Mondadori Bruno: Sintesi
Vedere la Terra. Sei saggi sul paesaggio e la geografia
Jean-Marc Besse
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: X-148
Quali forme ha preso nel tempo lo sguardo con cui l'uomo ha osservato la Terra? E quali sono le immagini che hanno espresso queste forme? Nell'affrontare queste domande, che sorgono dal mettere in relazione geografia e filosofia, Jean-Marc Besse assume il paesaggio come qualcosa di vivo, qualcosa che è continuamente in grado di stimolare e mettere in crisi "un'attesa della percezione, una categoria del pensiero, una forma d'espressione". In questo senso, il paesaggio non è un punto di arrivo ma, al contrario, attiva una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, e sulla violenza tragica - come la definiva Simmel - che questo rapporto porta con sé, in particolare a partire dalla modernità. Il paesaggio è dunque un punto di partenza per interrogare figure che a loro volta sono state toccate, o meglio segnate, dal paesaggio, dalla sua presenza, nello sforzo di dare una risposta possibile a una questione sempre attuale: come è possibile abitare lo spazio? Come, nel nostro porci di fronte al mondo, possiamo produrre modi e forme per un nuovo rapporto con la Terra, intesa come la base dell'esistenza umana?
Modernità e classicità. Il ritorno all'ordine in Europa, dal primo dopoguerra agli anni Trenta
Elena Pontiggia
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 233
Sabato 20 febbraio 1909: "Le Figaro" pubblica in prima pagina Le Futurisme, un'invettiva senza precedenti contro la tradizione. Alcuni anni dopo Gabo e Pevsner avrebbero scritto: "Ci lasciamo dietro il passato come una carogna". Eppure, la mai dimenticata necessità di un rapporto con la tradizione finisce per affermarsi negli anni tra le due guerre, durante il cosiddetto "ritorno all'ordine". I suoi protagonisti sono gli stessi delle avanguardie storiche, che riscoprono la tradizione come un aspetto essenziale della modernità. Elena Pontiggia analizza premesse, vicende e tratti distintivi di una tendenza complessa e apparentemente contraddittoria e le sue analogie con l'attività letteraria e filosofica dell'epoca.
Egoisti, malvagi, generosi. Storia naturale dell'altruismo
Emanuele G. Coco
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XI-257
Avrebbe potuto Macbeth evitare di macchiarsi del sangue dell'assassinio? Avrebbe potuto Otello amare la sua Desdemona senza essere geloso? E re Lear avrebbe potuto sperare nell'affetto delle proprie figlie? Ovvero, con il loro agire questi eroi tragici affermano la propria volontà o, al contrario, sono in balia di leggi biologiche cui non possono sottrarsi? Questo libro racconta la storia delle teorie evoluzionistiche del Novecento che hanno sondato le basi biologiche del comportamento sociale proponendo un confronto critico tra posizioni deterministe e dimensione culturale. In viaggio tra storia della scienza, filosofia e le frontiere della genetica contemporanea in un costante contrappunto fra teatro e realtà non privo di colpi di scena.
Sul perdono. Storia della clemenza umana e frammenti teologici
Marco Bouchard, Fulvio Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XI-253
Il perdono, nozione tra le più elevate del patrimonio etico dell'umanità, è diventato oggi merce di scambio di basso conio: i grandi della terra lo invocano quando non ci sono più vittime in grado di rispondere; il piccolo schermo inscena la farsa delle improvvise e plateali riconciliazioni: all'indomani di un omicidio, la prima domanda del giornalista ai parenti della vittima è "vi sarà perdono?". Il perdono è di moda. L'uomo ha sempre avuto bisogno di superare le disarmonie e i conflitti tragici del passato anche attraverso atti di clemenza. Lo ha fatto in particolare ricorrendo alla grazia, alle strategie di oblio dettate dal tempo o da cerimonie pubbliche di amnesia. Nei paesi trafitti dai governi dittatoriali e dalle lacerazioni della guerra civile riscopre il concetto di riconciliazione e lo adatta a percorsi di restaurazione delle democrazie. Ma il perdono è innanzitutto concetto cristiano che richiede una rilettura attraverso le pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento. Questa ricerca teologica permette di riaffermare il perdono come parola che propone un'immagine della forza che rifiuta la violenza. La fede cristiana riconosce al perdono la sua originaria gratuità, la sola capace di proiettare nel futuro una relazione nuova rispetto all'offesa che l'ha deturpata.
