Pontificia Univ. Gregoriana: Analecta Gregoriana
L'intervento di Oscar Cullmann nella discussione Bultmanniana
Luigi Bini
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1961
pagine: 316
Questioni attuali di diritto canonico
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 1955
pagine: 496
Ripensare Bellarmino tra teologia, filosofia e storia
Libro: Libro in brossura
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2023
pagine: 366
Si pubblicano in questo volume le relazioni presentate al Convegno Internazionale organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del IV centenario della morte di San Roberto Bellarmino. I diciassette contributi rispecchiano l’itinerario delineato dal comitato scientifico del convegno, intento a “Ripensare Bellarmino tra Teologia, Filosofia e Storia”. Si parte dalla situazione del Collegio Romano al tempo di Bellarmino e dalla sua formazione a Lovanio dove si è reso famoso per i sermoni lì pronunciati. Di seguito, sono studiate le caratteristiche della esegesi di Bellarmino e la sua predicazione. Ampio spazio è dato poi alla spiritualità e alla teologia bellarminiane. Seguono le relazioni sul confronto di Bellarmino con la Riforma e i suoi autori, sia nel contesto germanico sia in quello inglese. Il volume include, infine, una presentazione della ritrattistica del cardinale e del suo contributo al dibattito sulle immagini sacre e si conclude con alcune relazioni sul processo di beatificazione e di canonizzazione di Roberto Bellarmino e su possibili linee di ricerca per il futuro.
Sequela di Cristo tra fede e prassi. il contributo di E. Schillebeeckx
Fabrizio Rinaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2021
pagine: 392
Il pensiero di Edward Schillebeeckx si inserisce a pieno titolo nella teologia politica, egli infatti prende sul serio la sfida di ripensare la fede e la tradizione cristiana alla luce della concreta esperienza dei credenti, un’esperienza che per sua natura è connotata dalle situazioni sociali, economiche e culturali in cui essi vivono. In questo incontro tra tradizione di fede e vissuto personale si aprono dissonanze ogni volta che le promesse del Regno sembrano essere smentite da sofferenza e ingiustizia. Ma proprio in questo contrasto si apre la migliore occasione perché il soggetto possa sperimentare la forza del Vangelo: là dove la sua coscienza non può accettare di rassegnarsi passivamente alle forze della storia, l’uomo si sente chiamato ad agire in modo profetico, opponendosi al male e anticipando la realizzazione di quei germi di bene che intuisce pur senza comprenderli pienamente. In un cammino mai concluso, la sequela di Cristo conduce quindi il credente a dare forme sempre nuove alla sua fede, inserendole – non senza attriti – nel vissuto sociale e nella tradizione della comunità ecclesiale a cui appartiene.
La metafisica annotata e dubitata
Marco Capri
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2020
pagine: 464
La metafisica di tradizione aristotelica e scolastica, lungo il corso del XVI secolo, ha vissuto un periodo di grande approfondimento. In questo lasso di tempo gli autori di quella che poi sarebbe stata definita “Seconda Scolastica” avanzarono soluzioni nuove, seppure presentate come tradizionali, alle questioni che nei secoli precedenti avevano costituito l’impalcatura dell'intero aristotelismo. In particolare, fu il tentativo dei primi Dottori della Compagnia di Gesù di rendere “moderna”, e quindi adeguata ai tempi, la tradizione aristotelica, quello che nei secoli a seguire avrebbe manifestato maggiore pervasività. All’alba della storia dell’Ordine Toledo, Perera e Fonseca con i commenti alle opere dello Stagirita, ma anche con l’organizzazione di un nuovo metodo di docenza e con la stesura di veri e propri manuali di studio, diedero vita ad un vero e proprio paradigma che avrebbe coinvolto tutte le espressioni culturali possibili dalla letteratura, all’arte fino al teatro.
