Mursia: Testimon. fra cr. e st.Duemila e dintorni
La Caporetto del fascismo. Sarzana 21 luglio 1921
Giuseppe Meneghini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 304
Il 21 luglio 1921 una spedizione di qualche centinaio di squadristi aggredì alle prime luci dell'alba Sarzana, la cittadina della Lunigiana retta da un'amministrazione socialista, unica a resistere alle infiltrazioni guidate dal ras carrarese Renato Ricci. Gli uomini di Amerigo Dumini, futuro assassino di Matteotti, vennero bloccati alla stazione da un drappello di carabinieri e soldati, comandati dal capitano dell'Arma Guido Jurgens. Nello scontro a fuoco morirono sei fascisti e un soldato, mentre gli squadristi fuggirono terrorizzati verso le campagne, dove contadini e arditi del popolo in armi ne uccisero altri sei. Il giorno precedente erano stati assassinati, dopo un processo sommario fra torture e atrocità, due giovani spezzini colpevoli solo di essere fascisti. Questi fatti, amplificati dalla stampa dell'epoca, ebbero un grande impatto sull'opinione pubblica e sulla politica nazionale, determinando una grave crisi all'interno del partito fascista e anche della Sinistra. Raccogliendo documenti e fotografie inediti e le testimonianze dei protagonisti, questo volume ricostruisce gli eventi di quei giorni e gli stati d'animo di chi li ha vissuti, raccontando come Sarzana il 21 luglio 1921 divenne una vera e propria "Caporetto del fascismo".
Le guerre della Federazione russa. Le operazioni militari russe dalla fine dell'Unione Sovietica ad oggi
Errico De Gaetano, Andrea Lopreiato
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 280
Caccia all'oro nazista. Dai lingotti della Banca d'Italia ai beni degli ebrei: indagine sui tesori scomparsi
Enzo A. Cicchino, Roberto Olivo
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 328
Nell'ottobre del 1943, i nazisti prelevarono alcune tonnellate d'oro dalla Banca d'Italia e le trasportarono prima a Milano e poi in un bunker all'interno del forte asburgico di Fortezza, in Alto Adige, per trasferirne poi parte in Germania l'anno successivo. La "febbre dell'oro", nei giorni convulsi del periodo bellico e dell'immediato dopoguerra, riguardò sia i nazisti sia i loro fiancheggiatori. Molti tesori, occultati in Baviera, Austria e Italia, sono stati ritrovati, ma di altri s'è persa ogni traccia, facendo nascere miti e leggende sui lingotti della Banca d'Italia e della Reichsbank, ma anche sui beni degli ebrei e sul tesoro di Dongo. Le ricerche condotte sul campo da una troupe televisiva negli anni Novanta, fra Trentino Alto Adige, Austria, Svizzera e altre località italiane, sono il pretesto per approfondire l'argomento con materiali inediti raccolti spulciando gli archivi e intervistando i protagonisti. L'indagine sui tesori scomparsi apre altri misteri sulla complessa storia d'Italia e d'Europa nel dopoguerra.
A cercar la bella destra. I ragazzi di Montanelli
Paolo Avanti, Alessandro Frigerio
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2005
pagine: 188
Nel 1987 un gruppo di studenti universitari dà vita a un'associazione politico-culturale ispirata a Indro Montanelli e al suo "Giornale". Con il nome di Controcorrente Giovani riescono a conquistare la fiducia del grande giornalista e a raccogliere migliaia di ragazzi attorno all'idea di una moderna destra liberaldemocratica. Spalleggiati da Montanelli, ma anche da Mario Cervi, Federico Orlando, Paolo Mazzanti, Beppe Severgnini, organizzano convegni e creano un loro giornale per diffondere un concetto di destra lontano dal fascismo e dai suoi epigoni. Estranei al disimpegno degli anni Ottanta e ai periodici riflussi contestatari, individualisti per necessità, seppero suscitare dibattiti appassionati.
Prigioniero in Kenia 1941-1945
Barbara Di Castri
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 182
Mentre in Africa Settentrionale le divisioni italo-tedesche, circondate dalle forze anglo-americane in Tunisia, sono ormai vicine alla resa, il maggiore Mario di Castri, fatto prigioniero nel 1941 dagli inglesi nell'Africa Orientale, inizia a scrivere le sue memorie cercando di sopravvivere alle ore lente del campo di concentramento, ignaro di quanto sta accadendo sugli altri fronti di guerra. I rapporti umani con gli altri ufficiali, le buone letture e i ricordi sono l'unico carburante per andare avanti e scordare la guerra e la sconfitta. Nella sua baracca con il tetto di lamiera, fra vecchie divise stese al sole, l'ufficiale ricorda gli anni passati al collegio della Nunziatella a Napoli, riporta alla mente la partenza come volontario per la Grande Guerra, la campagna d'Etiopia, la sua vita in colonia, gli amici cari e la breve e sfortunata battaglia di Somalia. La storia della prigionia di un pluridecorato ufficiale italiano raccontata da un punto di vista particolare: quello di un diario ricostruito sulla base di documenti, racconti e ricordi, che si intrecciano per dare vita a una testimonianza in cui prevale l'aspetto umano rispetto a quello operativo.
La penna del najone
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 576
Un anno con i ragazzi che hanno fatto la naja tra gli alpini, dalla visita di leva al congedo, attraverso decine di episodi di vita di caserma, divertenti, commoventi, talvolta tragici. Sono storie di amicizia e di crescita, raccontate come si farebbe intorno al fuoco, la sera. C'è chi aveva sempre desiderato di scalare le montagne fra gli alpini e viene assegnato alla Marina Militare, ma grazie agli strani casi del destino finirà per realizzare il suo sogno. C'è chi si ritrova suo malgrado, dopo la laurea, a far la balia ai muli, ma tra le difficoltà della vita militare scoprirà sulla sua pelle che cos'è lo spirito degli alpini. C'è chi la naja l'ha fatta in guerra, sul Don, chi è partito in missione per l'Africa nei primi anni Novanta, chi ha prestato servizio in occasione dell'alluvione del 1966 o del terremoto in Friuli del 1976. E ciascuno si è lasciato guidare dalla sua penna come ne era capace, come ricordava quei vent'anni passati da poco o da tantissimo tempo, raccontando cinquant'anni di naja italiana, voci di un mondo che non c'è più, ma che ha segnato generazioni di uomini.