Morcelliana: BIBLIOTECA
La genesi del criticismo kantiano
Mariano Campo
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 416
Apparso nel 1953, questo libro si impose come il migliore commento agli scritti di Kant fino al 1770, opere necessarie per la comprensione delle problematiche che avrebbero condotto alla Critica della Ragion pura (1781), ed è rimasto, per acume critico e finezza interpretativa, insuperato: «tra i migliori studi su Kant mai apparsi, un classico» (Vittorio Mathieu). Campo mostra, attraverso l'analisi di ogni testo, il tormentato rapporto nel Kant precritico di scienza e metafisica, il loro intrecciarsi e scontrarsi, che porterà alla «rivoluzione copernicana» e al conseguente ripensamento dell'intero ambito del sapere nelle tre grandi Critiche. Una presentazione chiara che attinge alle fonti antiche e moderne del pensiero kantiano. Questa nuova edizione, curata da Paolo Grillenzoni e Maria Antonietta Spinosa, è arricchita di molte integrazioni e puntualizzazioni bibliografiche e filologiche. «Tra gli scopi del libro, il primo è quello di mostrare l'unitarietà della problematica kantiana. Lo stesso problema della conoscenza gli è sorto nel trattare altri problemi; e, anche quando è divenuto dominante, non ha abolito gli altri nella sua coscienza di filosofo, né di diritto né di fatto. È sempre un intreccio di problemi e di esigenze in quella totalità che non è soltanto teoretica ma spirituale. Connesso a questo scopo è l'altro, di portare un contributo alla tesi della continuità, nel senso più ampio della parola. Continuità in Kant, nonostante le lacune oscure, le svolte e i capovolgimenti. Come non si può studiare il periodo precritico senza tener presente la futura critica, è forse altrettanto vero che l'intendimento di questa assai si gioverebbe di una buona conoscenza di quello. Anzi, non è stato ancora detto tutto: non si può conoscer bene Kant, nel dinamismo vero delle stesse opere sue più salde, quali la Ragion pura, senza una buona conoscenza dell'ultima fase del suo pensiero, dalla Critica del Giudizio all'Opus postumum. E che le opere o i tentativi del periodo precritico non siano da buttar via come insignificanti, basterebbe a mostrarlo il fatto che certi suoi temi, pressoché tacitati nel periodo di centro, riappaiono in quello finale, come riappaiono nella filosofia dell'era romantica. Continuità, anche, nella storia della filosofia. Le ricerche, divenute sempre più copiose negli ultimi decenni, su questa che possiamo chiamare durée della vita del pensiero dove nulla si perde ma tutto s'intreccia e s'incrementa rivelando la sua vera perennità, mi hanno incoraggiato, nello studio degli influssi, delle occasioni e del dinamismo interno, ad assumere l'idea della continuità come principio euristico». (dall'introduzione)
Opere scelte. Volume Vol. 6
Italo Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 416
La ricerca di Dio ha rappresentato l'orizzonte ultimo dell'itinerario filosofico di Italo Mancini e il filo rosso che collega le sue molteplici tappe. Quest'opera, qui presentata in una nuova edizione, mette al suo centro il carattere mai esausto dell'indagine su Dio. Da qui il titolo di Frammento: «un discorso organico ma incompleto», come scrisse lo stesso Mancini in una pagina del suo diario dove rifletteva su come intitolare lo scritto. Egli l'aveva concepito come il libro ricapitolativo della sua lunga indagine in filosofia della religione e in teologia, capace al tempo stesso di offrire una prospettiva inedita sul discorso teologico. Intendeva tenere uniti il lascito della tradizione filosofica classica, greca e cristiana, quello del pensiero critico moderno e la problematicità delle prospettive filosofiche contemporanee. Centrale la celebre tesi dei “doppi pensieri” che rappresenta l'eredità e l'attualità di Mancini per il pensiero filosofico-teologico: non solo il pensiero umano è attraversato dalla contraddizione, ma i contrari abitano Dio stesso. è allora possibile camminare sulla sottile cresta di roccia dei doppi pensieri senza cadere da una parte o dall'altra? Sono domande che continuano a interrogare il lettore.
