Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Marsilio: Romanzi e racconti

Noi senza mondo

Noi senza mondo

Laura Pugno

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 128

«Se mai abbiamo pensato il mondo vuoto, un mondo in cui siamo soli e perduti, non è questo.» Noi senza mondo è un’avventura interiore. L’anima in cui l’avventura si svolge non è esattamente quella di Laura Pugno che pure ne è l’autrice, ma è l’anima del mondo. Quel mondo che abbiamo intorno e che è fatto di parole, molte delle quali in forma di libro, di animali, foglie, frutti e cose invisibili che sono tutte insieme, e forse ciascuna, più vaste e larghe di noi. Non finisce il mondo, finisce un mondo. E raccontando un passaggio di articolo – «il» articolo determinativo, «un» articolo indeterminativo – Laura Pugno, forse la meno antropica tra gli scrittori e le scrittrici italiane, traccia una strada per la coesistenza che rompe la dominanza dell’essere umano e del maschio sul contesto. Per farlo, parte dai suoi pensieri, parole opere e omissioni, e dal romanzo L’ultimo dei Mohicani di James Fenimore Cooper. Noi senza mondo è dunque avventura interiore di un’anima collettiva, riflessione su cosa significhi scrivere e su quale sia il senso della poesia – il mondo è vocale, canta –, sull’importanza della lettura, della memoria, e pure della dimenticanza. Con una scrittura frammentata, mai sentimentale, sempre esatta e sempre passionale, Laura Pugno ci accompagna in un universo di metamorfosi che è l’unico nel quale dovremmo accettare di vivere. Non è un memoir, e non è una ricostruzione autobiografica: è un’avventura che dopo aver mosso lo spirito, muove pure il corpo.
16,00

Le delizie della signorina Ashikawa

Le delizie della signorina Ashikawa

Junko Takase

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2023

pagine: 128

È possibile che il cibo, quando è condiviso, abbia un sapore migliore? Davvero mangiare insieme rappresenta un momento di felicità? Nitani, impiegato ligio e ambizioso in una grande azienda dell’area metropolitana di Tokyo, non ci crede proprio, anzi: l’idea che il suo tempo possa essere in qualche modo condizionato da pranzo e cena gli è insopportabile. E se bastasse una pillola per nutrirsi, lui sarebbe l’uomo più felice sulla terra. Tra una pausa a base di noodles istantanei e un corso di aggiornamento, Nitani comincia a sviluppare un’antipatia mista ad attrazione per la graziosa Ashikawa, la collega colpevole ai suoi occhi di fare solo il minimo indispensabile e, allo stesso tempo, in grado di impersonare con la sua fragilità che invoca protezione la figura della moglie perfetta, così come vuole l’educazione con cui è cresciuto. Oltretutto, per farsi perdonare le frequenti assenze in ufficio, Ashikawa prende l’abitudine di preparare per i colleghi deliziosi ed elaborati dolci fatti in casa. E in una società che impone ritmi professionali impietosi, la sua diventa una scelta rivoluzionaria, in cui la rivendicazione della cura di sé e degli altri e la ricerca dell’appagamento passano anche attraverso l’amore per il cibo. Le delizie della signorina Ashikawa mette in scena le contraddizioni di un paese diviso tra regole ed eccessi, tradizionalismo e ribellione, dove è quasi impossibile trovare un equilibrio tra la carriera e il privato; una scissione che si riflette anche nel modo in cui ognuno sceglie di fare la spesa. Un romanzo gustoso, che intreccia il fascino pop della cucina del Sol Levante a un’ironica satira contemporanea, finendo per rivelare una ricetta per una vita più serena.
16,00

