Nuova IPSA: Saggi
Il dialogo ippocratico. La comunicazione medica nell'antica Grecia, con alcune proposte per migliorare il linguaggio sanitario attuale
Alberto Jori
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2018
pagine: 148
L'autore, filosofo e storico della scienza, in questo testo analizza il linguaggio odierno che normalmente viene usato tra medico e paziente. Quanti di noi si sono trovati in determinate situazioni in cui la poca chiarezza e la mancata comprensione del linguaggio medico hanno procurato più ansia e preoccupazione di quanto fosse necessario solo perché probabilmente è mancata l'umanità e l'empatia che avremmo voluto trovare? In questo saggio viene presa in considerazione la medicina greca, analizzando due atteggiamenti fondamentali della relazione medico-paziente, chiamati per semplificare "Modello 1" e "Modello 2". Uno di ispirazione ippocratica, volto al rapporto umano tra medico e paziente in cui il primo si pone sullo stesso "piano" del paziente e lo tratta come tale, l'altro determinato dalla convinzione che il paziente con la sua "incompetenza" non può comprendere l'arte medica e anche il semplice porgli domande può essere fuorviante, dal momento che il paziente non ha idea della malattia che lo affligge. Quindi, da una parte, un medico quasi amico, che cura l'uomo, dall'altro un medico che cura d'imperio e tratta il sintomo o i sintomi, non certo l'uomo nella sua interezza. Dalle relazioni cliniche di un tempo alle trattazioni dei manuali, dal linguaggio delle commedie a quello dei romanzi, dalle informazioni dei bugiardini alle oscure formule chimiche, dagli acronimi agli inglesismi, Jori non perde occasione per far toccare con mano quanta strada dobbiamo ancora percorrere affinché il medico non parli una sua lingua, ma si conformi alla trasparenza del lessico corrente, per recuperare un rapporto fondamentale anche per l'intera società, quello tra medico e paziente, due uomini che "collaborando" potranno giungere al compimento del bene sia dell'uno che dell'altro.
Sulle tracce della Dea. Quando la femminilità esprimeva il massimo grado della sacralità
Letizia Gariglio
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2018
pagine: 232
Nella storia dell'umanità, prima dell'instaurarsi delle società patriarcali, è esistito un sistema sacrale d'impronta femminile, che ha lasciato segni indelebili, sia su reperti archeologici, sia nei racconti che hanno attraversato le culture sotto forma di miti, leggende, fiabe. Numerosissimi segni attestano la presenza di un antico movimento culturale pre-indo-europeo in cui furono fortemente sentiti valori femminili di cooperazione, di ricerca della bellezza e della pace, di mutualità, di integrazione, in cui vigeva il culto di una grande Dea. Questa fase precedette la cultura delle armi di guerra, maschile e bellicosa, patriarcale ed espansionistica, instauratasi dopo una serie di invasioni, da parte di guerrieri in armi, dell'antico bacino europeo. Progressivamente furono sostituiti i valori degli indoeuropei a quelli della Dea primigenia; gli dei maschili dei nuovi pantheon, fra loro in lotta come gli uomini, relegarono la grande Dea, espressione del continuum vitale di nascita/morte/rigenerazione, fino al grado infimo. Il genere umano femminile rispecchiò le sorti della Dea, divenendo parte debole dell'umanità. I simboli della Dea furono abbattuti e/o inglobati nei pantheon maschili; nuove mitologie furono create. La Dea sopravvisse in sonno. Cerchiamo le tracce della Dea nei segni che ha lasciato nelle cosmogonie, nelle mitologie, nelle presenze di dee storiche, nelle pietre e nella terra.
