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Mattioli 1885: Archivi storici

Brigata marina San Marco. Il ruggito del leone

Brigata marina San Marco. Il ruggito del leone

Mario Bussoni

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2016

pagine: 230

Gli uomini della Brigata Marina San Marco vanno all'assalto gridando il nome del loro Santo protettore e sono rispettati e invidiati in Italia e all'estero. Reparto Anfibio e da sbarco d'eccellenza della Marina Militare, la Brigata Marina San Marco vanta una tradizione secolare. Il suo motto è "Per mare, per terram". Sciolti, ricostituiti, ampliati e modificati nella struttura più volte, i "Fucilieri di Marina" hanno via via partecipato alla campagna coloniale in Eritrea (1895), Creta (1889), alla rivolta dei Boxer (Cina 1900) e alla guerra di Libia (1911). Grazie alla loro ostinata resistenza nella Grande Guerra hanno assicurato la difesa della città di Venezia. Prima e durante il secondo conflitto mondiale hanno invece preso parte alla guerra d'Etiopia (1936) e allo sbarco in Albania (1939), combattendo poi in Dalmazia, Montenegro, Grecia, Libia, Corsica, Francia e Tunisia. Nel secondo Dopoguerra (così come oggi) prendono infine parte a tutte le più importanti missioni internazionali. La Brigata Marina San Marco si addestra con scrupolo e rigore ogni giorno, ispirata a un alto senso del dovere, alla lealtà, all'onore e al sacrificio. Si tratta, oggi, di Uomini e Donne che vivono in silenzio e non si lasciano mai coinvolgere in polemiche, pronti a ogni emergenza sia militare che civile.
20,00

Incursori, oltre la leggenda. Un secolo di storia delle forze speciali della Marina Militare italiana

Incursori, oltre la leggenda. Un secolo di storia delle forze speciali della Marina Militare italiana

Mario Bussoni

Libro: Libro in brossura

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2016

pagine: 298

Pochi reparti italiani possono vantare una storia ricca di episodi di eroismo (noti e meno noti), quale quella degli Arditi Incursori della marina militare italiana. Un'epopea lunga quasi un secolo, ricca di azioni animate tutte da attaccamento al dovere, spirito di sacrificio, addestramento e professionalità unici. Partendo dalle imprese dei siluri umani e dei MAS della prima guerra mondiale, questo volume racconta le vicende dell'unità, fino alle recenti operazioni che gli uomini del GOI hanno svolto e continuano a svolgere, in silenzio, in tutto il mondo, destando ovunque ammirazione e rispetto. Completano il volume una raccolta di foto scattate durante le esercitazioni e documenti forniti dal Comando del reparto in esclusiva per questo volume. Una ulteriore raccolta di foto e documenti è contenuta nel portfolio multimediale "Incursori: fotografie e documenti inediti" che può essere acquistata e scaricata in formato elettronico dal sito Mattioli 1885.
22,00

L'Italia divenne una Repubblica. La lunga strada della nascita della Repubblica italiana

L'Italia divenne una Repubblica. La lunga strada della nascita della Repubblica italiana

Riccardo Rossotto

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2016

pagine: 277

Il 2 giugno 1946 gli italiani (e per la prima volta le donne italiane) votarono il referendum sulla forma dello stato. Dopo oltre 20 anni di regime fascista, potevano di nuovo esprimere le loro opinioni, scegliendo, da un lato, tra la Monarchia e la Repubblica e, dall'altro lato, eleggendo, lo stesso giorno, i rappresentanti dei vari partiti politici all'Assemblea Costituente, l'organo preposto alla scrittura della nuova Costituzione. Vinse la Repubblica, come sappiamo, con largo margine, ma quella data fondante per i destini futuri del nostro Paese è rimasta scolpita nella nostra memoria storica più per i brogli e per le possibili truffe perpetrate ai danni della Monarchia che non per la sua valenza di vera e propria innovazione, dopo oltre 80 anni di regno della dinastia dei Savoia. Come mai? Quali sono le ragioni storiche, politiche e giuridiche che hanno segnato per sempre e in quel modo, in fondo riduttivo e dubbioso, il ricordo di quell'evento? Questo libro cerca proprio di ricostruire la genesi e la storia di quel referendum per capire come ci si è arrivati e perché il risultato fu a favore della Repubblica.
19,00