La luce che manca

La luce che manca

Nino Haratischwili

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2023

pagine: 702

Sta per arrivare il nuovo secolo e in Georgia, come nelle altre repubbliche sovietiche, si levano rabbiose le voci che invocano l’indipendenza. In un periodo di grandi disordini, che per il piccolo stato culmina nel caos assoluto, quattro ragazze crescono in uno dei tanti cortili del quartiere più vivace di Tbilisi. L’universo della loro infanzia è fatto di bucato svolazzante, altalene arrugginite, un albero di melograno. Vivono in case dalle pareti umide con i balconi di legno intagliato, mangiano gelato alla crema e respirano l’aroma del grano saraceno, delle caramelle alle bacche di crespino e della gassosa al dragoncello. Le loro famiglie appartengono a ceti diversi, ma niente sembra scalfire la loro amicizia: né il primo amore tenuto segreto, né gli scontri sanguinosi per le strade o la guerra al confine, né la corruzione e la violenza che divorano il paese, e neppure il razionamento del cibo o la continua mancanza di corrente. Qeto, Dina, Nene e Ira sono sulla soglia della vita, all’inizio di un legame che – ancora non lo sanno – da loro pretenderà tantissimo. Sono e resteranno inseparabili, fino a quando un tradimento non le avvolgerà in un’ombra cupa. Vent’anni dopo, ormai adulte, in tre si ritrovano a Bruxelles in occasione della retrospettiva fotografica di una di loro. Immagine dopo immagine, in quel mondo in bianco e nero le tre sopravvissute ripercorrono un tempo che non c’è più, una storia privata che è anche la storia della rivoluzione seguita al crollo dell’Unione Sovietica. E allora, all’improvviso, un raggio di luce squarcerà il velo steso sui ricordi, e il perdono sembrerà di nuovo possibile.
24,00

Storia confidenziale dell'editoria italiana

Storia confidenziale dell'editoria italiana

Gian Arturo Ferrari

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2022

pagine: 368

Chi racconta questa storia di scrittori e editori, stampatori e mecenati, talenti e miserie è stato un protagonista dell’editoria italiana del Novecento. Ha lavorato in case editrici medie e grandissime, si è occupato di patrie lettere e letterature straniere, soprattutto ha incontrato persone e cose, attraversato epoche, inventato collane, assunto e licenziato. Chi racconta somiglia abbastanza all’editoria italiana, elegante e iraconda, generosa e umbratile, colta e commerciale. Perché l’editoria, si legge in queste pagine, è figlia dell’intellettualità e del commercio, non appartenendo in fondo a nessuno dei due. E poi, annosa questione, sono gli editori capitani d’azienda? Esistono ancora come i primi trent’anni del Novecento ce li hanno consegnati? Chi racconta ricostruisce con passione e puntualità una storia che si suppone magmatica, casuale, con accelerazioni improvvise e sacche, costellata di invidie e affetti, rabbie e riconciliazioni, amori e antipatie. Chi racconta sa che attraverso l’editoria si può raccontare la storia d’Italia, quella tra le due guerre e quella degli anni di piombo, quella dei magnifici anni Ottanta e la più recente, quando i protagonisti sono forse meno eroici ma più inattesi. Con tono epico e comico, affettuoso e tagliente, con occhi distanti e nel contempo vicinissimi, Gian Arturo Ferrari ci accompagna nelle avventure umane e culturali degli uomini e delle donne che si sono occupati di scegliere come, quando e quali libri pubblicare in un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono.
19,00

L'ottava vita (per Brilka)

L'ottava vita (per Brilka)

Nino Haratischwili

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 1200

La famiglia Jashi deve la sua fortuna (e la sua sfortuna) a una preziosa ricetta per una cioccolata calda molto speciale, destinata a essere tramandata di generazione in generazione con una certa solennità. Gli ingredienti vanno maneggiati con cura, perché quella bevanda deliziosa può regalare l'estasi, ma porta con sé anche un retrogusto amaro... Al tempo degli ultimi zar, Stasia apprende i segreti della preparazione dal padre e li custodisce nel lungo viaggio che, da una cittadina non lontana da Tbilisi, in Georgia, la porta a San Pietroburgo sulle tracce del marito, il tenente bianco-rosso arruolatosi pochi giorni dopo le nozze. È convinta che quella ricetta, come un amuleto, possa curare le ferite, evitare le tragedie e garantire alla sua famiglia la felicità. Ma allo scoppio della Rivoluzione d'ottobre, quando il destino della stirpe degli Jashi cambierà per sempre, capirà che si sbagliava. Tra passioni e violenze, incontri, fughe e ritorni, sei generazioni e sette donne - da Stasia, nata nel 1900, a Brilka, che vedrà la luce nel 1993 - attraversano l'Europa, da est a ovest, fino all'inizio del nuovo millennio, inseguendo i propri sogni e arrendendosi solo alla Storia. Alla ricerca del proprio posto nel mondo, le discendenti del famoso fabbricante di cioccolato percorrono il "secolo rosso", dando vita a una saga familiare avventurosa e tragica, romantica e crudele, in cui per il lettore sarà dolcissimo perdersi, e ritrovarsi.
24,00