Dal mito al «logos». Venti lezioni di filosofia antica
Alberto Jori
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2017
pagine: 565
In queste venti lezioni l'autore - uno tra gli studiosi italiani più apprezzati della filosofia antica - conduce i lettori a riscoprire la straordinaria attualità degli antichi pensatori greci e romani. L'esposizione, articolata facendo interagire dialetticamente le voci più significative del pensiero antico, si svolge secondo la successione cronologica dei filosofi, e illustra con piglio sicuro il graduale arricchirsi di un dibattito che finisce con l'esplorare tutti gli interrogativi fondamentali dell'esistenza umana. Al centro del panorama si stagliano tre figure esemplari, destinate a dominare non soltanto la filosofia antica, ma l'intera cultura occidentale. Sono tre giganti del pensiero, diversissimi fra loro ma insieme complementari: Socrate, Platone e Aristotele. L'autore chiarisce le loro dottrine fondamentali, mostrando al tempo stesso come esse possano fornire dei validi stimoli anche alla riflessione contemporanea. Nel complesso, dunque, questo libro costituisce, non da ultimo pure per il suo taglio inedito e il suo andamento narrativo, un'introduzione alla filosofia antica di particolare utilità non solo per gli studenti, ma anche per chiunque desideri riscoprire le radici della nostra civiltà e, insieme, valutarne le prospettive future.
Non dimenticare i morti. I racconti di quelli che restano
Vinciane Despert
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2017
pagine: 169
"Elaborare il lutto", è l'imperativo che si impone a tutti coloro che devono affrontare il decesso di un parente. Ma sbarazzarsi dei propri morti non è la regola ottimale cui nessuno può sfuggire se non vuole soffrire troppo? Vinciane Despret ha cominciato con l'ascolto. "Io dicevo alle persone: sto conducendo un'inchiesta sul modo con il quale i morti entrano nella vita dei viventi; lavoro sull'inventiva dei morti e dei viventi nelle loro relazioni". Una storia mi ha condotto a un'altra. "Io ho un'amica che calza le scarpe di sua nonna, perché essa continui a misurare il mondo. Un'altra è partita per scalare una delle montagne più alte con le ceneri di suo padre per condividere con lui le più belle aurore. Il giorno del compleanno della sua defunta moglie, uno dei miei parenti prepara il piatto che lei preferiva, ecc. " L'autrice ha scoperto la maniera in cui i viventi che essa ha incrociato si rendono capaci di accogliere la presenza dei defunti e dimostra come risolvere il dilemma fra "ciò riguarda l'immaginazione" ed "è tutto semplicemente vero e reale". Nella nostra società moderna i morti si sono fatti più discreti, perdendo ogni visibilità. Oggi, potrebbe accadere che le cose cambino e che i morti divengano più attivi. Essi reclamano, propongono il loro aiuto, sostengono o consolano... Lo fanno con tenerezza, spesso con umorismo. Si afferma troppo raramente fino a qual punto i morti possano renderci felici!
Il pane tra sacro e profano. Metafore dell'alimentazione nel mondo mediterraneo
Alberto Jori
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2016
pagine: 270
L'opera si accosta con un approccio originalissimo di ermeneutica semantica all'alimentazione mediterranea, e in particolare a uno dei suoi cardini: il pane. L'autore esplora innanzitutto i significati che in vari contesti del mondo antico sono stati attribuiti al pane, allo scopo di individuarne non solo le differenze, ma anche gli eventuali punti di tangenza reciproci. In questo esperimento ermeneutico, condotto con l'ausilio dei più raffinati strumenti interpretativi, emerge, pur nel variare dei quadri culturali indagati, un valore simbolico unitario. Il pane si configura - sia all'interno di discorsi 'laici', come quelli svolti dai filosofi presocratici e dagli autori della Collezione Ippocratica - sia in discorsi ispirati invece da preoccupazioni eminentemente religiose e teologiche - come emblema e archetipo dell'unità, intesa quale feconda armonizzazione di una preesistente molteplicità conflittuale. Questa valenza simbolica costituisce a sua volta la spia di un dominante interesse di carattere politico. Su tale base, nella seconda parte dell'opera viene ricostruita la filosofia della cultura di uno dei pensatori più arditi e profondi della Grecia antica: si tratta dell'autore del trattato ippocratico "Sull'antica medicina". L'esame di questo trattato permette di riscoprire una proposta speculativa di sorprendente modernità, alla luce della quale la pratica gastronomica, vista come una forma di proto-medicina, si configura quale processo storico di autopoiesi dell'uomo. In tal modo, l'antico trattato può offrire stimoli preziosi anche alla riflessione attuale sui rapporti tra uomo e ambiente e tra uomo e alimentazione.
