Nottetempo: Saggi. Figure
La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami
Davi Kopenawa, Bruce Albert
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2018
pagine: 1088
La caduta del cielo è un resoconto della vita e del pensiero cosmoecologico di Davi Kopenawa, sciamano e portavoce dell'Amazzonia brasiliana, che disegna un quadro indimenticabile della cultura yanomami nel cuore della foresta pluviale. L'antropologo Bruce Albert ha raccolto e trascritto le sue parole affinché trovino un cammino anche lontano dalla foresta, contro la geopolitica globale e i suoi interessi predatori.
La società della trasparenza
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2014
pagine: 96
La società contemporanea è al servizio della "trasparenza": da una parte le informazioni sulla "realtà" sembrano alla portata di tutti, dall'altra tutti sono trasparenti - cioè svelati, esposti - alla luce degli apparati che, nel mondo postcapitalista, esercitano forme di controllo sugli individui. Cosi il valore "positivo" della trasparenza maschera, sotto l'apparente accessibilità della conoscenza, il suo rovescio: la scomparsa della privacy; l'ansia di accumulare informazioni che non producono necessariamente una maggiore conoscenza, in assenza di un'adeguata interpretazione; l'illusione di poter contenere e monitorare tutto, anche grazie alla tecnologia. In questo saggio, Byung-Chul Han interpreta la trasparenza come un falso ideale, come la più forte delle mitologie contemporanee, che struttura molte delle forme culturali più pervasive e insidiose del nostro tempo.
La vita è ingiusta
Thomas Macho
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2013
pagine: 153
Che cosa ci porta a definire giusta una vita? Quali esigenze e diritti non sono negoziabili perché una vita sia considerata degna di essere vissuta? Macho affronta il problema della giustizia nella vita individuale e sul piano collettivo, mettendo in luce come nessuna dichiarazione dei diritti dell'uomo e nessun contratto sociale possano sanare la frattura tra i dolori che il singolo affronta nella sua esistenza e gli indici di progresso sociale. Attraverso la storia della cultura occidentale, il filosofo austriaco tratteggia l'atteggiamento dei popoli antichi rispetto al male e la necessità di divinità plurime e diverse per giustificarlo; racconta la grande svolta del cristianesimo con un unico Dio libero e sovrano, di cui è possibile accettare le decisioni solo tramite la fede; analizza l'avvento del razionalismo di Descartes e Pascal fino ai pensatori contemporanei che hanno spostato il problema della giustizia su un piano geopolitico. Quattro lezioni per proporre un nuovo punto di vista su una questione che nasce con l'uomo.
Topologia della violenza
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2020
pagine: 216
Il punto di partenza dell’analisi che Byung-Chul Han sviluppa in questo saggio è la natura proteiforme della violenza: cambia aspetto, si adatta alla logica e alle modalità del contesto sociopolitico in cui si sviluppa e, soprattutto, agisce anche laddove sembra essere sparita. L’esame parte dalla violenza nelle sue manifestazioni macrofisiche: quella del sangue e del sacrificio, della vendetta divina, del sovrano sul sottoposto, quella senza sangue delle camere a gas, quella del terrorismo, quella del linguaggio offensivo. In questo senso essa è espressione di un “eccesso di negatività”: è infatti possibile esclusivamente dove c’è antitesi, conflitto, tensione bipolare tra un Ego e un Alter, un Interno e un Esterno. Nell’epoca odierna, con la progressiva “positivizzazione della società” − ovvero lo smantellamento della negatività e della contrapposizione e l’appiattimento delle differenze − anche la violenza sembra svanire, almeno nelle sue forme visibili, tangibili, corporee. Ma quello a cui assistiamo, sostiene il filosofo, è in realtà un suo trasferimento sul piano psichico, all’interno del soggetto. È, quella odierna, una violenza microfisica, sottocutanea, un pericoloso “eccesso di positività” che si manifesta “in termini di sovrapprestazione, sovrapproduzione e sovracomunicazione, iperattenzione e iperattività”, fondendosi e confondendosi con la sua controparte: la libertà. Nella società della prestazione il soggetto, formalmente libero, è vittima di se stesso e delle pulsioni che ha ormai introiettato. “La storia della violenza,” conclude Han, “giunge a compimento in questa coincidenza tra carnefice e vittima, tra signore e servo, tra libertà e violenza”.