Gabbie di vetro
Lavinia Bifulco
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 192
I confini dell'intenzionalità. Ricerche fenomenologiche e analitiche
Jocelyn Benoist
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XXIV-215
Quali sono gli atti che compiamo? Perché la dimensione linguistica è imprescindibile? In che modo il nostro agire e il nostro pensare dipendono dall'agire e dal pensare degli altri? Più in generale, quali sono i confini della nostra intenzionalità? Con uno stile di pensiero originale, Benoist incentra queste pagine sull'individuazione, l'esplicitazione e la definizione dell'intenzionalità considerata in tutte le sue possibili forme e colta nel vivo del suo operare. Interpretata come una presa di mira analoga a quella che l'arciere compie prima di scoccare la freccia, l'intenzionalità è situata in un contesto che riesce a unire con raro equilibrio le esigenze di universalità, tipiche dell'argomentare filosofico, a un'indagine delle concrete situazioni, in cui la conoscenza è radicata. Un testo di grande interesse in cui il lettore, attraverso i numerosi interrogativi, ripensa le dimensioni che contraddistinguono e definiscono la propria esperienza vissuta.
La politica del conflitto
Charles Tilly, Sidney G. Tarrow
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 302
Che cos'hanno in comune la campagna contro la schiavitù nell'Inghilterra del XVIII secolo e la Rivoluzione arancione nell'Ucraina del 2004? E quali caratteristiche accomunano conflitti come gli scontri tra sostenitori e oppositori della schiavitù negli Stati Uniti, l'attivismo nei campus universitari contro l'apartheid in Sudafrica, i tentativi delle prostitute di Lione di migliorare la propria vita, i cambiamenti nella vita delle donne americane attraverso la partecipazione alle organizzazioni femministe, i sit-in nei locali riservati ai bianchi organizzati dagli attivisti afroamericani? Due tra i più autorevoli scienziati sociali contemporanei, estremamente sensibili ai rapporti tra sociologia e storia, ci offrono in modo estremamente chiaro e sintetico una compiuta teoria del conflitto politico sociale. Si tratta anzitutto per gli autori di concentrare l'attenzione sull'area in cui azione collettiva, conflitto e politica si sovrappongono, ed è precisamente l'area della politica del conflitto. All'interno di quest'area, il movimento sociale individua una particolare forma strutturata, durevole e produttiva di conflitto politico sociale.
Laicità debole e laicità forte. Il contributo della bioetica al dibattito sulla laicità
Giovanni Fornero
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XVI-300
Il libro è una sorta di ideale continuazione di "Bioetica cattolica e bioetica laica" e dei problemi da esso sollevati, un nuovo capitolo dell'attuale dibattito sulle scelte bioetiche che mette al centro la questione, sempre più importante e ineludibile, della laicità. Un contributo imprescindibile di uno dei maggiori filosofi italiani che indagano i temi dell'etica contemporanea. Il volume si compone di una premessa, che spiega senso e direttive del testo, e di due parti. La prima parte raccoglie gli interventi di alcuni filosofi italiani nel dibattito su bioetica cattolica e laica mentre la seconda propone nuove riflessioni di Fornero, articolate attorno a importanti problematiche quali la realtà della contrapposizione fra bioetica cattolica e laica, il concetto di laicità "debole" e laicità "forte", la bioetica cattolica tra personalismo ontologico e autorità, l'esistenza e consistenza di una bioetica laica.