Il folle

Il folle

Henning Mankell

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 480

La Seconda guerra mondiale è finita da poco. Bertil Krass, cresciuto con la madre e la foto di un marinaio che non ha mai conosciuto, fa il corriere in bicicletta a Stoccolma. Da un giorno all’altro decide di lasciare tutto e, in cerca di fortuna, si avventura a nord, dove in un piccolo comune del Norrland trova lavoro in una segheria. Un posto con un’eredità ingombrante, perché nei boschi vicini fino a poco tempo prima c’era un campo di prigionia destinato a comunisti, sindacalisti, anarchici, persone che, in nome della sicurezza del paese, dovevano essere messe a tacere. Una prigione a cielo aperto smantellata in fretta e furia solo dopo la sconfitta della Germania e per cui i responsabili, complici dei nazisti, non hanno mai pagato. Quando in un freddo giorno di gennaio la segheria brucia, l’intera comunità sospetta che ad averle dato fuoco sia stato proprio Bertil. Perché Bertil è un uomo mite e un comunista. Perché Bertil viene da fuori. Perché Bertil, quindi, è il colpevole perfetto. Con il tacito consenso di tutti, comincia una sottile caccia all’uomo, e accanto a Bertil rimane solo Margot, la donna di cui è innamorato. Ma per quanto ancora? Con questo romanzo scritto nel 1977, basato su fatti reali e tuttora modernissimo, Mankell si conferma grande precursore dei tempi e profondo conoscitore dell’animo umano: "Il folle" è una storia di forte attualità, che smaschera abusi politici e corruzione disegnando personaggi autentici, inermi di fronte al potere, che cercano solo un po’ di felicità. Mettendo in scena ideali e cadute della politica, e soprattutto l’eterna paura dello straniero, ad appena ventinove anni il creatore del commissario Wallander ha dato vita a un romanzo potente, che scuote e commuove.
21,00

Entra il fantasma

Entra il fantasma

Isabella Hammad

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 416

Dopo anni di lontananza dalla terra della sua famiglia, con un divorzio alle spalle e una relazione tossica in corso, delusa dalle prospettive di carriera che le offrono il teatro e la televisione in Inghilterra, Sonia Nasir vola a Haifa per far visita alla sorella maggiore Haneen. Nate entrambe a Londra da genitori palestinesi, Haneen si è costruita una vita in Israele insegnando all’Università di Tel Aviv, mentre Sonia è sempre rimasta nella capitale inglese per concentrarsi sul suo lavoro di attrice. Appena arrivata, Sonia conosce Mariam, una carismatica regista locale, e – sia pur malvolentieri – si unisce alla sua compagnia, che interpreterà l’Amleto in Cisgiordania. Ben presto, la donna si ritrova a provare le battute di Gertrude e Ofelia con un collettivo pressoché amatoriale, tutto al maschile, ma anche a riflettere sulla difficoltà e l’importanza di portare Shakespeare “al di là del muro”, sperimentando sulla propria pelle le conseguenze dell’occupazione israeliana. Le estati della sua infanzia a Haifa, passate in spiaggia a leggere e a mangiare frutta troppo matura, sono un ricordo sbiadito. Ma tra le macerie, attraverso l’impegno condiviso per combattere la barbarie, Sonia scopre l’opportunità di trovare una nuova sé nella casa ancestrale dei propri avi. Un romanzo toccante, lucido e tragicamente attuale, che indaga sulla forza dei legami, dell’identità e dell’arte, restituendo un ritratto inedito della vita quotidiana in Palestina.
21,00