La salvezza del bello
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2019
pagine: 178
Dostoevskij aveva detto che solo la bellezza ci salverà. Ma oggi è il bello stesso a dover essere messo in salvo, recuperando l'integralità della sua esperienza che l'epoca digitale fa svanire di giorno in giorno. Questo è l'intento del saggio di Byung-Chul Han, che ripercorre momenti essenziali del pensiero europeo sul bello, da Platone a Nietzsche e Adorno, per mostrare con vigorosa persuasività la deriva estrema della nostra esperienza estetica. L'estetizzazione diffusa, la veloce proliferazione di immagini levigate e consegnate al consumo, dove conta solo il mero presente della più piatta percezione, conducono a una fondamentale anestetizzazione. Nulla più accade e ci riguarda nel profondo, e così l'arte diventa, come già aveva avvertito Nietzsche, solo occasione di una momentanea eccitazione. Ma l'originaria esperienza del bello è invece una scossa estatica che ci trasforma e si prolunga anche nella vita etica e politica. La bellezza non rimanda al sentimento di piacere, ma a un'esperienza di verità. "Tu devi cambiare la tua vita": il monito che promana dal Torso arcaico di Apollo nell'omonima poesia di Rilke è la parola che il bello ci rivolge attraverso questo libro.
Filosofia del buddhismo zen
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2018
pagine: 160
Lo zen è la scuola buddhista più refrattaria a ogni pensiero concettuale, la più scettica nei confronti del linguaggio e della sua capacità di trasmettere quella viva verità che lo zen chiama a realizzare nel modo più diretto. La sfida di questo saggio di Byung-Chul Han consiste nel dispiegare filosoficamente il nucleo concettuale presente nel buddhismo zen in forma latente, poetica e sconcertante. Operazione non facile ma feconda, perché permette al nostro pensiero di aprire nuovi orizzonti di senso, di esperienza e di espressione. Il libro è impostato a tal fine in senso comparatistico: le grandi voci del pensiero europeo-occidentale, da Platone a Hegel e Heidegger, vengono messe a confronto con le intuizioni fondamentali del buddhismo zen. Piuttosto che cercare punti di contatto e di somiglianza, come talvolta è stato fatto, l'autore mira a far risaltare l'irriducibile originalità del buddhismo zen rispetto alle nostre familiari abitudini di pensiero. Al centro vi si staglia naturalmente l'intuizione del Vuoto. La negazione radicale che esso opera di ogni idea di sostanza e soggetto apre la realtà a un'insospettabile fluidità, e chiama l'uomo a un contegno di gentilezza amichevole nei confronti di ogni vivente.
L'espulsione dell'altro
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2017
pagine: 144
In questo nuovo saggio, che è una sorta di summa delle sue opere precedenti, Byung-Chul Han mostra la scomparsa della figura dell'Altro nel mondo dominato dalla comunicazione digitale e dai rapporti neoliberistici di produzione. La singolarità dell'Altro disturba, infatti, l'incessante circolazione di informazioni e capitali, e la sua rimozione lascia il campo al proliferare dell'Uguale, che favorisce la massima velocità e funzionalità dei processi sociali. Ma dove è promossa solo la positività dell'Uguale, la vita s'impoverisce e sorgono nuove patologie: l'inflazione dell'io imprenditore di se stesso genera angoscia e autodistruttività, l'esperienza e la conoscenza sono sostituite dalla mera informazione, le relazioni personali cedono il posto alle connessioni telematiche. Solo l'incontro con l'Altro, destabilizzante e vivificante, può conferire a ciascuno la propria identità e generare reale esperienza. E per questo motivo che il saggio si chiude sottolineando l'urgenza della ricostruzione di una comunità umana fondata sull'ascolto e sull'apertura all'Altro.
L'alleanza dei corpi. Note per una teoria performativa dell'azione collettiva
Judith Butler
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2017
pagine: 347
Al centro di questo libro di Judith Butler è l'indagine sulla "politica della strada" e sul diritto plurale e performativo di apparizione del corpo all'interno del campo politico, attraverso l'esperienza del raduno collettivo. Dal movimento Occupy alle proteste di Atene, dalle cosiddette "primavere arabe" al Parco Gezi di Istanbul, dalle mobilitazioni queer a quelle degli immigrati irregolari, negli ultimi anni abbiamo assistito al moltiplicarsi delle manifestazioni di dissenso contro le logiche neoliberiste o contro governi e poteri repressivi. Al di là delle differenze, l'alleanza dei corpi in queste azioni collettive affronta ed "espone" all'attenzione di tutti una serie di temi interconnessi come la precarietà, la vulnerabilità, la rivendicazione di una vita vivibile e l’esclusione dalla sfera pubblica di apparizione. La tesi di Butler è che, nelle lotte democratiche, questi raduni possano esprimere forme di resistenza e solidarietà radicali da cui emerge una nuova idea di "popolo" – un popolo che sperimenta una ricomposizione contro la frammentazione e le disuguaglianze indotte, interrogando in modo inaggirabile le frontiere dell'etica.
