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Medusa Edizioni: Wunderkammer

Il cadavere della bellezza. La crisi dell'arte

Il cadavere della bellezza. La crisi dell'arte

Nikolaj Berdjaev, Sergej N. Bulgakov

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 141

Schegge dappertutto, rumori di macchine e motori, scomparsa del paesaggio umano. Ecco il "disastro" con cui si misurano due nomi tra i più grandi della cultura russa del Novecento. La civiltà delle macchine, la disgregazione del mondo e le avanguardie. La svolta avvenne nel 1914, con la mostra di Picasso a Mosca. Le avanguardie russe annunciavano un mondo nuovo, quello dell'uomo liberato dalla schiavitù del lavoro capitalista cui corrispondeva una liberazione spirituale incarnata dall'artista come prototipo dell'uomo nuovo. Picasso, esponendo le sue opere cubiste a Mosca, mostrava in realtà un mondo in frantumi, dove anche l'uomo usciva malconcio, privato del suo volto e della sua consistenza. La velocità e le scoperte scientifiche vincevano la tirannia del tempo, ma smontavano dall'interno lo stesso materialismo storico, quello che profetizzava la realizzazione di una società armoniosa e trasparente, sul modello del paradiso terrestre; a essere liquidato era anche il pensiero religioso dell'ortodossia, che al centro di tutto poneva la divinizzazione dell'uomo. Berdjaev e Bulgakov scrissero i due saggi raccolti in questo libro poco tempo dopo aver visitato la mostra di Picasso, e nella loro riflessione la "crisi dell'arte" è irrimediabilmente la crisi della rappresentazione del volto umano e la "perdita del centro" che ne deriva. Due saggi che anticipano la critica della modernità, come è stata sviluppata lungo il Novecento, da un pensiero che da Sedlmayr arriva fino a Clair.
15,00

Jolly Roger. Le bandiere dei pirati

Jolly Roger. Le bandiere dei pirati

Renato Giovannoli

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 222

Non tutti sanno che la bandiera pirata con il teschio e le tibie incrociate si chiama Jolly Roger, né che è esistita un'ampia varietà di Jolly Rogers dove un teschio o uno scheletro apparivano insieme a clessidre, spade e cuori trafitti. Il repertorio di bandiere regolarmente riproposto dai libri divulgativi sulla pirateria è però in buona parte un prodotto del Novecento, e nessuno sa chi sia veramente l'allegro Ruggero che ha dato il nome a quelle bandiere. Questo è il primo studio approfondito sull'argomento, che traccia la storia delle bandiere dei pirati, narra la loro leggenda e spiega il loro simbolismo nel contesto culturale in cui nacquero. Dopo avere restituito a ogni capitano pirata la sua vera bandiera sulla base delle fonti d'epoca, facendo piazza pulita di errori, falsi e attribuzioni leggendarie, l'autore accompagna il lettore in un'avventurosa navigazione attraverso l'"underworld" delle organizzazioni corporative e iniziatiche criminali del Medioevo e della prima Età Moderna col fine di decifrare il senso di quegli enigmatici vessilli. Robin Hood e le Danze Macabre, i Tarocchi e Francois Villon, Saturno e un misterioso tatuaggio carcerario, l'iconografia apocalittica della spada fiammeggiante e il simbolismo templare del Parzival sono solo alcune delle tessere di un puzzle che poco a poco si ricompone, restituendo un vivido affresco di quell'Europa maledetta che, riversatasi nelle Americhe, dominò i mari per qualche decennio tra Sei e Settecento.
32,00

Gli automi sono tra noi. Storie di bambole, marionette e meraviglie intelligenti

Gli automi sono tra noi. Storie di bambole, marionette e meraviglie intelligenti

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 216

Il libro raccoglie i testi "classici" di Eugenio Battisti, Aldous Huxley, Franco Lucentini, Leonardo Sinisgalli, Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, Edgar Allan Poe, Heinrich von Kleist, René Daumal, Rainer Maria Rilke, Charles Baudelaire incentrati su automi, bambole, marionette. Un'idea forte attraversa e unifica queste pagine: che alla radice del legame ambivalente, diviso tra seduzione e repulsione, che da secoli lega uomini e automi si celino questioni decisive che hanno a che fare con una filosofia della tecnica e con un'antropologia, ossia con i modi di pensare le pratiche e il concetto di essere umano. Le macchine sono dovunque, nelle nostre case, nei nostri corpi e sotto la pelle, strumenti indispensabili, parrebbe, di una vita che vorremmo finalmente liberata dalla fatica e dal dolore. E invece le macchine possono ancora rivelarsi perturbanti: mimesi della vita animale e umana, trionfo di una conoscenza perfetta della meccanica, delle leggi della materia e del moto, l'automa meraviglioso, proprio per questo carattere mimetico, allude a uno sconcertante sovvertimento di gerarchie implicite e indiscusse. Gli automi siamo noi? Di certo, agli occhi di molti, bambole marionette e automi appaiono dotati di una grazia misteriosa, che trasfigura ciò che è meno che umano in qualcosa che sta aldilà dell'umano. E per dissolvere paure e desideri, forse saremmo tutti tentati, come il bambino di Baudelaire, di fare a pezzi bambole e giocattoli per «vederne l'anima». Postfazione di Mario G. Losano.
19,50