Il mestiere di morire

Il mestiere di morire

Gusti Da Pozzo

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 256

Gusti Da Pozzo, all’anagrafe Augusta Da Pozzo, sapeva di aver scritto un’indagine sul dolore. Quattro quaderni che contengono ritagli di giornali, discorsi politici, poesie, osservazioni. Siamo negli anni Cinquanta del Novecento e Gusti Da Pozzo è rinchiusa in un sanatorio non lontano da Napoli, dove sarebbe morta nel luglio del 1953. Come tutti, Gusti aveva paura di morire, lo scrive nell’ultima pagina dell’ultimo quaderno, e aggiunge che sarebbe morta la notte stessa. Gusti è stata una socialista, è stata una donna sana che ha attraversato lunghe malattie, e in queste pagine, resoconti, osservazioni, memorie, ciò che appare e traspare è tuttavia la vita, coi suoi inciampi che l’intelligenza e in particolare l’intelligenza delle donne riesce a mutare in occasioni. L’occasione di gridare contro le ingiustizie, contro le malattie che si pensano estinte e invece esistono e falcidiano le vite. Come tutti quelli che muoiono giovani, Gusti Da Pozzo scrive con forza e non con debolezza, scrive del futuro e al futuro e non al passato. Ed è per questo che, a distanza di più di settant’anni, le sue righe ci parlano. E ci dicono: guardate, amate il sole, la luna e la verità.
16,00

La ragazza delle renne

La ragazza delle renne

Ann-Hélen Laestadius

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 512

A nord del circolo polare artico, nella Lapponia svedese, è inverno. Poche ore di luce pallida sono tutto ciò che il sole ha da offrire prima che il paesaggio sia nuovamente avvolto da un buio compatto. In quelle terre estreme la piccola Elsa, nove anni, si allontana sugli sci dal villaggio sami in cui vive per raggiungere la zona di pascolo delle renne di famiglia. Quel giorno segna profondamente la sua infanzia: davanti ai suoi occhi spalancati, un uomo uccide brutalmente un piccolo di renna, il suo Nástegallu, quello che lei ha scelto nel branco e a cui le è stato permesso di incidere l’orecchio, secondo l’usanza della sua comunità. L’uomo e la bambina si guardano, si riconoscono. Poi l’uomo la minaccia, e la bambina decide di tacere. Porterà a lungo con sé quel segreto come un peso oscuro sul cuore. Dieci anni dopo, un tempo costellato di rischi e ulteriori massacri di animali, quando Elsa si ritrova a essere lei stessa il bersaglio di chi, mosso dall’odio, si è macchiato del sangue di Nástegallu, qualcosa si spezza. E il senso di colpa, la paura e la rabbia che ha dentro da allora le piombano addosso come una valanga, portandola a un ultimo, tragico confronto. Romanzo di formazione e canto d’amore per un mondo che sta scomparendo, basato su una storia vera, "La ragazza delle renne" mette a nudo le tensioni che sorgono quando la modernità si scontra con una cultura tradizionale e con strutture patriarcali profondamente radicate, mentre la xenofobia è in aumento e i cambiamenti climatici mettono a repentaglio la sopravvivenza di un popolo che custodisce una sempre più fragile eredità indigena. E nello splendido scenario di favolosi paesaggi invernali, dove le renne corrono libere su distese infinite e sotto cieli immensi, l’orecchio di un cucciolo segretamente preservato in una scatola diventa il simbolo di tutto ciò che potrebbe andare perduto. Di tutto ciò che, forse, è già andato perduto.
21,00

