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Ombre Corte: Cartografie

Ecosocialismo. Una alternativa radicale alla catastrofe capitalista

Ecosocialismo. Una alternativa radicale alla catastrofe capitalista

Michael Lowy

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 160

L'ecosocialismo è una corrente di pensiero e di azione ecologica che fa proprie le conquiste fondamentali del marxismo mentre le libera dalle sue scorie produttiviste. La logica capitalista del mercato e del profitto, così come quella dell'autoritarismo burocratico del defunto "socialismo reale", è incompatibile con le esigenze di salvaguardia dell'ambiente. Gli ecosocialisti criticano gli attuali vicoli ciechi dell'ecologia politica, che non mette in discussione il potere del capitale. L'ecosocialismo è quindi una proposta radicale che mira non solo a una trasformazione dei rapporti di produzione, dell'apparato produttivo e dei modelli di consumo dominanti, ma anche a creare un nuovo paradigma di civiltà, rompendo con i fondamenti della civiltà capitalista/industriale.
14,00

Una teoria femminista della violenza. Per una politica antirazzista della protezione

Una teoria femminista della violenza. Per una politica antirazzista della protezione

Françoise Vergès

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 140

Il linguaggio ufficiale a proposito dell’uguaglianza uomini-donne è un repertorio di violenze: molestie, stupri, abusi, femminicidi. Queste parole descrivono una realtà crudele. Ma non ne nascondono un’altra, quella delle violenze commesse con la complicità dello Stato? In questo libro, Françoise Vergès denuncia la svolta securitaria della lotta contro il sessismo. Focalizzandosi sugli “uomini violenti”, si omette di interrogare le fonti di questa violenza. Per l’autrice non ci sono dubbi: il capitalismo razziale, i populismi ultraconservatori, lo schiacciamento del Sud attraverso le guerre e i saccheggi imperialisti, i milioni di esiliati e di esiliate, l’aumento delle misure carcerarie, mettono le mascolinità al servizio di una politica di morte. Contro l’aria del tempo, Françoise Vergès ci esorta a rifiutare l’ossessione punitiva dello Stato, a favore di una giustizia riparatrice. “La mia analisi non fornisce soluzioni per mettere fine alle violenze di genere e sessuali – la cui denuncia mostra oggi l’ampiezza –, ma vorrebbe contribuire alla riflessione sulla violenza come elemento strutturante del patriarcato e del capitalismo, e non come una specificità maschile. Questo libro cerca di immaginare una società postviolenta, non una società senza conflitti e contraddizioni, ma una società che non naturalizzi la violenza, che non la celebri, che non ne faccia il tema centrale della sua narrazione sul potere” (Françoise Vergès).
13,50

L'intelligenza in lotta. Sapere e produzione nel tardocapitalismo

L'intelligenza in lotta. Sapere e produzione nel tardocapitalismo

Hans-Jürgen Krahl

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 163

Questo libro, a cinquant’anni dalla scomparsa dell’autore, raccoglie una selezione essenziale dei suoi scritti più importanti, da tempo non più disponibili in italiano, rendendo così di nuovo accessibile un laboratorio teorico-politico di straordinaria attualità: è proprio in questi ultimi anni, infatti, che le intuizioni e le previsioni di Hans-Jürgen Krahl – dalla fine della separazione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale all’intellettualità di massa come nuova forza-lavoro, fino al linguaggio e alla vita della mente come risorse immediatamente produttive – si sono dispiegate in tutta la loro complessità, trasformando radicalmente il mondo in cui viviamo. Punto di riferimento imprescindibile per l’operaismo italiano, segno dell’attualità di questo francofortese anomalo è anche il rinnovato interesse per i suoi scritti dimostrato da molti giovani studiosi. Quello che avete tra le mani è di fatto un piccolo classico del pensiero critico contemporaneo, indispensabile per chiunque intenda non solo interpretare il mondo, ma anche trasformarlo. Postfazione di Detlev Claussen.
14,00

La seconda contraddizione del capitalismo. Introduzione a una teoria e storia dell’ecologia

La seconda contraddizione del capitalismo. Introduzione a una teoria e storia dell’ecologia

