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Maggioli Editore: Lavoro di cura e di comunità

La tutela dei minori nel servizio sociale

La tutela dei minori nel servizio sociale

Gioietta Calzolari

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2025

pagine: 124

Il volume è frutto della volontà di condividere riflessioni scaturite dalle proprie personali esperienze e della sentita necessità di voler spiegare, anche attraverso esempi concreti, in cosa consista l'attività di assistente sociale, una professione difficile e nel contempo appassionante, che richiede competenze solide, determinazione responsabile e grande umiltà coniugate alla necessaria capacità di collaborazione con tutte le altre figure che intervengono nell'ambito della tutela dei minori, in particolare tutti gli altri operatori del settore sociale, insegnanti, avvocati, psicologi e magistrati. E si ritiene che i temi trattati, la casistica riportata, i contenuti esposti insieme alle considerazioni svolte possano essere utili a chi, ancora in formazione, si prepara a svolgere tale attività, a testimonianza della complessità delle situazioni che si possono incontrare nell'esercizio della professione e della necessità di affrontarle con coraggio e competenza, lavorando in modo quanto più possibile integrato, avendo sempre come riferimento il primario diritto dei minori a crescere in modo sano e armonico nella società di cui saranno cittadini responsabili, artefici del futuro.
20,00

Il servizio di pronto intervento sociale. Manuale di istruzioni per l'attivazione del servizio

Il servizio di pronto intervento sociale. Manuale di istruzioni per l'attivazione del servizio

Andrea Mirri

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2025

pagine: 328

Perché un manuale sul Servizio di pronto intervento sociale (SPIS)? A cosa serve? Perché ora? Nell'esperienza di tutti il “pronto soccorso” è quello sanitario. C'è anche il “pronto intervento” delle forze dell'ordine per situazioni di emergenza di ordine pubblico, furti, delitti, aggressioni. Ma ci sono anche le “emergenze sociali”: quelle per cui donne vittime di violenza devono trovare una pronta protezione; persone anziane non autosufficienti o gravemente disabili rimangono sole perché il caregiver improvvisamente non è più disponibile; persone o nuclei familiari si trovano di punto in bianco senza la disponibilità della propria casa; o ancora il ragazzo che scappa di casa o il minore straniero non accompagnato che deve essere immediatamente messo in pronta accoglienza, e tante altre. Queste emergenze non possono essere ben gestite in modo improvvisato, senza preparazione e organizzazione “specifica e dedicata”. Per questo serve anche un “pronto soccorso sociale”, appunto il SPIS. Il manuale spiega in dettaglio che si può fare, anzi si deve fare, e come si può realizzarlo. Il SPIS è il servizio, livello essenziale, “specifico e dedicato”, che consente agli Ambiti in particolare di dimostrare concretamente ai cittadini la propria volontà di essere loro vicini, in maniera fattiva, civile, pronta ed efficace, h24, 365 giorni all'anno, proprio nei momenti più difficili. Dopo un quarto di secolo dalla legge 328/2000, con il nuovo Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali e con i finanziamenti collegati, è giunto il momento di non rinviare più la realizzazione di questo livello essenziale, in nome di politiche di welfare locali realmente prossime ai bisogni più gravi dei cittadini.
34,00

La moderna assistenza alle persone anziane. Non c'è miglior teoria di una buona pratica. Una storia organizzativa da manuale: ISRAA Treviso

La moderna assistenza alle persone anziane. Non c'è miglior teoria di una buona pratica. Una storia organizzativa da manuale: ISRAA Treviso

