Mondadori: La rosa
Rinascimento ebraico. Scritti sull'ebraismo e sul sionismo (1899-1923)
Martin Buber
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: LXII
La lunga vita di Martin Buber (Vienna 1878 - Gerusalemme 1965) è segnata da una formidabile presenza in diversi campi del pensare e dell'operare: prima nel Reich guglielmino, nella Germania di Weimar e in quella dei primi cinque anni hitleriani e poi, a partire dal 1938, in Palestina e nello Stato d'Israele è impressionante la capacità e versatilità d'intervento con cui Buber commenta e interpreta, dal punto di vista ebraico, ma non solo, le guerre, le rivoluzioni, le democrazie e i totalitarismi del Novecento. Di grande respiro sono le sue riflessioni sul concetto di nazionalismo, sul rapporto fra etica e politica, fra politica e religione, sul pacifismo, la disobbedienza civile, la pena di morte. E poi la Shoah, la colpa, la responsabilità. Fra l'inizio del secolo e la fine della Grande Guerra Buber disegna in Germania e in Austria un suo netto profilo di interprete dell'ebraismo europeo fino a diventare un'autorità indiscussa (anche se spesso avversata), nonché una figura di culto per la gioventù ebraica di lingua tedesca. Con le sue riscritture delle leggende chassidiche è l'autore più importante nel transito verso Occidente della cultura ebraica dell'Est europeo, di cui promuove l'affermazione letteraria in Germania e nel mondo. Esiste infatti un'intenzione costante nella biografia intellettuale di Buber: recuperare, dell'ebraismo, gli elementi fondanti, costitutivi, distintivi; rinsaldare l'ebraismo nella coscienza della propria specificità e fisionomia.
Il libro del genio e della follia
Fernando Pessoa
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 433
"Il genio è la peggiore maledizione con cui Dio può benedire un uomo". La questione del rapporto tra il genio e la follia e dell'identità - psicologica e storica - del genio costituì per Pessoa una vera e propria ossessione durante l'intero arco della vita. Nel fondo pessoano della Biblioteca Nazionale di Lisbona sono recentemente emersi numerosi testi, in gran parte inediti, e progetti di lavoro tutti relativi a questo nucleo tematico. Sono scritti importantissimi per il dialogo che stabiliscono con il discorso medico-psichiatrico, ma soprattutto per il loro carattere speculativo sul piano dell'estetica, nonché per l'analisi di carattere storico-culturale. Oltre seicento tra frammenti e testi organici sono stati decifrati, riuniti in un corpus omogeneo e pubblicati in Portogallo, nel 2006, a cura dello studioso colombiano Jerónimo Pizarro. Questo "Escritos sobre génio e loucura" è perciò un "libro pessoano" che, al pari del "Libro dell'inquietudine", non esiste come tale, ma è una delle tante, possibili costruzioni elaborabili riunendo una serie di frammenti. Dell'edizione originale, "Il libro del genio e della follia" propone al lettore italiano un'ampia selezione tradotta e curata da Giulia Lanciani, tra i maggiori lusitanisti italiani, che insegna lingua e letteratura portoghese e brasiliana presso l'Università degli studi Roma Tre.
Quel gran pezzo dell'Italia. Tutte le opere 1995-2010
Edmondo Berselli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2011
pagine: XXXIV-1424
La raccolta di tutta la sua opera in forma di libro (nove titoli, dal libro cult "Il più mancino dei tiri" del 1995 fino al postumo severo testamento di "L'economia giusta") compone uno straordinario ritratto, in diretta, tra politica, cultura e costume, dei nuovi italiani: i post italiani, in bilico tra una psicologia arcaica e comportamenti post-moderni. Berselli descrive un'Italia deideologizzata, demoralizzata, un Paese da talk show confusionario, in cui sentimentalismo e ferocia, le caratteristiche di sempre, vengono proiettati in una dimensione che non è vera e non è falsa, è iperreale. Senza moralismi, perché la fenomenologia è più interessante delle prediche. Un po' come il Roland Barthes delle "Mitologie". Dentro c'è "quel gran pezzo dell'Emilia", la sua terra, fatta di comunisti, miliardari, motori, cucina grassa e rock star, la catastrofe politica della sinistra sinistrata, l'allegria dei capelli lunghi, delle minigonne e delle chitarre prima del '68 e il gran cabaret di "Venerati maestri", davvero un libro da ridere su una cultura da piangere. La nostra.
