi e alcune studentesse che gravita intorno a un evento: un'installazione basata su un'intelligenza artificiale. Dai brainstorming ai test hardware e software fino alla data del debutto, le penne delle studentesse e del professore annotano, immaginano, imparano, raccontano. La polifonia originaria del racconto è arricchita da contributi in forma di riflessioni teoriche, suoni, immagini, vere e proprie linee di fuga del racconto che fanno di questo romanzo sperimentale una messa in pagina originale e unica di scrittura creativa e non creativa. Con la collaborazione di Camilla Carusi, Beatrice Lenzi, Valeria Remondi, Emma Zoe Rossi. Con interventi ipertestuali di Amos Bianchi, Vincenzo Cuccia, Emanuele Lomello, Italo Rota, Guido Tattoni.
Dizionario teatrale. Ediz. multilingue
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 288
Il lessico teatrale è ricchissimo, componendosi di parole tanto antiche quanto attuali. Questo dizionario multilingue si offre come uno strumento capace di orientare gli studenti e i lavoratori dello spettacolo. Oltre mille lemmi sono tradotti in sette lingue e accompagnati da più di cento illustrazioni. Completa il volume una rassegna dei riti, superstizioni, usi e costumi nei teatri del mondo.
Disegnare un cucchiaio per cambiare la città
Claudio Larcher, Valentina Dalla Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 144
Da un'idea di Claudio Larcher, un gruppo di designer italiani si incammina verso una vetta di montagna. La meta è il rifugio Taramelli, a 2046 metri, nel cuore delle Dolomiti. Lo scopo del viaggio è quello di provare a ragionare su temi attuali legati alla progettazione contemporanea: sfide, nuovi scenari, difficoltà, cambiamenti di paradigma, di mercato e di scala. Dalla città reale a quella digitale, dal valore del dato che surclassa quello dell'oggetto. Ne deriva un tentativo di definire quello che è oggi il design contemporaneo.
Designing a spoon to change the city
Claudio Larcher, Valentina Dalla Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 144
Nell’estate del 2019 un gruppo di progettisti ha deciso di isolarsi dalla vita quotidiana in una sorta di ritiro fisico e mentale. La meta è stata il rifugio Taramelli, a 2046 metri, nel cuore delle Dolomiti. Lo scopo del viaggio era quello di provare a ragionare su temi attuali legati alla progettazione contemporanea del design: sfide, nuovi scenari, difficoltà, cambiamenti di paradigma, di mercato e di scala. Dalla città reale a quella digitale, dal valore del dato che surclassa quello dell’oggetto. Ne è nato un volume intimo e franco, ricco di riflessioni pratiche e al contempo libere, per una volta, dalle richieste del committente e dalle regole del mercato. In breve, un tentativo di definire quello che oggi significa “design per un designer”.
Utopian display. Geopolitiche curatoriali
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 222
Che l'arte contemporanea, attraverso biennali, neo-istituzioni museali e mercati finanziari, sia diventata oggi un fenomeno globale, è un dato certo. Molto meno certo è che il paradigma «Arte», per come si è istituito nella sua eredità modernista, appartenga a una moltiplicazione di visioni, a una latitudine di storie diverse e incrociate, a contesti trasversali e differenti. Nella scena artistica contemporanea si ha l'impressione, che «essere uguali» non significhi altro che appartenere alla stessa istituzione Arte. Emanciparsi vorrebbe dire allora appartenere all'Arte come a uno stesso mondo, condividere un mondo già istituito che, come tale, non può che riprodurre all'infinito ciò che è già implicito in esso. Nonostante tutto, il nostro modello di arte continua ad essere molto simile a quello di una istituzione in grado di determinare l'integrazione delle minoranze nella misura maggioritaria (nell'identità, nell'unità) oppure la loro esclusione. Con un certo scetticismo tanto per gli effetti della globalizzazione che per le più recenti premesse della cosiddetta de-globalizzazione, l'antologia "Utopian Display" cerca di raccogliere esperienze curatoriali maturate negli ultimi trent'anni in differenti contesti geopolitici, dall'Africa alla Cina, dall'India all'America Latina, dal Medio Oriente fino allo spazio post-sovietico. Gli autori, appartenenti a differenti generazioni, sono tra le voci più importanti e sperimentali della ricerca curatoriale contemporanea.
Utopian display. Geopolitical curating
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 224
Che l'arte contemporanea, attraverso biennali, neo-istituzioni museali e mercati finanziari, sia diventata oggi un fenomeno globale, è un dato certo. Molto meno certo è che il paradigma «Arte», per come si è istituito nella sua eredità modernista, appartenga a una moltiplicazione di visioni, a una latitudine di storie diverse e incrociate, a contesti trasversali e differenti. Nella scena artistica contemporanea si ha l'impressione, che «essere uguali» non significhi altro che appartenere alla stessa istituzione Arte. Emanciparsi vorrebbe dire allora appartenere all'Arte come a uno stesso mondo, condividere un mondo già istituito che, come tale, non può che riprodurre all'infinito ciò che è già implicito in esso. Nonostante tutto, il nostro modello di arte continua ad essere molto simile a quello di una istituzione in grado di determinare l'integrazione delle minoranze nella misura maggioritaria (nell'identità, nell'unità) oppure la loro esclusione. Con un certo scetticismo tanto per gli effetti della globalizzazione che per le più recenti premesse della cosiddetta de-globalizzazione, l'antologia "Utopian Display" cerca di raccogliere esperienze curatoriali maturate negli ultimi trent'anni in differenti contesti geopolitici, dall'Africa alla Cina, dall'India all'America Latina, dal Medio Oriente fino allo spazio post-sovietico. Gli autori, appartenenti a differenti generazioni, sono tra le voci più importanti e sperimentali della ricerca curatoriale contemporanea.
Might something like this do? An anthology of future communication
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 128
La comunicazione è sempre più ibrida e mutante. Ciò che fino ad alcuni anni fa erano definizioni chiare, ambiti professionali definiti, discipline consolidate sono oggi territori scivolosi e pericolosi. Assistiamo ogni giorno a veri e propri spillover concettuali che aprono nuove prospettive inaspettate. Cosa accade se immaginiamo una metamorfosi di quello che oggi è riconosciuto come un modello? Quello che in questo libro interessa mostrare è il germinare del possibile dal codice del presente, in alcune voci distopiche che sono futuri possibili della comunicazione. Un libro di testo piovuto dal futuro per aiutarci a comprendere il nostro tempo e a immaginarne di nuovi, più liberi e felici. Introduzione di Guido Tattoni.