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2024

pagine: 192

In Occidente non c'è dubbio che diamo grande valore alla nostra autonomia come singoli individui. Come novelli Robinson Crusoe, davvero uno dei miti fondanti delle nostre società, diamo grandissima importanza alla nostra capacità di essere giovani, liberi, autonomi, autosufficienti; forse è l'unico valore davvero condiviso della nostra società, oltre all'importanza del conto in banca, certo. Occuparsi allora delle persone fragilissime e non autosufficienti, come anziani, disabili, gravi malati cronici è davvero occuparsi, preoccuparsi e curarsi degli “ultimi degli ultimi”. Ed è una professione molte volte mal pagata e non sempre apprezzata con coerenza e nel tempo da tutta la società. Ed è sicuramente uno dei lavori più difficili del mondo. Come un grande direttore d'orchestra, Giorgio Pavan, uno tra i più innovativi dirigenti di aziende di servizi alla persona in Italia, co-costruisce la sua squadra e il suo progetto di una moderna struttura di assistenza alle persone anziane, e qui ci racconta, insieme alla sua ‘orchestra', come ha fatto e come fare. Introduzione di Marco Trabucchi.
22,00

Il ruolo dell'OSS nelle RSA. Responsabilità e centralità della figura degli OSS nell'assistenza agli anziani

Il ruolo dell'OSS nelle RSA. Responsabilità e centralità della figura degli OSS nell'assistenza agli anziani

Marco Trabucchi

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2024

pagine: 120

C'è chi sostiene che il problema dell'invecchiamento della popolazione sarà una “tempesta perfetta” che si abbatterà sulle nostre comunità. Rispondere adeguatamente alle esigenze degli anziani ospiti delle RSA è un contributo, seppure limitato, per affrontare le crisi tempestose del prossimo futuro; a questo fine, il ruolo di chi lavora nelle RSA - in particolare gli OSS - è centrale. “L'attenzione è la forma più rara e preziosa della generosità”, scriveva Simone Weil. Ecco, gli OSS dedicano ogni giorno attenzione agli ospiti delle RSA; ciò li pone di fatto in un'atmosfera generale e vissuta di generosità. Un'altra premessa che deve costituire il fondamento del comportamento di cura è l'affermazione che “forte è chi tratta la fragilità con gentilezza”; la gentilezza, infatti, non è caratteristica dei deboli, che devono principalmente difendere se stessi, ma di chi percepisce l'importanza del proprio ruolo .La forza, una prerogativa dell'intelligenza e della cultura, è sempre gentile! Gli OSS non sono funzionari di un apparato cieco, anche se talvolta subiscono pressioni in tal senso: sono attori indipendenti da atti intelligenti e liberi. Per questo sono centrali la formazione e la cultura; come scrisse don Milani: “Se sai, sei. Se non sai, sarai di qualcun altro!”.
14,90

Progettare, ristrutturare e riqualificare le RSA. Moderni centri di servizio nella filiera della cura territoriale per l'invecchiamento

Progettare, ristrutturare e riqualificare le RSA. Moderni centri di servizio nella filiera della cura territoriale per l'invecchiamento

Carla Costanzi, Assunta D'Innocenzo, Marco Fumagalli, Virginia Giandelli

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2024

pagine: 440

Non esiste in tutto lo scenario delle organizzazioni (e non solo quelle di cura) un luogo così tanto osservato, indagato, criticato, come le RSA, attraverso continui stop and go, esperienze virtuose e cadute improvvise, progetti che guardano al futuro e situazioni ancorate a vecchi cliché di assistenza. Pensando a come dare un ulteriore contributo al dibattito per mantenere alta la riflessione sul futuro di questi luoghi, è stata realizzata l'idea ambiziosa di riunire personaggi autorevoli del panorama italiano della cura e della progettazione non solo in un virtuale tavolo di scrittura, ma fisicamente insieme, in un meeting dove confrontarsi prima di scrivere, in una sorta di tavola rotonda allargata, con questo obiettivo: discutere linguaggi e visioni comuni, armonizzandoli con i propri e, infine, uscire dalle specifiche zone di comfort professionale. Il libro intende offrire un contributo quanto più possibile concreto sulla gestione di una fase transitoria delle RSA, sia verso progressivi adattamenti e trasformazioni delle residenze esistenti per renderle più vivibili per chi deve trascorrervi gli ultimi anni della propria vita e per chi opera al loro interno, sia nella direzione di un consistente adeguamento del patrimonio edilizio pubblico e privato alle esigenze di sicurezza, comfort e funzionalità della popolazione anziana, affinché diventi possibile trascorrere la propria vecchiaia in un ambiente che sia quanto più simile a una casa. Il volume, che si rivolge in particolare a tecnici, operatori, gestori, impegnati nella realizzazione degli spazi di vita e nelle azioni quotidiane di cura, è il frutto di questo progetto di scrittura che vuole lasciare un segno importante sia per i contenuti sia per la modalità che ha portato alla sua realizzazione: la speranza è quella di avere aperto una strada, quella del confronto schietto e della contaminazione di saperi, da non abbandonare più.
44,00