La verità del momento. Reportages (1956-2014)
Bernardo Valli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: XIV-1052
Viaggiare e scrivere, non so se scrivere per viaggiare o viaggiare per scrivere. Questa era la scorciatoia psicologica capace di placare i miei sensi di colpa durante le fughe da ragazzo. Spesso fughe nella fantasia, ma non per questo meno avventurose. Un giorno, mi dicevo, le racconterò. Così le giustificavo. Senza saperlo ne facevo una professione." Queste le prime righe dell'inedito e giocoso racconto autobiografico con il quale si apre questo libro che raccoglie per la prima volta, grazie alla collaborazione tra Bernardo Valli e Franco Contorbia (massimo esperto italiano di scrittura giornalistica che firma, a suggello dell'antologia da lui curata, un importante saggio storico-critico), una vasta scelta di articoli e reportages redatti da Valli nell'arco di quasi sessant'anni e apparsi su "Il Giorno", il "Corriere della Sera", "La Stampa" e "la Repubblica". Preceduti da una serie di scritti "teorici" ai quali l'autore ha affidato una acutissima riflessione sui caratteri costitutivi e le radicali metamorfosi che hanno investito la professione del reporter, e particolarmente del corrispondente "di guerra", sono ben 193 i pezzi più interessanti e memorabili grazie ai quali la vasta platea dei lettori di Valli può finalmente ripercorrere più di mezzo secolo di storia italiana e internazionale nelle immagini luminose e sfaccetta tissime dei suoi racconti e delle sue riflessioni intorno alle cose del mondo.
Cento racconti. Autoantologia 1943-1980
Ray Bradbury
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: 1342
I cento racconti inclusi in questa antologia - scelti dallo stesso autore per il volume pubblicato nel 1980 da Knopf con il titolo The stories of Ray Bradbury - costituiscono una scelta assai rappresentativa della straordinaria produzione narrativa di Bradbury, che nella sua lunghissima e prolifica carriera ha esplorato i generi più disparati. Accanto ai racconti propriamente fantascientifici - tra guerre di mondi, scenari postatomici, marziani che vivono in dimore incandescenti piene di libri che parlano appena vengono sfiorati, ma anche terrestri che lasciano la Terra per colonizzare altri pianeti e fondare nuove civiltà - non mancano infatti racconti polizieschi, noir, fantasy e horror. Ben rappresentato nel volume è poi il Bradbury cantore della provincia americana, con una serie di celeberrimi racconti in cui le atmosfere della small-town sono ritratte con sguardo insieme feroce e struggente, e una forte componente autobiografica. Altro tema potente delle sue short stories è infatti la rievocazione dell'infanzia e dell'adolescenza, viste come un tempo incantato, dominato da grandi passioni letterarie (Poe, Dickens, Twain e Steinbeck su tutti), e dall'amore per il cinema, specialmente per i primi effetti speciali che raccontavano la conquista dello spazio con un misto di ingenuità ed entusiasmo.
Poesie d'amore e di lotta
Nazim Hikmet
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: 385
Acclamato come il primo poeta turco e uno dei maggiori di tutto il Novecento, Hikmet è amato in Italia per le Poesie d'amore. In occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte, si propone con questo volume una scelta delle sue poesie più ampia di quella nota al pubblico: essa abbraccia infatti l'intero arco della sua vita, attingendo a un gran numero di raccolte, e dà conto dei tanti temi e motivi che trovano espressione nei suoi versi, dall'impegno politico e civile alla denuncia della tragica condizione storica della sua gente, dall'amore all'ossessione del tempo che passa e al timore della morte. Autore della scelta è Giampiero Belligeri, docente di Lingua e letteratura turca presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, tra i maggiori esperti italiani della cultura turca. I testi sono offerti in traduzioni nuove (ad opera dello stesso Bellingeri, di Fabrizio Beltrami e Francesco Boraldo), tutte approntate appositamente per questo volume sulla base di una recente, scrupolosa edizione turca dell'opera omnia di Hikmet. Un elemento di assoluta novità è rappresentato dalle poesie giovanili, tradotte in Italia per la prima volta. Il saggio introduttivo stabilisce un collegamento tra Hikmet e gli altri poeti del suo Paese, mettendone in luce il ruolo nella storia della letteratura turca e nel suo tempo; aspetti questi generalmente trascurati dagli studiosi, sia italiani sia stranieri, che hanno concentrato la loro attenzione piuttosto sul suo fare rivoluzionario e politico.
Sono nato in America. Interviste 1951-1985
Italo Calvino
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: XXXIV-668
Centouno interviste distribuite nell'arco di quattro decenni: il più imponente corpus disponibile di autocommenti calviniani. L'effetto è quello di un grande cantiere autobiografico: un'autobiografia in progress, mobile e sfaccettata, costruita per successive espansioni: un'auto-presentazione simile a un prisma rotante che prende forma davanti ai nostri occhi, senza mai consentire una visione completa e stabilizzata. Proprio così, forse, Calvino avrebbe desiderato apparire: coerente ma non inerte, dinamico senza essere dispersivo, e intento a un'assidua costruzione di sé, nella quale può riuscire volta a volta ostinato o volubile, tenace o extravagante, ma mai immobile, mai appagato o equivoco. Pur nella brevità del respiro consentito dalla forma intervista, queste pagine offrono una messe di osservazioni straordinariamente ricca. Sull'opera calviniana, in primo luogo, sugli indirizzi di fondo come sulle singole opere; ma non solo. Si vedano ad esempio le sparse riflessioni sul genere romanzesco, in termini ora definitori, ora funzionali; o la impietosa diagnosi che identifica il "vizio d'origine" della letteratura italiana: "Una letteratura cresciuta nell'aiolà del gusto e della sensibilità anziché nell'orto delle idee"; o le numerose osservazioni sul modo di leggere e sul ruolo dei lettori. Introduzione di Mario Barenghi.