Risalendo il Santa Cruz. L'esplorazione della Patagonia

Risalendo il Santa Cruz. L'esplorazione della Patagonia

Francisco Perito Moreno

Libro: Libro in brossura

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2016

pagine: 125

Il viaggio narrato in questo volume ha inizio il 12 gennaio 1877 quando, appena ventiquattrenne, Moreno partì per una grande avventura dall'isola di Pavón. Scelse una piccola imbarcazione e, con sei uomini e alcuni cavalli, la trainò controcorrente lungo il fiume Santa Cruz, in Patagonia, fiume che in quel momento stava inondando i territori circostanti, rendendo ancora più difficoltosa l'impresa. Scopo del viaggio era esplorare il lago dal quale nasceva il grande fiume. Solo i nativi lo avevano fatto, mentre gli occidentali avevano tentato più volte l'avventura senza successo: nel 1823 ci avevano provato Darwin e il comandante Fitz-Roy a bordo del Beagle, e nel 1873 era stata la volta dell'argentino Valentin Feilberg. Dopo aver superato il punto più estremo toccato dai precedenti viaggiatori, Moreno proseguì fino a raggiungere ed esplorare il più vasto, e allora sconosciuto, lago del paese, da lui battezzato Lago Argentino, presso il quale si trova il celebre ghiacciaio che oggi porta il suo nome, il Perito Moreno. Fu un viaggio condotto in un ambiente naturale proibitivo, con mezzi miseri e a costo di fatiche improbe, ma al tempo stesso con un entusiasmo che traspare da ogni pagina del diario.
14,90

L'orizzonte del campo. Prigionia e fuga dal campo PG 49 di Fontanellato 1943-45

L'orizzonte del campo. Prigionia e fuga dal campo PG 49 di Fontanellato 1943-45

Marco Minardi

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2016

pagine: 135

Marzo-Settembre 1943: nel Comune di Fontanellato viene aperto un nuovo campo di prigionia per militari britannici. Pensato come struttura detentiva modello da esibire alle organizzazioni umanitarie che curavano gli interessi britannici in Italia, divenne uno dei tanti luoghi in cui la crisi politico-militare del regime si manifestò. Oltre 700 prigionieri liberati su ordine del comandante del campo prima dell'arrivo delle truppe tedesche e in larga misura soccorsi dalla popolazione salvandoli dalla deportazione in Germania. Una storia raccontata attraverso documenti d'archivio, diari dei prigionieri e testimonianze dei protagonisti.
14,00

Posso stare in piedi. 22 deposizioni, 22 vite, 22 storie di donne e delle loro famiglie. Processo Eichmann. Volume Vol. 3

Posso stare in piedi. 22 deposizioni, 22 vite, 22 storie di donne e delle loro famiglie. Processo Eichmann. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2015

pagine: XXXII-203

Dopo i primi due volumi della serie Processo Eichmann, viene oggi pubblicato il terzo volume, dedicato alle deposizioni femminili. Si tratta di 22 deposizioni rese da donne sopravvissute, provenienti dai territori investiti dalla Shoah. Donne di ogni età e di ogni condizione sociale, alcune delle quali ebbero un ruolo importante nella Resistenza. In poche ore, queste creature diventavano un numero, senza un passato, né un presente, né un futuro, perché ogni giorno veniva ricordato loro che sarebbero morte. Quindi, nell'ambito degli atti del processo, queste testimonianze legate dal filo conduttore del genere rappresentano un corpo che acquista un particolare peso perché, negli studi e nella documentazione intorno alla Shoah, le testimonianze femminili costituiscono da sempre una fonte secondaria rispetto a quelle maschili: in parte perché esse sono emerse dal silenzio solo più recentemente, e in parte perché, nel sentimento collettivo, la Shoah non è considerata un fenomeno di genere, ma una 'catastrofe' che riguarda l'intero mondo dell'Ebraismo, indipendentemente dall'età e dal sesso delle sue vittime. Mentre, come risulta dalla lettura di questo volume, la differenza di genere influì non poco sulle scelte dei nazisti, in quanto, secondo la loro logica, il genere femminile era assai più pericoloso di quello maschile in ragione della sua capacità riproduttiva.
21,90