I caffè Alzheimer in Italia: manuale operativo

I caffè Alzheimer in Italia: manuale operativo

Stefano Boffelli, Stefano Montalti, Marco Trabucchi, Stefano Govoni, Roberta Osti

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2024

pagine: 176

Il Caffè Alzheimer, ideato dal dottor Bere Miesen (psicologo clinico olandese del Centro Marienhaven), viene annoverato tra gli interventi di tipo psicosociale. Il primo Caffè Alzheimer nacque a Leiden il 15 settembre 1997 all'interno della sala conferenze dell'Università. Da allora tale esperienza si è sviluppata a macchia d'olio: ad oggi, nei Paesi Bassi ne esistono più di 60 e ne sono nati moltissimi anche nel Regno Unito, in Italia, in Grecia, in Australia e negli Stati Uniti d'America. Rivolto principalmente a coloro che affrontano le fasi iniziali della malattia, il Caffè Alzheimer può essere definito come un luogo sicuro dove poter respirare un'atmosfera accogliente e rilassata, nel quale i partecipanti, caregiver e i propri congiunti malati, possano esprimere sé stessi, essere ascoltati e trovare conforto nella loro lotta contro l'isolamento e la solitudine. In questo manuale pratico-operativo troverete metodologie e attività da adottare per strutturare le attività dei Caffè Alzheimer, interventi non farmacologici per le persone affette da demenza, metodologie di coinvolgimento e informazione/formazione dei caregiver, formazione e crescita dei volontari, tutte risorse preziose da impiegare. Ancora, qui sono descritti la valutazione neuropsicologica dei partecipanti e dei familiari (iniziale e periodica), le attività occupazionali e cognitive, i trattamenti di gruppo e individuali, gli aspetti economici e di finanziamento.
21,00

Progettare sociale. Progettazione e finanziamenti europei per i servizi sociali ed educativi

Progettare sociale. Progettazione e finanziamenti europei per i servizi sociali ed educativi

Alessandro Sicora, Andrea Pignatti

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2024

pagine: 352

L'Unione Europea attua politiche e programmi di sostegno finanziario allo sviluppo e all'integrazione economica, sociale e culturale dei Paesi membri, erogando finanziamenti a progetti nel campo delle politiche e dei servizi sociali. Nel presente volume, edizione rivista e aggiornata rispetto alla prima edizione uscita nel 2015, vengono forniti gli strumenti base per promuovere la conoscenza delle opportunità nel settore delle politiche sociali e per migliorare le competenze professionali di progettazione e gestione dei contributi europei, attivati nell'attuale programmazione 2021-2027, da parte degli operatori del settore. Inoltre, per meglio illustrare la concretezza degli interventi sostenuti dalle opportunità di finanziamento comunitarie, vengono proposti alcuni casi finanziati ad operatori italiani dai principali programmi ad impatto sul sociale. Il tutto è supportato da un'utile guida terminologica per facilitare ulteriormente la comprensione di una materia complessa. Il volume è rivolto a professionisti inseriti in enti pubblici, privati e del terzo settore con funzioni operative, di coordinamento e decisionali e a tutti coloro che sono interessati a conoscere ed affrontare le opportunità finanziarie dell'Unione Europea. Può inoltre fungere da sussidio didattico per i corsi di progettazione attivati nell'ambito di percorsi formativi inseriti nel piano di studi delle lauree magistrali di servizio sociale e politiche sociali o di ambiti similari.
36,00

