Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Pacini Editore: Nuovi quaderni di ricerche storiche

Il treno dei desideri. La rappresentazione audio-visiva della famiglia nell'Italia del secondo dopoguerra

Il treno dei desideri. La rappresentazione audio-visiva della famiglia nell'Italia del secondo dopoguerra

Girotto Elisabetta

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2023

pagine: 320

Lo studio promuove una riflessione sulla famiglia come luogo privilegiato da cui osservare la storia degli anni Cinquanta del Novecento (1946-1962). Una particolare attenzione è riservata al sistema di connessioni della famiglia con le istituzioni politiche: l'universo dei due grandi partiti di massa (Dc e Pci), ma anche con la società e la cultura di massa, in una realtà come quella italiana in cui lo spazio privato e domestico rappresenta non solo il fulcro dell'elaborazione del pensiero politico e religioso, ma soprattutto un ambiente primario per la costruzione di identità sociali, di genere e generazionali. Lo studio si avvale dei materiali audiovisivi come fonte principale: prodotti culturali elaborati sia da enti statali e pubblici che dai partiti e militanti di base, ma anche di documenti cinematografici amatoriali essenziali per decifrare il privato delle famiglie. Dimensione sociale e culturale si coniugano pertanto con quella istituzionale, allo scopo d'individuare il ruolo dell'istituto familiare sia nella costruzione dell'identità collettiva del tempo che nella configurazione del sistema politico della prima Repubblica. In una prospettiva d'analisi di tipo transdisciplinare, il lavoro intende riflettere sulle diverse rappresentazioni dell'universo familiare proposte dalla propaganda, e più in generale dai differenti media posti a confronto, decostruendone allo stesso tempo i principali linguaggi.
32,00

Tondini di ferro e bossoli di piombo. Una storia sociale delle Brigate Rosse

Tondini di ferro e bossoli di piombo. Una storia sociale delle Brigate Rosse

Matteo Antonio Albanese

Libro: Copertina morbida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2021

pagine: 224

Cosa sappiamo della nascita delle Brigate Rosse. Dopo più di 50 anni dalla loro nascita sono ancora molti i vuoti da riempire nella storia di quell'organizzazione e del paese. Per farlo dobbiamo guardare da vicino i vorticosi rivolgimenti di una società che in pochi anni passa dal disastro del fascismo e della guerra a divenire una delle realtà più industrializzate del pianeta. Dentro questi cambiamenti, dalle lotte di fabbrica e degli studenti, dal primo femminismo alle rivendicazioni sui diritti di cittadinanza, nascono idee, passioni e si scontrano visioni di futuro. Dall'immaginario della Resistenza fino alla fascinazione per paesi lontani che si liberavano da oppressioni insopportabili, da Cuba al Vietnam ed all'Algeria, prendono vita dibattiti enormi che corrono tra le pagine dei giornali fino ai ciclostili nei seminterrati. Da Palermo ad Aosta il paese si scuote, quasi a risvegliarsi dalla trance del processo di ricostruzione, e nelle strade si accende uno scontro sociale gigantesco. Dentro quello scontro, tra le botte della polizia e quelle dei manifestanti, tra le macerie delle bombe neofasciste si comincia ad intravedere una stella a 5 punte, allungata fatta partendo dalla moneta da 100 lire; le Brigate Rosse vogliono fare la Rivoluzione come avanguardia di una classe operaia che stava perdendo la sua partita storica. La loro sconfitta non è, però, solo una scia di attentati e di morte ma diviene l'occasione per comprendere come l'esplosione dei processi che proprio le Br per prime chiameranno globalizzazione abbia cambiato la nostra percezione del mondo in cui viviamo.
24,00

Tondini di ferro e bossoli di piombo. Una storia sociale delle Brigate Rosse

Tondini di ferro e bossoli di piombo. Una storia sociale delle Brigate Rosse

Matteo Antonio Albanese

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2020

pagine: 224

Cosa sappiamo della nascita delle Brigate Rosse. Dopo più di 50 anni dalla loro nascita sono ancora molti i vuoti da riempire nella storia di quell'organizzazione e del paese. Per farlo dobbiamo guardare da vicino i vorticosi rivolgimenti di una società che in pochi anni passa dal disastro del fascismo e della guerra a divenire una delle realtà più industrializzate del pianeta. Dentro questi cambiamenti, dalle lotte di fabbrica e degli studenti, dal primo femminismo alle rivendicazioni sui diritti di cittadinanza, nascono idee, passioni e si scontrano visioni di futuro. Dall'immaginario della Resistenza fino alla fascinazione per paesi lontani che si liberavano da oppressioni insopportabili, da Cuba al Vietnam ed all'Algeria, prendono vita dibattiti enormi che corrono tra le pagine dei giornali fino ai ciclostili nei seminterrati. Da Palermo ad Aosta il paese si scuote, quasi a risvegliarsi dalla trance del processo di ricostruzione, e nelle strade si accende uno scontro sociale gigantesco. Dentro quello scontro, tra le botte della polizia e quelle dei manifestanti, tra le macerie delle bombe neofasciste si comincia ad intravedere una stella a 5 punte, allungata fatta partendo dalla moneta da 100 lire; le Brigate Rosse vogliono fare la Rivoluzione come avanguardia di una classe operaia che stava perdendo la sua partita storica. La loro sconfitta non è, però, solo una scia di attentati e di morte ma diviene l'occasione per comprendere come l'esplosione dei processi che proprio le Br chiameranno globalizzazione abbia cambiato la nostra percezione del mondo in cui viviamo.
24,00