Psicopolitica. Il neoliberismo e le nuove tecniche del potere
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2016
pagine: 112
Un'infinita possibilità di connessione e di informazione ci rende veramente soggetti liberi? Partendo da questo interrogativo, Han tratteggia la nuova società del controllo psicopolitico, che non si impone con divieti e non ci obbliga al silenzio: ci invita invece di continuo a comunicare, a condividere, a esprimere opinioni e desideri, a raccontare la nostra vita. Ci seduce con un volto amichevole, mappa la nostra psiche e la quantifica attraverso i big data, ci stimola all'uso di dispositivi di automonitoraggio. Nel panottico digitale del nuovo millennio - con internet e gli smartphone - non si viene torturati, ma twittati o postati: il soggetto e la sua psiche diventano produttori di masse di dati personali che sono costantemente monetizzati e commercializzati. In questo suo saggio, Han pone l'attenzione sul cambio di paradigma che stiamo vivendo, mostrando come la libertà oggi vada incontro a una fatale dialettica che la porta a rovesciarsi in costrizione: per ridefinirla è necessario diventare eretici, rivolgersi alla libera scelta, alla non conformità.
Il partito preso degli animali
Jean-Christophe Bailly
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2015
pagine: 152
Come Francis Ponge dedicò una geniale raccolta di testi al partito preso delle cose, incitando gli uomini a uscire dal solco umano per portare uno sguardo diverso sugli oggetti, così Jean-Christophe Bailly ci invita ad aderire al partito preso degli animali. Nei saggi qui riuniti, l'autore segue piste che solo la visione e l'esistenza animale sanno aprirci: incrociando altri modi di abitare il mondo che ci circonda e dischiudendo al pensiero nuove configurazioni. Con i loro nascondigli invisibili, i suoni, i silenzi e le tracce di un'irriducibile alterità, gli animali costruiscono passaggi segreti attraverso lo spazio e il tempo condividiamo con loro - verso l'aperto di cui parlava Hilke. Un sistema di geroglifici che da sempre ci interroga e da cui possiamo imparare molto, se rompiamo l'accerchiamento dell'antropocentrismo e sperimentiamo un altro accesso al senso, contemplando i segni del sapere e del vivere animale: un volo di oche selvatiche, il passaggio di una linee, la danza notturna dei pesci - ed emerge una "potenza di manifestazione" che ci avvolge e che nessuna gabbia, nessun principio di evoluzione o ideologia del progresso posso davvero contenere.
Nello sciame. Visioni del digitale
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2015
pagine: 116
La trasparenza e i dispositivi digitali hanno cambiato gli uomini e il loro modo di pensare. Alla comunicazione in presenza, alla capacità di analisi e alla visione del futuro si sono sostituiti interlocutori fantasmatici immersi in un presente continuo e sempre visualizzabile attraverso uno schermo. Il soggetto capace di annullarsi in una folla che marcia per un'azione comune, ha ceduto il passo a uno sciame digitale di individui anonimi e isolati, che si muovono disordinati e imprevedibili come insetti. Han si interroga su ciò che accade quando una società - la nostra - rinuncia al racconto di sé per contare i "mi piace", quando il privato si trasforma in un pubblico che cannibalizza l'intimità e la privacy. E su che cosa comporta abdicare al significato e al senso per un'informazione reperibile ovunque ma spesso inaffidabile.
Il fuoco e il racconto
Giorgio Agamben
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2014
pagine: 150
Che cos'è in gioco nella letteratura, qual è il "fuoco" che il "racconto" ha perduto e cerca a ogni costo di ritrovare? E che cos'è la pietra filosofale che gli scrittori, con altrettanto accanimento che gli alchimisti, si sforzano di produrre nella loro fornace di parole? E che cosa, in ogni atto di creazione, ostinatamente resiste alla creazione e conferisce in questo modo all'opera la sua forza e la sua grazia? E perché la parabola è il modello segreto di ogni narrazione? Come in "Profanazioni" e "Nudità", Giorgio Agamben ha raccolto qui in dieci saggi i motivi più urgenti e attuali della sua ricerca. Come sempre nei suoi scritti, l'ostinata interrogazione del "mistero" della letteratura, perseguita anche nei suoi aspetti più materiali (la trasformazione della lettura nel passaggio dal libro allo schermo), s'intreccia con una meditazione sull'altro, più oscuro, "mistero" della modernità, etico e politico, questa volta.