James O'Connor

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 144

Protagonista di rilievo dei movimenti per i diritti civili e delle minoranze etniche e razziali, James O’Connor ha scritto testi fondamentali per la comprensione del capitalismo e delle sue crisi. Ripubblicarne oggi le riflessioni sulla seconda contraddizione del capitalismo e sullo sviluppo della storia ecologica – entrambe apparse in “Capitalism Nature Socialism” – è operazione che si giustifica in due modi. In primo luogo, O’Connor può senz’altro dirsi un “classico” dell’ecomarxismo: la sua critica ecologica dell’economia politica rappresenta un passaggio obbligato per chiunque si interroghi sul nesso tra questione sociale e questione ambientale. In secondo luogo, la congiuntura pandemica riporta al centro del dibattito pubblico la questione delle condizioni di (ri)produzione – un concetto chiave, discusso a più riprese in questo volume. Non stupisce, dunque, che vi sia chi abbia proposto di chiamare “prima crisi O’Connor” il crollo economico causato dal coronavirus. Per queste ragioni, chi intenda affrontare con spirito critico il presente della crisi ecologica troverà nei due saggi qui riproposti una risorsa fondamentale. Il punto di partenza dell’“eco-marxismo” è la contraddizione tra rapporti di produzione, forze produttive e condizioni di produzione. Né la forza lavoro né la natura, incluse le loro dimensioni spazio-temporali, sono prodotte dal sistema capitalistico, sebbene il capitale tratti le condizioni di produzione come se fossero merci, o beni per il capitale (James O’Connor). Prefazione di Jacopo Nicola Bergamo e Emanuele Leonardi.
10,00

L'intempestivo, ancora. Pierre Clastres di fronte allo Stato

L'intempestivo, ancora. Pierre Clastres di fronte allo Stato

Eduardo Viveiros de Castro

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 140

Sul finire degli anni Sessanta, Pierre Clastres lancia una sfida all’etnocentrismo della ragione politica occidentale: e se le società amerindiane, accusate dai colonizzatori europei di essere “senza fede, né legge, né re” non mancassero di nulla? E se formassero, più che delle società “senza Stato”, delle società “contro lo Stato”? Tutta l’opera di Clastres esplorerà le conseguenze di questo cambiamento di prospettiva. In questo saggio, Eduardo Viveiros de Castro si propone di interrogare l’intempestività dell’opera di Clastres. Quale spostamento operare in questo pensiero per riattualizzarlo in un’epoca in cui i movimenti dei popoli autoctoni ci impongono di passare “dal silenzio al dialogo”, e in cui la crisi ambientale globale presuppone che si trasformi il nostro modo di abitare la Terra? Ritornando a Clastres, Viveiros de Castro mostra ciò che l’antropologia può darci seguendo la via di un “divenire-indigeno” del concetto di politica: un compito urgente di fronte alle contemporanee derive dello Stato-nazione. “Clastres intempestivo? Certo, ma è del resto questa la caratteristica del profeta e di una parola che insorge, giungendo spesso troppo presto o troppo tardi. È questo carattere a farne la grandezza…” (Dalla Postfazione di Roberto Beneduce).
13,00

Ecologia del possibile. Razionalità, esistenza, amicizia

Ecologia del possibile. Razionalità, esistenza, amicizia

Gianluca De Fazio

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 113

L’incontro tra filosofia ed ecologia è oggi una sfida teorica di primo piano. Contro una interpretazione naturalistica e un riduzionismo ambientalista del pensiero ecologico, per lo più dominante nel discorso attuale, il testo affronta il portato critico e metodologico dell’ecologia filosofica, nella sua formulazione ecosofica, attraversandone gli aspetti etici e istituzionali. A partire dal posizionamento teorico di matrice francese, e dall’assunto per il quale l’ecologia si definisce come scienza delle relazioni, il saggio dialoga con alcuni dei dibattiti più recenti – lo statuto dell’essere vivente, il dualismo natura-cultura, le implicazioni ontologiche dell’etnografia contemporanea – facendo emergere la rilevanza etica (e politico) della questione ecologica, attraverso problematiche classiche della filosofia, come il tema dell’amicizia, dei processi istituzionali e il nodo cruciale della soggettività. I tragitti descritti nel libro hanno l’obiettivo di porre il concetto di possibile al centro di un’etica ecologica, un’etica, cioè, basata sulla capacità dell’essere vivente di istituire e valorizzare delle relazioni al fine di aumentare le potenzialità esistenziali individuali e collettive.
10,00