Caduta e rinascita della Cina. Guarire i traumi della storia
Paul U. Unschuld
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2016
pagine: 202
Nel corso degli ultimi 150 anni la Cina è stata ripetutamente umiliata dalle potenze imperiali occidentali e dal suo vicino minore, il Giappone. Per un periodo era sembrato che il "Regno di mezzo" fosse sul punto di diventare una pedina nelle mani degli interessi stranieri. In seguito, in circostanze senza analoghi precedenti storici, questa grande cultura iniziò a rinascere vigorosamente dalle ceneri di questa caduta solo apparentemente senza speranza, fino al punto che oggi lo Stato, i suoi leader, la sua economia in espansione e la sua potenza militare sono globalmente riconosciuti e spesso temuti. "Caduta e rinascita della Cina: guarire dai traumi della storia" traccia lo sviluppo del paese dal diciannovesimo secolo fino ai giorni nostri e fornisce una spiegazione di quella mentalità collettiva che, davanti al confronto con la superiorità della scienza e della tecnologia occidentali, ha messo la Cina in condizione di impegnarsi in una spietata autodiagnosi che le ha consentito la sua impressionante ascesa e la sua radicale trasformazione. Il paese ha identificato gli aspetti della civiltà occidentale che ha dovuto adottare per rimuovere gli ostacoli alla sua rinascita, intraprendendo un cammino di razionalità e di rinnovamento. Profondamente ferita, la Cina ha prescritto a se stessa una terapia che ha seguito lo stesso principio usato in medicina cinese: la causa è, innanzitutto e principalmente, contenuta in se stessi.
Cos'è la medicina? Approcci occidentali e orientali alla cura
Paul U. Unschuld
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2015
pagine: 268
In questo saggio si trova la prima storia comparata di due millenni di medicina occidentale e cinese dalle loro origini nei secoli a.C. fino agli attuali progressi nelle scienze come la biologia molecolare e agli adattamenti occidentali della medicina tradizionale cinese. Nella sua interpretazione delle forze fondamentali che sottendono ai cambiamenti nella teoria medica, Paul U. Unschuld racconta la storia della medicina in Europa e Cina correlata alla politica, all'economia e ad altri fattori contestuali. Basandosi sulla sua propria estesa ricerca delle fonti primarie cinesi, Unschuld argomenta contro eventuali pretese di "verità" dei modelli, sia occidentali che orientali, della fisiologia e della patologia. Il libro dà un contributo eloquente e tempestivo alle discussioni sulle politiche sanitarie, mentre illumina la natura delle dinamiche cognitive in medicina, e stimola il dibattito contemporaneo sull'essenza e l'interpretazione della realtà nei tentativi che la medicina pone in essere per gestire l'organismo umano.
Medicine tradizionali e non convenzionali. Semantica, epistemologia, salutogenesi e medicina centrata sulla persona
Mariateresa Tassinari
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2014
pagine: 128
Il volume racchiude il lavoro epistemologico e semantico compiuto sul tema delle Medicine Tradizionali e Medicine Non Convenzionali e dell'inestimabile contributo che esse possono apportare in vista di un mutamento del paradigma medico. Il modello della patogenesi su cui quest'ultimo è incentrato ha difatti fallito mostrando la necessità di un approccio di tipo salutogenico, incentrato quindi sulle cause che conducono alla salute. L'analisi epistemologica è stata rivolta ai principali modelli della ricerca medica (EBM, modello circolare, modello Evidence House) evidenziando i limiti insiti nel modello gerarchico che, invece, quello circolare proposto dal prof. Harald Walach riesce a superare. L'indagine semantica si è rivelata necessaria per la comprensione delle Medicine Non Convenzionali e dei termini utilizzati di sovente fraintendendone il significato. Concetti quali malattia, salute, placebo non sono utilizzabili senza una previa analisi approfondita.