AgilMente attivi. Allenamento per il benessere cognitivo

AgilMente attivi. Allenamento per il benessere cognitivo

Manuela Boschetti, Barbara Caroline Petrelli, Lucia Sarti

Libro: Libro in brossura

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2024

pagine: 142

Negli ultimi anni sono aumentati l'interesse e il bisogno di conoscere il funzionamento della memoria e delle altre funzioni cognitive, espressione di una maggiore consapevolezza di quanto sia importante mantenersi mentalmente agili, attivando le connessioni neuronali del cervello (la nostra riserva cognitiva). Gli esercizi contenuti in questo libro rappresentano un valido strumento per stimolare le proprie capacità cognitive, che vanno più che mai, con l'aumentare dell'età, sollecitate con costanza nel tempo. È fondamentale approcciarsi a questo volume con curiosità e interesse per rafforzare il senso di autoefficacia e il benessere della persona.
21,00

Il problema, il bisogno, la cura. 10 strategie per una relazione d’aiuto efficace e professionale

Il problema, il bisogno, la cura. 10 strategie per una relazione d’aiuto efficace e professionale

Antonio De Trizio

Libro

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2023

pagine: 110

Cosa hanno in comune un medico, un infermiere, uno psicologo, un operatore socio-sanitario e un educatore? Svolgono tutti una professione basata sulla relazione d'aiuto. Questo volume, attraverso 10 brevi lezioni, affronta alcuni concetti chiave perché la relazione d'aiuto possa essere efficace, rivolgendosi sia a chi ha già un ruolo da professionista, sia a chi non si è ancora confrontato con la realtà lavorativa. La conoscenza di alcune nozioni di comunicazione e di psicologia, per chi svolge un lavoro di cura, è indispensabile per capire sé stessi, le proprie emozioni, i sentimenti vissuti e come funzionano i comportamenti; solo così si potrà avere il primo strumento per comprendere la persona che chiede aiuto, le sue problematiche, le sue reazioni, le sue paure.
16,00

Formarsi alla relazione di cura in medicina

Formarsi alla relazione di cura in medicina

Debora Tringali, Alessandra Amato, Rosapia Lauro Grotto

Libro

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2022

pagine: 130

Ogni giorno, negli ospedali e negli ambulatori, la più grande paura dei pazienti di tutte le età è quella dell’abbandono, ed è ormai noto come la solitudine possa diventare una malattia nella malattia. È indispensabile dunque promuovere, in particolare nella formazione dei nuovi medici, un’integrazione profonda tra il modello bio-medico e quello relazionale.  Il gruppo di ricerca “Il pupazzo di garza” si muove da oltre vent’anni nei territori della formazione – universitaria e ospedaliera – avvalendosi di un metodo che pone al centro la persona, con le sue esperienze e i suoi vissuti; pertanto il volume dà ampio spazio all’ascolto e alle testimonianze, evidenziando come l’educazione alle relazioni di cura sia un bisogno fondamentale da inserire nei percorsi di studi al fine di contribuire a formare nuovi professionisti della salute che siano in grado di prendere in carico la persona nella sua interezza, e non solo nella fisicità della malattia, poiché la relazione medico-paziente, quando consapevolmente gestita, diventa essa stessa atto terapeutico. Debora Tringali Professore di Psicologia Dinamica e Psicologia Clinica e Prima infanzia presso l’Università IUL. È Presidente della Sezione “Il pupazzo di garza” dell’Associazione Lapo APS, è ricercatrice del Laboratorio di Analisi Multidisciplinari delle Relazioni di Cura. I suoi interessi di ricerca riguardano l’applicazione del metodo fenomenologico-ermeneutico nel campo educativo, ospedaliero e del volontariato e lo studio e la formazione delle relazioni di cura in ambito sanitario. Alessandra Amato Psicologa Clinica e della Salute è Tutor disciplinare di Psicologia Dinamica e Psicologia Clinica e Prima infanzia presso l’Università IUL. Socio ordinario della Sezione “Il pupazzo di garza” dell’Associazione Lapo APS, è ricercatrice del Laboratorio di Analisi Multidisciplinari delle Relazioni di Cura. I suoi interessi riguardano la formazione alle relazioni di cura in ambito sanitario, la tutela dei minori e vittime di violenza di genere. Rosapia Lauro Grotto Professore di Psicologia Dinamica presso il Dipartimento di Scienze della Salute della Università di Firenze. È attualmente Presidente del Centro di Ricerche Psicoanalitiche Coppia-Famiglia di Firenze. Ha fondato e dirige il Laboratorio di Analisi Multidisciplinari delle Relazioni di Cura. I suoi interessi di ricerca riguardano la modellizzazione di processi psicodinamici intrapsichici e gruppali e le relazioni interpersonali in ambito sanitario.
16,00

