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Mimesis: Filosofie del teatro

Filosofi e uomini di scena. Pensare la performance

Filosofi e uomini di scena. Pensare la performance

Freddie Rokem

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: XVII-257

I rapporti tra filosofia e teatro sono un campo d'analisi sempre più frequentato a livello internazionale e sono il soggetto di "Filosofi e uomini di scena" un testo centrale nel dibattito che ha contribuito a stimolare e ora a diffondere anche in Italia. Freddie Rokem affronta in modo inedito "l'antica disputa tra filosofia e poesia" che occupa la notte del Simposio platonico opponendo Socrate ad Agatone e Aristofane, ne segue le metamorfosi nella storia fino a incontrare Walter Benjamin e Bertolt Brecht che, dall'esilio per fuggire il Nazismo, discutono di un racconto di Kafka dalla prospettiva di un filosofo e di un uomo di scena. Nella sua analisi l'autore incontra inoltre il fitto carteggio che occupò Nietzsche e Strindberg, e dedica un capitolo ad analizzare la tragedia di Amleto, la cui rovina consisterebbe nell'incapacità a militare decisamente in un campo o nell'altro, nella filosofia o nel teatro. Facendo scorrere il pensiero dal dettaglio all'insieme e percorrendo la linea delle associazioni, Rokem disegna così le traiettorie che opposero, intrecciarono o in certi casi saldarono teatro e filosofia in quattro casi esemplari. Non che si tratti di una storia consolatoria, capace infine di arricchire i due poli presi nel dialogo, poiché filosofia e teatro sono l'una per l'altro un allarme: aprono lacerazioni, suscitano crisi, terremotano le acquisizioni e le certezze in ciascuno dei due campi.
20,00

Il Brutto all'Opera. L'emancipazione del negativo nel teatro di Giuseppe Verdi

Il Brutto all'Opera. L'emancipazione del negativo nel teatro di Giuseppe Verdi

Gabriele Scaramuzza

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 232

Nel 1853 esce l'"Estetica del Brutto" di Rosenkranz e, insieme, hanno luogo le prime del "Trovatore" e della "Traviata". La cosa, per quanto casuale, è in certo modo anche simbolica. La formazione di Giuseppe Verdi avviene in un periodo in cui si impone all'attenzione il brutto, la più sconcertante tra le categorie estetiche. E il biografo di Hegel ce ne offre il primo, e a tutt'oggi insuperato, bilancio. Nei suoi drammi Verdi dà ampio spazio alla fisicità grottesca e repellente, alla laidezza morale di taluni personaggi, allo squallore di non pochi ambienti, e allo spessore esistenziale che li costituisce, e ne progetta il riscatto al di fuori dei canoni estetici ai suoi tempi dominanti. Le sue scene si popolano di figure non edulcorate da un bello ideale né deformate dallo specchio omologante della bella presenza e, ciononostante, emancipate dall'angoscia della negatività loro inerente. Nel tutto del teatro musicale giocano elementi diversi in variabili rapporti tra loro, ma la musica riveste un ruolo preminente, contribuendo potentemente a determinare il destino del brutto. È sul piano dell'ascolto che prende corpo l'enorme carica di riscatto di cui Verdi investe il negativo che rappresenta. La scelta coraggiosa di Verdi lascia aperte non poche domande circa la nostra strana attrazione per il brutto, e l'estetica può offrire strumenti per metterle meglio a fuoco.
20,00

Verdi e la rivoluzione. Alienazione e utopia nella musica verdiana

Verdi e la rivoluzione. Alienazione e utopia nella musica verdiana

Luciano Parinetto

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 177

Parinetto seppe avvicinare Verdi con intelligenza e con la stessa passione che nutriva verso i temi filosofici, politici e morali che segnarono la sua ricerca. Gli scritti qui raccolti appartengono ad anni lontani, e ne serbano il sapore: non per questo sono "superati". Talune prese di posizione hanno avuto conferma; e conservano una loro originalità e freschezza. Riscatta il primo Verdi in anni in cui ci voleva coraggio a farlo, e in un ambiente culturale in cui pregiudizi, luoghi comuni e remore aprioristiche antiverdiane erano di casa, non meno di quanto lo siano tuttora. Non si trincea dietro analisi sedicenti avalutative, ma sa cogliere il valore delle opere nella loro globalità. Non vede le acquisizioni dell'ultimo Verdi come una sorta di acquiescenza a modelli che gli sono estranei, a un "vero" dramma musicale, di cui Wagner sarebbe l'alfiere. Nutrì per la Callas un'autentica passione: in anni di contrapposizioni melodrammatiche tra "dive" seppe coglierne la statura interpretativa, la capacità di far scoprire mondi sottovalutati, quando non compromessi da interpretazioni fuorvianti, se non scadenti o volgari, comunque incapaci di cogliere la verità del teatro verdiano.
16,00

Giorgio De Lullo regista pirandelliano. Dal teatro alla televisione

Giorgio De Lullo regista pirandelliano. Dal teatro alla televisione

Fabio Poggiali

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 332

Il 1954 rappresenta una data storica per la cultura del nostro Paese: il 3 gennaio si inaugurano le trasmissioni televisive della Rai che apre la prima serata con il teatro: "L'osteria della posta" di Carlo Goldoni. Lo stesso anno, si costituisce la "Compagnia dei Giovani", con Giorgio De Lullo, Romolo Valli, Rossella Falk, Anna Maria Guarnieri, Elsa Albani, destinata a divenire la più importante e longeva compagnia teatrale dal dopoguerra ad oggi. Il volume, che presenta un capitolo dedicato al rapporto tra teatro e tv, circoscrive l'analisi alle messinscene dei testi pirandelliani che De Lullo realizzò, nel corso della sua carriera, prima in teatro e poi per un'edizione televisiva: "Sei personaggi in cerca d'autore"; "Il giuoco delle parti"; "L'amica delle mogli"; "Così è (se vi pare)"; "Trovarsi"; "Enrico IV". La scelta è motivata: le registrazioni Rai dell'epoca (dal 1964 al 1979; tutte visibili in dvd) ci permettono di confrontare ed analizzare i vari spettacoli, anche alla luce di autorevoli approfondimenti critici sul lavoro registico di De Lullo, grande maestro dello spettacolo italiano.
26,00