Unitas et trinitas, et distinctio et identitas. Bonaventura e Tommaso commentatori del «I Sententiarum» di Pietro Lombardo
Paolo Brambilla
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2019
pagine: 616
La presente ricerca - Premio Bellarmino 2019 - si pone l'obiettivo di istruire un confronto tra le prospettive trinitarie di Bonaventura da Bagnoreggio e Tommaso d'Aquino a partire dai loro Commenti alla Sentenze del maestro Pietro Lombardo. Questi testi vengono spesso relegati in secondo piano negli studi dei due autori, ma la loro analisi presenta numerosi punti di interesse: affrontano tutte le questioni teologiche fondamentali; si prestano ottimamente a essere comparati, in quanto trattano i medesimi argomenti in parallelo; mostrano uno dei vertici della profondità tecnica e teologica dei due maestri. Il confronto si concentra su due temi di primaria importanza nel contesto accademico scolastico. Il primo tema è la ragione della distinzione tra le processioni divine, che risulta la chiave di accesso per comprendere ogni distinzione in Dio Trinità. Come è possibile che due azioni immanenti in Dio siano realmente distinte? Si vedrà la proposta "qualitativa" di Bonaventura e quella "quantitativa" di Tommaso. Il secondo tema è la teologia della persona divina, che Bonaventura articola attraverso i classici concetti di proprietà, relazione, emanazione e origine, mentre Tommaso studia secondo due prospettive differenti, che abbiamo chiamato efficiente e formale. La ricerca include l'analisi di alcuni aspetti di Agostino, Boezio, Riccardo di San Vittore, e Piero Lombardo.
El caballo negro del «phaedrus». Demostrar, mostrar y armonizar el conflicto del alma
David Angeles Garnica
Libro: Libro in brossura
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2019
pagine: 264
Padre es nombre de relación
Domingo Garcia Guillén
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2010
pagine: 424
Hominem reducere ad deum. La funzione mediatrice del verbo incarnato nella teologia di San Bonaventura
Filippo Ciampanelli
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2010
pagine: 468
Questo testo vuol dar voce ad uno dei maggiori teologi della storia cristiana per esplorare, insieme a lui, l'opera della nostra salvezza. Secondo Bonaventura nel Verbo incarnato e crocifisso è racchiuso il mistero del ritorno dell'uomo, disperso in un mondo molteplice e decaduto, all'origine divina. Da questo principio scaturisce una possente visione salvifica: sintetica e conciliante, storica e metafisica, personale e universale, che ricorre a molteplici simboli e attinge dalla tradizione i registri più vari, assimilandoli in un pensiero rigoroso e ovunque permeato di spiritualità, incapace di disgiungere le dimensioni affettiva e contemplativa dalla teologia, sostenuto com'è da una logica esistenziale umile, povera e testimoniante, traduzione esemplare della radicalità carismatica di Francesco. Rimedio divino che risana la storia umana, sacrificio vivo che liberamente si offre a Dio per tutti, il Verbo che il Padre pronuncia è soprattutto il punto "medio" - per questo centrale - dei rapporti tra la Trinità e il creato. Se per il Dottore Serafico è possibile ricercare in lui, codice della realtà creata, il senso del percorso che va da Dio al mondo, ancor più affascinante è contemplarne l'esito opposto: l'opera mediatrice che riconduce il mondo a Dio (reductio).
Interazione e interferenza. Epistemologia scientifica ispirata al pensiero di Charles S. Peirce
Ivan Colage
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2010
pagine: 276
"Interazione e inferenza" si inquadra nel campo della filosofia della scienza e dell'epistemologia scientifica. Il lavoro mira a proporre un'immagine della scienza, soprattutto fisica, che sia aderente alla sua pratica effettiva (tanto nella dimensione storica, quanto in quella attuale) e che si dimostri in armonia con gli sviluppi più recenti dell'epistemologia scientifica, recuperando al contempo alcune istanze feconde del pensiero di Ch. S. Peirce. Come il titolo suggerisce, il lavoro si incentra su alcune caratteristiche ritenute fondamentali del lavoro scientifico sia empirico (caratterizzato dall'interazione con il mondo naturale) sia teorico (caratterizzato dal lavoro inferenziale che si articola, secondo Peirce, in momenti abduttivi, deduttivi ed induttivi). Il lavoro mira a proporre, come suo risultato principale, una nozione di verità, "verità interazionista", che sembra particolarmente adatta all'immagine della scienza che viene costruita nel corso dei capitoli. A tal fine, sono centrali tanto l'analisi dell'attività sperimentale tipica della scienza fisica (e il carattere intrinsecamente epistemologico dell'esperimento) quanto l'importanza dell'inferenza abduttiva (nodo cruciale della filosofia peirceiana). La nozione di verità interazionista permette di mantenere un atteggiamento moderatamente ma fondamentalmente realistico nei confronti della fisica, pur tenendo fermo il carattere fallibile che deve esserle attribuito.