Il catechismo. Breve dottrina cristiana e dichiarazione più copiosa
Bellarmino Roberto (san)
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 176
«Negli scritti di quest’uomo di governo si avverte in modo molto chiaro, pur nella riservatezza dietro la quale cela i suoi sentimenti, il primato che egli assegna agli insegnamenti di Cristo. San Bellarmino offre così un modello di preghiera, anima di ogni attività: una preghiera che ascolta la Parola del Signore, che è appagata nel contemplarne la grandezza, che non si ripiega su se stessa, ma è lieta di abbandonarsi a Dio. Un segno distintivo della spiritualità del Bellarmino è la percezione viva e personale dell’immensa bontà di Dio, per cui il nostro Santo si sentiva veramente figlio amato da Dio ed era fonte di grande gioia il raccogliersi, con serenità e semplicità, in preghiera, in contemplazione di Dio». Benedetto XVI. Prefazione di papa Francesco.
Scritti. Volume Vol. 5
Tommaso da Olera
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 688
Il lavoro a cura di Clemente Fillarini contenuto nel presente volume era atteso: esso completa e rilancia la vera e propria impresa di riqualificazione della figura e delle opere del beato Tommaso Acerbis da Olera, che da due decenni è stata perseguita con tenacia dai cappuccini veneti […]. L’indice tematico del Fillarini ha la pregevole caratteristica di essere stato compilato «alla vecchia maniera»: chi è uso consultare simili lavori, noterà immediatamente dalla struttura e dai particolari che la ricerca, le modalità di stesura e i rimandi sono il prodotto di una capillare dissezione del testo. Gli scritti di Tommaso sono davvero stati percorsi e sondati in profondità, e si immagina il ponderoso lavoro di schedatura, controschedatura, stratificazioni di voci e rinvii che a un certo punto sarà certamente apparso infinito anche al compilatore. Ad alcuni degli specialisti che hanno avuto la possibilità di consultare i file della fase quasi terminale del lavoro in prossimità delle bozze è venuto spontaneo pensare a illustri compilazioni consimili del passato, in primis et si parva licet, almeno alla Tabula delle opere di san Bonaventura redatta nel Seicento dal cappuccino Bartolomeo Barbieri da Castelvetro. Ancora oggi sono pochi gli scrittori ascetico-mistici che possono vantare indici siffatti. Tuttavia è ancor più il secondo aspetto del presente volume che invoglia non dirò solo alla consultazione ma addirittura alla lettura (sì, anche quella dei cataloghi e degli indici può risultare appagante lettura, ha detto più d’uno...): percorrendone le voci è possibile scoprire non solo i tic e i click linguistici del beato, ma anche i pilastri del suo sentire e del pensiero […]. La via indicata da Tommaso è di stretta derivazione cappuccina, sostanzialmente di origine bonaventuriana. Questi indici sono uno strumento prezioso per aiutare a identificarla. Alberto Sana, dall’Introduzione
Compendio dell'orazione mentale cavato dalle opere di Santa Teresa
Tommaso di Gesù
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 192
«Il Compendio dell’Orazione mentale cavato dalle opere di Santa Teresa dal Venerabile Padre Fra Tommaso di Gesù Carmelitano Scalzo apparve a Verona nel 1749. Il testo scritto originariamente in lingua spagnola fu pubblicato per la prima volta a Roma nel 1610 quando i lavori per la beatificazione della Santa erano in pieno fervore e fu accolto tanto favorevolmente, che nel giro di pochi anni ne apparvero subito diverse edizioni. Nel Prologo Padre Tommaso scrive che l’orazione mentale si può dividere in due specie: l’orazione acquisita e l’orazione infusa. L’orazione acquisita sale a Dio con passo lento, si ottiene con mezzi umani e mediante l’uso della ragione tuttavia sorretta dalla grazia divina. L’orazione infusa viene direttamente dalla grazia e dalla ispirazione divina, assecondata per altro dalla nostra cooperazione. Si procede poi nel distinguere l’“orazione di raccoglimento”, di “quiete”, di “unione” e di “rapimento”, fino al culmine dell’ascesi spirituale, il “matrimonio spirituale”. Dal raccoglimento interiore nasce nell’anima una quiete e una pace per cui le sembra che non le manchi nulla. Questa orazione dona una grande soddisfazione alla volontà ed è una piccola scintilla che Dio accende nell’anima; in essa l’anima comprende che è vicina a Dio e può trasformarsi in Lui. Nel matrimonio spirituale, poi, oltre al grande diletto che si sente, l’anima o meglio il suo spirito è diventato una sola cosa con Dio, che anch’egli è spirito e volendo mostrare l’amore, che porta alle sue creature, ha voluto unirsi a lei e non vuole più separarsi da lei, come avviene nel matrimonio tra gli sposi, che non possono più separarsi. Un percorso spirituale e mistico valido anche per l’uomo contemporaneo». Dall’Introduzione di Elisabetta Zambruno.
