Progetto Cultura: Le scommesse

"Viandanti traccia un singolare parallelismo tra memoria e amore, unici immutabili a poter riscattare l'uomo dall'insignificanza del tempo mortale. Il percorso poetico di Nese si snoda attraverso sei capitoli, che parlano di solitudine e frustrazione dell'uomo di fronte alla non coincidenza tra la propria interiorità e il tempo "oggettivo", quello scandito dalle stagioni e sul quale tutti sono chiamati convenzionalmente a sincronizzarsi. Rievocando atmosfere e sapori struggenti, i "viandanti" compiono un proustiano viaggio nella memoria, alla ricerca di un senso dell'esistenza che renda giustizia del loro essere vincolati ai limiti del tempo e del corpo." (dal saggio introduttivo di Alessandra Simonetti)

"È un mondo assai strano, quello che Katia Amadio descrive nel suo romanzo. I richiami letterari e non solo sono tanti: la letteratura gotica, il Dorian Cray di Wilde, chissà.., forse anche la realtà parallela di un Matrix. Ma c'è di più nelle pagine che seguono. C'è un'ansia autentica, originale che, in qualche modo, supera ogni sua ispirazione e la completa. È un mondo strano, popolato di personaggi sinistri, intenti a lanciare messaggi per l'al di là e a somministrare veleni. Un mondo-rappresentazione, per prendere in prestito un concetto schopenhaueriano, mai uguale a quel che si vede, sfuggente nella sua immagine mutevole; ma anche un mondo-volontà, quella di questa coppia capace di restare unità anche di fronte all'assurdo." (Alan Patarga)

Siamo in presenza di un poeta per così dire "di aria" che - parola dopo parola - costruisce, con i "mattoni" del pensiero, una babele per portare i suoi versi più in alto possibile, tra le nuvole eteree, come finalità ultima di una poetica che, abbracciando tutte le cose del creato, tende, quasi per definizione, all'universale...

L'imbarco immediato conduce Lana, la giovane protagonista della storia, nel viaggio fra i ricordi di un'avventura sentimentale piena di colpi di scena. Un romanzo che sembra iniziare all'insegna del rosa, dell'amore e degli affetti familiari più puri, si tinge improvvisamente di giallo: Lana sceglie di esporsi al pericolo che comporta la scoperta di una verità scomoda, che coinvolge anche sua sorella Tania. Alla fine, un destino beffardo, che mette in atto per conto proprio ciò che la donna aveva solo pensato di fare, interviene a determinare un corso di eventi in cui non è la volontà di Lana ad avere l'ultima parola.

L'avventura dei fratelli Russendyl, due aristocratici inglesi del nostro tempo, dal sud della Francia - dove un archeologo ha rinvenuto il sepolcro di una coppia regale giudaica dell'età romana - attraverso un lungo viaggio, sulle orme dei Cavalieri Templari, in terre e continenti lontani fino in Mesopotamia, dove Tutto ebbe origine:.. Scopo del viaggio è la ricerca di una misteriosa galleria multimediale sotterranea, che conterrebbe i segreti della Sapienza degli Dei venuti sulla Terra millenni or sono.

Serena, la protagonista di questo romanzo, tra il giallo e il fantastico, potrebbe essere una semplice visionaria oppure una donna rara, nel senso di eccezionale, che custodisce un segreto inquietante e agisce in una fitta trama di misteriose situazioni: sembra che il mistero le appartenga e che irradii attorno a lei un'atmosfera arcana e oscura. Ciò non è dovuto al caso, ma al fatto che Serena è nata nel momento culminante di un'eclissi totale di sole. Appena quel buio insolito e spettrale avviluppò completamente ogni cosa, ella venne alla luce. Un drammatico segno premonitore che le segnerà l'esistenza...

Fabrizio de André è certamente il padre spirituale - o, forse meglio, il nonno putativo - di queste Ballate. E infatti gli uomini, i derelitti della propria psiche, i semplici e i complessi delle Ballate della Vita e della Morte sono tessuti di quel sociale di cui tante volte Fabrizio ci ha parlato. Ma, come d'altra parte accadde per lo stesso Fabrizio, anche Matteo Bordiga trae ispirazione da fonti diverse: dal cupo mondo di Edgar Allan Poe e dalle allucinazioni poetiche di Charles Baudelaire. Un viaggio che dal tessuto sociale si sposta verso l'analisi psicologica dei personaggi delle Ballate, i quali rappresentano uno spaccato di vita reale che la cronaca ci documenta quotidianamente.

Le poesie di Simone Ortensi - pseudonimo dietro cui si cela un anconetano non ancora trentenne - ruotano tutte intorno all'ambiguità della vocazione giovanile per i sogni (la vita) e dei richiami alla realtà (la morte), filtrati da una sorprendente maturità. Una raccolta di poesie originale, essenziale e moderna, dove il valore poetico non nasce tanto dalla conformazione dei versi quanto dai sentimenti che li ispirano.

Osservare e voler partecipare. Rifugiarsi nel pensiero e aprirsi alla vita. Compiacersi degli affetti e rinfocolarli. Piemontese, le sue liriche, sono questo: luce e parole. Inoltre, nella poesia di Tommaso Piemontese traspare una particolare attenzione per il mondo dell'infanzia. Forse agisce in lui l'ammonimento evangelico sulla necessità di essere, o meglio ritornare ad essere, come bambini per entrare nel regno dei cieli o forse si tratta dei lunghi anni trascorsi nel mondo della scuola a contatto dei giovani...

In questo manuale, divertente e di facile consultazione, Cerone lega lo zen parola piena di sacralità - a un'altra parola, zip, nome onomatopeico, originariamente dato alla chiusura lampo e poi riutilizzato per indicare il programma che permette di ridurre le dimensioni di un file. E, in effetti, Cerone riesce a "zippare" la saggezza zen, unendo agli insegnamenti dei maestri orientali molte citazioni della tradizione letteraria dell'Occidente: dalla Grecia antica ai nostri tempi. Una ricca documentazione sui personaggi che hanno parlato di zen correda il testo.

In questo libro Claudio Rolando esplora non soltanto una terra lontana l'Australia - ma anche il cuore e i sentimenti della propria figlia. In realtà, una meta come l'Australia può racchiudere in sé molti aspetti del viaggio avventuroso... Quando poi a intraprendere un viaggio del genere sono padre e figlia adolescente - come in questo libro che si intitola, non a caso, L'altra parte del mondo - entrano in gioco tanti altri fattori e... si approda a delle scoperte e a delle mete inaspettate e uniche.

Nell'immaginario collettivo, i filosofi sono certamente l'antitesi del sesso... Le loro menti infatti, perse in complicate riflessioni metafisiche, sembrano lasciare poco spazio alle fantasie erotiche! Cosa succederebbe, invece, se anche i filosofi facessero sesso? Ce lo spiega Giuseppe Contra in questa singolare storia, ambientata nel clima sempre un po' festaiolo dell'asse Bologna-Riviera romagnola...