Il grande massacro del '14-'18. La guerra che non doveva scoppiare

Il grande massacro del '14-'18. La guerra che non doveva scoppiare

Mario Bussoni, Alessandro Gualtieri

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2015

pagine: 158

Cent'anni sono passati da quella che lo storico Hermann Sudermann definì "la più gigantesca imbecillità che il genere umano abbia compiuto dal tempo delle Crociate", ricordata anche come l'unica vittoria bellica italiana, costata seicentocinquantamila morti, caduti all'ombra dello scudo sabaudo, nonché dieci milioni di perdite a livello mondiale. Il centenario che abbiamo iniziato a celebrare nel 2014, e che si snoderà fino al 2018, ha visto fiorire eventi e pubblicazioni che dimostrano quanto alto sia l'interesse per accadimenti che appartengono ancora a un passato prossimo e non meritano di certo l'oblio dei secoli. Non a caso, le sconvolgenti contabilità di morte violenta e il percorso di "istruzione" all'arte della guerra che gran parte degli eserciti schierati dovette, dolorosamente, percorrere, rieccheggia sinistramente nello stessa maturazione socio-politica che interessa molti altri Paesi del secolo attuale. Attraverso una narrazione dei fatti tesa e antiretorica, arricchita da molteplici schede di approfondimento, si possono dunque meglio collocare gli eventi del fronte italiano nel contesto della Prima Guerra Mondiale, sposandoli finalmente al teatro internazionale su cui si sviluppò il conflitto per ben quattro lunghi anni.
15,00

L'aviazione della grande guerra. Cavalieri, tattiche e tecnologie nei cieli d'Europa

L'aviazione della grande guerra. Cavalieri, tattiche e tecnologie nei cieli d'Europa

Alessandro Gualtieri

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2015

pagine: 174

Se i fratelli Wright inventarono l'aeroplano, il Primo Conflitto Mondiale diede alla luce l'aeronautica. Spinti dalle crescenti esigenze di offesa e difesa, i fragili biplani dei pionieri mutarono in vere e proprie macchine da combattimento, mentre la costruzione artigianale lasciò il posto alle iniziative industriali sempre più importanti e ambiziose. E facile immaginare che, là dove i pionieri del volo gettarono le basi di ciò che sarebbe diventata una delle più clamorose conquiste tecnologiche del secolo scorso, i militari si impadronirono della rivoluzionaria tecnologia e di tutti i giovani talenti capaci di "volare" con le ali del proprio folle coraggio e librarsi realmente in volo con i primi esemplari di aeroplani e palloni aerostatici da osservazione - i più arditi sarebbero diventati veri e propri "cavalieri del cielo". La cosiddetta "guerra aerea" può essere assimilata a tutti gli altri fronti del Primo Conflitto Mondiale. Il periodo 1914-1918 registrò, infatti, per la prima volta nella storia e su larga scala l'impiego delle neonate tecnologie aeronautiche a scopi bellici. Ci volle un po' di tempo prima che i Generali Europei riconoscessero la validità e l'intrinseca potenzialità di questa nuova arma. In seguito, apparvero differenti connotazioni tattiche che portarono alla realizzazione di esemplari destinati al combattimento, alla ricognizione e al bombardamento. L'aviazione militare fu quindi interessata da uno sviluppo estremamente repentino.
15,00

