Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Miraggi Edizioni: Scafiblù

Il bambino intermittente

Il bambino intermittente

Luca Ragagnin

Libro: Libro rilegato

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 672

Il piccolo Berg vive in una città del Nord con la madre professoressa. Ha molti nomi inventati e da un certo punto in avanti anche una sorella (immaginaria?). Ha un padre che possiede un Maggiolino giallo a pois rosa e gli insegna i nomi degli alberi e dei funghi. Ha dei nonni di città che lo educano all’uso filosofico degli agnolotti e alla contemplazione del Meccano. Ha dei nonni di mare che lo accompagnano nella crescita, da una cucina con finestra sulle onde e da uno sgabuzzino magico. Berg cresce rimodellando la realtà, in un travaso continuo di immaginazione, e così attraversa l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta. Da bambino ha molti “ nemici ”, conosce man mano il pericolo metafisico degli oggetti, l’inesorabilità dei pensieri altrui, gli anni di piombo; da ragazzo – stupito e incredulo – l’amore e il risveglio di un’intera città industriale; da adulto la forza e l’abbandono, l’affollamento muto e una solitudine che continua a sfrigolare con le sue molteplici voci interiori. Trova Dio in una cabina da spiaggia – poi lo perde in una mensa sotterranea. È un musicista mancato, un commesso in un negozio di dischi, un lavoratore della New Economy nella “città da bere”. È comico, goffo, riflessivo e silenzioso, inarrestabile e chiassoso. Berg ha molti nomi e molte età: è lui il bambino intermittente. E questo romanzo è la storia della sua intermittenza, delle sue innumerevoli identità che si richiamano dagli innumerevoli angoli e pianerottoli di una “architettura impossibile”. Un racconto componibile e anch’esso intermittente che saltabecca tra le varie epoche della vita di Berg, che sono anche le epoche della nostra storia recente e che sono, forse, le epoche della vita di tutti noi.
29,00

Non commettere infinito

Non commettere infinito

Nicola Neri

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 176

Un uomo corre in auto nella notte. È solo, fa e riceve telefonate. Parla molto, dice... è in preda a un tormento, cerca una voce, possibilmente di donna, qualcuno che gli dica: "ti credo". L'uomo si chiama Morelli. Ha trentacinque anni. È solo, forse lo è sempre stato, nonostante colleghi, amici, fidanzate. Morelli cerca in quella voce un'ultima chance prima che il buio diventi totale, prima che l'infinito di cui si sente malato lo inghiotta insieme all'ultima alba. Perché Morelli ha sempre posto ogni esperienza, ogni aspetto della sua vita, sulla scala dell'infinito, perdendo la misura: con il gioco, le droghe, gli affetti, con sé stesso. Nella fuga in macchina attraverso una natura oscura, l'uomo procede così sul crinale tra la speranza di essere l'unico a soffrire di una malattia reale e il timore di aver sempre mentito. Ora, stanotte, Morelli deve cercare in una risposta il cenno che devii la sua corsa verso l'inevitabile – magari la più inattesa di tutte. Non commettere infinito è un dramma psicologico on the road. È un dialogo ininterrotto con sé stesso e con altri fantasmi che si dipana su statali gelide e notturne, contrappuntato da poesie che aumentano, se possibile, l'intensità di un confronto con il proprio destino.
18,00

Il quarto piano

Il quarto piano

Riccardo De Gennaro

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 122

Giorgio Lanfranchi è un cinquantenne del nostro tempo: non si è mai sposato, non ha una fidanzata, non lavora e vive con gli anziani genitori, una madre succube e un padre estraneo e burbero. La sua realtà è rappresentata dai libri, che ama e che acquista compulsivamente. Un sera, in attesa della misera cena in famiglia, Giorgio esce rabbiosamente di casa, diretto in libreria, un posto che frequenta sin da ragazzo e che un paio di volte a settimana chiude molto tardi, un rifugio e una prigione nello stesso tempo. Qui il “nostro eroe”, così lo definisce il narratore, concede libero sfogo a manie, idiosincrasie, frustrazioni e accessi di rabbia apparentemente ingiustificata. Sperimenta però anche rari attimi di autentica condivisione umana e di pensiero con Maria, unica commessa con cui Giorgio senta di avere qualcosa in comune. Quella sera, alla cassa, Giorgio si troverà di fronte Laura, la compagna di classe di cui era segretamente innamorato. Sono passati ormai trent'anni dal liceo, ma l'incontro inatteso genererà in Giorgio uno stato di totale confusione in cui realtà e desideri confluiscono in un magma di pensieri e allucinazioni da cui, forse, non saprà più uscire.
15,00