Origine e funzione della mente. Cultura, morale e arte: una storia naturale
Giovanni F. Azzone
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XXV-209
Che relazione c'è tra la funzione della mente e la generazione della cultura, della morale e dell'arte? Se si pensa che tutto ciò che esiste nel mondo della cultura, della mente e dell'arte è sempre in qualche modo connesso con il funzionamento della mente umana sembrerebbe che per rispondere a questa domanda sarebbe necessario consultare un'intera enciclopedia. L'autore ha selezionato invece due aspetti che svolgono, tuttavia, un ruolo cruciale nella storia naturale della relazione tra mente, cultura e morale. Il primo è il meccanismo dell'apprendimento. Com'è la mente umana alla nascita? Un secchio vuoto o una struttura già dotata di numerose conoscenze innate, risultato dell'evoluzione della specie umana? Sotto la spinta della rivoluzione linguistica si è affermata l'idea che la mente umana sia dotata di grandi potenzialità che si sviluppano poco alla volta. Questo non è in contrasto con i contributi della cultura e dell'ambiente all'apprendimento ma tende a valorizzare la storia naturale della specie umana di cui gli esseri umani attuali sono solo l'ultimo prodotto. Il secondo è l'origine della morale. Tutte le religioni monoteistiche hanno difeso la tesi della vita e dell'anima come doni della divinità e l'obbligo di rispettare le prescrizioni religiose connesse con questi doni.
Voci del Rinascimento. Attraverso gli scritti di artisti e teorici dell'epoca
Simone Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 150
II volume, basandosi sugli scritti dell'epoca, analizza alcuni dei concetti fondamentali più diffusi: natura, idea, bellezza, grazia, fantasia, decoro, antichi, disegno, varietà, invenzione. Le parole dei più grandi artisti e teorici (Alberti, Leonardo, Dürer, Raffaello, Michelangelo, Vasari) ci guidano alla scoperta di un universo variegato e multicolore, alimentato da posizioni diverse e spesso in reciproco contrasto. La grandezza del Rinascimento deriva proprio dalla pluralità di voci che seppe esprimere, non soltanto in ambito figurativo, ma anche in quello teorico. Il libro vuole quindi fare emergere alcune componenti dialettiche, le tensioni (talora sopite, altre volte più palesi) e le oscillazioni concettuali.
My beautiful. Ediz. italiana e inglese
John Berger, Marc Trivier
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 64
My beautiful, mia/o bellissima/o, ma anche "quel che è bello al mio sguardo". Un'apostrofe amorosa, che apre la strada a una riflessione folgorante sull'atto del guardare, sull'origine e i percorsi del piacere che ne ricaviamo, sull'idea di bellezza. Ne sono autori il narratore e critico d'arte inglese John Berger e il fotografo belga Marc Trivier. L'oggetto del loro comune vedere sono le sculture di Alberto Giacometti. Trivier le esplora attraverso l'obiettivo fotografico, ingaggiando con loro una sorta di corporeo passo a due. Berger le ri-guarda attraverso le immagini fotografiche di Trivier, esprimendo nella scrittura la sua vertiginosa attenzione: all'opera dello scultore, a quella del fotografo, a quell'insieme di ricordi, esperienze e aspettative che modellano il tragitto della percezione. Bello, per Berger, non è infatti quel che stabiliscono critici e accademie, ma quel che dà a chi guarda la misteriosa certezza di essere riconosciuto e accolto: opera d'arte, paesaggio o viso amato.
Logica della storia
William H. jr. Sewell
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 208
II dialogo tra storici e scienziati sociali non è un'esigenza di oggi: già per Mare Bloch e Lucien Febvre, per esempio, era un motivo centrale che portò nel 1929 a fondare la celeberrima rivista "Annales". Sennonché per varie ragioni tra le quali le spesso artificiose barriere disciplinari - storici e sociologi leggono le opere gli uni degli altri, si parlano, ma non hanno sviluppato un dialogo adeguato ai problemi che avrebbero da discutere. Sewell ritiene che "un maggiore impegno teorico tra storici e scienziati sociali potrebbe essere illuminante per gli uni e per gli altri". In particolare l'approccio complesso e sfaccettato della temporalità della vita sociale non ha trovato modo di essere influente come dovrebbe nel dibattito teorico sul sociale. E poi più in generale sulle questioni teoriche la comunicazione è stata a senso unico: dagli scienziati sociali agli storici e non, o troppo poco, viceversa. Proprio sul tema dei livelli temporali della vita sociale gli storici hanno qualcosa da dire. Mentre le sofisticate teorie e la naturale sensibilità degli scienziati sociali in tema di struttura sociale sono alla base di ciò che gli storici avrebbero da apprendere dagli scienziati sociali.