Le emozioni e l'Alzheimer. Come entrare in relazione con la persona affetta da demenza e affrontare lo stress

Le emozioni e l'Alzheimer. Come entrare in relazione con la persona affetta da demenza e affrontare lo stress

Erika Ongaro

Libro

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2021

pagine: 128

La diagnosi di demenza può "rovesciare la barca", è un'etichetta che per i più ha il sapore della "fine", della conclusione della vita. È innegabile che le giornate assumono una connotazione diversa, la malattia porta a modalità di relazione completamente nuove. Nelle pagine del libro il lettore scoprirà un modo diverso di approcciarsi con la persona fragile, creerà egli stesso un'interazione ancora possibile. Il metodo Validation® permette di entrare nel mondo dell'altro nonostante la diagnosi, nonostante i disturbi del comportamento. La gestione dello stress è parte integrante dell'essere un buon caregiver. Il testo è scritto per chi va oltre il "si è sempre fatto così", per chi crede che un mondo socio-sanitario diverso sia possibile, per chi vuole e sceglie una relazione nella quale la parola dignità è un pilastro imprescindibile. Non è per coloro che non hanno intenzione di mettersi in gioco, non hanno curiosità nell'intraprendere un percorso di scoperta.
18,00

Il maltrattamento dell'anziano in RSA. Analisi del fenomeno, strumenti per l'individuazione, strategie di prevenzione

Il maltrattamento dell'anziano in RSA. Analisi del fenomeno, strumenti per l'individuazione, strategie di prevenzione

Luca Fazzi

Libro

editore: Maggioli Editore

anno edizione: 2021

pagine: 172

Alcuni sostengono che le strutture residenziali siano semplicemente da chiudere, perché è la loro stessa natura a renderle inumane. È innegabile che le RSA siano per tanti versi quelle che Goffman chiamava le 'istituzioni totali'. Chi entra in RSA deve lasciare il suo ambiente vitale, i suoi tempi di vita, la partecipazione alle feste di famiglia, persino gli abiti che porta con sé sono scelti in funzione della nuova soluzione alloggiativa. Non servono più cappotti o cappelli, ma pantaloni del pigiama e golfini per andare nelle sale comuni. Tutto quello che era prima dell'ingresso e che contribuiva a definire l'identità delle persone è radicalmente trasformato e in larga parte va perduto per sempre. Però pensare di chiudere questi enti non è realistico e non sarebbe neppure giusto. Tante persone anziane sviluppano malattie tali da non potere essere più gestite a domicilio, ed è per loro indispensabile accedere a strutture adeguate. Ci sono molte RSA in cui esiste una grande attenzione alla qualità delle relazioni e gli anziani possono vivere con dignità e rispetto, mentre in altre prevalgono comportamenti oppressivi e umilianti. Sarebbe semplice tracciare una linea di confine tra le RSA buone e quelle cattive e pensare in questo modo di avere risolto il problema. In realtà, tra buono e cattivo c'è una enorme zona grigia, in cui non accadono fatti veramente eclatanti, ma dentro la quale è come se la qualità delle relazioni umane si deteriorasse giorno dopo giorno. Se non in rarissimi casi, non c'è una vera intenzionalità di fare vivere male le persone anziane. Il fenomeno del maltrattamento non è percepito come tale, oppure è sottovalutato. Se si perde di vista però il cuore della cura, il risultato non può che essere devastante e la discussione sul futuro delle strutture residenziali dopo la pandemia ne è la riprova più evidente.
19,00

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