Manni: La pantera profumata
Quanto preme ai vetri. Poetica e poesia
Elisa Biagini
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2025
pagine: 96
La poesia di Elisa Biagini è un viaggio nella vita della parola essenziale, della parola abitata dal silenzio. I versi, che uniscono nitore e leggerezza, via via disegnano una fisica poetica, affidata a uno sguardo che sa collocarsi nell’intimo dell’apparire, nello stare dell’oggetto, nell’esatta geometria del mondo. La parola si tiene stretta, mirabilmente, al respiro delle cose. E per questo ha una sua luce e una sua musica. Anche le composizioni di oggetti che nella prima sezione del libro si fanno immagini fotografiche raccontano questa limpida cura del visibile. In questo libro, che ripercorre un bell’itinerario, con le sue scansioni e i suoi indugi, si fa esplicita una scommessa: mostra-re – nella lingua della poesia, nella sua dolcezza e nelle sue asperità – la comune appartenenza di uomini e cose al bios, al ritmo del mondo. In dialogo con i versi, la riflessione sulla poe-sia, sulla sua necessità, sulla sua responsabilità.
Pietre di sosta. Poetica e poesia
Enrico Testa
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2024
pagine: 160
In armonioso accordo con il titolo della collana, Enrico Testa mette al centro la lingua, il suo profumo, la sua fuggitiva e ammaliante presenza. L’apertura è un dialogo, da operetta morale: della poesia, con grazia e leggerezza, si interrogano ragioni, forme, rapporti con il sogno e con il visibile. Prende campo una drammaturgia del poetico: la tensione tra il qui e l’altrove, il dialogo con gli scomparsi e con i viventi, con le loro passioni e miserie. E si mostra, della poesia, il nodo tra incanto e disincanto, la ferita nella bellezza, la coscienza del tragico e il riverbero di luce che lo può accompagnare. Stando, poi, in ascolto dei poeti, Testa dà avvio a un movimento del dire che dalla traduzione del classico e dalla sua “imitazione” si disloca con forza immaginativa verso la propria voce. Un’ampia scelta, infine, delle poesie racconta le stazioni mirabili di un cammino.
Le case vogliono dire
Umberto Fiori
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2023
pagine: 144
Con un affabulare sobrio e discreto, e sostando lungo le stazioni della sua ricerca, Umberto Fiori ricompone la storia del rapporto con la poesia: le letture, gli incontri decisivi, il passaggio attraverso l’esperienza musicale degli Stormy Six, l’approdo al primo libro di versi. La distanza da ogni postura lirica è un cammino che avviene nella terra della poesia, la cui lingua accoglie il quotidiano, il neutro, l’atonia, l’anonimia, ma allo stesso tempo è invenzione di una forma e suono di un pensiero. In un perfetto equilibrio tra l’evocare e l’interrogare si dispiega un’av- ventura meditativa che si potrebbe dire “pronominale”: l’io, il tu, il voi, il noi sono una costellazione interiore e insieme una drammaturgia che si allontana dal “proprio” e si muove verso il “comune”. E lungo il racconto riaffiorano via via i versi, secondo una scansione temporale dell’itinerario, da Case fino a Autoritratto automatico. La poesia è, in queste pagine, oltre che amore della lingua, necessità morale.
Nel villaggio oscuro. Poetica e poesia
Eugenio De Signoribus
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2023
pagine: 128
L'itinerario poetico di Eugenio De Signoribus trasmuta nella vita della lingua le lacerazioni e le opacità e i bagliori dell'esistenza. Accoglie il visibile – con le sue ferite, con il suo chiuso orizzonte – in un movimento del verso la cui musica non vela l'asperità, e nella forma dolorosa lascia trasparire quella dolcezza che per i primi poeti della nostra lingua era il proprio della poesia. "L'amore della lingua contiene gli altri amori", scrive. La riflessione sulla poesia si modula sia nella forma della prosa sia nella forma del verso. La prossimità al visibile della natura, alla sua bellezza, dialoga con la meditazione sul male che assedia il nostro tempo, la peregrinazione nell'ombra non distoglie lo sguardo dalla luce. Come la malinconia non è separata dall'indignazione, l'esplorazione interiore non distrae dal compito civile di denunciare le forme violente del potere.