Letterature classiche dell'India
Alberto Pelissero
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 544
A che serve la letteratura? La letteratura indiana, nelle sue varie articolazioni, serve da guida per gli uomini e le donne dell'India, serve loro da fonte normativa, da guida religiosa e filosofica, li aiuta a orizzontarsi nelle scelte quotidiane, fornisce loro nozioni utili per districarsi in problemi etici, giuridici, politici, medici, e costituisce il supporto delle scienze umane, sociali, e financo squisitamente tecniche, fino alla formalizzazione estrema dei trattati matematici e astrologici, che non di rado sono in versi, soggetti a vincolo metrico formale. La letteratura fornisce il linguaggio per esprimere ogni branca dello scibile, ed è abbastanza versatile da articolare questo linguaggio secondo codici comunicativi diversi, trovando sempre quello più adatto per ogni percorso specifico. Dal punto di vista linguistico le letterature classiche dell'India coprono almeno due periodi importanti, l'antico indoario (circa 1200-600 a.C., vedico e sanscrito) e il medio indoario (circa 600 a.C. - 1000 d.C., sanscrito, apabhramsaa e pracriti), ma si estendono fino alle prime fasi del neo indoario (dal 1000 d.C. circa ai giorni nostri) e comprendono almeno un'altra famiglia linguistica oltre a quella delle lingue indiane di ceppo indoeuropeo, tra le quali la principale ma non l'unica è il sanscrito: la famiglia dravidica. Le culture che trovano espressione attraverso queste lingue sono principalmente quella brahmanica, quella buddhista e quella jainica. Gli eventi storici che si verificano nell'arco temporale che interessa questa produzione letteraria spaziano da poco meno della metà del secondo millennio a.C. a metà e oltre del secondo millennio d.C., con propaggini che si spingono al xx secolo della nostra era. La letteratura è probabilmente — insieme alla grammatica — l'unico elemento unificante di una civiltà e di una tradizione che fa della diversità il proprio emblema, anche se questa diversità è sempre in qualche modo concorde, e non si tramuta mai in reciproca inconciliabilità delle diverse voci.
Scritti. Volume Vol. 4
Tommaso da Olera
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 308
Il beato Tommaso da Olera (1563-1631), conosciuto anche come Tommaso da Bergamo, è stato uno dei più grandi mistici del Seicento. Frate laico cappuccino, visse in vari conventi del Veneto, del Trentino e del Tirolo, dedicandosi alla questua per tutta la vita. Semianalfabeta, ma dotato di una vigorosa personalità e depositario di eccezionali carismi taumaturgici e profetici, negli anni terribili della guerra dei Trent'Anni e della peste svolse una intensa attività apostolica e missionaria rivolta sia ai potenti della terra che a persone di bassa condizione. In questo volume si presenta l'edizione critica di trentuno lettere, in gran parte autografe, che documentano le sue qualità di direttore spirituale, ma anche il ruolo politico da lui svolto presso la corte degli Asburgo. Nel carteggio si ritrovano, espressi con notevole efficacia, i grandi temi della mistica del frate cappuccino: la propedeutica francescana della assimilazione alla Verità attraverso il dolore (la via della croce) e l'amore puro, disinteressato di Dio. La trasformazione in Cristo è la chiave per capire il linguaggio sul divino di Tommaso, l'essenza del suo insegnamento. Non si tratta di un fatto nuovo nella tradizione cristiana, ma nel suo discorso colpisce la forza dell'adesione, la perentorietà dell'immedesimazione, al punto che in lui non ci sono più nemmeno le parole del desiderio. Il Dio di Tommaso non è l'Assente, né il Silente: egli vive la sua presenza, lo tocca, respira in lui, abita nel cuore "spalancato" del Crocifisso, brucia dentro quella fornace come un fuoco d'amore. E così può parlare ai suoi devoti con l'autorità e la sicurezza di un testimone, di chi questo misterioso processo ha già vissuto e consumato, di chi è andato ormai oltre la fede. Dopo la pubblicazione dei tre volumi dei trattati spirituali, curati da Alberto Sana, con questo libro giunge a compimento anche la edizione degli scritti di Tommaso.