Corpo, apprendimento e identità. Sé e intersoggettività nella danza

Corpo, apprendimento e identità. Sé e intersoggettività nella danza

Chiara Bassetti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 223

Il libro si concentra sul ruolo del corpo nei processi di socializzazione e apprendimento, da un lato, e di costruzione identitaria, dall'altro. Lo fa a partire dal caso della danza di teatro occidentale, analizzando il modo in cui il saper(far)e per lo più tacito e corporeo - performativo - che la caratterizza viene trasmesso, appreso e va a modificare il senso di sé di chi lo acquisisce. La domanda riguarda dunque i processi che conducono a diventare, essere e dirsi una certa figura sociale, ad esempio una danzatrice, e il ruolo assunto dal corpo non solo come oggetto, ma come soggetto esperiente e agente. Come si produce un "corpo danzante"? Quali pratiche, individuali e collettive, vengono quotidianamente messe in atto a questo fine? Come si (ri)formano le disposizioni all'azione e la capacità di giudizio? Come muta la relazione col proprio corpo? Come cambia il modo di guardarsi e di narrarsi? Che ruolo hanno, in questo, i corpi "altri"? Quali sono, dunque, i fondamenti sociali di tale processo? L'autrice affronta queste tematiche sulla base di una lunga ricerca etnografica che ha fatto del suo stesso corpo uno tra gli strumenti euristici scelta, questa, estesamente discussa nelle riflessioni metodologiche che aprono e chiudono il volume. Ne emerge una teoria sociale che guarda al corpo come qualcosa che si è, che si ha, che si fa e che fa fare; all'identità come relazione mutevole tra sé corporeo e sé incorporato; a significazione e interpretazione, infine, come agire immanente all'esperienza vissuta e ancorato a quel "sentire" che è il senso comune. Al centro del lavoro, quindi, l'intreccio tra corporeità, soggettività e intersoggettività.
19,00

Donne e sovversione sociale. Un metodo per il futuro

Donne e sovversione sociale. Un metodo per il futuro

Maria Rosa Dalla Costa

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 116

“Perché ripubblicare i documenti più significativi di Potere femminile e sovversione sociale a cinquant’anni dalla prima edizione che aprì il dibattito internazionale sul lavoro domestico e ne costituì una pietra miliare? L’interesse di una tale operazione non è commemorativo né puramente archivistico. Non si tratta soltanto di rimettere in circolazione materiale politico di un fecondo periodo di trasformazione sociale, che pur sarebbe di per sé cosa meritoria visto l’oblio in cui per decenni sono cadute queste analisi. La sua riedizione punta soprattutto a rendere disponibili nel dibattito contemporaneo femminista (e non solo) i materiali fondativi di un’esperienza militante tanto prolifica quanto attuale, che ha portato in primo piano il valore produttivo della riproduzione e svelato l’inganno della naturalizzazione, ovvero del considerare naturale il rapporto delle donne con il lavoro domestico e di cura. Si tratta di un’esperienza di respiro internazionale, raccolta attorno al Collettivo internazionale femminista (costituito a Padova nel 1972) e alla campagna per il Salario al lavoro domestico che, per dare battaglia alle forme materiali dello sfruttamento e della subordinazione delle donne, ha riletto criticamente l’analisi marxiana dello sviluppo capitalistico” (Anna Curcio).
10,00

Attraverso Deleuze. Percorsi incontri e linee di fuga

Attraverso Deleuze. Percorsi incontri e linee di fuga

Ubaldo Fadini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2021

pagine: 149

A partire da una serie di confronti, realizzati in gran parte dallo stesso Deleuze, il libro presenta l’opera complessiva di un filosofo tra i più letti e apprezzati del nostro tempo. Essi riguardano studiosi e temi, non solo della cultura filosofica, che risultano imprescindibili per afferrare al meglio un percorso di ricerca che altrimenti rischia di rimanere sfocato e talvolta frainteso, quando non consegnato a presunte parole d’ordine teorico di carattere spesso sibillino, sfuggente. Ecco allora Deleuze che si rapporta a David Hume, Ernst Bloch, Michel Foucault, oppure che si rivolge a Marcel Proust e Antonin Artaud, tra gli innumerevoli altri, in modi tali da rendere poi possibile anche il collegamento a figure particolarmente significative della cultura novecentesca come Elias Canetti e Walter Benjamin. Da questo insieme di confronti e di incontri scaturisce l’immagine di un filosofo senz’altro singolare, radicalmente estraneo a ogni dogmatismo dottrinale: un pensatore imprescindibile per qualunque tentativo di delineare, nel nostro presente, delle nuove vie di ricerca per un’impresa teorica che si voglia radicalmente critica e non cristallizzata nelle abituali e un po’ aride forme della settorializzazione disciplinare/accademica. Per il pensatore francese vale infatti ancora l’idea, da riprendere oggi con piena convinzione, che la sperimentazione filosofica sia strettamente collegata alla individuazione di nuove direzioni per l’avvenire, in un senso che si vuole effettivamente pratico.
13,00