Il cimitero delle macchine

Il cimitero delle macchine

Sergio La Chiusa

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 400

Giocando con le regole del patto tra narratore, personaggio e lettore, La Chiusa prende un’esistenza fittizia e anodina, per quanto emblematica, un personaggio da romanzo – Ulisse Orsini – e ci invita a osservarlo da vicino: un soggetto improduttivo, in esubero, ossessionato dalla propria sensazione di illegittimità. Uno che ha perso il lavoro e si rintana in casa, riducendosi a sgattaiolare sul pianerottolo per non incontrare i rispettabili condomini. Lo colloca in una metropoli nei primi anni Duemila, riconoscibile eppure fantastica, un cantiere interminato, coerente solo nella propria vocazione di «città della moda e degli eventi»; e lo segue nella sua tragicomica odissea urbana, attraverso paradossali ambulatori e ospedali simili a penitenziari, per vie ridotte a scarni residui dello sfruttamento economico, finché giunge – in mutande e con una valigia piena di biancheria – in una discarica dell’hinterland. Qui, nel cimitero delle macchine, tra i reietti accampati in mezzo a rottami e carcasse d’auto, Ulisse conosce Lazzaro Lanza, un imbianchino con aspirazioni messianiche, che lo trascina nelle azioni del suo movimento rivoluzionario (e nei suoi lavori di tinteggiatura). Il sardonico avvicendarsi di sipari architettato dall’autore rivela tutta l’assurdità del mondo contemporaneo e registra l’inesausto stato di tensione tra l’insostenibilità del reale e la fuga nell’immaginazione. Una tensione che ingabbia Ulisse e gli altri personaggi del romanzo, facendone le nostre grottesche controfigure.
26,00

Donne cattive. Cinquant'anni di vita italiana

Donne cattive. Cinquant'anni di vita italiana

Liliana Madeo

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 221

« L'Italia che esce dalla guerra, l'Italia che entra nel nuovo millennio. Cambiano i costumi, il modo di produrre e di pensare, l'immaginario, le regole della convivenza. Con amori, sangue, vendette, illusioni, utopie, crudeltà, coraggio, inventiva: un romanzo che attraversa mezzo secolo. Da una parte ci sono le istituzioni con i loro ritardi e lentezze, la misoginia dei politici, il moralismo dei giudici, la scuola repressiva, la Chiesa ancorata alla tradizione, la scomunica di ogni ribellione, i faticosi e appassionanti itinerari del rinnovamento, le resistenze del potere al nuovo. Dall'altra parte ci sono i personaggi che – magari in maniere sgradevoli o addirittura criminali, per improvvise esplosioni, a segmenti – trasgrediscono la norma e precorrono i tempi, contribuiscono a far crollare tabù e convenzioni, portano alla luce quanto sta maturando nelle pieghe della società […] Figure femminili. Sono loro – le donne che rifiutano un destino predeterminato e scelgono di buttare all'aria tradizione, gerarchie, persino il rispetto della legalità – le protagoniste delle tante Italie che […] si scontrano, si ignorano, convivono. […] Non eroine intemerate. Non vittime. Non controfigure […]. Donne scomode. Le madri delle ragazze del nuovo millennio.»
20,00