Guardare il teatro

Guardare il teatro

Pierre Francastel

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 234

Per Francastel l'estetica deve riconoscere "la facoltà dell'uomo di informare ciò che lo circonda". La capacità di plasmare il mondo, i modi e le forme con cui ciò avviene sono l'orizzonte di analisi dello storico dell'arte francese. Vengono discusse qui le modalità di visione e di creazione della forma figurativa: la sua natura è indagata alla luce del suo valore di testimonianza storica, inscindibile da quello plastico.
16,00

Per un'estetica del teatro. Un percorso critico. Testi di Simmel, Merleau-Ponty, Fink, Deleuze

Per un'estetica del teatro. Un percorso critico. Testi di Simmel, Merleau-Ponty, Fink, Deleuze

Claudio Rozzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 128

Il presente volume si propone come un utile strumento per chi volesse avvicinare l''oggetto teatrale' en philosophe. Si offre al lettore un percorso critico che attraversa alcuni fondamentali snodi dell'indagine filosofica intorno all'essenza teatrale, invitandolo a un produttivo confronto fra i testi di figure eminenti del pensiero del Novecento - alcuni dei quali tradotti in italiano per la prima volta - proposti nella Sezione antologica. Un itinerario dal quale affiorano questioni decisive ai fini della definizione di un'estetica del teatro. A partire dalle 'risposte' alla più semplice e nondimeno più enigmatica forma di interrogazione che si possa rivolgere all'arte drammatica - ossia "che cosa è il teatro?" -, prende vita un'idea di scena in quanto ambito di creazione d'irrealtà, luogo di produzione di un peculiare mondo che riguarda da vicino non solo il ruolo dell'attore, ma anche quello - essenziale, e non accessorio - dello spettatore.
12,00

Shakespeare filosofo dell'essere. L'influenza del poeta drammaturgo sul mondo moderno e contemporaneo

Shakespeare filosofo dell'essere. L'influenza del poeta drammaturgo sul mondo moderno e contemporaneo

Franco Ricordi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2011

pagine: 518

Il massimo poeta e drammaturgo inglese è stato anche un abissale filosofo, che più di ogni altro ha presagito il pensiero moderno-contemporaneo, influenzandolo in maniera determinante: anticipando la rivoluzione filosofico-poetica di Nietzsche, Shakespeare ha sedimentato la problematica sollevata, seppure in maniera diversa, da Heidegger, Jaspers, Sartre, Anders, Gadamer, Lévinas, Severino: la riflessione sul senso dell'essere. È questo il grande leitmotiv del teatro shakespeariano, l'oscillazione continua fra l'essere e il nulla, che si stempera in tutta la sua drammaturgia, collocandola a metà fra Eschilo e Leopardi, i due poeti-filosofi che proprio Severino ha indicato come l'inizio e il compimento del nichilismo occidentale. Il libro di Ricordi prende in esame l'intero corpus shakespeariano, in una suddivisione geografica che concepisce la drammaturgia di Shakespeare "più filosofica e più elevata della storia", e intravedendo in essa la denuncia di un nuovo "totalitarismo spettacolare". Prefazione di Emanuele Severino.
28,00

Il lavoro teatrale di Luca Ronconi. Gli anni del Piccolo

Il lavoro teatrale di Luca Ronconi. Gli anni del Piccolo

Nicholas Vitaliano

Libro: Copertina morbida

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 192

Il volume intende ricostruire scientificamente e criticamente il quindicennio della direzione artistica di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano. L'analisi è condotta attraverso lezioni e incontri con studiosi e collaboratori di Ronconi, oltre che con contributi critici di carattere monografico.
18,00

Filosofia della Commedia di Dante. La luce moderna e contemporanea del nostro più grande poeta. Volume Vol. 1

Filosofia della Commedia di Dante. La luce moderna e contemporanea del nostro più grande poeta. Volume Vol. 1

Franco Ricordi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 494

Il pensiero poetico di Dante, pur radicato nell’antichità e nel Medioevo, raggiunge le vette delle più alte problematiche contemporanee: attraverso i grandi canti e personaggi, Dante ci parla di quella “strada deviata dell’Occidente” che soltanto nel secolo XXI è dato comprendere; il poeta ci trascina di fronte a una “apoteosi del nulla” che ha preso corpo nel secolo XX, nella possibilità di un naufragio dell’avventura umana.
28,00

Danza ballo performance

Valeria Magli

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2026

pagine: 110

Che cosa è danza e cosa è ballo? Qual è la differenza tra le due parole? Sono sinonimi oppure hanno significati differenti? Inoltre, la danza è arte o è solo divertimento? E perché nella poderosa opera di Hegel dedicata alle arti, la danza ha solo tre facciate? Qual è la differenza tra teatro fisico e teatro danza? Queste sono solo alcune delle stimolanti domande che guidano la riflessione di Valeria Magli, la “ballerina che danza la poesia”, erede inclassificabile dell’arte di Satie e Duchamp, che con questo volume conduce il lettore in un viaggio appassionante alla scoperta del vero senso delle arti performative.
12,00

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