Opere scelte. Volume Vol. 4
Italo Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 480
Nata nel clima di violenza terroristica che sconvolgeva la società italiana nel periodo degli anni di piombo e che aveva come obiettivo la distruzione delle istituzioni e dello Stato, "Filosofia della prassi" (1986) è un'opera il cui valore va ben al di là delle circostanze storiche che l'hanno ispirata. Si presenta come una indagine spregiudicata, dai risvolti ancora attualissimi, sulle ragioni e le manifestazioni della crisi della civiltà del diritto, che pur ha fatto grande l'Europa. L'autore - in queste che sono linee di filosofia del diritto - non descrive solo il processo di decadenza di un mondo, ma indica le strategie per una rivitalizzazione delle funzioni e dei significati del diritto. In questa prospettiva prende corpo una documentatissima analisi delle forme di negativismo giuridico che agiscono nella nostra cultura corrodendone i valori, e delle idee rigeneratrici che potrebbero contrastarne la portata devastatrice, non senza aver prima metabolizzato la dura lezione della critica. La posta in gioco è alta e riguarda il senso e il destino del diritto nella società, ambiguamente sospeso tra il rischio di ridursi a strumento delle manipolazioni del potere e l'impulso a promuovere l'affrancamento dell'uomo incurvato sotto il peso dei dispotismi. La nostra cultura giuridica sarà all'altezza del suo compito?
Un trattato sull'astrolabio
Geoffrey Chaucer
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 191
Definito dallo storico della scienza Robert Theodore Gunther come «l’opera più antica scritta in lingua inglese su un elaborato strumento scientifico» "A Treatise on the Astrolabe" (Il trattato sull’Astrolabio) viene qui presentato per la prima volta in traduzione in una lingua europea moderna. Unico testo in prosa di Geoffrey Chaucer, fu composto presumibilmente a partire dal 1391 e dedicato al «piccolo Lowys» – studente ad Oxford – per il quale scrive un manuale di grande efficacia didattica sull’affascinante strumento e sul suo uso. Di origini antiche, l’astrolabio fu ideato per la misurazione dell’altezza dei corpi celesti – Sole, Luna, pianeti e stelle – sull’orizzonte e per risolvere speditamente problemi di astronomia sferica. Un saggio di Paolo Rossi completa il volume collocando l’astrolabio nella storia delle scienze.