Navi al fronte. La Marina italiana e la Grande Guerra

Navi al fronte. La Marina italiana e la Grande Guerra

Vincenzo Grienti, Leonardo Merlini

Libro: Libro in brossura

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2015

pagine: 149

Le date, i nomi, gli avvenimenti più importanti e i fatti poco conosciuti della storia della Regia Marina durante la Prima guerra mondiale. Dal 24 maggio del 1915 e per 41 mesi di conflitto la Marina italiana ebbe un ruolo da protagonista a dimostrazione che la Grande Guerra non si combatté solo nelle trincee e sulle montagne. La Marina adottò una strategia di attesa e di deterrenza basata sulla conquista del potere marittimo in Adriatico, di cui lo sbarramento del Canale d'Otranto fu il più fulgido esempio. Grazie all'ammiraglio Paolo Thaon di Revel la Marina approntò le misure necessarie per difendere il patrimonio culturale e artistico italiano a partire da Venezia. A questo si aggiunsero vere e proprie operazioni che oggi definiremmo di carattere umanitario quale il salvataggio del popolo e dell'esercito serbo, la cessione di alcune navi per accogliere trovatelli, orfani, figli di pescatori morti in guerra o in mare seguito di naufragio. Grazie al contributo della Marina nacquero le "navi-asilo" che a Genova, Bari, Napoli e Venezia "arruolarono" alla cultura del mare tanti "marinaretti" sottraendoli alla strada, alla fame e alla criminalità. Non mancarono, infine, le eroiche e ardite operazioni, come la famigerata "beffa di Buccari", l'impresa di Pola e la difficile operazione di Premuda, che la Marina Militare ancora oggi celebra ogni 10 giugno come festa di Forza Armata, ad opera di Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo al comando dei MAS 15 e MAS 21.
15,00

Vincere. Le battaglie perdute di Mussolini. Dal '22 al '39

Vincere. Le battaglie perdute di Mussolini. Dal '22 al '39

Mario Bussoni

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2015

pagine: 142

"Vincere" è l'imperativo categorico lanciato, a più riprese, nel corso della sua vicenda politica, da Mussolini, preteso condottiero, privo di esperienze o capacità militari specifiche. L'Italia fascista, ubriaca di retorica, si imbarcò così in imprese belliche di volta in volta dispendiose, logoranti e inutili, quando non disastrose. Ecco la pacificazione della Libia, con la deportazione di intere popolazioni, la conquista dell'Etiopia, con l'uso indiscriminato di gas asfissianti per rimuovere le efficaci difese nemiche, e la partecipazione alla Guerra di Spagna, a fianco del generale Francisco Franco, con lo smacco di Guadalajara. Ma il peggio doveva ancora venire, con la sciagurata partecipazione alla seconda Guerra Mondiale, iniziata dopo interminabili tentennamenti del Duce, con l'esortazione al popolo italiano a correre alle armi e a dimostrare "la tua tenacia, il tuo coraggio e il tuo valore". Questo volume analizza tutte le imprese belliche del Fascismo dal 1922, anno di inizio del Ventennio, alla conquista dell'Albania nel 1939, ultima impresa prima dell'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale. Il testo tratta le velleità di Mussolini, la cronica impreparazione delle Forze Armate, le incapacità e, in alcuni casi, la vigliaccheria degli Alti Comandi e lo spirito di abnegazione, spesso inutile, delle truppe deliberatamente mandate allo sbaraglio.
14,00

Taccuino '45. Un diario del tracollo del Terzo Reich

Taccuino '45. Un diario del tracollo del Terzo Reich

Erich Kästner

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2015

pagine: 183

Le atrocità degli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, le difficoltà, le angustie e le speranze dell'immediato dopoguerra nel racconto di uno degli intellettuali tedeschi più brillanti, graffianti e sarcastici del XX secolo.
16,00

L'Olocausto armeno

L'Olocausto armeno

Alberto Rosselli

Libro: Libro in brossura

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2015

pagine: 110

A differenza dei pogrom contro armeni, ebrei e greci ordinati tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento dall'ultimo sultano ottomano, Hamid II, lo sterminio portato a compimento durante la Prima Guerra Mondiale dal sedicente partito "progressista" e "modernista" dei Giovani Turchi fu attuato con meticolosa scientificità. Sulla base dell'ideologia nazionalista e razzista panturanista e panturchista, leader come Jemal, Enver, Talaat Pacià prima e Mustafà Kemal poi (sotto il quale la persecuzione si trascinò fino al 1922) gli ottomani trucidarono circa un milione e mezzo di armeni cristiani, colpevoli soltanto di professare un credo religioso diverso. Come i nazionalsocialisti tedeschi che consideravano gli ebrei una razza inferiore e con tale spregevole motivazione pianificarono la "Soluzione Finale", anche i Giovani Turchi trattarono gli elementi "non turchi" alla stregua di esseri "subumani". Come è noto, lo stesso premio Nobel per la letteratura, Orhan Pamuk (espatriato recentemente negli Usa), ha più volte invitato i propri connazionali a fare i conti con il "genocidio" armeno, scatenando le ire del governo di Ankara che si rifiuta ancora oggi di ammettere il primo "olocausto" della storia contemporanea.
12,90

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