Storia del ritratto in cera

Storia del ritratto in cera

Julius von Schlosser

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 248

Il retaggio antico del culto dei morti si riflette nelle maschere di cera dell'età moderna, come dinanzi a un'inquietante Medusa; un "mostro" che oggi, dietro i megapixel delle nostre fotocamere, non riusciamo più a scorgere, ma di cui von Schlosser ci aiuta a riconoscere il passaggio, la sopravvivenza di un tratto essenziale, archetipico, della natura umana: quello di "rappresentare per non morire". Questo saggio offre una ricchissima rassegna dei ritratti: passando per il mondo antico, il Medioevo e il Rinascimento, arriva a un'età in cui i volti non vengono più idealizzati e "abbelliti", ma riproducono fino al particolarismo i difetti, le disimmetrie, le "aberrazioni" della vita. Come nei musei delle cere disseminati nel mondo. L'ultimo atto di fedeltà con il quale si chiude l'epoca che precede il cinema.
16,50

Brunelleschi mago

Brunelleschi mago

Giovanni Michelucci

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 166

Basta leggere questo saggio per capire in quale chiave l'architetto della Chiesa sull'Autostrada si ponga rispetto alla storia e alla funzione dell'architettura nella società. Lo fa in presa diretta, sottraendosi a qualsiasi filtro di segno accademico. Porta alla luce l'anticlassicismo di Brunelleschi, quasi lo fiuta, meglio di tanti critici. Michelucci, intriso di cultura umanistica, sente che col Rinascimento canonizzato, Brunelleschi non c'entra nulla. E dichiara di detestare Palazzo Strozzi, perché rappresenta la negazione delle conquiste liberatrici espresse nelle fabbriche brunelleschiane. Rifiuta le città ideali prefigurate dagli artisti rinascimentali, perché sono asociali, oggetti privati dei ceti dominanti, antitesi del concetto stesso di città. Il rapporto di Michelucci con la storia è, dunque, dinamico, e mira a una libertà senza soggezioni verso il passato. Qual è, infine, il metro con cui valutare l'architettura? È presto detto: "Nonostante l'infinita varietà, gli spazi possibili appartengono sostanzialmente a due categorie: quella dello spazio che vincola e quella dello spazio che libera". A monte c'è una questione etica che va "oltre l'architettura" (per citare Edoardo Persico): quando lo spazio vincola, è contro l'uomo, ma quando è "spazio vivente", libera e si rivela davvero democratico. Prefazione di Paolo Portoghesi. Postfazione di Corrado MArcetti.
17,50

Il «Gran teatro montano». Saggi su Gaudenzio Ferrari

Il «Gran teatro montano». Saggi su Gaudenzio Ferrari

Giovanni Testori

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 120

Giovanni Testori esalta il capolavoro di uno degli artisti del passato a lui più vicini: Gaudenzio Ferrari. Il «teatro» a cui il titolo fa riferimento è il Sacro Monte di Varallo, straordinario ensemble di cappelle che racconta e mette in scena la vita di Cristo. Fu il Ferrari a portare alla massima espressione quella che fin dai primi pensieri del francescano Bernardino Caimi doveva diventare una «Gerusalemme delle Alpi», concependo un luogo dove architettura, pittura e scultura - immerse nella natura - chiamano pellegrini e visitatori a un coinvolgimento misterioso. Sin dalle prime visite fatta da ragazzo al Sacro Monte lo scrittore di Novate venne folgorato da questo luogo e, divenuto storico dell'arte, vi dedicò numerosi studi, incentrati su Gaudenzio Ferrari, ma proiettati anche sull'opera di Giovanni D'Enrico e del fratello, Tanzio da Varallo, protagonisti del Sacro Monte nel Seicento. Si deve a Testori il riconoscimento del valore assoluto, oggi condiviso da tutti, del monumento varallino. E questo libro ne documenta gli sviluppi secondo una idea «totale» che la storiografia successiva non ha smento, anzi ha suffragato con nuove prove. Un libro fuori dagli schemi, che intreccia critica e «romanzo», e si rivolge anche a un pubblico di non specialisti.
19,50