18 aprile 1948. La Puglia al voto

18 aprile 1948. La Puglia al voto

Valerio Vetta

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2018

pagine: 240

Per molto tempo la storiografia ha interpretato l'esito delle prime elezioni politiche di età repubblicana con la paura del comunismo e con la confessionalità cattolica. In linea con le più recenti suggestioni scientifiche, lo studio di caso sulla Puglia offre un quadro articolato delle motivazioni del voto che svela il peso avuto in esso, oltre che dalle emozioni, dalle appartenenze ideologiche e da quelle religiose, anche dalle opinioni, dalle pratiche clientelari e soprattutto dagli interessi. La ricerca, condotta su fonti documentali, a stampa e audiovisive, prende in esame le territorialità pugliesi, lo svolgimento della campagna elettorale in ciascuna di esse, la geografia regionale del voto e le biografie di coloro che furono eletti in Parlamento per analizzare chi ha votato chi, e il perché.
24,00

Sodalizi. Forme dell’associazionismo urbano a Siena tra Otto e Novecento

Sodalizi. Forme dell’associazionismo urbano a Siena tra Otto e Novecento

Aurora Savelli

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2017

pagine: 160

Il caso senese permette un confronto diretto fra sodalizi vecchi e nuovi, tra organizzazione in Contrade e il nuovo tessuto associazionistico che si viene configurando nella seconda metà dell’Ottocento. Mentre in altre regioni il persistere di tradizioni solidaristiche comunitative e di vicinato nel nuovo associazionismo mutualista o ricreativo appare tenue, nell’associazionismo senese il rapporto fra le forme associative più moderne e le Contrade, identificate proprio in base alla propria pertinenza territoriale, è un rapporto di confronto aperto e complesso, con intrecci e scambi del tutto inediti e originali.
17,00

Una lunga Resistenza. Microstorie a confronto. Roccastrada e Calenzano (1922-1946)

Una lunga Resistenza. Microstorie a confronto. Roccastrada e Calenzano (1922-1946)

Francesco Catastini

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2015

pagine: 236

Che legami vi furono fra antifascisti e partigiani? Le reti antifasciste rappresentarono davvero, e se sì fino a che punto, una delle condizioni necessarie per la nascita della Resistenza? Gli esiti di questa ricerca condotta su due comuni toscani, Roccastrada e Calenzano, in cui l'impatto con il fascismo ha avuto caratteristiche assai diverse, permettono di pensare l'antifascismo e la Resistenza italiana non più come due fenomeni distinti, anche se connessi per ideali e obiettivi, bensì come un solo movimento che ha avuto continuità a partire dall'instaurazione della dittatura. Familiari, amici, compagni di bevute all'osteria, colleghi più anziani, saranno i mentori della generazione di italiani nata o formatasi nel Ventennio, prima nel condurla per mano verso una critica del regime e poi, in un secondo tempo, a formarne una vera coscienza politica all'interno delle varie formazioni partitiche.
18,00

Fotografia e public history. Patrimonio storico e comunicazione digitale

Fotografia e public history. Patrimonio storico e comunicazione digitale

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2019

pagine: 160

Fotografia e public history rappresentano oggi due ambiti di indagine ancora relativamente nuovi per la storiografia dell'età contemporanea in Italia. La fotografia, oggetto di primario interesse per questo volume, ha rappresentato in passato, e continua a rappresentare, un luogo privilegiato e un medium particolarmente appropriato per le pratiche memoriali legate al tema dell'identità collettiva care alla PH. Dalla sua nascita ad oggi inoltre, il patrimonio fotografico si è sedimentato all'interno delle istituzioni culturali pubbliche, divenendo parte del patrimonio nazionale. Il volume vuole avviare una riflessione sugli sviluppi attuali della PH che tenga conto di tale dimensione culturale e memoriale della fotografia e dei suoi rapporti con i processi in atto di riproduzione e disseminazione del patrimonio attraverso canali visuali di comunicazione digitale.
20,00

Essere chiesa nel post-concilio. La comunità parrocchiale di Vingone a Scandicci, con parroco Fabio Masi (1964-1982)

Maurizio Bassetti

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2023

pagine: 312

La Comunità parrocchiale di Vingone, nata nel 1965 in un quartiere popolare di Scandicci, fu guidata fino al 1982 da Fabio Masi che accolse le innovazioni del Concilio Vaticano II con entusiasmo e impostò la sua pastorale cercando di seguirle e creando una comunità di fede, che iniziò da subito a sperimentare nuove forme di prassi ecclesiale. La Comunità di Vingone accolse anche non credenti, che seguirono insieme ai fedeli le attività sociali che caratterizzarono la vita parrocchiale, tra cui una scuola popolare e un doposcuola. Fu un'esperienza particolare in cui il dialogo tra credenti e non credenti si trasformò in una condivisione di vita comunitaria, in una comunità che viveva i valori cristiani, dell'amore per gli altri e dell'impegno per il riscatto dei più deboli, senza l'obbligo di manifestare la fede in Dio, in un rispetto reciproco tra credenti praticanti, credenti non praticanti e non credenti. La Comunità si trovò a vivere il suo percorso proprio durante i fermenti della fine degli anni Sessanta, di quel "lungo '68" che fu caratterizzato dalle utopie del cosiddetto "dissenso" cattolico; anch'essa partecipò a quel clima, con idee e prese di posizioni, sempre però cercando di rimanere all'interno delle istituzioni. La vicenda della Comunità di Vingone è un esempio, certo molto particolare, ma anche significativo, di come si cercò di essere Chiesa, con tutte le ingenuità, i limiti, ma anche l'entusiasmo di una ricerca di modi più autentici di vivere la fede, sotto la spinta delle innovazioni del Concilio, negli anni '60-'70. In questo libro si dà conto degli avvenimenti, delle riflessioni e delle persone di quella esperienza. Prefazione di Fabio Masi. Introduzione di Bruna Bocchini Camaiani.
27,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.