Gli amanti perduti nel transfinito

Gli amanti perduti nel transfinito

Piergianni Curti

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 123

Maria e Giuseppe cercano un po' d'intimità (soprattutto Giuseppe, in realtà, poiché Maria è un'influencer molto impegnata in difesa del concetto di verginità) e finiscono nell'albergo più grande della città, anzi dell'universo: l'Hotel Hilbert. Tra le infinite stanze dell'albergo ce ne sarà almeno una per loro, no?  Le cose, però, non sono così facili e il sornione concierge, laureato in matematica, sfrutta tutte le opportunità che gli vengono offerte dalla logica dell'infinito, che vale nell'Hotel Hilbert, e che appaiono erroneamente paradossali a chi vive nel finito, per irretire i due ragazzi e tentare di sedurre Maria. Nell'hotel, per esempio, alloggiano infinite copie di chiunque, e dunque infinite Marie, che per di più a loro volta vivono tutte le loro possibili vite, tutti i possibili amori e poliamori, e perseguono tutte le possibili missioni e tutti i loro contrari. Così, tra passioni, tradimenti, delusioni e successi, si snocciolano le avventure di Maria, Giuseppe e del concierge, verso un finale imprevedibile. Be', si dirà, fuori c'è un mondo finito, dove le cose accadono una volta sola e ciascuno di noi non è che un irripetibile sé stesso (o così ci sembra), dove le storie (anche quelle d'amore) sembrano uniche. Forse, però, le cose non sono esattamente così, perché, come si vedrà, la logica del finito dipende strettamente da quella dell'infinito.
14,00

Il nome segreto

Il nome segreto

Olga Gambari

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 384

Quante donne può essere una donna? Quanti nomi può avere?  E quante vite? Eva ha dodici anni quando la sorella minore Sara muore annegata. In seguito, i genitori di Eva cancellano ogni traccia della sua esistenza – non ne pronunceranno mai più nemmeno il nome – e per reazione Eva passa dal mutismo al rifiuto di mangiare. Adolescente, grazie a un progetto scolastico, parte inaspettatamente per Cardiff, da cui tornerà a casa solo quindici anni dopo, trentenne, con il preciso scopo di raccogliere informazioni sulla sorella e ricostruirne così l'esistenza.  In questi quindici anni, Eva ha dimenticato se stessa, diventando Nicky a Cardiff, Blu a Parigi, Viola a Berlino, Dora a Palermo, Lili a Bologna, Nives a Barcellona…  In ogni città in cui approda è una donna diversa, ma si porta dietro ogni volta l'intero condominio di personaggi che la abitano mentre tenta di fuggire la sua Idra. A Berlino incontrerà Lupo, figlio di una comunità di hippie. Anche Lupo è un fuggitivo: ha lasciato la sua comunità, i genitori e anche ogni forma di esistenza ordinaria ed è diventato un circense. Lupo introdurrà Eva nella “famiglia” di cui è fatto il suo circo, tracciando per Eva un nuovo percorso in fondo al quale potrà forse scoprire il suo vero nome, il nome segreto.
25,00

Il buon auspicio

Il buon auspicio

Lorenza Ronzano

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 541

Chi è la Lorenza che scrive un diario in cui annota le vicende martoriate e a volte, loro malgrado, irresistibili dei pazienti di un ospedale psichiatrico di cui è “ consulente filosofico ”? È l'autrice stessa? È un caso di omonimia? Un alter ego, un Doppelgänger, ovvero un sosia, un viandante ubiquo? Perché Lorenza è al contempo anche Lorenzo, un'emanazione che si fa corporea e le impedisce di amare altri uomini, di respirare grazie alle vitali energie sentimentali e sessuali. La tiene in scacco, le si nega e al contempo l'avvolge in spire paralizzanti. È un corpo a corpo feroce quello tra Lorenza e Lorenzo, che si rarefa sempre di più, raschiando lentamente i loro corpi, lasciando infine come un precipitato inutilizzabile nel mondo reale la scoria del pensiero puro, mentre intorno a loro si avvicendano personaggi e comparse, uomini e donne fatti di ombra e seduzione, aspettative e richieste. Vanno e vengono come deflagrazioni psichiche, eppure sono loro che mandano avanti il mondo di Lorenza/Lorenzo. Loro e i pazienti in cura e la figura di un Padre, con la P maiuscola dei simboli.   Ma il diario è anche un deposito di memoria, di annotazioni casuali, di ragionamenti e teorie di vario genere, di coiti con la scrittura e la letteratura; questo diario è, sopra ogni altro aspetto, un prezioso scrigno linguistico.   Il personaggio Lorenza definisce tale fiume in piena, il suo diario, come « feticismodocumentaristico della protagonista » e per di più senza alcuna intenzione letteraria. In realtà siamo di fronte a un'abilissima costruzione linguistica e strutturale; una struttura-trappola come il nastro di Möbius, dove il lettore perderà l'orientamento trovandosi, da una pagina all'altra, dagli scantinati oscuri delle pulsioni più proibite ai cieli aperti di un'intuizione che non è soltanto filosofica ma cosmica. Luca Ragagnin
26,00