Music-Hall

Music-Hall

Léon-Paul Fargue

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 144

Acrobati, clown, cantanti e ballerine si muovono nel music-hall descritto da Léon-Paul Fargue con la stessa disinvoltura del funambolo intento a cimentarsi sulla fune, incurante del vuoto che gli sta attorno. Sfidano la distrazione del pubblico a ritmo di jazz, zittiscono le chiacchiere delle signore del bel mondo con gag, scherni e trovate oramai passate nella storia - è il caso di Grock o Little Tich -, mascherano dietro il fumo dei sigari e i vapori dell'alcool l'innominata e innominabile attrazione per cui tutti, segretamente, si sono riuniti fra tavoli e gallerie che circondano la scena: l'esibizione di una ragazza nuda. Mentre Mistinguett commuove, con la sua voce improbabile e le sue penne di struzzo, Maurice Chevalier incanta la folla quasi fosse un mago mondano e il travestito Barbette sfida ogni legge di genere con una grazia senza pari, Fargue raddoppia la sua straordinaria testimonianza sulla vita e lo splendore del music-hall parigino, con una scrittura capace di muoversi fra metafore ardite e figure che preludono a continui colpi di scena.
17,80

Viaggio nell'impero del Marocco

Viaggio nell'impero del Marocco

Jan Potocki

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 144

Quando sbarca a Tetuan, in Marocco, il 2 luglio 1791 Jan Potocki - il leggendario autore del Manoscritto trovato a Saragozza - è in viaggio da nove mesi. Ha lasciato Varsavia nell'ottobre dell'anno precedente, prendendo congedo dalla Grande Dieta, con lo scopo di far conoscere al mondo l'ampiezza delle riforme che si stanno facendo nel suo paese, la Polonia. Attraversa l'Europa, conosce i fermenti rivoluzionari di Parigi e infine approda sulle coste del Marocco. Ha alle spalle viaggi in Turchia e in Egitto (1784), in Italia e Sicilia (1778), in Tunisia e Libia (1789), in Olanda (1787) e lo attendono i lunghi itinerari in Asia tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, di cui Medusa ha pubblicato l'anno scorso i diari. Antropologo ante litteram ne sono prova i diari ricchi di annotazioni sul paesaggio, le città, i popoli, i loro usi e costumi, le religioni.
18,50

Le arti amanti. Invenzione a due voci

Le arti amanti. Invenzione a due voci

Mario Luzi, Luciano Sampaoli

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 160

"Invenzione a due voci": poesia e musica nell'incontro tra Mario Luzi e Luciano Sampaoli. Il libro presenta la collaborazione fra il compositore riminese e il grande poeta più volte candidato al Nobel. Da questa collaborazione è nata la raccolta di 4 lieder "Torre delle Ore" dove Sampaoli mette in musica alcuni componimenti poetici di Luzi. Questo esperimento artistico mostra come Luzi abbia conservato, durante tutto l'arco della sua opera poe-tica, una tensione verso la musica che si riflette nella sua poesia e nella sua metrica.
22,00

Himalaya. Sentieri di luce nella grande montagna

Himalaya. Sentieri di luce nella grande montagna

Mariangela Corbetta, Denis Kleiser

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 160

Questo libro è ciò che resta di due lunghi viaggi in India e in Nepal. Il filo conduttore è quello della montagna e della luce. La montagna qui anche intesa come montagna archetipica, simbolo di elevazione e di purezza. La luce, indispensabile alleata del fotografo, ed eccezionalmente vivida su queste terre estreme, evoca anche simbolicamente, attraverso lo scritto, l'umana aspirazione alla bellezza e la ricerca interiore. I testi, che fanno eco alle fotografie e ai disegni, parlano di atmosfere, di momenti vissuti, di incontri e di personaggi particolari, di feste e di riti religiosi. Essendo estratti da un taccuino di viaggio, gli scritti restano essenzialmente l'espressione di una percezione soggettiva e intimistica della realtà. La "parola" non racconta in modo lineare e descrittivo la totalità del vissuto, ma si sofferma, al pari delle immagini, su quei momenti più densi di significato, di emozione e di bellezza, che sono l'essenza stessa del viaggio.
39,00

I labirinti del tempo. Storia di un'imperfetta armonia

I labirinti del tempo. Storia di un'imperfetta armonia

Roberto Carretta

Libro: Copertina rigida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2004

pagine: 176

32,00

San Francesco e la leggenda del presepio

San Francesco e la leggenda del presepio

Roberto Beretta

Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2003

pagine: 128

Una ricostruzione della controversa storia dell'attribuzione della paternità del presepe a San Francesco. Cosa fu la rappresentazione della natività di Cristo che il Poverello di Assisi inscenò a Greccio nel 1223? Questo libro s'introduce nella discussione per suggerire che in realtà nella creazione di Francesco si riflette la sua condizione biografica: nel dicembre del 1223, infatti, egli era reduce dalla Curia romana, dove aveva dovuto lottare (senza grande successo) per conservare l'ispirazione di povertà radicale della sua Regola. Il presepio dunque nacque da un profondo fallimento umano e spirituale, anzi sembra un gesto di consapevole e muta rivincita del santo di Assisi di fronte a chi gl'impediva di "ripetere Cristo" su questa terra.
24,00

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