Biologia, politica e libertà. Una teoria della politica nella scienza del comportamento umano
Maurizio Hanke
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2013
pagine: XIII-609
Il comportamento politico delle società umane rimane ancora avvolto da molte nubi e pone innumerevoli interrogativi. Perché gli uomini si aggregano? Perché dimostrano spirito gregario? Perché si possono sondare e prevedere le loro preferenze? Che cosa spinge alcuni di loro a farsi leader? Quando si può datare l'inizio della vicenda politica e sociale dell'umanità? E in essa prevalgono i comportamenti aggressivi o quelli cooperativi? Sono solo alcune delle domande che ci poniamo quando si analizza la storia del Genus Homo dopo la sua completa emersione cognitiva - una storia assai breve, di qualche migliaio di anni che sono veramente pochi rispetto al lunghissimo periodo della sua selezione biologica e del suo adattamento sociale durato più di un milione di anni. Ad alcune di queste domande la recente letteratura scientifica e sociologica comincia a offrire risposte documentate ed esaurienti e si concretizza, con questo libro, la possibilità di formulare una teoria generale della politica che si muova su basi meno incerte e pericolanti. La scienza politica e anche quella economica fino a qualche decennio fa si muovevano ancora nel campo delle congetture e non avevano alcun presupposto rigorosamente scientifico. Nel passato i maggiori interpreti e studiosi della sociologia, dell'economia e della politologia hanno offerto molte teorie che però avevano solo il supporto della analisi descrittiva e comparativa delle società umane. Prefazione di Daniele Cardelli.
Per amor di patria. Partiti, politica e democrazia nell'Italia di oggi
Salvatore Di Marco
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2013
pagine: 80
Natura naturans. Il pensiero di Roberto Ardigò (1828-1920)
Alberto Jori
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2020
pagine: 616
Il pensiero di Roberto Ardigò, nato a Casteldidone nel 1828 e morto a Mantova nel 1920, ha segnato una tappa decisiva della storia del pensiero italiano, e occidentale in genere. Ardigò, infatti, ha svecchiato la cultura filosofica aprendola al contributo delle scienze, ha ricollocato al centro della riflessione la Natura, ha rivoluzionato la riflessione etica, giuridica e sociologica. Nella sua vicenda umana assistiamo inoltre al passaggio dalle convinzioni tradizionali a una fiduciosa apertura al progresso. Una figura e un pensiero rivoluzionari, i suoi, che vale la pena di riscoprire e di studiare con attenzione, per meglio prepararci alle sfide del terzo millennio. La presente opera, redatta in occasione del centenario della morte del filosofo da Alberto Jori, professore di filosofia nell'Università di Tubinga, in Germania, e di storia della filosofia antica nell'Università di Ferrara, vuol essere un'introduzione al suo pensiero e, soprattutto, un invito alla lettura dei suoi testi, qui proposti in una vasta sezione antologica.
Morire di paura. Perché non dobbiamo temere la morte
Alberto Mazzocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova IPSA
anno edizione: 2013
pagine: 77
In una società che si premura di fornire a tutti "certezze" di ogni genere, dagli investimenti economici ai programmi politici, dalle attività lavorative agli svaghi, nessuno parla volentieri della morte. La morte si evita. Porta male parlare di morte. Si parla molto di corpo e di apparenza, di soldi e successo, poco di anima e spirito. Ma si può davvero "prevenire" la morte? Paradossalmente i progressi della medicina hanno fatto poco o nulla contro le grandi cause di morte dei paesi più ricchi ovvero le malattie degenerative. Si muore come prima, ma con molta più paura. L'autore, dopo una brevissima descrizione di come è cambiata la visione occidentale della morte nel corso dei secoli, propone una serie di riflessioni sulla salute, sulla malattia e sulla morte, sulla medicina e sul ruolo dei medici, riportando il pensiero di ricercatori, filosofi, santi o esoteristi, passati e presenti. Sta al lettore giungere a conclusioni, ma il messaggio forte e chiaro rimane: non dobbiamo temere la morte. Un libro non solo per medici ma per tutte le anime curiose della vita e dei suoi misteri.