La rivoluzione è il freno di emergenza. Saggi su Walter Benjamin

La rivoluzione è il freno di emergenza. Saggi su Walter Benjamin

Michael Lowy

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2020

pagine: 136

Per Michael Löwy, la scoperta dell’opera di Benjamin è stata un’emozione che ha scosso molte delle sue convinzioni e la cui onda d’urto si è percepita per più di quarant’anni in tutte le sue ricerche sulle forme eterodosse del marxismo in Europa o in America Latina. Alla visione di una rivoluzione come “locomotiva della storia” che viaggia inesorabilmente nella direzione del progresso, descritta da Marx in La lotta di classe in Francia, Benjamin propone una versione della rivoluzione come “freno di emergenza”, annunciando precocemente una critica del progresso e della crescita, che più tardi si svilupperà nel pensiero critico e nell’ecologia radicale. I saggi qui raccolti si concentrano sulla dimensione rivoluzionaria del lavoro di Benjamin, in cui si intrecciano e si confondono un approccio ispirato a un materialismo storico, evidentemente non ortodosso, e un messianesmo ebraico, ripensato alla luce della sua “amicizia stellare” con il suo complice Gershom Scholem. Diversamente da molti lavori su Benjamin, Löwy insiste sulla dimensione sovversiva, rivoluzionaria e persino insurrezionale del suo pensiero. Ed è questa dimensione che fa del filosofo tedesco un personaggio singolare, se non unico, nel firmamento culturale del XX secolo.
14,00

Oltre il lavoro domestico. Il lavoro delle donne tra produzione e riproduzione

Oltre il lavoro domestico. Il lavoro delle donne tra produzione e riproduzione

Lucia Chisté, Alisa Del Re, Edvige Forti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2020

pagine: 189

“Questo libro, uscito nella prima edizione nel gennaio 1979, voleva essere un contributo all’analisi dei temi legati al lavoro delle donne nei risvolti che parevano essenziali nella peculiare congiuntura sociale, economica e politica agli sgoccioli del decennio. Il presupposto era che tale condizione dovesse essere sempre situata e che non fosse quindi possibile, in un’ottica di liberazione, prescindere dall’indagine del sistema capitalistico, suo connotato storico. Un punto di vista dichiarato. ‘Liberazione’ perché il nostro discorso non mirava all’inserimento a pieno titolo in un sistema qualificato dal potere maschile, introducendovi semplicemente figure femminili; l’analisi voleva essere critica dell’intero meccanismo sociale dello sfruttamento. La messa in discussione dei rapporti tra i sessi si traduceva in una pratica politica antagonista nei confronti dei ruoli che le donne da sempre, almeno nella cultura occidentale, erano state costrette a incorporare. In questo avverbio temporale c’era una lunga storia sociale che si voleva disvelare” (dalla Prefazione alla nuova edizione). Postfazione di Giulia Bonanno, Giovanna Di Matteo, Greta Meraviglia, Bruna Mura (Non Una di Meno Padova).
15,00

Vive, libere e senza debiti! Una lettura femminista del debito

Vive, libere e senza debiti! Una lettura femminista del debito

Veronica Gago, Luci Cavallero

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2020

pagine: 149

Una lettura femminista del debito è quella che oppone alla astrazione finanziaria i corpi e le narrazioni concrete del funzionamento del dispositivo. Una lettura femminista del debito comporta l'individuazione dei meccanismi attraverso i quali questo si lega alle violenze contro i corpi femminilizzati. Una lettura femminista del debito mappa le forme di lavoro da una prospettiva femminista, rendendo visibili i lavori domestici, di riproduzione e i lavori comunitari, interpretandoli come spazi messi a valore dall'economia finanziaria.
14,00

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