La Bibbia nella letteratura italiana. Volume Vol. 6
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 520
Questo volume completa l'opera che per la prima volta esamina sistematicamente l'eredità biblica nella letteratura italiana. Dei sei volumi che la compongono, due sono strutturati per temi e dedicati rispettivamente alle riprese dall'Antico e dal Nuovo Testamento, mentre quattro tracciano un percorso storico-letterario dal Medioevo ai giorni nostri. Le pagine del presente volume coprono l'arco cronologico che conduce dall'età della Controriforma all'avvento di Napoleone, dunque dal secolo barocco alla stagione neoclassica e preromantica. La traumatica frattura dell'Europa cristiana tra cattolici e luterani comporta, tra le sue conseguenze epocali, anche un confronto con il Libro sacro, con i problemi della tradizione e della rivelazione, della traduzione e dell'interpretazione. Ma si guarda alla Bibbia anche come fonte d'ispirazione per la scrittura creativa e i suoi messaggi, tra derive ereticali e pedagogia ortodossa, tra slanci devozionali, ripensamenti etici, criticismo razionalista. I capitoli, affidati a diversi studiosi, trattano singoli scrittori e generi pluriautoriali. Si va dalle Bibbie in volgare della prima età moderna per arrivare alle Bibbie verseggiate tra Sette e Ottocento, passando attraverso la lirica di Tasso, Grillo e Marino, Bruno, Campanella, Sarpi, Galileo, le mistiche, Segneri, Della Valle, i poemi biblici, Ceva, la tragedia sacra, il teatro in musica, le parodie scritturali dei libertini, la spiritualità settecentesca, Vico, Metastasio, Goldoni. Spesso rimossa e sempre riemergente, la Bibbia torna a manifestare, all'alba del Romanticismo, il fascino del «meraviglioso cristiano» e la forza di una perenne attualità.
La Bibbia nella letteratura italiana. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 412
Questo volume sul Nuovo Testamento sigilla idealmente l'opera collettiva dedicata alla Bibbia nella letteratura italiana, ma anche l'impresa compiuta con i volumi sul Mito nella letteratura italiana: due strumenti per valutare la consistenza degli stimoli offerti dai grandi codici della civiltà occidentale, quello greco-latino e quello ebraico-cristiano. Gli studiosi che hanno lavorato su quest'ultimo si sono accostati all'avvincente materia con metodi e prospettive differenti, analizzando il linguaggio, mettendo a fuoco le idee, esaminando i processi di risemantizzazione e reinterpretazione cui gli scrittori sottoposero il Libro sacro dal Medioevo ai giorni nostri. E davvero impressionante risulta l'incidenza esercitata da un'opera snella come i Vangeli e dagli altri scritti neotestamentari sulla lingua comune e sulla scrittura letteraria, sull'immaginario collettivo e sulle coscienze individuali di ogni epoca. Insieme agli autori studiati, i saggisti avvertono e trasmettono all'intelletto e allo spirito il fervore che esercitano le pagine della buona novella: la dolcezza della Madonna e la fermezza degli angeli, l'incanto del Natale e la strage degli innocenti, il dramma della Croce e il gaudio della Resurrezione, i dubbi di Pilato e la folgorazione di Paolo, le visioni dell'Apocalisse e le favole degli apocrifi, la felicità pagana e la beatitudine cristiana, le antiche domande e le nuove risposte.
Scritti. Volume Vol. 3
Tommaso da Olera
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 290
Tommaso Acerbis de Viani, meglio noto come Tommaso da Olera o Tommaso da Bergamo (1563-1631), appartiene alla eletta schiera degli umili asceti della riforma cattolica. Dapprima pastore di pecore, poi fratello laico cappuccino, adempì per tutta la vita all'incarico di "lavatore di scudelle" e frate questuante per i conventi del Veneto, del Trentino e del Tirolo. Semianalfabeta, dotato di doni profetici e taumaturgici, percorse la valle dell'Inn catechizzando contadini e potenti. Morì in odore di santità dopo un'esistenza trascorsa nell'adorazione di Cristo crocefisso e nella venerazione della Vergine. Nei suoi scritti ci ha lasciato un metodo completo per salire la "scala" che porta a Dio: un percorso che va dalla vita attiva alla purgativa e unitiva, attraverso le pratiche dell'orazione, della meditazione, fino ai gradi eminenti della presenza di Dio, delle estasi. Strumento privilegiato dell'ascesi è la via della croce, che fa giungere all'"amor puro, cordiale, filiale", a Dio, cui l'anima si unisce. L'edizione critica che qui si appronta consta di tre volumi e comprende, a eccezione delle lettere, tutti gli scritti del venerabile: nel primo si pubblica la duplice redazione della Selva di contemplazione, nel secondo le due versioni della Scala di perfezione, nel terzo compariranno altre operette ascetiche e i Concetti morali contro gli eretici.