Le favole del comunismo

Le favole del comunismo

Anita Likmeta

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 160

Le favole del Paese delle Aquile raccontano di asini, meli, operazioni volte a salvare una ragazza pazza con la coda di cavallo, e di fogli che una volta piantati possono far germogliare non solo agli e cipolle, ma pure case. Il Paese delle Aquile è il più felice che ci sia. Anche se non c’è l’acqua corrente, anche se ci sono più bunker che mucche, anche se la mamma di Ari l’ha lasciata dai nonni perché è rimasta incinta troppo giovane per poter lavorare, e anche se quando cade il muro di Berlino altro che fine immediata della dittatura: nel Paese delle Aquile ci sono solo disordine e omicidi e uomini con la faccia coperta. Certo, quando cade il muro di Berlino molti partono per l’Italia, diretti alla riva opposta al Paese delle Aquile che è il più felice di tutti. Ma Ari e i nonni no, loro restano. I nonni si sentono troppo vecchi per partire, e allora Ari aspetta che la madre - partita sulla nave che hanno preso tutti gli altri - torni a prenderla. Ci sono due Ari in questo romanzo: una è la bambina che vive in Albania tra gli anni Ottanta e Novanta, ed è senza scarpe, perché le scarpe non devono essere consumate e dunque si va scalzi; l’altra è una giovane donna che di scarpe ne ha moltissime, così come ha l’acqua corrente, e oggi vive nel centro di Milano, in un appartamento elegante, passando ore sotto la doccia perché gli shampoo biologici non fanno abbastanza schiuma. Le due si somigliano, un po’ perché sono belle e la bellezza è tutta uguale, un po’ perché sono la stessa Ari.
16,00

Ricco quanto il re

Ricco quanto il re

Abigail Assor

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 192

Sarah ha sedici anni. Oltre alla pelle color terracotta, agli occhi allungati e alle gambe da gazzella, non possiede nulla, ma sa bene cosa vogliono i ragazzi. Così, quando incontra Driss, che invece ha tutto ma non ha mai dato un bacio, si adopera in ogni modo per essere sua. Sposarlo significherebbe dimenticare la baraccopoli in cui vive, liberarsi di una madre che pesa centodieci chili e si concede a chicchessia pur di riuscire a fare la spesa, lasciarsi alle spalle la fame e accedere di diritto al bel mondo di Casablanca. Sotto un sole pericoloso come un naufragio, su distese di sabbia rovente, ai bordi di piscine da sogno e in feste dove la droga passa di mano in mano, si consuma un amore capace di raccontare la ferocia dei rapporti sociali, l’oppressione delle donne (a qualunque classe appartengano) e il desiderio adolescente di fuggire altrove. Per le ragazze come Sarah, però, baciate dalla fortuna di un corpo che fa impazzire gli uomini ma condannate a un destino stabilito dal censo e dal genere, l’altrove rischia di essere davvero troppo distante. Da una delle autrici più promettenti della scena letteraria francese, un romanzo di formazione struggente, romantico e pop, vitale e ricco di atmosfera, che dà voce a chi non ne ha, e attraverso l’incontro di due anime lontanissime e simili esplora tutte le sfumature dell’ingiustizia, del privilegio e della ricerca ostinata di un altro futuro possibile.
17,00

Il fuoco che ti porti dentro

Il fuoco che ti porti dentro

Antonio Franchini

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 224

"Il fuoco che ti porti dentro" racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore...» Questa donna era la madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna, alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Quale esperienza manifesta o occulta, quale frustrazione, quale nascosta ferita può renderci tanto ostili, rabbiosi, refrattari a qualsiasi forma di pacificazione? Quale motivo, semplice o complesso, sta dietro la furia di Angela: la guerra che la segna da bambina? un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi che le ha, a sua volta, infelicitato la giovinezza e la maturità? un atavico complesso d’inferiorità o l’appartenenza alla cultura del Meridione oppresso le cui ragioni Angela vorrebbe far valere contro l’odiato Nord usurpatore? Oppure, più semplicemente, il fuoco interno che la divora è privo di qualsiasi ragione come il cuore nascosto di un vulcano? Antonio Franchini, con maestria e misura, eccesso e discrezione, ha scritto un romanzo-memoir popolato di personaggi che circondano una protagonista sempre al centro della scena. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici. È un racconto che mescola la commedia eduardiana al furore ctonio, l’urgenza di uno sfogo viscerale alle cadenze studiate di una messa in scena, di una vera e propria recita.
18,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.