Malapace

Malapace

Francesca Veltri

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 187

Autunno 1944. In un campo di prigionia alleato della Francia appena liberata, è detenuto François, accusato di collaborazionismo. Quando al campo arriva Antoine, vecchio vicino di casa al tempo dell’infanzia e ora fascista convinto, François rammemora il percorso che l’ha condotto all’internamento, attraverso un dialogo intessuto di reticenze e accuse, di antagonismo e intimità carsica. …
19,00

Dura mater

Dura mater

Ada Sirente

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 144

Mariella è nel letto numero 5 della terapia intensiva. Una cicatrice demarca il confine tra un limbo di visioni e la realtà che le sfugge. È in coma farmacologico: crede di aver tentato il suicidio per amore, ma l’hanno operata al cervello per una malattia rara che non sapeva di avere. Mariella dubita di sé, non riesce a ricostruire gli eventi; ma sarà quella della scienza, alla fine, la sola verità della consapevolezza ritrovata. Una cicatrice separa anche i due luoghi di Mariella: Roma, un fondale di carta, e l’Abruzzo, la sua terra antropologica, dove sopravvive la memoria della zia Elda, e dove talvolta la natura, offesa, porta morte e desolazione. Una cicatrice segna anche le due lingue di dura mater: l’affilato gergo medico e improvvisi tratti lirici con radici antiche. Alla fine, la strada da percorrere è una sola: quella del capetiempe dei contadini abruzzesi, il ripartire sempre da capo, superando il dolore delle sciagure, sia quelle individuali che collettive delle frane e dei terremoti. Postfazione di Sparajurij.
16,00

Stracci e ossa

Stracci e ossa

Giorgio Olmoti

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 220

Il protagonista è un cinquantenne che torna a Udine, sua città natale, insieme alla sua compagna e al loro cane, poco dopo aver perso l’impiego nel mondo editoriale, per nulla dorato. La sua famiglia si era trasferita nel Nord-Est al seguito del padre militare, di stanza in una delle basi poste a ridosso della “cortina di ferro” durante la guerra fredda. Inseguendo i suoi ricordi cerca il caseggiato dove abitava da ragazzo, una palazzina anni ’60 come tante, dove vivevano le famiglie dei militari, e lo trova abbandonato. Mentre la relazione con la compagna si logora inizia a entrare di nascosto nella palazzina e alla fine ne occupa un appartamento in rovina, lo stesso in cui aveva abitato molti anni prima. La casa vuota in cui si rinchiude nel sinistro caseggiato disabitato diventa una macchina della memoria che stravolge le sue percezioni e il corso del tempo, quello della sua vita come quello della narrazione, mentre anche il mondo esterno assiste a un evento che investe subdolamente la vita di tutti…
18,00

Più di là che di qua

Più di là che di qua

Paolo Morelli

Libro: Libro in brossura

editore: Miraggi Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 169

Un viaggio in bicicletta nell’Aldilà. Un monaco buddhista di tradizione tibetana, ex ciclista, per mezzo di una tecnica rituale trimillenaria s’intrufola nello stato post-mortem e ci vaga per un po’, riuscendo a rintracciare le biografie di famosi personaggi della storia mondiale. Che cosa è successo nell’Aldilà ai brandelli d’anima di Garibaldi o Bach per esempio, Socrate e Savonarola, Hitler e Cleopatra, Presley e Moravia, Leopardi e Totò? Di curriculum mortis si potrebbe parlare, o ancora meglio della descrizione dello stadio intermedio dopo la morte che in quella tradizione precede sempre una rinascita. Un intermezzo chiamato Bardo che dura 49 dei nostri giorni, ma che in quella dimensione ha tempi diversi e dilatati a dismisura, in cui le anime restano in qualche modo impigliate nei fatti e nelle circostanze della vita passata. E 49 sono le storie, più la cronaca di una corsa ciclistica davvero ultraterrena, in cui l’autore, con la sua solita prosodia vicina al recitato, getta al contempo uno sguardo divertito e dissacrante, ma pure delicato e impertinente sulle nostre vite “di qua”.
17,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.